1 / 32

I temi dell’approccio socio-culturale

I temi dell’approccio socio-culturale. Dr.ssa Barbara Arfé Dipartimento di Psicologia e Antropologia Culturale Facoltà di Scienze della Formazione. Sviluppi dell’approccio socio-culturale dagli anni '80. Diversa concezione dei processi cognitivi: situati .

kimama
Download Presentation

I temi dell’approccio socio-culturale

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. I temi dell’approccio socio-culturale Dr.ssa Barbara Arfé Dipartimento di Psicologia e Antropologia Culturale Facoltà di Scienze della Formazione

  2. Sviluppi dell’approccio socio-culturale dagli anni '80 • Diversa concezione dei processi cognitivi: situati. • Studio e osservazione dell’intelligenza nelle attività e pratiche della vita quotidiana. • Scribner (1981): intelligenza al lavoro • Nunes et al. (1993): matematica della strada in Brasile. Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC

  3. Riflessioni neo-vygotskiane • Artificialità della separazione individuo-contesto: la relazione individuo-contesto è di reciprocità. • La cultura non è esterna e poi interiorizzata, ma connaturata alla mente del bambino. • Sviluppo naturale e sviluppo culturale vs. l’unità dell’individuo- nel-contesto [o cognizione situata]. Sono i momenti di attività e routine condivise il materiale dello sviluppo Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC

  4. Sviluppo Naturale e Sviluppo Culturale • Primi passi • Foresta Ituri (Zaire) Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC

  5. Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC Grasping the nature of pictures DeLoache et al. (1998)‏ 9 mesi: esplorazione manuale delle immagini (toccare e sentire le immagini)‏ 19 mesi: indicare Costa d’Avorio Costa d’Avorio Stati Uniti

  6. I compiti cognitivi negli studi cross-culturali • Ricerca cross-culturale: esaminare gli effetti della scolarizzazione sullo sviluppo della cognizione. • I compiti e i test cognitivi usati nelle ricerche riflettevano le abilità che la scolarizzazione sviluppa Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC

  7. Nuovo approccio socio-culturale • La ricerca comparativa non confronta popolazioni geograficamente e culturalmente distanti, ma piuttosto è tesa a confrontare le diverse situazioni in cui gli individui costruiscono le loro attività pratiche e da cui emergono modalità di pensiero • Lo studio della diversità all’interno della cultura(Gjerde, 2004): verso una psicologia culturale centrata sulla persona. • Il pensiero che in queste attività si manifesta è un pensiero pratico • Il pensiero non può essere considerato in se stesso,separatamente dall’attività e dagli strumenti di cui si serve. Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC

  8. La psicologia culturale • L’educazione come processo familiare e comunitario, oltre che istituzionale • Transazionale/contestovs. interazione individuo-cultura • Unità di analisi: non l’individuo ma l’attività umana (individuo-in-un-contesto). Esamina la natura integrale degli eventi. Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC

  9. Attenzione selettiva o distribuita • 1 to 3rd grade • European heritage • Mexican heritage (Maternal basic schooling < 12 grades)‏ • Mexican heritage (Maternal high schooling > 12 grades) Frog origami

  10. L’oggetto di studio: • la cognizione situata • i processi di co-costruzione della conoscenza • Sul versante applicativo: • Modelli e tecniche di insegnamento/educazione (scaffolding, reciprocal teaching, etc.) Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC

  11. I processi di co-costruzione della conoscenza e la cognizione situata L’apprendimento è una pratica situata e distribuita: • è ancorato a contesti e attività organizzati socialmente e culturalmente • è un processo di partecipazione alle pratiche di una comunità che riguarda tutti gli individui del gruppo in ugual misura L’apprendimento è un processo di co-costruzione e negoziazione di significati. Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC

  12. La nozione di cultura • Credenze, valori • Conoscenze, abilità • Relazioni strutturate • Istituzioni • Modi di fare le cose (costumi, rituali, etc.) • Sistemi simbolici o di rappresentazione condivisi • Ambienti fisici (edifici, autostrade, etc.) e oggetti (utensili, computer, etc.) Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC

  13. Barbara Rogoff Our research investigates the organization of teaching-and-learning processes in family settings and schools. We are currently working with people varying in extent of participation in schooling in several cultural communities, including middle-class European-American and indigenous Central and North American and Mexican-heritage communities (http://psych.ucsc.edu/faculty/brogoff/index.php?Research) Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC

  14. L’approccio socio-culturale: il contributo di Barbara Rogoff • “Per Vygotskij, l’obiettivo non era studiare il bambino “eterno”, ma rivelare il bambino “storico””[Rogoff, 2003, pag. 8] • I ricercatori occidentali hanno tratto conclusioni e leggi “generali” sullo sviluppo umano, studiando lo sviluppo umano in una condizione e comunità “particolare” (comunità di classe media europee e americane)‏ Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC

  15. La nozione di contesto “Più che considerare il contesto un'influenza esterna sul comportamento umano, ritengo che sia inseparabile dalle azioni umane negli eventi o nelle attività cognitive [..]. Non esistono né situazioni prive di contesto, né abilità decontestualizzate” Barbara Rogoff (2006) (pag. 29)‏ Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC

  16. Alcuni principi di metodo • La cultura come unità dinamica: • Le comunità culturali non sono strutture statiche ma in continua evoluzione, al pari degli individui che vi prendono parte. I processi culturali descrivono questa evoluzione storica • Lo studio delle comunità culturali deve tenere conto delle trasformazioni nei processi culturali generate dai rapporti tra comunità diverse Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC

  17. Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC La variabilità culturale come fenomeno cross-culturale, ma anche intra-culturale: Esistono differenze tra i membri di una stessa comunità, poiché essi fanno esperienza di diverse pratiche culturali, della loro e di altre culture in modi diversi Messico

  18. L’immersione della mente nei processi culturali: • I processi culturali permeano il nostro comportamento e il nostro pensiero in modi che spesso ci sono inconsapevoli. I ricercatori sono frutto di processi culturali..[Rogoff, 2003, pag.11] • Il solo metodo per analizzare l’influenza della cultura sullo sviluppo è quello comparativo: • I comportamenti e le forme di pensiero all’interno di una cultura sono concepiti “naturali” - perciò universali - dai membri di quella cultura: non come “possibilità”, ma come modi naturali di agire. Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC

  19. Il modello di evoluzione lineare • “Le principali grandi teorie dello sviluppo hanno fissato un solo percorso evolutivo, orientato verso una vetta che riflette i valori personali o culturali del teorico” [Rogoff, 2003] • A questo corrisponde l’idea che le culture evolvano tutte nella stessa direzione. • Conseguenze di questa concezione culturale dello sviluppo: • l’idea di “civilizzazione”, che caratterizza quasi tutto il ‘900 • il processo di scolarizzazione delle vecchie colonie, fondato su un modello scolastico europeo. Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC

  20. Due modelli culturali • IlModello culturale dei paesi industrializzati l’età come criterio di classificazione e segregazione culturale: educazionevs.partecipazione È un modello che si afferma a partire dalla seconda metà dell’800 e si diffonde nei paesi industrializzati nel corso del '900 • L’età viene assunta come unità di misura dello sviluppo e criterio di classificazione sociale e culturale degli individui • Il bambino è allontanato da un insieme di attività della comunità e destinato ad attività “su misura” • Le modalità di relazione implicano interazioni con un adulto • alla volta. Università di Cape Town Corso di legge Unione Sovietica Primi del secolo Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC

  21. IlModello della partecipazione culturale educazione= partecipazione • I bambini vengono integrati nelle attività culturali della loro comunità • Hanno opportunità di osservare e partecipare attivamente alla vita della loro comunità in tutte le sue fasi • Sono membri attivi ed effettivi della comunità. L’educazione fa affidamento sull’osservazione e partecipazione sociale, anziché su lezioni “teoriche” fuori contesto; • Il modo di relazionarsi dei bambini implica una partecipazione al gruppo, e non esclusivamente scambi individuali. Messico Bambine Maya Rogoff, 1990 Fattoria alto-atesina Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC

  22. Attenzione selettiva o distribuita • Frog origami: • Età: classe 1-3 • Ambiente Culturale: • Europeo • Messicano- bassa scolarità • Messicano- alta scolarità

  23. La natura biologicamente culturale degli esseri umani • Vengono attribuite somiglianze di comportamento tra gli esseri umani alla biologia, e differenze alla cultura • È inesatto asserire che gli universali sono biologici e le differenze culturali. • [..] Gli uomini hanno molto in comune sia dal punto di vista biologico che culturale: tutti camminiamo, apprendiamo il linguaggio, ci organizziamo in gruppi, usiamo utensili [..] Ciascuno presenta differenze e peculiarità dal punto di vista biologico e culturale, nell’acuità visiva [..] come nella conoscenza di diverse lingue. (Rogoff, 2003, p. 60)‏ • Ember (1973) studia le conseguenze dell’attribuzione di incarichi di cura rispetto ai bambini più piccoli nella comunità Luo in Kenia. I bambini a cui sono destinati compiti femminili, come la cura dei neonati, si comportano in modo meno aggressivo e più prosociale. Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC

  24. Il modello della partecipazione Messico Malawi Tanzania

  25. L’educazione come processo comunitario: La cura del bambino • Le relazioni del bambino con gli adulti e il gruppo (diadiche/ristrette vs. estese): L’orientamento del neonato verso la madre o verso il gruppo: interazioni faccia a faccia tra madre e bambino possono essere insolite in culture in cui i bambini sono considerati parte integrante della comunità (es. kaluli, Polinesia)‏ • Il ruolo della comunità nella cura del bambino: la responsabilità della comunità nei confronti dell’educazione del bambino si compie attraverso relazioni estese con membri del proprio gruppo o per mezzo di operatori specializzati; Es. brochure “Istruzioni per le madri” distribuita nel 1949 dal Research Hospital of Kansas City, viene rimarcata la preminenza delle indicazioni dei medici rispetto alle conoscenze e consigli di amici e parenti” • Grado di partecipazione alla vita della comunità: osservazione dei ruoli e delle funzioni in contesto vs. creazione di setting educativi specifici. Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC

  26. Lo sviluppo secondo Barbara Rogoff • Un processo di “apprendistato” (ruolo attivo del bambino nell’organizzazione della crescita)‏ • L’intersoggettività • Il ruolo del bambino: la scelta dell’attività, la negoziazione, la partecipazione • Il ruolo dell’adulto: fornire un’impalcatura (la partecipazione guidata) e strutturare le attività Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC

  27. Lo scaffolding: “creare un’impalcatura” Termine introdotto da Wood, Bruner e Ross (1976) e ampiamente usato da Bruner e Barbara Rogoff • Partecipazione guidata a attività culturali • Il ruolo dell’adulto in queste attività è “fare in modo che dove c’era uno spettatore ci sia un partecipante” (Bruner, 1983)‏ Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC

  28. Lo scaffolding: “creare un’impalcatura” Lo scaffolding è il processo mediante cui l’adulto: • struttura l’attività partecipata • ne regola la difficoltà • guida il bambino all’acquisizione di procedure idonee • fornendo un sostegno esterno o supporto all’attività del bambino • che gradualmente viene poi eliminato. Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC

  29. Funzioni dell’adulto/esperto Wood, Bruner e Ross (1976) descrivono 6 funzioni dell’esperto: • l’adulto attira l'attenzione del bambino sull'attività; • la semplifica, e riduce il numero di passaggi necessari; • funge da memoria esterna per il bambino, mantenendo a mente l’obiettivo finale • motiva il bambino a procedere nell'attività e controlla la sua frustrazione • evidenzia le caratteristiche salienti del compito e dell’esperienza (verbalmente, commentando, o mediante l'azione); • funge da modello: mostra l’azione.

  30. Esempio 12 mesi: Il bambino e l'adulto giocano assieme con un pupazzo a molla. Il gioco è composto di una scatola con manovella. Far girare la manovella produce l'apertura della scatola e la fuoriuscita del pupazzo. Il bambino è attirato da una scatola colorata che contiene un pupazzo a molla. E' un oggetto che conosce. L'adulto gira la manovella e fa saltare fuori il coniglio [pupazzo]. Poi lo spinge di nuovo dentro e chiude la scatola. Il bambino osserva. L'adulto compie nuovamente l'azione. Questa volta è il bambino che spinge il pupazzo all'interno della scatola. L'adulto commenta “Bravo!” Riprende la sequenza di gioco. Ora il bambino inizia l'azione: cerca la manovella con la mano. L'adulto pensa voglia mettere in moto il gioco da solo. Mette la mano del bambino sulla manovella e commenta “Ok! Ora lo fai tu!” [tratto da Rogoff, 1990].

  31. La responsabilità ela relazione educativa • Inizialmente l’adulto si assume quasi interamente la responsabilità di gestire i sotto-obiettivi e di mantenere orientata l’attività verso l’obiettivo finale • Gradualmente, lascia al bambino la gestione dei sotto-obiettivi e infine quella dell’obiettivo finale • L’assistenza fornita dall’adulto raramente è percepita come “insegnamento”, prevedendo la partecipazione e il contributo attivo dell’apprendista.

  32. Nuovi orientamenti della ricerca socio-culturale in Italia • Progetto ICELF (Italian Center on Everyday Lives of Family): Ricerche dedicate allo studio della vita famigliare e alla ristrutturazione e ri costruzione di ruoli, spazi, attività e routine nelle famiglie di ceto medio, per effetto della nuova situazione economico-sociale famigliare. Collaborano al progetto “La Sapienza” di Roma, un gruppo di ricercatori svedesi e un gruppo di ricercatori americani [http://w3.uniroma1.it/icelf/] • Moscardino , Nwobu & Axia (2006): indagine eco-culturale sulle pratiche di allevamento e cura e effetti di queste pratiche sullo sviluppo infantile [http://dpss.psy.unipd.it/ita/people/moscardino.htm] • Levorato & Arfé (2004, 2006): i bambini e gli strumenti della cultura. La scoperta e costruzione dell'artefatto. Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC

More Related