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http://www.cgcrvaldera.it. COMITATO PERMANENTE PER LA TUTELA E LA SALVAGUARDIA DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO DI CASTELFRANCO DI SOTTO. http://www.comitatoantinquinamentocastelfranco.it. procedimento di verifica di assoggettabilità alla V.I.A. “ristrutturazione produttiva

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Presentation Transcript


  1. http://www.cgcrvaldera.it COMITATO PERMANENTE PER LA TUTELA E LA SALVAGUARDIA DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO DI CASTELFRANCO DI SOTTO http://www.comitatoantinquinamentocastelfranco.it

  2. procedimento di verifica di assoggettabilità alla V.I.A. “ristrutturazione produttiva ed energetica” (il provvedimento conclusivo è stato emanato con Determina Dirigenziale n.2866 del 01/07/2010) http://www.provincia.pisa.it/interno.php?id=37441&lang=it

  3. (Quotidiano “Il Tirreno, 13 marzo 2010)

  4. (Presentazione del Progetto preliminare, pag. 4)

  5. GLI IMPIANTI DI PIROLISI E GASSIFICAZIONE SONO CONSIDERATI DALLA LEGGE A TUTTI GLI EFFETTI INCENERITORI E RIENTRANO NEL CAMPO DI APPLICAZIONE DEL D.LGS. 133/05 “Attuazione della direttiva 2000/76/CE in materia di incenerimento dei rifiuti”

  6. Possibili comparazioni tra inceneritori e gassificatori di rifiuti (due facce della stessa medaglia!) inquinanti prodotti in un anno da un impianto che brucia 36.500 t/anno di rifiuti fonte: US Environmental Protection Agency, Compilation of Air Pollutant Emission Factors, Volume 1, Fifth Edition, AP-42 (le differenze di quantità tra alcuni inquinanti dipendono principalmente dalle differenze di quantità di aria utilizzata nella combustione)

  7. Non esistono informazioni scientifiche circa una minore tossicità delle emissioni generate da impianti di combustione di questo tipo.

  8. Non esistono informazioni scientifiche circa una minore tossicità delle emissioni generate da impianti di combustione di questo tipo. La maggiore complessità di questi impianti rispetto agli inceneritori "tradizionali" comporta la possibilità di emissioni incontrollate dovute a cattiva gestione dei parametri di processo. L'assenza di referenze industriali, e quindi di esperienza di gestione, comporta la possibilità di funzionamento reale diverso rispetto alle specifiche di progetto.

  9. (Presentazione del Progetto preliminare, pag. 2)

  10. Esistono esami su aria, acqua e suolo di questo territorio? Esistono studi epidemiologici?

  11. (Quotidiano “Il Tirreno, 2 settembre 2010)

  12. Esistono esami su aria, acqua e suolo di questo territorio? Esistono studi epidemiologici? E' stato chiesto il parere del Corpo Forestale dello Stato, trovandoci sul confine con aree protette?

  13. Esistono esami su aria, acqua e suolo di questo territorio? Esistono studi epidemiologici? E' stato chiesto il parere del Corpo Forestale dello Stato, trovandoci sul confine con aree protette? In questa zona, a breve distanza tra loro, ci sono già tre depuratori e un “essiccatore”...

  14. Esistono esami su aria, acqua e suolo di questo territorio? Esistono studi epidemiologici? E' stato chiesto il parere del Corpo Forestale dello Stato, trovandoci sul confine con aree protette? In questa zona, a breve distanza tra loro, ci sono già tre depuratori e un “essiccatore”... Il luogo dove dovrebbe sorgere il nuovo impianto è soggetto a rischio idraulico medio e medio-alto...

  15. Esistono esami su aria, acqua e suolo di questo territorio? Esistono studi epidemiologici? E' stato chiesto il parere del Corpo Forestale dello Stato, trovandoci sul confine con aree protette? In questa zona, a breve distanza tra loro, ci sono già tre depuratori e un “essiccatore”... Il luogo dove dovrebbe sorgere il nuovo impianto è soggetto a rischio idraulico medio e medio-alto... Perché proprio qui?

  16. Materiali destinati a venire “consumati” ogni anno nell'impianto: (pag. 38-39 della relazione ambientale) (aria respirabile e ossigeno non sono quantificati nella presente tabella)

  17. Cenni sulle problematiche sanitarie

  18. La misura delle particelle regolate nell’ emissione dell’ inceneritore nanoparticelle

  19. I pericoli delle nanoparticelle • le nanoparticelle non sono catturate in modo efficiente dai filtri di depurazione dell’inceneritore • viaggiano a lunghe distanze • restano in sospensione per un periodo di tempo prolungato • penetrano in profondità nei polmoni

  20. Le nanoparticelle sono così piccole che possono facilmente attraversare le membrane dei polmoni SANGUE

  21. Nanopatologia una volta che le nanoparticelle sono nel sangue possono attraversare le membrane di ogni tessuto

  22. Particolato e globuli rossi ____20u_____ _____10u____

  23. Incenerimento e nanoparticelle Le nanoparticelle prodotte dagli inceneritori sono piu’ pericolose di quelle di altre combustioni Esse contengono: • Metalli neurotossici • Radicali liberi • diossine e furani

  24. Diossine: tra le sostanze più pericolose prodotte dall'uomo! • Le diossine si accumulano nel grasso animale. • Un litro di latte di mucca dà la stessa dose di diossina quanta ne assumeremmo respirando aria vicino ad una mucca per OTTO MESI (Connett and Webster, 1987). • Le diossine si accumulano nel grasso del corpo umano. • L’uomo non può espellerle MA una donna può… … avendo un bambino!

  25. Diossina: la maggiore dose va al feto in nove mesi molta diossina accumulata in 20-30 anni nel grasso della madre va al feto

  26. La diossina interferisce con il feto e con lo sviluppo infantile • Le diossine distruggono vari sistemi ormonali, tra i quali: • gli ormoni dell’identità sessuale • gli ormoni della tiroide • insulina e altri.

  27. Diossine, furani e polveri ultrafini sono sostanze bioaccumulabili. Questo vuole dire che il nostro organismo non riesce a smaltirle e le accumula al proprio interno. Non è quindi possibile definire una soglia minima di rischio sia per l'ambiente sia per la salute di ogni organismo vivente.

  28. http://www.cgcrvaldera.it/sections/Documenti/03_Varie/Documento_per_Autorita.pdfhttp://www.cgcrvaldera.it/sections/Documenti/03_Varie/Documento_per_Autorita.pdf http://www.isde.it/

  29. Pisa: inceneritore di Ospedaletto - attivo - Geofor centrale a biomasse da 2,5Mw - già autorizzata – Teseco Peccioli (PI): dissociatore molecolare – attivo (sperimentazione) – Belvedere Pontedera (PI): MEGA dissociatore molecolare da 120.000 t/anno – procedimento in corso - Ecofor Service Castelfranco Di Sotto (PI): pirogassificatore da 12.000 t/anno – procedimento in corso - Waste Energy Vicopisano (PI): gassificatore da 30.000 t/anno – procedura sospesa ma già autorizzato – Delca Santa Luce (PI): centrale a biomasse da 990kw – già autorizzata - AGO Energia Livorno: inceneritore del Picchianti - attivo - Aamps (si sta decidendo se triplicare l’impianto o costruire un NUOVO MEGA Inceneritore da 350.000/ t annue!) centrale a biomasse da 52Mw che brucerà olio di palma - già autorizzata - Porto Energia centrale a biomasse da 23Mw - progetto- Feder Petroli Green Piombino: centrale a biomassa alimentata a oli vegetali da 50Mw - attiva - Sider Piombino

  30. Cosa possiamo fare noi?

  31. Cosa possiamo fare noi? informarci e informare (colmando il vuoto lasciato dalle istituzioni) manifestare le nostre opinioni (petizioni, lettere ai giornali, incontri pubblici) restare in contatto (mailing list, passaparola, telefono)

  32. ma...quali sono le alternative?

  33. ma...quali sono le alternative? Una Gestione Corretta dei Rifiuti costa meno e crea più posti di lavoro.

  34. Però qualcosa avanzerà sempre, quindi avremo sempre bisogno di bruciare... (la cosiddetta “frazione residua”)

  35. Però qualcosa avanzerà sempre, quindi avremo sempre bisogno di bruciare... (la cosiddetta “frazione residua”) Fonte: Regione Toscana dati 2009

  36. Però qualcosa avanzerà sempre, quindi avremo sempre bisogno di bruciare... (la cosiddetta “frazione residua”) Fonte: Regione Toscana dati 2009 ...senza contare le emissioni in atmosfera

  37. Sì, però l'impianto previsto a Castelfranco di Sotto tratterà principalmente rifiuti speciali e industriali...

  38. Sì, però l'impianto previsto a Castelfranco di Sotto tratterà principalmente rifiuti speciali e industriali... I rifiuti industriali sono recuperabili e riciclabili con maggiore facilità rispetto ai rifiuti solidi urbani (RSU), perché sono più omogenei!

  39. Va bene, però i rifiuti industriali sono soggetti al libero mercato, e noi dobbiamo essere autosufficienti per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti prodotti dalle industrie del nostro territorio ...O VOLETE FORSE PEGGIORARE GLI EFFETTI DELLA CRISI?

  40. Va bene, però i rifiuti industriali sono soggetti al libero mercato, e noi dobbiamo essere autosufficienti per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti prodotti dalle industrie del nostro territorio ...O VOLETE FORSE PEGGIORARE GLI EFFETTI DELLA CRISI? “In linea generale, considerata la stima della situazione dei flussi di rifiuti speciali e il fabbisogno di trattamento/smaltimento in Provincia di Pisa, che evidenziano una situazione di eccedenza di offerta di trattamento dei rifiuti speciali rispetto alla domanda interna proveniente dalle attività produttive presenti nel territorio provinciale, al fine di non incrementare il carico ambientale attualmente generato dalle attività di smaltimento e trattamento dei rifiuti, il Piano non prevede la realizzazione di nuovi impianti o il potenziamento di quelli esistenti. Solo nel caso in cui si originassero nuovi consistenti flussi di rifiuti derivanti da attività produttive del territorio provinciale che non trovino possibilità di smaltimento negli impianti esistenti, si potrà consentire la localizzazione di nuovi impianti; l’autorizzazione di nuovi impianti sarà altresì possibile allorquando si proponessero tecnologie di trattamento e/o smaltimento innovative tali da contenere a livelli minimali e non significativi gli effetti sull’ambiente e sul territorio” (dal Piano Provinciale di gestione dei rifiuti speciali, anche pericolosi, adottato con D.C.P. n. 1 del 16 gennaio 2004 dalla Provincia di Pisa)

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