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ANALISI DEI COSTI Anno accademico 2009/2010

ANALISI DEI COSTI Anno accademico 2009/2010. LEZIONE DEL 9 NOVEMBRE 2009. VARIE TIPOLOGIE DI FATTORI PRODUTTIVI. Fattori produttivi speciali Fattori produttivi comuni Fattori durevoli o a fecondità ripetuta o a lungo ciclo di utilizzo

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ANALISI DEI COSTI Anno accademico 2009/2010

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  1. ANALISI DEI COSTIAnno accademico 2009/2010 LEZIONE DEL 9 NOVEMBRE 2009

  2. VARIE TIPOLOGIE DI FATTORI PRODUTTIVI • Fattori produttivi speciali • Fattori produttivi comuni • Fattori durevoli o a fecondità ripetuta o a lungo ciclo di utilizzo • Fattori non durevoli o a fecondità semplice o a breve ciclo di utilizzo

  3. ANALISI DEL COSTO DI ACQUISIZIONE DEI PRINCIPALI FATTORI PRODUTTIVI Si analizzeranno i costi di acquisizione di alcuni fattori produttivi fra quelli elencati: • Materie prime,merci e servizi; • Manodopera; • Beni strumentali materiali (impianti e macchinari); • Beni strumentali immateriali (brevetti, know-how, eccetera); • Capitali; • Energie e altri fattori concorrenti all’attuazione della produzione.

  4. MATERIE PRIME, MERCI E SERVIZI: CONDIZIONI DA NEGOZIARE PER L’ACQUISIZIONE • Condizioni di “resa” - Luogo di trasferimento della proprietà • Condizioni di consegna - Domicilio venditore - Domicilio compratore - Altro (vettore, porto, dogana, subfornitore ecc.) • Condizioni di pagamento • Anticipato • Posticipato, con o senza garanzia

  5. MISURE DECIMALI E COMPLESSE (a) • Misurazione – vuol dire calcolare la relazione esistente tra la grandezza del fenomeno ed un’altra grandezza dello stesso tipo scelta CONVENZIONALMENTE come riferimento generale, ossia come unità di misura. • Unità di misura è una grandezza assunta come base generale di riferimento per indicare la dimensione dei fenomeni di un certo tipo. Ogni unità di misura ha dei multipli e dei sottomultipli.

  6. MISURE DECIMALI E COMPLESSE (b) • Sistema di misure è l’insieme delle unità di misura stabilite come termini convenzionali di riferimento, perfezionato con i multipli e con i sottomultipli di ciascuna e con le regole per passare dagli uni agli altri. • Sistema metrico decimale (Sistema Internazionale delle Unità di Misura, abbreviazione SI). • Unità di base del SI

  7. UNITA’ SI DI BASE (a)

  8. UNITA’ SI DI BASE (b) • I nomi e i simboli speciali autorizzati di multipli e sottomultipli di unità SI di base sono soltanto: • Volume: litro (l) = 1 dm cubo • Massa: tonnellata (t) = Kg 10 al cubo • Le unità derivate del SI sono definite mediante espressioni algebriche; vi fanno parte, tra le altre, le unità di misura della frequenza (hertz), della forza (newton), della pressione (pascal), della quantità di calore (joule), della tensione elettrica (volt), della potenza (watt), eccetera.

  9. Sistema di misure complesse • I sistemi di misure complesse presentano fra le unità di misura e i loro multipli e sottomultipli un rapporto che è diverso da dieci, da cento, o da mille, e che cambia nel modo più vario per le varie grandezze. Così, ad esempio, negli stati anglosassoni, gli USA ovvero altri paesi che, pur avendo adottato legalmente il sistema metrico decimale, i relativi popoli continuano a servirsi delle proprie tradizionali misure.

  10. NORME DI LEGGE IN MATERIA DI UNITA’ DI MISURA • La UE si è posta l’obiettivo di unificare le unità di misura all’interno dell’intera Unione. • In Italia le Direttive europee sono state attuate mediante appositi provvedimenti di legge, tra i quali il DL n. 122 del 14/04/1978, il DPR 802 del 12/08/1982, la legge 473 del 28/10/1988. In particolare, questa legge ha sostituito la definizione dell’unità di lunghezza (metro) collegandola alla velocità della luce e cioè definisce il metro come la lunghezza del tragitto che compie la luce vicino ad un trecento milionesimo di minuto secondo, sostituendo così il “metro di platino” custodito a Parigi.

  11. INTERESSE E SCONTO • L’interesse è il compenso che spetta a chi cede temporaneamente ad altri l’utilizzo di una somma di denaro. • Lo sconto è il compenso che spetta a chi paga una somma di denaro prima della scadenza. • Lo sconto nella pratica commerciale: • lo sconto condizionato, • lo sconto incondizionato o mercantile • Varie forme di sconto • in denaro, • in natura.

  12. GLI INCOTERMS (a) Incoterms, contrazione di international commerce terms è la serie di termini utilizzati nel campo delle importazioni ed esportazioni, valida in tutto il mondo, che definisce in maniera univoca e senza possibilità di errore ogni diritto e dovere competente ai vari soggetti giuridici coinvolti in una operazione di trasferimento di beni da una nazione ad un'altra. Nel trasporto di ogni materiale tra due nazioni diverse sono coinvolti di norma diversi soggetti: • Venditore • Trasportatore • Dogana • Acquirente • Assicurazione

  13. GLI INCOTERMS (b) Il trasferimento di un materiale da partenza ad arrivo può essere diviso schematicamente in blocchi che coinvolgono: • Mittente (colui che esporta la merce) • Dogana nella Nazione di partenza • Porto o aeroporto di imbarco • Frontiera che può essere geografica o virtuale (porto ed aeroporto sono considerati confini di Stato) • Mezzo di trasporto (autocarro, treno, aereo, nave) con cui la merce viene trasferita • infrastrutture (porto, aeroporto, magazzino doganale) di sbarco • Dogana della nazione di arrivo • Destinatario (colui che importa la merce).

  14. GLI INCOTERMS (c) La necessità di stabilire delle regole chiare in merito a quali siano i diritti/doveri e su chi debba accollarsi le diverse spese è sfociata in una serie di sigle, divise in gruppi, ben specifiche: • Gruppo E - (Derivato da ex, partenza): • EXW. Ex Works (località) • Gruppo F - (derivato da Free, trasporto non pagato): • FCA. Free Carrier (località) • FAS. Free Alongside Ship (porto specifico di partenza) • FOB. Free On Board (porto specifico di partenza) • Gruppo C - (derivato da Cost, trasporto pagato in partenza): • CFR. Cost and Freight (porto specifico di arrivo) • CIF. Cost, Insurance and Freight (porto specifico di arrivo) • CPT. Carriage Paid To (punto specifico di arrivo) • CIP. Carriage and Insurance Paid to (punto specifico di arrivo)

  15. GLI INCOTERMS (d) • Gruppo D - (Derivato da Destination, arrivo): • DAF. Delivered At Frontier (confine specifico) • DES. Delivered Ex Ship (porto specifico) • DEQ. Delivered Ex Quay (porto specifico) • DDU. Delivered Duty Unpaid (località) • DDP. Delivered Duty Paid (località) Ogni singola sigla codificata nell'Incoterms definisce chiaramente chi debba accollarsi i costi e le responsabilità per ogni parte di trasporto, per i costi doganali in partenza ed in arrivo, per i costi assicurativi. Una parte importante (spesso trascurata) è l'indicazione, dopo la sigla, del nome specifico della località geografica, della frontiera o del porto/aeroporto a cui la sigla stessa si riferisce. • I termini Incoterms sono stati ratificati dall' International Chamber of Commerce (ICC) e pubblicati originariamente in lingua inglese con traduzione autorizzata in altre 31 lingue da parte delle varie camere di commercio nazionali. • L'ultima revisione dell'accordo è stata effettuata nel 2000 da qui la denominazione attuale corretta di INCOTERMS 2000

  16. CONDIZIONI DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE: GLI INCOTERMS

  17. CLAUSOLE RELATIVE ALLA DETERMINAZIONE DELLA QUANTITA’, DELLA QUALITA’, E DEL PREZZO • I contratti tipici e le relative clausole (esempio per i grani e gli altri prodotti aridi, il cotone, i prodotti alimentari, ecc.)

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