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La Sindone: un’immagine impossibile.

La Sindone: un’immagine impossibile. I segreti della Sindone spiegati ai ragazzi in occasione dell’ostensione straordinaria di 40 giorni 10 aprile 2010-23 maggio 2010. Domande …. 1. Che cosa è la Sindone? 2. Chi è l’uomo della Sindone? 3. Come è arrivata la Sindone a Torino?

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Presentation Transcript


  1. La Sindone:un’immagine impossibile. I segreti della Sindone spiegati ai ragazzi in occasione dell’ostensione straordinaria di 40 giorni 10 aprile 2010-23 maggio 2010

  2. Domande … 1. Che cosa è la Sindone? 2. Chi è l’uomo della Sindone? 3. Come è arrivata la Sindone a Torino? 4. Perché è famosa? 5. Cosa dicono gli scienziati? 6. Come si è formata l’immagine? 7. Si può vedere la Sindone? 8. Ci saranno altre “Ostensioni”? 9. Perché la Sindone non si può vedere sempre? 10. Ma l’Uomo della Sindone è Gesù?

  3. 1. Che cosa è la Sindone?

  4. 1. Che cosa è la Sindone? • E’ un lenzuolo di lino tessuto a spina di pesce, con una tecnica raffinata in uso soprattutto in Siria nel I sec. d. C., lungo 4 metri e 26 cm e largo 111 cm, color giallino, sul quale è visibile la figura di un uomo alto più o meno 176 cm, con barba e capelli lunghi, muscoloso, visto di fronte e posteriormente.

  5. 1. Che cosa è la Sindone? • Le due immagini sono poste testa contro testa, e sono di colore più scuro rispetto al telo.

  6. 1. Che cosa è la Sindone? 1.2 pieghe parallele per il lungo 3.4.5 pieghe per il largo a. fori simmetrici prodotti da una goccia di metallo fuso b. bruciature c. rattoppi d. aloni d’acqua e. pieghe indurite della stoffa

  7. 1. Che cosa è la Sindone? • La sua origine è incerta e l’immagine che riproduce, di natura ancora più incerta, stimola alla ricerca di una spiegazione. L’immagine è un po’ tenue, ma, quando la si guarda con più attenzione, specialmente con l’aiuto della fotografia, mostra chiaramente la figura di un uomo che è stato sottoposto al supplizio della crocifissione, per questo è morto e porta i segni di alcune particolari torture.

  8. Su questa metà del lenzuolo si intravede appena l’immagine del corpo … incredibile l’immagine in negativo fotografico …

  9. 1. Che cosa è la Sindone? La Sindone è un lenzuolo che riporta l’immagine di un uomo crocifisso

  10. 2. Chi è l’uomo della Sindone?

  11. 2. Chi è l’uomo della Sindone? • Un giovane di trenta - trentacinque anni, con barba e capelli lunghi divisi da una riga in mezzo, la treccia dietro la nuca, muscoloso, probabilmente abituato ai lavori manuali, ha camminato scalzo, come si vede dal terriccio presente sul tallone.

  12. 2. Chi è l’uomo della Sindone? • Si nota l’impronta del calcagno e delle dita del piede destro, mentre il sinistro è sollevato. Anche il polpaccio destro è più evidente. Se ne deduce che la rigidità cadaverica sia sopraggiunta quando la gamba sinistra era in flessione, per cui appare più corta (da qui l’iconografia che raffigura Gesù zoppo). • Verosimilmente il piede destro appoggiava contro il legno della croce, mentre il sinistro era sopra il collo destro e furono inchiodati in questa posizione.

  13. 2. Chi è l’uomo della Sindone? • Dagli studi effettuati sull’immagine emerge che l’uomo che vi era avvolto doveva essere alto 176 cm e pesare circa 80 kg. • Tutto, i lineamenti, la barba, i capelli lunghi, altezza e peso,fa pensare che si tratti di un ebreo del I secolo.

  14. 2. Chi è l’uomo della Sindone? • L’uomo della Sindone non era un romano. • Sono state riscontrate le ferite di 120 colpi di flagello inferti da due diverse angolature. Contro i cittadini romani era vietato usare il flagrum. • Probabilmente i carnefici erano due e l’hanno colpito prima quando era in stazione eretta, poi chinato in avanti. • I carnefici erano romani: solo i romani usavano il flagrum. • Flagrum: strumento costituito da due o tre strisce di corda o di cuoio che terminavano con pezzi di metallo, legno o osso; questi provocavano ferite e fuoriuscita di sangue.

  15. 2. Chi è l’uomo della Sindone? Si intravedono i segni della flagellazione… Il torace e la schiena

  16. 2. Chi è l’uomo della Sindone? • Ha escoriazioni sulle spalle: il condannato avrebbe portato un peso, il palo orizzontale della croce.

  17. 2. Chi è l’uomo della Sindone? • 4. ferite da flagello • Il patibolo si legava alle braccia … • … se c’erano più condannati si strattonavano provocando cadute senza possibilità di appoggio sulle braccia; • il patibolo veniva poi issato sul palo dell’esecuzione. • 11. contusione dovuta al trasporto di una trave (un patibulum)

  18. 2. Chi è l’uomo della Sindone? • Ha escoriazioni profonde sul ginocchio: il condannato sarebbe caduto. • Ha una ferita al costato, dovuta a una lancia, infertagli dopo la morte. Infatti ne è uscito sangue e siero separatamente.

  19. Il colpo è stato inferto a un cadavere, poiché i caratteri della colatura indicano l'avvenuta separazione della parte cellulare dalla componente seriosa. Ferita del costato Caratteristiche di ferita da punta e taglio… l’abbondanza del sangue è dovuta alla parete toracica “strappata”…

  20. 2. Chi è l’uomo della Sindone? • Gli avambracci sono ben visibili e le mani sono incrociate sul pube, la sinistra sopra la destra. Sul polso sinistro si vede una ferita compatibile con l’infissione di un chiodo fra gli ossicini del carpo. La lesione del nervo mediano ha provocato la deviazione dei pollici che sono coperti dalle altre dita.

  21. 2. Chi è l’uomo della Sindone? • Punto di Destrot: piccolo spazio tra le ossa del carpo in grado di reggere il peso del corpo. Dopo l’epoca romana si è persa la conoscenza di questo spazio: la sua esistenza è stata riscoperta nel Novecento.

  22. 2. Chi è l’uomo della Sindone? • I rivoli di sangue fanno pensare ad un’agonia lunga, a braccia distese. • Le macchie di sangue evidenziano i movimenti dell’agonia dell’uomo della Sindone: per respirare si doveva sollevare puntando i piedi. • Di norma il colpo di grazia (crucifragium) era la rottura delle gambe; mancando il punto di appoggio, la morte sopraggiungeva per asfissia. • L’uomo della Sindone non ha segni di frattura agli arti inferiori.

  23. 2. Chi è l’uomo della Sindone? La testa appare chinata in avanti, come avviene nei cadaveri a causa del rigor mortis, il collo si vede bene nell’immagine dorsale, ma non in quella frontale.

  24. 2. Chi è l’uomo della Sindone? • E’ stato coronato con un casco di spine. E’ stato colpito sulla faccia e ha una ferita allo zigomo destro e al naso.

  25. Le modalità di lesione sono da tutti riferite alla "incoronazione" del condannato mediante una "corona" o meglio un "casco" di rami spinosi. Sarebbero tali spine ad aver determinato molteplici ferite da punta al cuoio capelluto, all'origine delle emorragie in questione. Si tratta pertanto di lesioni vitali, che, come tali, presuppongono che l'Uomo della Sindone, al momento in cui fu ferito dalle spine, fosse ancora in vita. …due rivoletti di sangue fuoriescono da una ferita da punta che ha leso il ramo frontale dell'arteria temporale superficiale. Il sangue infatti ha carattere nettamente arterioso. …vediamo una breve colatura di sangue venoso a forma di 3 (dovuta al corrugarsi, sotto la spasmo del dolore, del muscolo frontale). Essa è conseguente ad una lesione della vena frontale.

  26. La nuca Il sangue ha carattere artero - venoso (sangue misto di arteria e di vena)

  27. 2. Chi è l’uomo della Sindone? • Ha avuto una sepoltura individuale ed affrettata. • E’ stato deposto nel sudario senza essere lavato • Vi è rimasto meno di trentasei ore perché non vi sono segni di putrefazione.

  28. 2. Chi è l’uomo della Sindone? Riassumendo abbiamo visto che … • Ha lineamenti, peso, altezza compatibili per un individuo vissuto in Palestina nel I secolo. • Ha segni di flagellazione: non era un romano. • Ha segni di ferite sul capo: la corona di spine. • Ha segni di percosse al viso. • Ha escoriazioni sotto le spalle: avrebbe portato un “peso”. • Ha escoriazioni al ginocchio sinistro: sarebbe caduto. • Ha ferite ai polsi e ai piedi. • NON ha le gambe spezzate. • Ha una ferita dovuta a un colpo di lancia al costato (presenza di sangue ed acqua) • Ha avuto una sepoltura individuale ed affrettata.

  29. 2. Chi è l’uomo della Sindone? E’ un ebreo morto per crocifissione

  30. 3. Come è arrivata la Sindone a Torino?

  31. 3. Come è arrivata la Sindone a Torino? • E’ una storia un po’ lunga … anche se troviamo notizie documentate dal 1353. • Su ciò che è successo prima vengono fatte varie ipotesi, fra queste una fra le più suggestive ed accreditate che si avvale di un’antica tradizione …

  32. 3. Come è arrivata la Sindone a Torino? … che racconta che il Sudario di Gesù venisse tenuto nascosto per paura che Giudei rispettosi della Legge Mosaica lo distruggessero perché impuro e successivamente per salvarlo dalla furia iconoclasta che non tollerava la venerazione delle immagini. 30 d.C. 1.Gerusalemme

  33. 3. Come è arrivata la Sindone a Torino? 2.Edessa dal 544 E’ documentata l’esistenza di un’immagine Acheropita (non fatta da mani d’uomo) col volto di Nostro Signore ad Edessa, antica città turca, il cosiddetto Mandylion. Era fissata su una tavola ornata d’oro, le copie mostrano un rettangolo più lungo che largo.

  34. 3. Come è arrivata la Sindone a Torino? 3.Costantinopoli L’imperatore Costantino II Porfirogenito porta la Sindone a Costantinopoli, dove rimane sino al 1205.

  35. 3. Come è arrivata la Sindone a Torino? 4.Atene • Da Costantinopoli la Sindone giunge in Grecia, dove lo Othon de la Roche la consegna (forse la vende) ai cavalieri dell’ordine dei templari (un ordine religioso e militare nello stesso tempo, che aveva lo scopo di proteggere i pellegrini in Terrasanta) perché la affidino alla sua famiglia: per questo si dirà che i templari venerano un volto barbuto.

  36. 3. Come è arrivata la Sindone a Torino? 5.Lirey • Nella metà del XIV secolo Geoffroy de Charny, valoroso cavaliere e uomo di profonda fede, celebrato condottiero francese, depose il lenzuolo nella chiesa da lui fondata del 1353 nel suo feudo di Lirey nella Champagne.

  37. 3. Come è arrivata la Sindone a Torino? 6.Chambery • Nel 1453 una sua lontana discendente, Marguerite, cede, forse la vende, ai Savoia, che la portano a Chambery, la capitale del loro ducato.

  38. 3. Come è arrivata la Sindone a Torino? 7.Torino • Dopo aver subito un incendio nel 1532, nel 1578 la Sindone è trasferita a Torino, dove il duca Emanuele Filiberto ha spostato la capitale col pretesto di consentire a Carlo Borromeo, che lo desiderava, di venerarla senza dover affrontare il faticoso viaggio oltre le Alpi. • Da allora la Sindone rimase definitivamente a Torino.

  39. 30 d.C. • Dopo essere state alla tomba di Gesù le donne dicono agli apostoli che l’hanno trovata vuota.

  40. 30 d.C. • Pietro e Giovanni corrono a vedere. Pietro raccoglie il lenzuolo di lino che aveva avvolto il corpo di Gesù e lo porta via.

  41. 30 d.C. • Per gli ebrei del tempo di Gesù la morte di croce era una pena alla quale poteva essere condannato solo chi era colpevole di delitti molto gravi o uno schiavo. Quel telo di lino per loro era il ricordo di un’enorme vergogna, ma per gli apostoli era prezioso! Per loro Gesù era il Maestro, il Figlio di Dio! Decisero pertanto di nasconderlo e lo portarono nelle grotte di Qumran, vicino a Gerusalemme. scavi di Qumran

  42. II secolo • Rimane a Qumran sino a quando non lo trovano alcuni dei primi cristiani scappati da Gerusalemme. La città infatti si è ribellata ai Romani, che dominano la Palestina, e i Romani fanno strage dei suoi abitanti; qualcuno si rifugia allora nelle grotte di Qumran, dove c’è la Sindone.

  43. II secolo • Uno sconosciuto la porta poi ad Edessa, che oggi è la città di Urfa, in Turchia. Il telo che aveva avvolto Gesù non è più visto come il segno di una condanna vergognosa, ma è considerato miracoloso. Quando nel 212, emessa viene conquistata dai Romani, che ormai considerano i cristiani come dei nemici e li perseguitano, la Sindone viene nascosta in una nicchia nelle mura della città e non se ne sa più nulla per molto tempo.

  44. VI secolo – 1205 • Alla fine della guerra contro i Persiani, l’imperatore Giustiniano fa costruire una chiesa con una cappella dove conservare la Sindone. Quattrocento anni dopo, quando Edessa è stata conquistata dai musulmani, i bizantini attaccano la città; nelle trattative di pace l’imperatore Costantino II Porfirogenito chiede che gli venga consegnata la Sindone, la ottiene e la fa portare a Costantinopoli, dove rimane sino al 1205.

  45. VI secolo – 1205 • La Sindone, finisce così nella mani di Othon de la Roche che, con i suoi uomini, aveva preso parte alla crociata e al saccheggio di Costantinopoli, nonostante la minaccia della scomunica da parte del papa Innocenzo III, ed era stato poi nominato duca d’Atene.

  46. VI secolo – 1205 • Da Costantinopoli la Sindone giunge in Grecia, dove lo stesso Othon de la Roche la consegna (forse la vende) ai cavalieri dell’ordine dei templari (un ordine religioso e militare nello stesso tempo, che aveva lo scopo di proteggere i pellegrini in Terrasanta) perché la affidino alla sua famiglia: per questo si dirà che i templari venerano un volto barbuto.

  47. 1353 • Nella metà del XIV secolo Geoffroy de Charny, valoroso cavaliere e uomo di profonda fede, celebrato condottiero francese, depose il lenzuolo nella chiesa da lui fondata del 1353 nel suo feudo di Lirey nella Champagne.

  48. 1453 • Nel 1453 una sua lontana discendente, Marguerite, la cede, forse la vende, ai Savoia, che la portano a Chambery, la capitale del loro ducato.

  49. 1453 • Dopo aver subito un incendio nel 1532, nel 1578 la Sindone è trasferita a Torino, dove il duca Emanuele Filiberto ha spostato la capitale col pretesto di consentire a Carlo Borromeo, che lo desiderava, di venerarla senza dover affrontare il faticoso viaggio oltre le Alpi. • Da allora la Sindone rimase definitivamente a Torino.

  50. 1694 • Nel 1694 fu sistemata nell’apposita cappella adiacente alla cattedrale, progettata dall’architetto Guarino Guarini.

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