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Distonia dell’ identità di genere, fragilità dell’ Io e figlicidio.

Distonia dell’ identità di genere, fragilità dell’ Io e figlicidio. Prof. Matteo VILLANOVA Psichiatra e Sessuologo clinico e forense, Criminologo. Docente di Criminologia per Medicina legale e Deontologia, I ª Facoltà Medica dell’ Università di Roma “La Sapienza”.

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Distonia dell’ identità di genere, fragilità dell’ Io e figlicidio.

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  1. Distonia dell’ identitàdi genere,fragilità dell’ Io efiglicidio. Prof. Matteo VILLANOVA Psichiatra e Sessuologo clinico e forense, Criminologo. Docente di Criminologia per Medicina legale e Deontologia, Iª Facoltà Medica dell’ Università di Roma “La Sapienza”. Docente di Neuropatologia dell’ età evolutiva, Docente di Medicina preventiva e Psicopatologia forense, Docente di Psicopatologia generale, Università di Roma Tre. Docente Scienze dell’ Investigazione, Università dell’ Aquila. e-mail: matteo.villanova@uniroma3.it

  2. Si definisce aggressivo un comportamento con il quale si viene a danneggiare una persona o una cosa. Solo nell’ uomo può essere volontario. Problemi pratici della pratica forense: • - Simulazione e dissimulazione; • “moria” ed “ipertrofia reattiva” nelle Sindromi suicidiarie e omicidiarie • Alterazione meccanismi di memoria.

  3. L’aggressività è innata perché indispensabile alla sopravvivenza (aggressività difensiva), all’evoluzione (aggressività riproduttiva), all’ apprendimento (aggressività esplorativa).

  4. Infanticidio ≠ Figlicidio

  5. Codice Penale Libro secondoDEI DELITTI IN PARTICOLARE Titoli VIII e XIII Titolo XI: DEI DELITTI CONTRO LA FAMIGLIA Capo I: DEI DELITTI CONTRO IL MATRIMONIO Art. 578 - Infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale - La madre che cagiona la morte del proprio neonato immediatamente dopo il parto, o del feto durante il parto, quando il fatto è determinato da condizioni di abbandono materiale e morale connesse al parto, è punita con la reclusione da quattro a dodici anni. A coloro che concorrono nel fatto di cui al primo comma si applica la reclusione non inferiore ad anni ventuno. Tuttavia, se essi hanno agito al solo scopo di favorire la madre, la pena può essere diminuita da un terzo a due terzi. Non si applicano le aggravanti stabilite dall'articolo 61 del codice penale (1). (1)Articolo così sostituito dalla L. 5 agosto 1981, n. 442.

  6. Infanticidio e\o uccisione dei cuccioli: -delitto inter-specifico (es.:uno scimpanzé che uccide un babbuino); -delitto intra-specifico (non registrato negli oranghi perché monogamici e se praticato dai maschi è spesso volto a modificare il comportamento sociale delle femmine, da materno a sessuale, più raramente causato dalle femmine e solo per minaccia incombente e\o ricambio o sovvertimento del rango gerarchico). Neonaticidio (entro le 24 ore dalla nascita) Lattanticidio (entro sei mesi dalla nascita) Infanticidio (propriamente è tale solo appena dopo la nascita, secondo alcuni da sei mesi ad un anno, in verità dopo è omicidio)

  7. La metodologia • raccolta dei dati comprende osservazione diretta dell’ Autore di reato in condizione intramuraria, presso l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Castiglione delle Stiviere (Mn) ), • attraverso reattivi psicometrici, dossier anamnestico-clinici, dei diari e percorsi giudiziari. (Mastronardi V., Villanova M.in collaborazione con Calogero A., Mendini A., 2004)

  8. Analisi statistica e relativa correlazione\comparazionecon gruppi di confronto Items utilizzati • A) Dossier • B) Fattori “predisponenti” (“patterns” specifici come condotta\sintomo) es.: • Separazione subito dopo il parto dalla madre biologica; Istituzionalizzazione prolungata (primo anno di vita); • Maltrattamento fisico continuato da parte della madre adottiva; Strategie educative incongrue ed alternate; • Assenza di comunicazione carezzevole da parte dei genitori, Semi-isolamento sociale fino a sei anni ed allontanamento dai coetanei; Isolamento e rifiuto nel gruppo dei coetanei, Punizioni incongrue; Abuso sessuale da parte dell’ educatore del collegio; • Punizioni continuate di tipo sadico, con infierimento; • Mancanza di figure adulte positive; • Avere assistito a scene o racconti violenti stigmatizzanti.

  9. C) Fattori “precipitanti” (“quid novi, quid plus” nel determinare ilfatto\reato) es.: • Improvvise incertezze affettive e sessuali nel contesto famigliare, • Gravi situazioni di indigenza e disagio emozionale; • Eventi di perdita e ferite narcisistiche della madre e/o del padre; • Limitazione relazionale derivanti dall’ accudimento della prole; • Vulnerabilità imitativa all’ immaginario media-mediato.

  10. D) Distruzione sistematica del Sé da parte dell’ adulto sul bambino a futuro rischio di infanticidio da adulto. E) Sacrificio della prole per il mantenimento dell’ omeostasi psichica del genitore. F) Distonia identità di Genere (Villanova M.) G) Meccanismi di memoria (Villanova M.).

  11. Metodologia • Individuazione base-lines di ogni Soggetto all’ inizio della sperimentazione secondo mappe individuali.

  12. PROTOCOLLO DEI REATTIVI MENTALI UTILIZZABLI PER LA VALUTAZIONE (CON TEST E RE-TEST) SUGLI ADULTI: -DISEGNO DI PERSONA -TEST DELL’ALBERO -TEST DELLA CASA -TEST DELLA FAMIGLIA -TEST DEL DISEGNO LIBERO -TEST VISUO - MOTORIO DI BENDER -TEST DI REY( FORMA AD E B) -TEST DI WARTEGG -TEST DI APPERCEZIONE TEMA (T.A.T.) -TEST DELLE MATRICI PROGRESSIVE DI RAVEN -MINNESOTA MULTIPHASIC PERSONALITY INVENTORY (M.M.P.I.) -TEST WECHSLER ADULT INTELLIGENCE SCALE (W.A.I.S.-R) -TEST DI CATTEL (16 PF) FORMA A -TEST DI STAXI (STATE-TRAIT ANGER EXPRESSION INVENTORY) -TEST DELLE TAVOLE DEL RORSCHACH (TAVOLE PARALLELE). -BEM SEX ROLE INVENTORY -TIPE(TEST DI INDUZIONE PSICO- EROTICA) -STUDIO E COMPARAZIONE EMOTIVO- VERBALE (CV\CNV) MEDIANTE RIPRESA IN VHS. TEST UTILIZZATI SPECIFICATAMENTE IN ETA’ EVOLUTIVA: -Test sulle relazioni familiari: -Indicatori dei rapporti familiari. -FRT (Family Relations Test). -Indicatori della capacità di adattamento sociale in età evolutiva. La metodologia utilizzata consiste nella quantificazione e successivo monitoraggio del funzionamento del Sé.

  13. Gli indicatori di rischio nella prevenzione primaria sul territorio: individuazione precoce. Prevenzione primaria Osservazione con capacità di riconoscimento ed isolamento dei fattori predittivi o indicatori di rischio (“Paleo-patterns”) mediante individuazione degli elementi considerati “quid-novi”, incidenti sul continuum socio-relazionale di un contesto umano;

  14. Individuazione precoce da parte del primo individuatore o di altri Operatori di una • “condotta-sintomo” che attraverso • “fattori scatenanti” può portare ad un possibile • “fatto-reato”, con il conseguente enorme costo giudiziario per la Società.

  15. Il protocollo prevede la costruzione di “sentieri comportamentali” (“behaviour paths”)mediante passi (“steps”)a partenza immaginifica reale o mediaticao da rievocazionedell` immagine stessasuscitata da altre sensazioni.

  16. percezione emozione • risonanza emozionale soggettiva • derivante dall`immaginario collettivo ed • individuale) • sensazione attivazione pulsionale • evocazione delle possibili tracce • psico-comportamentali selezione di un comportamento dominante azione reale o immaginifica del comportamento stesso

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