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LA PAC POST 2014-2020 NOVITA’ PROPOSTE DALLA COMMISSIONE EUROPEA Valtiero Mazzotti

LA PAC POST 2014-2020 NOVITA’ PROPOSTE DALLA COMMISSIONE EUROPEA Valtiero Mazzotti. % spesa agricola Ue 39% nel 2013 - 35% nel 2020 (stime). 2. Sources: European Commission, DG Agriculture and Rural Development, based on EAGGF/EAGF Financial reports (direct payments)

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LA PAC POST 2014-2020 NOVITA’ PROPOSTE DALLA COMMISSIONE EUROPEA Valtiero Mazzotti

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Presentation Transcript


  1. LA PAC POST 2014-2020 NOVITA’ PROPOSTE DALLA COMMISSIONE EUROPEAValtiero Mazzotti

  2. % spesa agricola Ue 39% nel 2013 - 35% nel 2020 (stime) 2

  3. Sources: European Commission, DG Agriculture and Rural Development, based on EAGGF/EAGF Financial reports (direct payments) and Eurostat data (agricultural factor income and subsidies).

  4. Sources: CAP expenditure – European Commission, DG Agriculture and Rural Development (Financial Reports); GDP – Eurostat. Annual expenditure, in 2007 constant prices. 4

  5. La riduzione delle risorse per l’agricoltura comunitaria Miliardi di euro, valori a prezzi costanti 2011 Fonte: EP Policy Department B

  6. Ripartizione dei finanziamenti tra i due Pilastri2014-2020 6

  7. Politiche UE post 2013 Regolamento su aspetti finanziari, gestionali e di monitoraggio per la PAC Sviluppo Rurale Aiuti di Mercato OCM Premio Unico FESR FSE Ex FEP FC 1° PILASTRO 2° PILASTRO FONDI STRUTTURALI CONTRATTO DI PARTNERSHIP PROGRAMMA LEADER MONITORAGGIO E VALUTAZIONE GREENING Reg. unico Fondi Sviluppo Regionale, Fondo Sociale, Coesione, Sviluppo Rurale, Fondi Pesca e Acquacoltura

  8. Regolamenti oggetto di revisione: • Regolamento quadro per i fondi strutturali che ricadono nel QSC; • Regolamento orizzontale sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune (fondi agricoli FEASR e FEAGA); • Norme sui pagamenti diretti agli agricoltori nell'ambito dei regimi di sostegno previsti dalla PAC; • Sostegno allo sviluppo rurale da parte FEASR;

  9. IL 1°PILASTROPagamenti diretti

  10. Riparto delle risorse per i pagamenti diretti • Attuale proposta in base alla superficie agricola • Desunta dei sistemi operativi degli organismi pagatori • In ogni caso è un parametro penalizzante • Attuale ipotesi comporta: • fino al 2019 una riduzione degli importi assegnati all’Italia del 6,80% rispetto al 2013; • Il MIPAAF e le Regioni hanno chiesto di introdurre altri parametri come la PLV.

  11. 6,3% 6,3, 12,8% 11

  12. Variazioni e ripartizione aiuti tra i Paesi EU

  13. Riduzione degli aiuti considerando l’inflazione (valore reale) 13

  14. La nuova architettura dei pagamenti diretti In alternativa… Applicazione di uno schema semplificato per le piccole aziende agricole (costituisce un obbligo per gli Stati membri e una facoltà per gli agricoltori) 14 Fonte: DG Agri

  15. O La nuova architettura dei pagamenti diretti Degressività e capping (riguarda tutto ad eccezione del Greening) Aiuti accoppiati Svantaggi naturali • Possibile per molti settori • Dal 5% al 10% del budget dei pagamenti diretti • Per aree svantaggiate • Fino al 5% del budget dei pagamenti diretti Piccoli agricoltori • Accesso semplificato • Pagamento forfettario determinato da condizioni definite dallo stato membro • Dal 2014 • Fino al 10% del budget dei pagamenti diretti Giovani agricoltori • Dal 5% al 10% del budget dei pagamenti diretti • < 40 anni • per 5anni • Che iniziano l’attività • CONDIZIONALITA’ • Streamlined – Climate change Pagamento ‘Green’ • Rotazione delle colture • Prati permanenti • Sup. a fini ecologici • 30% dei pagamneti diretti Pagamento Base • Pagamenti uniformi per ettaro elegibile a livello nazionale o regionale • Lo stato membro decide I criteri • Nuovi titoli nel 2014 • Definizione di attività agricola • Definizione di agricoltore attivo Fonte: DG Agri

  16. Agricoltore attivo • Nessun pagamento diretto è concesso a persone fisiche o giuridiche, o a gruppi di persone fisiche o giuridiche, che rientrano in uno dei seguenti casi: • l'importo annuo dei pagamenti diretti è meno del 5% dei proventi totali ottenuti dalle attività non agricole nel corso dell'anno fiscale più recente, o • le aree agricole sono principalmente le aree tenute naturalmente in uno stato adatto per il pascolo o la coltivazione, ma non rientranonella definizione di attività agricola • "attività agricola" si intende: • Allevamento o coltivazione di prodotti agricoli, comprese la raccolta, la mungitura, l'allevamento e la custodia degli animali per fini agricoli, • Il mantenimento della superficie agricola in uno stato che la renda adatta per il pascolo o la coltivazione senza particolari interventi preparatori oltre ai tradizionali metodi e macchinari agricoli o • Lo svolgimento di un'attività minima, definita dagli Stati membri, su aree agricole mantenute naturalmente in uno stato adatto per il pascolo o la coltivazione;

  17. Il pagamento di base sostituisce il PU • Al 2019 tutti i premi dovranno essere uniformi, tuttavia gli Stati Membri possono transitoriamente decidere di assegnare le risorse: • per almeno il 40% con il nuovo meccanismo, • per il restante 60% ridistribuendo gli aiuti a compensazione parziale della riduzione del valore dei diritti detenuti nel 2013 (phasing out sul vecchio PU). • Per quanto concerne la quota del pagamento di base questa sarà assegnata in base al numero di “ettari ammissibili” • La Commissione ha previsto di: • eliminare i pagamenti per valori inferiori ai 100 euro l’anno o per le aziende agricole con meno di 1 ettaro. L’Italia potrà decidere di modificare queste soglie di minimo a 400€ o a 0,5 ettari (art 10). • In Italia i beneficiari che ricevono meno di 500 € di pagamenti diretti sono pari a 531.200 (42% del totale) e a questo insieme è riconducibile un valore di 139,5 milioni di euro (3,4% del totale)

  18. Il pagamento di base • Gli agricoltori dovranno farne richiesta entro il 15 maggio 2014, e il valore del premio di base sarà calcolato dividendo il massimale per il numero di ettari eleggibili. • Il massimale erogabile è ottenuto sottraendo i pagamenti destinati a: green, giovani, aree svantaggiate e aiuti accoppiati. • Fanno parte del massimale gli importi eventualmente riservati ai “piccoli agricoltori”.

  19. I nuovi “scaglioni” per la degressività e capping Le riduzioni vengono calcolate sulla parte di pagamenti che eccedono la base dello scaglione. Dal computo del valore vanno comunque detratti prima di effettuare i calcoli il monte salari e gli stipendi nell’anno precedente e i pagamenti relativi al GREENING. Le somme che saranno decurtate attraverso il meccanismo degli scaglioni verranno destinate al 2°Pilastro. 19

  20. Il pagamento GREENING • Il pagamento aggiuntivo “Greening” è collegato a chi accede al premio base, si devono soddisfare le seguenti condizioni: • se i seminativi superano i 3 ettari si devono coltivare almeno 3 differenti colture, delle quali ognuna dovrà avere una superficie maggiore del 5% ma mai superiore al 70% del totale. (Potranno essere previste delle deroghe) • Mantenere il prato permanente esistente all’atto della prima domanda 2014, è possibile convertire un max del 5% della sup aziendale a prato permanente • destinare a fini ecologici una percentuale di almeno il 7% della superficie eleggibile (set aside e imboschimenti, fasce tampone, terrazzamenti, elementi caratteristici del paesaggio, ecc..)   • Gli agricoltori biologici ricevono il pagamento greening ipso facto, mentre per le aziende situate in zone di cui alla Direttiva Habitat (92/43/CEE) e alla Direttiva Uccelli (2009/147/CE) va mantenuta la compatibilità tra obiettivi delle Direttive e pratiche in favore del clima e dell’ambiente

  21. Aree svantaggiate • Alle zone svantaggiate verrà destinato, a scelta dello stato membro, il 5% di aiuti aggiuntivi per compensare gli agricoltori per i maggiori costi sostenuti a causa delle avverse condizioni lavorative. • È prevista una nuova delimitazione per le zone diverse dalle montane basata su una metodologia in corso di approvazione. • I criteri per l’individuazione delle nuove aree è inserita nella proposta di Reg. dello SR (scarso drenaggio, temperature eccessivamente basse o elevate, ridotta profondità radicale, salinità o acidità del suolo, pendenze molto ripide…)

  22. Giovani Il 2% del massimale ai giovani agricoltori (con meno di 40 anni) : per un massimo di 5 anni, a decorrere dalla data dell’insediamento. Aiuto supplementare pari al 25% dell’aiuto medio per un massimo di 8 ettari. Tenendo conto che in Italia i giovani agricoltori sono 134.410, se tutti dovessero beneficiare della componente giovani, il possibile beneficio procapite ammonterebbe a circa 570 € 22

  23. Il pagamento accoppiato • Il pagamento accoppiato potrà rimanere in vigore solo per alcune produzioni che presentino difficoltà o una particolare rilevanza a livello locale e per le quali sarà effettivamente necessario agire con un supporto accoppiato. • Potrà essere destinato a queste colture un massimo del 5% del plafond nazionale, e in alcuni casi si potrà arrivare ad un 10%. • Molti sono i prodotti per i quali è possibile prevedere tale aiuto (grano duro, proteine vegetali, riso, colture energetiche, latte e lattiero caseari, sementi, colture arabili, carne ovina - caprina - bovina, olio di oliva, frutta, ortaggi, legumi, foraggi essiccati, barbabietola da zucchero, ecc..)

  24. I Piccoli agricoltori • Il pagamento “forfettario” per i piccoli agricoltori semplifica le procedure di assegnazione degli aiuti per i soggetti che vorranno aderirvi, fino alla dotazione finanziaria statale del 10% dei pagamenti diretti . • Gli Stati membri fissano l’importo del pagamento annuo; l’ammontare complessivo per azienda non può essere inferiore a 500 € e superiore a 1.000 • Chi aderisce al regime “flat” non è tenuto ad applicare la condizionalità ed il Greening • Scenario nazionale: tenuto conto del massimale per lo schema piccoli agricoltori ed assumendo un pagamento di 500 € possono aderire allo schema fino ad un massimo di 768.280 piccoli agricoltori • Nel 2010 in Italia le aziende che hanno beneficiato di pagamenti compresi tra 100 e 1.000 € sono circa 690.000, il che presuppone un pagamento medio procapite di 555 €. Valore che potrebbe crescere in caso di aumento dei requisiti minimi per beneficiare dei PB (possibilità per l’Italia di prevedere fino a 400 €)

  25. €/ha La redistribuzione delle risorse tra Stati membri 25

  26. Il processo di convergenza dei pagamenti*della nuova Pac (Valore attuale e futuro del pagamento diretto ad ettaro) * al lordo del regime dei piccoli agricoltori - Fonte Nomisma 26 26

  27. IL 2°PILASTRO 27

  28. Le Novità comuni a tutti i Fondi Strutturali In fase di Programmazione: Quadro strategico comune con altri fondi (FEASR, FESR, FSE e FEP) Introduzione del contratto di partnership (PC) Introduzione della Condizionalità "ex ante" sulle capacità gestionali delle AdG. Introduzione di riserve di premialità da assegnare in base al grado di raggiungimento degli obiettivi target definiti nel contratto di Partnership. Condizionalità macro-economica 28

  29. Le novità nella struttura del Programma: Scomparsa degli assi e introduzione di 6 priorità comunitarie Spostamento verso obiettivi ben quantificabili Nei programmi di Sviluppo Rurale degli Stati membri possono essere inclusi sotto-programmi tematici per rispondere ai bisogni specifici legati a: Giovani agricoltori; Aree Montane; Piccole aziende ( +10%) Filiera corta (+10%) Approccio collettivo alla realizzazione di talune misure con incremento del 30% dell’entità dell’aiuto (Agroambiente, biologico, innovazione) 29

  30. Le 6 priorità comunitarie 30

  31. Le 6 priorità comunitarie 31

  32. Le novità nella struttura del Programma: Le “misure” saranno utilizzate per raggiungere gli obiettivi e le priorità comunitarie, tenendo presente l’esigenza di quantificare gli obiettivi. Principali novità: organizzazione dei produttori e ampliamento della cooperazione lungo la filiera. introduzione di misure per la gestione dei rischio di mercato il Sostegno attraverso Leader coerente e coordinato con il sostegno per lo sviluppo locale anche attraverso gli altri fondi UE misura dedicata all’Agricoltura biologica ma con l’impostazione attuale; non è presente l’attuale misura sulla promozione in parte recuperata tramite la misura sulla cooperazione ma solo in ambito locale aumento dell’entità degli aiuti per attuazioni collettive ( dal 10% al 30% in più) Risorse del Capping da destinare all’innovazione nello sviluppo rurale Maggiore libertà di scelta nella distribuzione della spesa Maggiore enfasi sull’innovazione, sul networking 32

  33. Aree svantaggiate È prevista una nuova delimitazione per le zone diverse dalle montane basata su una metodologia in corso di approvazione. I criteri per l’individuazione delle nuove aree è inserita nella proposta di Reg. dello SR (scarso drenaggio, temperature eccessivamente basse o elevate, ridotta profondità radicale, salinità o acidità del suolo, pendenze molto ripide…) Seguirà una seconda fase di affinamento (fine tuning) che prenderà in considerazione parametri economici. La nuova delimitazione deve essere completata entro il 2017 Sono previste indennità decrescenti per le zone in phasing out e per soglia di superficie nel periodo 2014-2017. 33

  34. Criticità • Criteri di riparto delle risorse tra Stati membri: molto penalizzante per l’Italia la proposta di adottare il solo parametro della superficie, peraltro riferito a quella ammissibile a premio nel 2009; • Greening: le misure indicate dalla Commissione sono molto rigide, collegate ai pagamenti diretti, e sembrano penalizzare i paesi mediterranei attraverso l'esclusione di fruttiferi, vite e olivo, irrigidiscono l’utilizzo del suolo, vincolando lo sviluppo aziendale; • Mancato inserimento fra gli agricoltori che hanno diritto al premio aggiuntivo per il Greening anche chi ha aziende situate in tutto o in parte in zone contemplate dalla direttiva nitrati 91/676;

  35. Criticità • Manca un riferimento alle produzioni di qualità certificata, si propone l’attivazione, a discrezione degli stati membri/ regioni, di una componente volontaria per il sostegno alle produzioni di qualità certificate; • Gli “strumenti di stabilizzazione del reddito”, dovrebbero essere portati sul 1° pilastro eliminandoli dallo sviluppo rurale; • Nel 1° Pilastro obiettivo semplificazione ampiamente mancato: il regime forfetario per le piccole aziende non compensa le complicazioni conseguenti all'introduzione del greening e i problemi di demarcazione che continuano a sussistere.

  36. Criticità • Governance fondi del secondo pilastro. Il contratto di partnership, eccessivamente vincolante, rischia di condizionare pesantemente i futuri programmi di Sviluppo Rurale; • Equiparazione delle procedure gestionali fra Sviluppo rurale e fondi strutturali introducendo anche per il FEARS le procedure di controllo semplificate già contenute nelle proposte di regolamento per i fondi strutturali e le regole per il disimpegno automatico. • Rivedere complessivamente le linee d’intervento per le produzioni di qualità anche nel 2° pilastro poiché vengono di fatto depotenziate; • Rivedere l’articolazione delle priorità rendendole coerenti con la portata finanziaria dello sviluppo rurale.

  37. Grazie per l’attenzione A cura di : Valtiero Mazzotti Teresa Schipani Anna Fava Direzione Agricoltura, Economia Ittica, Attività Faunistico-Venatorie Marilù D’Aloia Roberto Gigante 37

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