1 / 268

I PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI IAS IFRS Differenze con i Principi OIC

I PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI IAS IFRS Differenze con i Principi OIC. Giovedì 9 ottobre 2014 Relatore: FRANCESCO NOTARI. I PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI IAS/IFRS. IFRS: Quadro normativo di riferimento e processo di transizione. Considerazioni introduttive.

jorden-kent
Download Presentation

I PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI IAS IFRS Differenze con i Principi OIC

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. I PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALIIAS IFRS Differenze con i Principi OIC Giovedì 9 ottobre 2014 Relatore: FRANCESCO NOTARI

  2. I PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI IAS/IFRS IFRS: Quadro normativo di riferimento e processo di transizione

  3. Considerazioni introduttive • Perché gli IAS/IFRS? • Evoluzione mercati finanziari • Globalizzazione economia • Nuovi Paesi che necessitano di regole contabili • Costo dei capitali • Trasparenza • Scandali finanziari • Crescente complessità di affari e finanza

  4. Principali fonti normative • Le modifiche alla IV e VII Direttiva CEE • Il regolamento CE 1606/2002 • Il regolamento CE 1725/2003 • La pubblicazione sulla GUCE dei principi contabili internazionali • La Legge Comunitaria per il 2003 (L. n. 306/2003) ed il correlato decreto di applicazione (D.Lgs. 38/2005)

  5. Modifiche alla IV e VII direttiva CEE 1. Direttiva 65/2001: introduzione della possibilità di adottare il fair value nel trattamento di bilancio degli strumenti finanziari. 2. Direttiva 51/2003: • estensione del criterio di valutazione al fair value ad attività diverse dagli strumenti finanziari (es. immobilizzazioni materiali ed immateriali); • migliore esplicitazione nell’ambito delle Direttive Europee del principio della prevalenza della sostanza sulla forma; • inclusione nei conti annuali di ulteriori documenti contabili (nuovi schemi di S.P. e di C.E., rendiconto finanziario, prospetto delle variazioni del patrimonio netto); • eliminazione della clausola di esclusione dal consolidato di una impresa per l’eterogeneità dell’attività svolta rispetto al resto del gruppo.

  6. Il regolamento CE 1606/2002 • Approvato il 19 luglio 2002 ed entrato in vigore l’ 11 settembre 2002. • Principali contenuti: • Art. 4: obbligatorietà dell’utilizzo dei principi IAS a partire dal 1° gennaio 2005, per redigere i bilanci consolidati delle società quotate nella UE • Art. 3 e 6: applicazione dei principi IAS subordinata ad un positivo processo diomologazione da parte della Commissione europea • Art. 5: possibilità di estensione, lasciata agli Stati membri in via obbligatoria o facoltativa, della facoltà di applicazione dei principi IAS, anche ai bilanci di esercizio delle società quotate e ai bilanci consolidati e di esercizio delle altre società • Art. 9: previsione della possibilità, lasciata agli Stati membri, di posticipare l’obbligo di applicazionedei principi IAS al 1° gennaio 2007 per le società emittenti titoli di debito quotati e nel caso di applicazione di principi contabili riconosciuti internazionalmente (US GAAP) prima della pubblicazione del regolamento.

  7. Il regolamento CE 1725/2003 • 13.10.2003: Pubblicazione sulla GUUE del Regolamento CE 1725/2002: Omologazione di 32 dei 34 principi contabili IAS e delle relative interpretazioni SIC (acronimo di Standing InterpretationComittee) esistenti al 14.09.2002. • 17.04.2004-4.02.2005: Pubblicazione sulla GUCE dei principi contabili adottati in sede UE oggetto di revisione o di nuova introduzione rispetto a quelli approvati con il regolamento CE 1725/2003.

  8. La situazione italiana • La Legge Comunitaria per il 2003 (L. n. 306/2003) ed il correlato decreto di applicazione (D.Lgs. 38/2005) hanno esteso l’ambito di applicazione del Regolamento CE 1606/2002 ai soggetti e per i documenti di bilancio indicati nella tabella di seguito.

  9. Adozione degli IAS-IFRS

  10. Soggetti esclusi – art. 2435 bis • Le società, che non abbiano emesso titoli negoziati sui mercati regolamentati, possono redigere il bilancio in forma abbreviata quando, nel primo esercizio o, successivamente, per due esercizi consecutivi, non abbiano superato due dei seguenti limiti: 1) totale dell'attivo dello stato patrimoniale: 4.400.000(*) euro;2) ricavi delle vendite e delle prestazioni: 8.800.000(*) euro;3) dipendenti occupati in media durante l'esercizio: 50 unita'. • Le società che redigono il bilancio in forma abbreviata devono predisporlo in forma ordinaria quando per il secondo esercizio consecutivo abbiano superato due dei limiti indicati nel primo comma

  11. I principi IAS-IFRS applicabili • Quadro sistematico (Framework) • IAS 1 : Presentazione del bilancio (rivisto nel 2003) SIC 18,29 • IAS 2 : Rimanenze (rivisto nel 2003) SIC 1 • IAS 7 : Rendiconto finanziario (rivisto nel 2003) • IAS 8 : Politiche contabili, cambiamenti di stime contabili ed errori (rivisto nel 2003) SIC 8,18 • IAS 10 : Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio (rivisto nel 2003) • IAS 11 : Commesse a lungo termine (rivisto nel 2003) • IAS 12 : Imposte sul reddito (rivisto nel 2003) SIC 21,25 • IAS 16 : Immobili, impianti e macchinari (rivisto nel 2003) SIC 6,14,15,21,23,25 • IAS 17 : Leasing (rivisto nel 2003) SIC 15,27 • IAS 18 : Ricavi (rivisto nel 2003) SIC 31 • IAS 19 : Benefici per i dipendenti (rivisto nel 2003) • IAS 20 : Contabilizzazione dei contributi pubblici (rivisto nel 1994) SIC 10 • IAS 21 : Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere (rivisto nel 2003) SIC 7,11,19,30 • IAS 23 : Oneri finanziari (rivisto nel 2003) SIC 2 • IAS 24 : Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate (rivisto nel 1994) • IAS 26 : Fondi di previdenza (rivisto nel 1994) • IAS 27 : Bilancio consolidato e e bilancio separato (rivisto nel 2003) SIC 12,33 • IAS 28 : Partecipazioni in imprese collegate (rivisto nel 2003) SIC 3,20 • IAS 29 : Informazioni contabili in economie iperinflazionate (rivisto nel 1994) • IAS 31 : Informazioni contabili sulle partecipazioni in joint ventures (rivisto nel 2003) SIC 3,13

  12. I principi IAS-IFRS applicabili • IAS 32 : Strumenti finanziari: esposizione in bilancio e informazioni integrative (rivisto nel 2003) SIC 5, 16,17 • IAS 33 : Utili per azione (rivisto nel 2003) SIC 24 • IAS 34 : Bilanci intermedi (rivisto nel 2003) • IAS 36 : Riduzione durevole di valore delle attività (rivisto nel 2004) • IAS 37 : Accantonamenti, passività e attività potenziali (rivisto nel 2003) • IAS 38 : Attività immateriali (rivisto nel 2004) SIC 6,32 • IAS 39 : Strumenti finanziari: Rilevazione e valutazione (rivisto nel 2003) SIC 20,33 • IAS 40 : Investimenti immobiliari (rivisto nel 2003) • IAS 41 : Agricoltura (rivisto nel 2003) • IFRS 1 : prima applicazione degli IFRS (emesso giugno 2003) • IFRS 2 : pagamenti basati sulle azioni (emesso nel 2004) • IFRS 3 : Aggregazioni aziendali (emesso nel 2004) • IFRS 4 : Contratti di assicurazione (emesso nel 2004) • IFRS 5 : Attività non correnti destinate ad essere cedute o cessate (emesso nel 2004) • IFRS 6 : Costi di ricerca e valutazione di risorse minerarie (emesso nel 2004) • IFRS 7 : Strumenti finanziari: informativa di bilancio - sostituisce IAS 14 - (emesso nel 2005) • IFRS 8 : Informativa di settore – sostituisce IAS 14 – (emesso nel 2006) • IFRS 9 : Strumenti finanziari - sostituisce IAS 39 – (emesso novembre 2009) • IFRS 10 (bilancio consolidato), IFRS 11 (jointlyarrangements), IFRS 12 (informativa sugli interessi in altre entità) – pubblicati nel maggio 2011 e in vigore dal 2013 • IFRS 13 : Valutazione del fair value (in vigore dai bilanci che iniziano dal o dopo il 1 gennaio 2013)

  13. Perché passare volontariamente agli IAS-IFRS? • Comparabilità delle informazioni finanziarie; • Progetti di quotazione futura o apertura del capitale a investitori istituzionali; • Costruire rapporti con clienti, fornitori, istituti di credito internazionali; • Decisioni di finanziamento; • Presentare alcuni dati patrimoniali allineati al fair value; • Migliorare la visibilità internazionale con possibilità di partnership e joint-ventures. • Equivalenza con US GAAP e standard giapponesi

  14. Principali novità • E’ in corso di predisposizione – approvazione un progetto di Principi Contabili per le PMI • Il Legislatore sta adeguando le regole nazionali cercando una convergenza verso gli IFRS: • Adozione prospetto variazioni PN e rendiconto fin. • Semplificazione schemi SP e CE • Fair value obbligatorio per derivati • Fair value facoltativo a strumenti finanziari e immobilizzazioni materiali • Abrogazione del LIFO e del metodo della commessa completata • Modifiche alla normativa fiscale • Informativa sulle parti correlate

  15. Alcuni aspetti critici • Conflitto di competenze e poteri fra Stati Nazionali e IASB • Rischio di non adeguarsi correttamente alle esigenze di tutti i Paesi • Introduzione di alcuni concetti nuovi che richiedono diverso tempo prima di essere assimilati • Applicazione “regionale”

  16. L’adozione del modello IAS-IFRS • Identificazione di una nuova finalità del bilancio stabilita dal framework IAS: dalla rappresentazione veritiera e corretta alla utilità del bilancio come strumento di supporto alle decisioni economiche degli utilizzatori (users); • L’interesse si sposta dai soci (shareholders)ai soggetti titolari di interessi che confluiscono nell’azione (stakeholders).

  17. Postulati di bilancio (IAS 1) Going concern Fair presentation Accrual basis of accounting Compliance with IAS Materiality and aggregation Comparative information Offsetting Accounting policies Consistency of presentation

  18. Principali novità introdotte dagli IFRS • Richieste informazioni di carattere gestionale (risk report, segmentreporting); • Introduzione di nuovi criteri di valutazione (measurement); • Criteri precisi per determinare quando contabilizzare (recognition); • Volatilità del risultati e delle variazioni di patrimonio netto; • Diminuisce la possibilità di politiche di bilancio.

  19. Informazioni discorsive • Maggiore rilevanza delle informazioni discorsive di bilancio: alcuni principi IAS sono esclusivamente dedicati alle informazioni da indicare nelle note esplicative: - lo IAS 10 è relativo ai fatti accaduti dopo la fine dell’esercizio; - lo IAS 14 è relativo alle informazioni di carattere settoriale; - lo IAS 24 è relativo ai rapporti con parti correlate.

  20. Fair value e costo storico Metodo del costo storico (senza amm.to) € Metodo del fair value Metodo del costo storico con ammortamento 0 t

  21. Uso del fair value e volatilità del conto economico Gli IFRS consentono e impongono l’uso del fair value nelle valutazioni: OBBLIGATORIO Business combination Attivitàbiologiche Attivitàimmobilizzate da dismettere Attivitàfinanziariedisponibili per la vendidita (AFS) Attività/passivitàfinanziarie al fair value FACOLTATIVO Immobili impianti e macchinari Investimenti immobiliari Attività immateriali

  22. Come si misura il fair value? La definizione di fair value è contenuta nell’IFRS 13 par. 9 Il fair valueè il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione Il fair value è pressochè sempre determinabile, sebbeneessoimplichil’utilizzazione di modelli o di altretecniche di stima.

  23. Una valutazione del fair valuesuppone che l’attività o passività venga scambiata in una regolare operazione tra operatori di mercato per la vendita dell’attività o il trasferimento della passività alla data di valutazione, alle correnti condizioni di mercato. Una valutazione del fair valuesuppone che l’operazione di vendita dell’attività o di trasferimento della passività abbia luogo: (a) nel mercato principale dell’attività o passività (b) in assenza di un mercato principale, nel mercato più vantaggiosoper l’attività o passività

  24. Salvo prova contraria, si presume che il mercato principale o il mercato più vantaggioso, in assenza di un mercato principale, sia il mercato in cui l’entità normalmente effettuerebbe un’operazione di vendita dell’attività o di trasferimento della passività. Il prezzo usato per misurare il fair valuenon va aggiustato dei costi diretti di vendita o trasferimento (costi relativi alla transazione), poiché questi costi non sono una caratteristica dell’attività o passività, ma della transazione. I costi relativi alla transazione non includono i costi di trasporto. Se invece l’ubicazione è una caratteristica dell’attività (es: attività non finanziaria come cotone o petrolio) allora il prezzo nel mercato principale (o più vantaggioso) viene aggiustato dei costi che si sosterrebbero per trasportare l’attività al mercato.

  25. Tecniche di valutazione del fair value • Un’entità deve utilizzare tecniche di valutazione adatte alle circostanze e per le quali siano disponibili dati sufficienti per valutare il fair value, massimizzando l’utilizzo di input osservabili rilevanti e riducendo al minimo l’utilizzo di input non osservabili. • Market approach • Usa prezzi ed altre informazioni rilevanti generate da transazioni di mercato relative ad attività e passività identiche o comparabili (Prezzi quotati in mercati attivi per attività e passività identiche). • Incomeapproach • Converte proiezioni di importi futuri (cioè flussi di cassa netti o differenze tra ricavi e costi) ad un singolo ammontare scontato. • Costapproach • Riflette l’ammontare che si dovrebbe pagare al momento per rimpiazzare l’attività (costo corrente di rimpiazzo).

  26. Gerarchia nella scelta del fair value Mercato attivo – prezzi quotati Prezzi delle più recenti transazioni Market comparisons – transazioni in simili beni Sector benchmarks Discounted cash flow approach Market Approach Income Approach

  27. Come selezionare il più appropriato metodo di valutazione? Applicare il Cost Approach (se il costo di sostituzione può essere capitalizzato oppure ilCost Savings Method (in caso contrario) L’attività genera cassa? Sono disponibili dati di transazioni simili nel mercato per attività comparabili? NO NO SI SI I cash flows attribuibili all’attività possono essere stimati direttamente e separatamente? Utilizzare il Market Approach NO SI Applicare Income Approach Indirect or Residual Methods Applicare Income Approach Direct Methods

  28. I PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI IAS/IFRS Schemi di bilancio

  29. IAS 1, § 8 – I documenti di bilancio • Stato patrimoniale; • Conto dei profitti e delle perdite; • Prospetto delle movimentazioni del patrimonio netto; • Rendiconto finanziario; • Note esplicative in merito alle politiche contabili adottate e alle informazioni supplementari richieste dagli altri principi IAS.

  30. I documentiaccompagnatori • La Relazione sulla Gestione deve essere redatta dagli amministratori e deve contenere commenti e spiegazioni in merito alla situazione della società, all’andamento della gestione nel suo complesso e nei vari settori in cui a operato; • La Relazione dei Sindaci deve essere redatta dal collegio sindacale in merito all’osservanza della legge, dell’atto costitutivo e dell’amministrazione della società; • La Relazione della Società di Revisione, se obbligatoria, viene rilasciata dalla società di revisione a ciò incaricata, ed ha la funzione di attestare la correttezza del bilancio.

  31. Struttura e contenuto dello Stato patrimoniale • Lo IAS 1 non prescrive una struttura specifica per lo stato patrimoniale, con eccezione di alcuni informazioni minime. • Struttura basata sulla distinzione fra attività e passivitàcorrenti/non correnti • Distinzione delle attività e delle passività in base all’appartenenza al ciclo operativo aziendale (tempo medio intercorrente fra l’acquisto dei fattori produttivi e l’incasso delle dei ricavi di vendita), al criterio di liquidità-esigibilità se più significativo o al criterio del periodo amministrativo annuale.

  32. Stato Patrimoniale Attivo Attività non correnti Immobili, impianti e macchinari Investimenti immobiliari Avviamento e attività immateriali a vita non definita Altre attività immateriali Partecipazioni Altre attività finanziarie Imposte differite attive Attività correnti Crediti commerciali e altri Rimanenze Lavori in corso su ordinazione Attività finanziarie correnti Disponibilità liquide Attività cessate/destinate ad essere cedute Passivo Patrimonio netto Capitale emesso Riserve Utili (perdite) d’esercizio Utili (perdite) portate a nuovo Passività non correnti Passività finanziarie non correnti TFR e altri fondi relativi al personale Fondo imposte differite Fondo per rischi e oneri futuri Debiti vari e altre passività non correnti Passività correnti Passività finanziare correnti Debiti commerciali Debiti per imposte Debiti vari e altre passività correnti Passività correlate ad attività cessate / destinate ad essere cessate

  33. Osservazioni sulla struttura dello Stato patrimoniale • Presenza di cross-references alle note esplicative • Suddivisione attività e delle passività fra correnti e non correnti • Evidenziazione fiscalità differita fra le poste non correnti • Comparazione con la stessa voce dell’esercizio precedente e dati in migliaia di € • Specificazione di voci o di dettagli rispetto allo schema di base se utile per rappresentare l’operatività aziendale

  34. Voci classificate in modo diverso • Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti  riduzione capitale sociale • Azioni proprie (IAS 32) • Valore nominale  riduzione capitale sociale • Premio o sconto  riduzione altre riserve • Costi per aumenti di capitale sociale  riduzione del capitale sociale • Lavori in corso su ordinazione  rimanenze o crediti (IAS 11) • Titoli a reddito fisso con scadenza inferiore ai 90 giorni  Disponibilità liquide ed equivalenti (IAS 7) • Conti d’ordine  non esplicitamente previsti dagli IAS/IFRS, info in nota • Ratei e risconti  non espressamente previsti, riclassificati tra crediti/debiti

  35. Struttura e contenuto del Conto Economico • Opzione fra due strutture scalari a seconda del tipo di impresa e di fattori storici e di settore, anche per il conto economico esiste un contenuto minimo. • Conto economico con classificazione dei costi per natura • Conto economico con classificazione dei costi per destinazione cioè tramite allocazione dei costi all’interno dei processi aziendali in cui le risorse sono utilizzate (ad es. costi del venduto, costi amministrativi, costi commerciali): obbligo in questo caso di dare informazioni di riconciliazione sulla natura dei costi • Eliminazione (IAS 1 revised) dell’area dei componenti straordinari in quanto originati dalla normale attività di gestione del rischio dell’impresa e fonte di classificazioni arbitrarie (IAS 1, BC 14-18). • Variazione rimanenze lavori in corso su ordinazione  direttamente nella voce ricavi (IAS 11)

  36. Conto economico per natura … per destinazione … Ricavi Altri ricavi operativi Variazioni delle scorte di prodotto finito e semilavorati Consumo di materie prime e materiali di consumo Costi del personale Ammortamenti e variaz. di valore attività non correnti Altre spese operative Reddito operativo Ricavi Costo del venduto Margine Lordo Industriale Altri ricavi operativi Costi di distribuzione Spese amministrative Altri costi operativi Reddito operativo

  37. Esempio di conto economico IFRS compliant

  38. Osservazioni sulla struttura del conto economico • Presenza di cross-references alle note esplicative; • Comparazione con la stessa voce dell’esercizio precedente e dati in migliaia di € ; • Evidenziazione delle discontinuedoperations; • Evidenziazione di ulteriori voci di dettaglio; • Evidenziazione interessi di minoranza; • Evidenziazione degli utili per azione.

  39. Conto economico complessivo (SoRIE) La presentazione del SoRIE (Statement of recognisedincome and expense) risulta obbligatoria quando si è adottata l’opzione concessa dallo IAS 19 di imputare a patrimonio netto utili e perdite attuariali. Il Conto economico complessivo evidenzia alcune tipologie di costi o ricavi che sono contabilizzati direttamente a PN e permette, quindi di valutare la reale performance aziendale.

  40. IAS 1 – Presentazione del BilancioConto Economico complessivo Il conto economico complessivo può essere presentato: • in un unico prospetto di conto economico complessivo, o • in due prospetti: • un prospetto che mostra le componenti dell’utile (perdita) d’esercizio (conto economico separato) e • un secondo prospetto che inizia dall’utile (perdita) d’esercizio e mostra le voci del prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo (prospetto di conto economico complessivo).

  41. Other comprehensive income • Valutazioni immobilizzazioni con revaluation model • Differenze di traduzione di bilanci si gestioni estere (in consolidato) • Utile/perdite attuariali a PN • Valutazione investimenti netti in gestione estera • Cambiamento nei FAIR VALUE • Valutazione strumenti finanziari AFS (Riserva AFS) • Valutazione costo rivalutato immob. Materiali e immateriali • Cash flow hedges • Quote dei comprehensiveincome delle collegate

  42. Rendiconto finanziario (IAS 7) • La risorsa di riferimento è costituita dal “cash and equivalents”. • Obbligo di indicazione separata di interessi e dividendi pagati/incassati, imposte dirette, acquisizioni e cessioni di rami aziendali. • Lo IAS 7 non tratta la metodologia contabile per la redazione del rendiconto finanziario: è possibile utilizzare il metodo diretto (incoraggiato dallo IAS 7) o il metodo indiretto.

  43. Flussi per attività • L’impresa deve presentare i flussi finanziari della sua attività operativa, di investimento e finanziaria. • La classificazione dei flussi finanziari per attività deve essere fatta tenuto conto dell’attività dell’impresa. • Una singola operazione può comprendere flussi finanziari diversamente classificati (es. nel rimborso di un prestito, il capitale può rientrare nell’attività finanziaria, l’interesse in quella operativa).

  44. Flussi per attività operative • Il cash flow generato dall’attività operativa è indicatore della capacità dell’impresa di generare flussi sufficienti a rimborsare prestiti, mantenere la capacità operativa, pagare i dividendi, senza ricorrere a fonti esterne di finanziamento. • I flussi finanziari generati dall’attività operativa derivano principalmente da: • Incassi da vendita di prodotti o da prestazione di servizi • Incassi da royalties, compensi, commissioni, altri ricavi • Pagamenti o rimborsi di imposte sul reddito

  45. Flussi per attività di investimento • Il cash flow generato dall’attività di investimenti rappresenta la misura in cui i costi sono stati sostenuti per acquisire risorse destinate a produrre futuri proventi e flussi finanziari • Ad esempio: • Pagamenti per acquistare beni immobilizzati • Entrate dalla vendita di beni immobilizzati • Pagamenti e incassi per l’acquisizione di strumenti rappresentativi di capitale • Anticipazioni e prestiti fatti a terzi (e relativi incassi)

  46. Flussi per attività finanziaria • Esempi: • Incassi e pagamenti derivanti dall’emissione di azioni, altri strumenti rappresentativi di capitale, obbligazioni, prestiti, cambiali, titoli a reddito fisso, mutui e altri • Finanziamenti a breve o a lungo termine • Pagamenti da parte del locatario per la riduzione di passività esistenti relative ad un leasing finanziario • pagamenti agli azionisti per acquistare o liberare azioni della società

  47. Modello di rendiconto finanziario IFRS compliant – metodo diretto

  48. Modello di rendiconto finanziario IFRS compliant – metodo indiretto

  49. Il prospetto delle variazioni del patrimonio netto (IAS 1) • Notevole importanza di questo prospetto nel modello IAS-IFRS in quanto contenente informazioni su: • le variazioni del patrimonionetto iniziale e finale dell’esercizio derivanti dall’effetto sul PN di cambiamenti di principi contabili o di correzioni di errori di contabilizzazione (IAS 8 revised); • le variazioni del patrimonio netto iniziale e finale diverse dai rapporti di finanziamento con gli azionisti che non sono state imputate a conto economico (molto più rilevanti nel sistema IAS-IFRS per la presenza di variazioni di valore dei beni per le fluttuazioni nel fair valuequando le stesse sono imputate direttamente a PN).

  50. Prospetto delle variazioni del patrimonio netto IFRS compliant Mezzi propri Capitale sociale Riserve Utile Importo iniziale al 31 12 es. n Variazioni intervenute nell’esercizio Importo finale al 31 12 es. n+1

More Related