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COMPRESENZA LINGUAGGI NON VERBALI - PSICOLOGIA

COMPRESENZA LINGUAGGI NON VERBALI - PSICOLOGIA. LA PUBBLICITA’ NELLA SUA EVOLUZIONE STORICA. PUBBLICITA’ NELL’ANTICHITA’. Propaganda svolta da un’azienda per richiamare l’attenzione del pubblico sul proprio prodotto ed incrementarne le vendite.

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COMPRESENZA LINGUAGGI NON VERBALI - PSICOLOGIA

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Presentation Transcript


  1. COMPRESENZA LINGUAGGI NON VERBALI - PSICOLOGIA LA PUBBLICITA’ NELLA SUA EVOLUZIONE STORICA

  2. PUBBLICITA’ NELL’ANTICHITA’ Propaganda svolta da un’azienda per richiamare l’attenzione del pubblico sul proprio prodotto ed incrementarne le vendite. Sembra nata ieri, e invece esiste da sempre. La sua origine è antica in sostanza quanto l'uomo. Offrire un prodotto mettendo in evidenza le sue qualità è un atto che risale alla notte dei tempi. Infatti, il più antico annuncio pubblicitario scritto risale a Babilonia a 5000 anni fa con iscrizioni artigiane e poi a 3000 anni fa, e fu scoperto da un archeologo nelle rovine di Tebe: si offriva una moneta d'oro quale ricompensa per la restituzione di uno schiavo fuggitivo, di nome Shem.

  3. POMPEI • Anche gli scavi di Pompei documentano l'uso di reclamizzare, con scritte, eventi pubblici, spettacoli, gare, fiere, o l'uso di propagandare le magnificenze di un punto di ristoro o di una stazione termale, erano già pienamente affermati in epoca romana. • La moneta con l'effige dell'imperatore per dire a tutti chi comandava

  4. PUBBLICITA’ NEL MEDIOEVO • Nelle città medievali nacque l’esigenza di dare alle insegne una forma sporgente, detta “a bandiera” per ottenere una maggiore visibilità. • Nelle città medievali queste insegne a bandiera furono usate in modo eccessivo fino ad ostacolare la visione o addirittura il passaggio dei veicoli. • Questo disordine indusse le autorità a regolamentare il loro impiego. • Molti commercianti decisero allora di abbellire l’intera facciata o le fiancate degli ingressi, facendo dipingere sul muro o su pannelli belle riproduzioni dei loro prodotti. • Spesso queste riproduzioni dei prodotti venduti all’interno, erano opera di artisti famosi.

  5. STEMMI E STENDARDI • Anche gli stendardi e gli stemmi di carattere religioso e militare possono essere considerati forme di messaggi pubblicitari. • Soprattutto in epoca comunale abbondarono bandiere e vessilli

  6. LA PUBBLICITA’ NEL RINASCIMENTO • Fu però nel Rinascimento che, grazie allo sviluppo dei traffici internazionali in seguito anche alla scoperta dell’America, che si manifestò l’esigenza di farsi pubblicità a fini commerciali. • Non essendo ancora stati inventati i giornali, la forma pubblicitaria più diffusa era quella dei venditori ambulantiche descrivevano ad alta voce le proprie merci ai clienti. • I banditori che attiravano la folla con le trombe e poi urlavano per far conoscere nelle strade le ordinanze pubbliche.

  7. L’INVENZIONE DELLA STAMPA • Il tedesco JOHAN GENSFLEISH GUTENBERGinventa nel 1448 la stampa • L’invenzione del carattere mobile si basava sulla realizzazione di caratteri in una leggera lega metallica per mezzo di matrici in legno, preventivamente scolpite in “negativo” in cui si versava il metallo fuso, che potevano essere poi disposti in maniera allineata grazie a delle forme-guida (compositoi) che permettevano di comporre intere pagine.

  8. Grazie all’invenzione dei Gutenberg fu possibile affiggere nelle strade delle città europee i primi manifesti. Sino all’Ottocento, i manifesti però furono soprattutto avvisi ufficiali e non commerciali. • Nel 1477 vi fu il primo manifesto di tipo commerciale realizzato dallo stampatore inglese William Caxton per promuovere le cure termali di Salisbury (Inghilterra).

  9. LA PUBBLICITA’ NEL SEICENTO • Nel Seicento nacquero le gazzette, settimanali, che contenevano notizie ed informazioni utili (orari partenza e arrivo navi, mercati, fiere). Il termine gazzetta è di origine veneziana, era il nome della moneta con cui si pagavano questi fogli di informazione.

  10. LA RECLAME IN INGHILTERRA • la prima forma di pubblicità apparve sulle pagine del Mercurius Britannnicus nel 1625 sotto forma di piccoli annunci. • Nel Settecento si sviluppò molto la réclame, soprattutto sui giornali inglesi, come il Tatler e lo Spectator. Non è un caso che questo sia avvenuto in Inghilterra, perché è qui che nel Settecento prese il via la prima rivoluzione industriale.

  11. LA RECLAME IN ITALIA • In Italia tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento si svilupparono queste prime forme di giornali con le réclame. Il più vecchio annuncio pubblicitario scritto italiano è apparso nel 1691 a Venezia sul Protogiornale Veneto perpetuo, contenente, oltre alle informazioni utili, la pubblicità di un profumo.

  12. IL TESTIMONIAL • Appare per la prima volta la figura del testimonial, cioè del personaggio famoso che presta la sua immagine per vendere un prodotto (la regina d’Ungheria)

  13. L’AGENTE PUBBLICITARIO • Tra il Seicento ed il Settecento nasce la figura dell’agente pubblicitario, cioè di colui che acquista spazi pubblicitari sui giornali per conto delle aziende.

  14. LA PUBBLICITA’ NEGLI STATI UNITI • In Inghilterra nel 1712 il governo impose una tassa su ogni quotidiano o periodico venduto ed una tassa addizionale su ogni annuncio pubblicitario. • Questo non avveniva negli Stati Uniti, che liberidalle tasse,che gravavano su quelli europei, potevano essere venduti a un prezzo più basso, ed ebbero una notevole diffusione a partire dagli anni Trenta dell’Ottocento in cui i giornali arrivarono ad avere più della metà delle pagine di pubblicità, perché grazie all’elevata diffusione,potevano offrire tariffe ridotte agli inserzionisti.

  15. LA PUBBLICITA’ NELL’OTTOCENTO • Alla fine del Settecento gli annunci pubblicitari, che inizialmente erano gratuiti, cominciarono ad essere fatti infatti pagare ovunque. • C’è la nascita delle prime agenzie d’affari che vendevano spazi pubblicitari sulla stampa

  16. LA PUBBLICITA’ IN FRANCIA • Una situazione a quella analoga a quella statunitense si creò a Parigi, dove Emile de Girardin vendeva il suo giornale a circa la metà del prezzo dei concorrenti, grazie all’intera ultima pagina dedicata alle inserzioni pubblicitarie. • Il direttore del giornale concorrente La Nation, Armand Carrel, lo sfidò addirittura a duello. Sul terreno, sconfitto e ucciso, rimase però proprio Carrel. • Nascita di società concessionarie che effettuavano presso le aziende la raccolta degli annunci pubblicitari da pubblicare sui giornali

  17. LE PETIT JOURNAL, 1863 • primo quotidiano a basso prezzo e a larga tiratura in concorrenza con “Le Figaro”, nato nel 1826.

  18. IN ITALIA • La Manzoni è la più antica concessionaria di pubblicità italiana, la data di fondazione risale al 1863, quando il farmacista Attilio Manzoni fonda a Milano in via San Paolo, la A. Manzoni & C. come società di commercio all'ingrosso di prodotti farmaceutici e chimici. • Attilio Manzoni, intuisce il ruolo che l'inserzione commerciale può ricoprire e insieme ad alcuni amici inizia ad acquistare spazi sui principali quotidiani del periodo. • Dal 1870 la Manzoni fu concessionaria di molti periodici e quotidiani come IL CORRIERE DELLA SERA (dal 1876 al 1886) • Produsse in proprio anche varie campagne pubblicitarie come quelle per le acque minerali Fiuggi e Santa Caterina Valfurva

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