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POLO AMBIENTE ITI Cannizzaro Catania “La discarica” Anno Scolastico 2009-2010

POLO AMBIENTE ITI Cannizzaro Catania “La discarica” Anno Scolastico 2009-2010 Referente progetto: Prof.ssa Angela Percolla. Lo smaltimento in discarica è tutt’oggi la modalità di trattamento più frequentemente adottata in Italia.

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POLO AMBIENTE ITI Cannizzaro Catania “La discarica” Anno Scolastico 2009-2010

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Presentation Transcript


  1. POLO AMBIENTE ITI Cannizzaro Catania “La discarica” Anno Scolastico 2009-2010 Referente progetto: Prof.ssa Angela Percolla

  2. Lo smaltimento in discarica è tutt’oggi la modalità di trattamento più frequentemente adottata in Italia.

  3. In alcune aree dell’Italia meridionale, è ancora diffuso il ricorso a discariche abusive. Più in generale, manca un corretto e rigoroso controllo del rispetto delle leggi e della regolamentazione esistente.

  4. Ha un forte impatto ambientale, dato che dai rifiuti stoccati si liberano biogas e percolato che potrebbero inquinare l’atmosfera e le falde acquifere. Il Conferimento in discarica

  5. Smaltimento per discarica • Per la scelta del luogo è importante la natura geologica del terreno. • Sono sconsigliati terreni rocciosi fessurati perché attraverso le fessure il percolato può raggiungere le acque sotterranee. • Sono sconsigliati terreni argillosi perché impermeabili e il percolato si accumulerebbe determinando condizioni di anaerobiosi • Consigliati terreni sabbiosi e ghiaiosi

  6. Smaltimento per discarica Esistono due metodi per scaricare i rifiuti in un’area di opportune caratteristiche: Metodo a strati Metodo a trincea

  7. Metodo a strati • Adatto quando si dispone di un’area di livello inferiore rispetto ai terreni circostanti • I rifiuti vengono disposti in strati di 2-2,5 metri di spessore e compattati meccanicamente, ma non così compressi da impedire lo sviluppo di condizioni aerobiche 3) Lo strato viene poi ricoperto con terra e si aspettano alcuni mesi prima di ricoprire con altri rifiuti per evitare l’innesco di fermentazioni anaerobiche.

  8. Metodo a trincee • Si presta per terreni pianeggianti. • Viene scavata una trincea e dalla rampa creata gli autocarri scaricano i rifiuti • Quando la trincea è piena, si scava parallelamente alla prima un’altra trincea. • Si ottengono una successione di trincee parallele separati da diaframmi di terreno naturale

  9. La discarica controllata è un impianto tecnologicamente complesso e richiede elevati criteri di qualità nella costruzione, progettazione e gestione

  10. La gestione • Si regolano le tipologie dei rifiuti ammessi • I veicoli in ingresso vengono sottoposti a controllo • La coltivazione giornaliera consiste nella compattazione dei rifiuti e si conclude con la copertura dei rifiuti con terreno

  11. La progettazione 1) impermeabilità del fondo 2) estrazione del percolato 3) estrazione del biogas Nel progetto iniziale viene definito l’assetto finale della discarica esaurita, e una volta chiusa, il suo reinserimento nell’ambiente circostante

  12. L a discarica controllata:un impianto tecnologicamente complesso • Il fondo della discarica viene interamente impermeabilizzato con speciali teli in polietilene • Esiste un collettore per la raccolta del percolato • Il percolato viene prelevato e inviato in una vasca di stoccaggio. Il trattamento del percolato è effettuato da depuratori convenzionati. Continue analisi del contenuto del percolato permettono di stabilire la natura e la composizione dei rifiuti scaricati

  13. Il fondo viene reso impermeabile con speciali teli

  14. Il percolato viene raccolto e inviato in depuratori convenzionati

  15. La decomposizione dei rifiuti organici contenuti negli RSU produce biogas composto per il 50% di metano, per il 48% di anidride carbonica e per il resto impurità. Il biogas estratto dalla discarica tramite appositi impianti di aspirazione viene utilizzato per energia elettrica

  16. Il ripristino ambientale Il ripristino ambientale consiste essenzialmente nella copertura dei rifiuti con un adeguato spessore di terreno naturale, nella semina di erba e nel piantare alberi e cespugli.

  17. Ripristino ambientale

  18. I controlli ambientaliEnte di controllo : ARPA • Percolato • Biogas • Salute lavoratori • Impatto ambientale(macro e micro invertebrati, predatori, anfibi, micromammiferi )

  19. La discarica del Comune di Catania

  20. La discarica del Comune di Catania

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