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Anestesia Generale

Anestesia Generale. Stabilità organi. Farmaci anestetici. Indice:. Caratteristiche anestesia generale Anestetici inalatori (Alogenati) Starter (ipnoinduttori). Componenti dell’anestesia generale. Il termine anestesia è di origine greca

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Presentation Transcript


  1. Anestesia Generale Stabilità organi Farmaci anestetici

  2. Indice: Caratteristiche anestesia generale Anestetici inalatori (Alogenati) Starter (ipnoinduttori)

  3. Componenti dell’anestesia generale • Il termine anestesia è di origine greca • O.W. Holmes (1846) = pz insensibile allo stimolo chirurgico • Anestesia = fenomeno complesso con 3 componenti: • - abolizione della coscienza • - miorisoluzione • - soppressione della rispostaallo stress PROTEZIONE NEUROVEGETATIVA ANALGESIA

  4. Abolizione della coscienza (ipnosi) Perdita della coscienza e memoria di ogni evento (sensazioni, stimoli e loro integrazione corticale) Il controllo dello stato di coscienza è ottenuto mediante una razionale valutazione del tipo e della quantità di farmaci utilizzati.

  5. Analgesia, protezione neurovegetativa e controllo delle risposte allo stress STIMOLO NOCICETTIVO somatica vegetativa AP sudorazione lacrimazione increzione -HR neuronale sensoriale motoria dolore movimento

  6. Componenti dell’anestesia generale Perdita della coscienza Rilascio muscolare Controllo del dolore riflesso

  7. Agenti inalatori Ipnotici e BDz Unconsciousness Perdita della coscienza Muscle relaxation Control of pain reflex Rilascio mucolare Controllo del dolore riflesso Neurolettici Miorilassanti Analgesici Farmaci per l’anestesia generale

  8. Un buon livello di anestesia si ottiene mediante il controllo di tutte le sue componenti garantendo: • 1- la modulazione del livello • 2- completa reversibilità dell’effetto dei farmaci con • recupero della connessione all’ambiente • 3- la minima interferenza possibile con la fisiologia, • controllando l’omeostasi • 4- l’assenza di effetti tossici

  9. Settore d’azione dei farmaci sulle componenti dell’anestesia generale 1 ipnotici Bdz oppioidi alogenati neurolettici miorilassanti ABOLIZIONE DELLA COSCIENZA CONTROLO DEI RIFLESSI MIORISOLUZIONE

  10. Alogenati + N2O (+ ipnotici) Incoscienza Controllo del dolore riflesso Analgesici Miorilassanti Anestesia bilanciata Rilascio muscolare

  11. ANESTETICI PER VIA INALATORIA:GLI ALOGENATI(vapori e non gas)

  12. Evoluzione degli agenti inalatori Sevoflurane Isoflurane o Desflurane o Vantaggi clinici Halothane o o Etere Sviluppo (costo)

  13. Proprietà chimico-fisiche dei moderni agenti inalatori • Bassa solubilità, nel sangue e nei tessuti • Alta potenza (basso valore MAC) • Stabilità cardiovascolare e respiratoria • Minima biotrasformazione • Nessun effetto tossico

  14. VAPORIZZATORE - ALVEOLI - SANGUE- SNC La velocità con cui si raggiunge una concentrazione di vapore valida dipende da: SOLUBILITA’ = COEFFICIENTE DI RIPARTIZIONE SANGUE/GAS ( = indice di solubilità) può essere molto basso (0,42 Desflurane = N2O) ovvero quasi insolubili nel sangue oppure un valore alto e quindi molto solubili (2,54 Alotano) (poco solubile = induzione e risveglio rapidi) C = Q(PA-Pv) In generale:

  15. FARMACOCINETICA

  16. PROPRIETA’ FISICHE

  17. MECCANISMO D’AZIONE • Un’azione comune degli anestetici generali è l’aumento della soglia d’eccitazione delle cellule; inoltre quasi tutti riducono l’aumento del potenziale d’azione interferendo con l’afflusso del Na+. • Non si conosce ancora con precisione il sito d’azione. • La correlazione tra potenza anestetica e la liposolubilità suggerisce un sito d’azione lipofilo (esistono molteplici teorie). • Agiscono su tutte le cellule eccitabili (SNC, SNA, Sist.CV...)

  18. Dove agiscono gli anestetici all’interno del SNC ? • Midollo spinale • Tronco encefalico • Corteccia cerebrale

  19. EFFETTI SUL SNC •  metabolismo •  Consumo di 02 •  flusso ematico perché  le resist. Vasc.Cerebr.

  20. Concentrazione alveolare: cosa rappresenta ? CA = k PA PA = Pa = PE

  21. MAC: CONCENTRAZIONE ALVEOLARE MINIMA MAC = è la [] che rende immobili il 50% dei pz esposti ad uno stimolo doloroso (incisione) * INDICE DI POTENZA/confronto

  22. FATTORI CHE MODIFICANO LA MAC • Marcata ipossia • ipotensione (lenta-rapida) •  Temperatura • Gravidanza • Analgesici • N2O • Barbiturici

  23. MAC = minimal alveolar concentration MAC in O2 6,0 MAC bar 50-95 Controllo dei riflessi da stress 3,0 Rilascio muscolare MAC 50-95 MAC aw Incoscienza 0 Sevoflurane

  24. MAC = minimal alveolar concentration MAC in O2 MAC in N2O + fentanyl 6,0 6,0 MAC bar 50-95 3,0 3,0 MAC 50-95 MAC bar 50- 95 MAC aw MAC 50-95 MAC aw 0 0 Sevoflurane

  25. MAC = minimal alveolar concentration MAC in O2 MAC in N2O + fentanyl 6,0 6,0 Controllo delle risposte da stress 3,0 3,0 Rilasciamento muscolare Controllo risposte da stress Incoscienza Rilasciamento muscolare Incoscienza 0 0 Sevoflurane

  26. Concentrazione alveolare minima

  27. MAC

  28. Effetti sul sistema cardiocircolatorio •  AP •  FC •  CO •  Resistenze periferiche •  P atriale dx •  consumo di O2 ( AP,  contrattilità)

  29. EFFETTI SUL SISTEMA RESPIRATORIO •  TV •  RR (senza compenso V minuto) •  risposta alla CO2 •  PaCO2 • Depressione della funzione mucociliare • Broncodilatatori (non tutti in ugual misura)

  30. RENE  Velocità FG  flusso ematico renale  Resistenze vascolari renali FEGATO  Flusso ematico epatico EFFETTI

  31. TOSSICITA’ • EPATICA (Alotano) • RENALE (Metossifluorano) N2O = ossidazione del cobalto del nucleo della vit.B12

  32. Induzione dell’anestesia una perdita, fino al raggiungimento dello stato di narcosi, mantenendo stabile la funzione cardiocircolatoria (= buona perfusione d’organo)

  33. Tipi di induzione • ENDOVENOSA • INALATORIA

  34. Operazioni preliminari • Controllo del funzionamento dell’apparecchio di anestesia • accesso venoso • strumenti di monitoraggio: ECG, NIBP, SpO2, EtCO2 • verificare la presenza del materiale per la IOT, per • l’assistenza manuale della ventilazione • eseguire un’accurata denitrogenizzazione delle vie aeree • (preossigenazione)

  35. Induzione endovenosa: “starter” o ipnoinduttore • Barbiturici • Propofol • BDz

  36. Barbiturici: proprietà • Ipnosi lieve • Coma profondo • Amnesia retrograda Dose dipendente

  37. Barbiturici: proprietà Meccanismi d’azione ( DOSE DIPENDENTE ) RECETTORE GABA TEMPO D’AZIONE EFFETTO GABA MIMETICO EFFETTO SEDATIVO-IPNOTICO ANESTESIA

  38. Barbiturici: proprietà Tempi dell’induzione Raggiungimento effetto massimo: circa 1 min Durata effetto di una singola dose: 5-8 min

  39. Barbiturici: proprietà Effetti sulla funzionalità di organi specifici • SNC • depressione EEG dose dipendente • depressione metabolismo cerebrale di O2 • riduzione CBF e della ICP • RESPIRATORIO • depressione respiratoria centrale dose dipendente • ( frequenza e profondità )

  40. Barbiturici: proprietà Effetti barbiturici su: • CARDIOVASCOLARE • venodilatazione periferica • depressione contrattilità miocardica • CO RENALE diuresi per ipoperfusione renale

  41. propofol: proprietà PROPOFOL: Proprietà • Sedazione (breve e lunga durata) • Induzione dell’anestesia • Mantenimento dell’anestesia • (coadiuvante)

  42. propofol: proprietà Tempi dell’induzione Raggiungimento effetto massimo: circa 1 min Durata effetto di una singola dose: 2-8 min (aumentando la dose aumenta linearmente anche la durata)

  43. propofol: proprietà Effetti sulla funzionalità di organi specifici • SNC • ipnotico • stato di generale benessere • ICP • CMRO2 • RESPIRATORIO • depressione respiratoria • risposta ventilatoria alla CO2 (per infusioni prolungate)

  44. propofol: proprietà Effetti su: • Cardiovascolare • ipotensiona da vasodilatazione e depressione miocardica • afflusso di sangue al miocardio e consumo O2

  45. BENZODIAZEPINE: Proprietà • sedazione • ansiolisi • ipnosi • amnesia • (MR)

  46. BENZODIAZEPINE: Proprietà Meccanismo d’azione Facilitano il legame del GABA al suo recettore aumento della frequenza di apertura canali Cl- (le cellule diventano iperpolarizzate = resistenti all’ eccitamento)

  47. BENZODIAZEPINE: Proprietà BDz più usate • Midazolam (breve durata, idrofilico) • Diazepam (lunga durata, lipofilico)

  48. BENZODIAZEPINE: Proprietà Tempi dell’induzione Raggiungimento effetto massimo: 30-60 secondi Durata effetto di una singola dose: risente sia della liposolubilità che del livello ematico

  49. BENZODIAZEPINE: Proprietà Effetti sulla funzionalità di organi specifici • SNC • CMRO2 • CBF • RESPIRATORIO • depressione respiratoria ( TV e V min ) • risposta ventilatoria alla CO2 (per infusioni prolungate)

  50. BENZODIAZEPINE: Proprietà Effetti su: • Cardiovascolare • scarsi effetti emodinamici: debole AP per diminuzione delle resistenze vascolari sistemiche; • induzione con BDz dovrebbe mantenere stabile la frequenza cardiaca, la P di riempimento ventricolare e la CO

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