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" Apprendistato di primo livello e scuola-lavoro; i poli tecnico-professionali e gli ITS "

" Apprendistato di primo livello e scuola-lavoro; i poli tecnico-professionali e gli ITS ". Maria Pia Redaelli Direttore Generale Istruzione, Formazione e Cultura Regione Lombardia. 20 novembre 2012 Palazzo Lombardia - Auditorium Regionale.

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" Apprendistato di primo livello e scuola-lavoro; i poli tecnico-professionali e gli ITS "

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  1. " Apprendistato di primo livello e scuola-lavoro; i poli tecnico-professionali e gli ITS" Maria Pia Redaelli Direttore Generale Istruzione, Formazione e Cultura Regione Lombardia 20 novembre 2012 Palazzo Lombardia - Auditorium Regionale

  2. Apprendistato I° livello per qualifica e diploma IeFP • Obiettivo: acquisizione qualifica o diploma di IeFP • Per giovani: dai 15 ai 25 anni • Monte ore annuo:formazione strutturata non inferiore a 400 ore annue (interna e/o esterna) D.G. Occupazione e Politiche del Lavoro

  3. Avviso pubblico per l’offerta formativa • Dote:secondo il modello già consolidato • Avviso: a carattere generale finalizzato a sostenere l’apprendista e l’azienda nella definizione del Percorso formativo • Modalità: a sportello con l’individuazione nominativa dell’apprendista o nominativi del gruppo classe • Soggetti erogatori della formazione devono essere: • accreditati alla sezione A dell’albo regionale • istituzione scolastica che erogano percorsi di IeFP D.G. Occupazione e Politiche del Lavoro

  4. RISORSE • Risorse finanziarie annue: € 5.000.000,00 • Valore massimo per dote € 6.000,00 • SERVIZI FINANZIATI: • Bilancio delle competenze e riconoscimento dei crediti • Progettazione e stesura PFI • Coordinamento e monitoraggio attività • Formazione tutor aziendale • Formazione esterna apprendista • Esame conclusivo • Certificazione delle competenze D.G. Occupazione e Politiche del Lavoro

  5. Diploma scuola secondaria superiore in apprendistato • gli obiettivi di apprendimento : l’apprendistato è una modalità di acquisizione del titolo attraverso l’alternanza scuola-lavoro •  la durata non può essere superiore a 36 mesi • la formazione, definita nel Piano Formativo Individuale è svolta in un mix di formazione interna/esterna all’azienda • la formazione, se esterna, deve essere erogata dalle istituzioni scolastiche • ai fini del rilascio del Diploma di istruzione secondaria superiore gli apprendisti sostengono l’esame di Stato conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria • previsto Accordo con USR e Parti sociali e uscita avviso pubblico

  6. I poli tecnico professionali Finalità è creare: ambiente di apprendimento strutturato in contesti applicativi e di lavoro, favorendo l'esperienza di formazione in alternanza collaborazione tra differenti soggetti coinvolgendo studenti e formatori in una “comunità di pratica”, creando sinergia tra i soggetti dell'offerta formativa e le imprese creare le condizioni affinché le autonomie scolastiche e formative realizzino la flessibilità curricolare con il pieno utilizzo degli strumenti esistenti attivare azioni di orientamento

  7. Requisiti per la costituzione dei poli Accordo di rete formalizzato, contenente alcuni elementi essenziali: soggetti: almeno due istituti tecnici e/o professionali, un organismo di formazione professionale, due imprese un I.T.S, ma anche Università, Centri di ricerca risorse professionali, strumentali e finanziarie dedicate il programma di rete: organi, regole per l’assunzione delle decisioni, la durata almeno triennale, le modalità di monitoraggio e valutazione dei risultati Modalità sussidiaria di individuazione da parte della Regione a partire da realtà già esistenti: distretti, CTS territoriali di settore Tempi: avvio della ricognizione e programmazione (gennaio 2013)

  8. Gli ITS MODELLO: definire una modalità strutturata stabile di collaborazione tra il sistema dell’istruzione e formazione professionale con il sistema produttivo, il mondo del lavoro, il sistema della ricerca scientifica e tecnologica, il territorio. OBIETTIVO: attrezzare i giovani a livelli di istruzione medio alta nei settori tecnologici e scientifici connessi vocazioni imprenditoriali del territorio. PERCHÉ: sostenere la transizione dei giovani nel mondo del lavoro. Soddisfare le imprese nella richiesta di messa a disposizione di tecnici altamente formati e specializzati. Colmare un vuoto nel sistema dell’istruzione e formazione

  9. Giovani 25-34 anni con diploma di livello terziario

  10. Fondazioni ITS attivate in ITALIA

  11. Percorsi attivati in Lombardia

  12. Punti di attenzione e prospettive di sviluppo Valutare nuovi ambiti di intervento dei percorsi formativi Monitorare in maniera sistematica soprattutto i risultati Immaginare le prospettive di sviluppo di ITS e IFTS in termini di diversificazione offerta e autofinanziamento Migliorare la governance a livello nazionale

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