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SINTESI DELLA PROCEDURA DI PIANIFICAZIONE DEI TRASPORTI

SINTESI DELLA PROCEDURA DI PIANIFICAZIONE DEI TRASPORTI. Trasporti Triennale DCP 2013-14 Agostino Cappelli. Studio del territorio. Localizzazione e quantificazione di: Residenze Attività produttive Attività commerciali e di svago

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SINTESI DELLA PROCEDURA DI PIANIFICAZIONE DEI TRASPORTI

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Presentation Transcript


  1. SINTESI DELLA PROCEDURA DI PIANIFICAZIONE DEI TRASPORTI Trasporti Triennale DCP 2013-14 Agostino Cappelli

  2. Studio del territorio • Localizzazione e quantificazione di: • Residenze • Attività produttive • Attività commerciali e di svago • Zonizzazione del territorio per sintetizzare ed aggregare lo studio della rete e della domanda di trasporto

  3. Studio dell’offerta di trasporto • Descrivere collegamenti e caratteristiche di: • Infrastrutture (collegamenti, curva di deflusso, capacità): • Stradali • Ferroviarie • Navigabili • Nodi: • Stazioni ferroviarie • Porti • Aeroporti • Infrastrutture movimentazione merci e interporti • Servizi di trasporto (percorsi, fermate, orari, capacità): • Bus urbani ed extraurbani • Servizi ferroviari • Servizi marittimi ed aerei

  4. Studio della domanda di trasporto • Con riferimento alle zone di traffico: • Indagini sulla domanda attuale (dirette o telefoniche) per conoscere: • Origini e destinazioni degli spostamenti • Orari e modi di trasporto utilizzati • Scopo dello spostamento • Previsione della domanda futura: • Modelli di trend • Modelli macroeconomici (per studi a larga scala ed analisi aggregate) • Modelli di relazione tra attività sul territorio e spostamenti (generazione-distribuzione-ripartizione modale)

  5. OUTPUT (Risultati degli studi fatti) • Grafo della rete plurimodale di trasporto • Connessioni possibili su tutti i modi tra origini di zona e destinazioni di zona e calcolo di: • tempi, costi, prestazioni, sicurezza, esternalità • Matrici OD (origine – destinazione) tra zone per modo di trasporto: • Al tempo attuale (anno di riferimento dello studio) • Al futuro (5-10-20 anni secondo l’affidabilità dei modelli di previsione utilizzati)

  6. Gli obiettivi della pianificazione A COSA SERVE questa base dati ?

  7. Diagnosi del sistema e costruzione degli scenari di progetto • Correlando i flussi attuali e futuri con le prestazioni della rete verifichiamo cosa non funziona e perché (Diagnosi) • Il progetto si realizza per tentativi e successive approssimazioni: • Si ipotizza un intervento (un nuovo collegamento, l’adeguamento di uno esistente, una nuova stazione, un incremento dei servizi….) • Si simula il comportamento della domanda sulla rete di progetto e si verifica se il problema diagnosticato è risolto

  8. Che vuol dire simulare la domanda sulla rete (grafo) • I modelli di simulazione dei flussi (o di assegnazione) utilizzano le matrici OD e il grafo plurimodale • L’assegnazione è un modello matematico • (ci sono numerosi software di marcato tipo TRANSCAD® o VISUM®) • I modelli di assegnazione attribuiscono i flussi OD della matrice di domanda agli itinerari ed ai modi di trasporto in base a criteri di comportamento razionale dell’utente…..

  9. I criteri dei modelli di assegnazione • Parametri utilizzati: • Minimo tempo di percorrenza • Minimo costo del trasporto (tempo + costo monetario) • Calcolati tempi e costi tra ogni possibile OD il modello attribuisce i flussi: • Tutti all’itinerario minimo (assegnazione tutto o niente) • A tutti gli itinerari possibili in proporzione al rapporto tra i tempi di percorrenza (o costi) (modelli probabilistici) • A tutti gli itinerari che presentano, in funzione dei flussi assegnati, una equivalenza dei parametri (stessi tempi o stessi costi) (modelli di equilibrio, per aliquote, dinamici)

  10. Simulazione di progetto • Costruzione di scenari di progetto modificando la rete o le prestazioni attuali • Simulazione della distribuzione dei flussi sulla rete e calcolo dei tempi di percorrenza e dei costi in ogni scenario di progetto alternativo • Calcolo dei benefici come differenza tra i tempi ed i costi negli scenari di progetto rispetto alla situazione di riferimento (senza progetto)

  11. Stima dei costi di intervento • Ciascuno scenario di progetto richiede : • Investimenti in infrastrutture • Investimenti in nuovi veicoli • Maggiori costi di esercizio per migliorare le frequenze o una loro razionalizzazione • Non è vero che lo scenario di progetto che costa meno è il migliore • A livello di piano la stima dei costi di intervento è fatta con dati parametrici o per analogia

  12. Criteri di scelta tra progetti alternativi • Confrontando i benefici ed i costi che produce ciascuno scenario • Rapportando i benefici ed i costi con gli investimenti necessari • È possibile calcolare il rapporto: BENEFICI/COSTI (esercizio e investimento) • Il progetto che produce il rapporto più alto è il progetto migliore o ottimo

  13. Analisi Benefici/Costi • Presuppone il principio dell’ottimo economico (principio del libero mercato) • Nasce negli anni 30 negli USA per scegliere gli investimenti pubblici necessari a risollevare le condizioni economiche americane dopo la grande crisi del 29 (Keynes) • Richiede che i benefici siano tutti monetizzabili (dovendo fare il rapporto con i costi che sono monetari per definizione) • E’ un obbligo di legge in Italia e nella UE per tutti gli investimenti superiori a 5 milioni di €

  14. Critica alla benefici/costi • Non tutti gli effetti di un progetto di trasporti sono monetizzabili, ad esempio: • Alcuni impatti ambientali • La sicurezza del trasporto (valore della vita umana) • Le esternalità in genere ed in particolare quelle estetico culturali • La UE ha realizzato alcuni progetti per la monetizzazione delle Esternalità • European Union , ExternalCosts of Transport in Europe - Update Study for 2008, Delft, September 2011 (CE Delft, INFRAS, Fraunhofer ISI • Ma la maggiore critica riguarda il principio dell’ottimo e la poca trasparenza per il decisore della procedura matematica di calcolo

  15. DSS: DecisionSupport System • Per risolvere i problemi della CBA (Cost Benefit Analysis) dagli anni 80 sono stati studiati sistemi di supporto alle decisioni che: • Escludano il principio dell’ottimo • Possano valutare anche effetti non misurabili oggettivamente in moneta • Possano tenere conto che gli effetti di un progetto possono avere importanza relativa diversa per il decisore o la collettività • Sono stati quindi costruiti nuovi modelli chiamati MULTICRITERI (o Multiobiettivo)

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