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L evoluzione della domanda di salute e della Sanit in Italia

D'Alessandro D. 2. Scenario sanitario internazionale. Sviluppo tecnologicoTrasformazione della societ?Comparsa di nuove malattie Informazione del pazienteInvecchiamento della popolazione Evoluzione dell'assistenzaAppropriatezza ed equit? dell'offerta. D'Alessandro D. 3. 1. Nuove tecnologie. B

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L evoluzione della domanda di salute e della Sanit in Italia

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Presentation Transcript


    1. L’evoluzione della domanda di salute e della Sanità in Italia

    2. D'Alessandro D 2 Scenario sanitario internazionale Sviluppo tecnologico Trasformazione della società Comparsa di nuove malattie Informazione del paziente Invecchiamento della popolazione Evoluzione dell’assistenza Appropriatezza ed equità dell’offerta

    3. D'Alessandro D 3 1. Nuove tecnologie Biologia molecolare La conoscenza del genoma permette di: comprendere il processo biologico che porta alla malattia sviluppare nuovi approcci diagnostici e terapeutici spostamento da una medicina preventivo-curativa ad una medicina predittiva-preventiva-curativa. Tecnologia dell’informazione Aumento della velocità di comunicazione Possibile aumento dell’efficienza Aumento dell’informazione della popolazione Possibile aumento della domanda sanitaria (appropriatezza?) Possibile aumento dei costi assistenziali

    4. D'Alessandro D 4 1.1 Paradosso della medicina Lo sviluppo della scienza in campo medico: non riduce i bisogni di assistenza sanitaria (per effetto del miglioramento nei livelli di salute della popolazione), ma aumenta la domanda di servizi (per effetto della crescita della gamma di bisogni ai quali il settore è in grado di offrire una risposta.

    5. D'Alessandro D 5 2. Trasformazione della società Velocizzazione degli scambi e globalizzazione Le nuove povertà (indigene ed immigrate) si accompagnano a condizioni di vita spesso inadeguate Compaiono nella popolazione nuovi patogeni (es: SARS), e nuove resistenze batteriche Riemergono vecchi patogeni (es: tbc) Aumento di soggetti immunodepressi - per età, per malattia o per terapia Aumento dei soggetti anziani, disabili e fragili Modificazioni assistenziali (es: dimissioni protette) Modificazioni ambientali ed aumento calamità naturali Instabilità internazionale - ripercussioni nel tempo

    6. D'Alessandro D 6 2.1 Comparsa di nuove malattie La salute è il risultato della combinazione di fenomeni biologici, sociali, economici e psicologici. La medicina e la scienza debbono definire la complessa relazione tra salute ed ambiente di vita del paziente per comprendere i fattori che determinano il livello di salute dei propri pazienti. La funzione politica della medicina deve assumere un rilievo sempre maggior in quanto l’intervento medico da solo può esercitare su queste patologie soltanto un effetto marginale. La medicina deve pertanto, per assumere la detta funzione, imparare ad interagire con il mondo politico/amministrativo (decision makers) per orientarne le scelte

    7. D'Alessandro D 7 2.2 Informazione dei pazienti Il paziente è sempre più un “sophysticated consumer” che vuole essere reso partecipe delle decisioni che lo riguardano (Morrison et al, 1994). Pretende prestazioni che spesso la medicina non può garantire: Per motivi scientifici (es: guarigione di alcuni tipi di tumori) Per motivi epidemiologici (es: EBM, appropriatezza) Per motivi economici ed organizzativi (es: liste d’attesa, priorità) E’ confuso perche’ le regioni definiscono le priorita’ sanitarie con criteri diversi l’una dall’altra La relazione medico-paziente sta cambiando: Insoddisfazione verso la sanità (medicine alternative) Rifiuto dei trattamenti “obbligatori” (es: vaccinazioni)

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    10. D'Alessandro D 10 2.3.2 Fragilità degli anziani Abitudini Consumo alcool Nutrizione Attività fisica Tabacco Farmaci Effetti sanitari Malattie cardiovascolari Riduzione uditiva Osteoporosi Riduzione vista Disordini mentali Incontinenza

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    12. D'Alessandro D 12 Evoluzione della spesa sanitaria

    13. D'Alessandro D 13 Futuro “possibile” della medicina equilibrio tra innovazione, aumento dei costi, scarsità di risorse, istanze di solidarietà e difficoltà di applicarle avvicinamento delle prestazioni offerte alle esigenze del cittadino-utente attraverso la competizione tra erogatori di prestazioni salute come risorsa e non come spesa

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    15. D'Alessandro D 15 Evoluzione del sistema sanitario italiano 1888: Legge Crispi-Pagliani 1907: Primo TU delle leggi sanitarie (Legge n. 636/1907) 1934: Secondo TU delle leggi sanitarie (RD n. 1265 /1934) 1930-40: Sviluppo Enti mutualistici per categorie (Inadel), (Enpas) o generali (Inam) ed istituzione INAIL 1948: Costituzione della Repubblica Italiana (cfr Tritolo V) Legge 296/58 (Istituzione del Ministero della Sanità) Legge 132/68 (Riforma ospedaliera) Legge 349/77 (Messa in liquidazione degli Enti Mutualistici) 1978: Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) (Legge n. 833/1978) 1992-99: Riforme del SSN (Dlgs 502/92; 229/99) 2001: Modifica Titolo V Costituzione: Ridefinizione dei ruoli Ministero-Regioni sulla sanità (federalismo) (legge costituzionale 3/2001) 2002 : Da Ministero della Sanita’ a Ministero della Salute

    16. D'Alessandro D 16 Servizio sanitario nazionale E’ costituito dal complesso delle funzioni, delle strutture, dei servizi e delle attività destinati alla promozione, al mantenimento e al recupero della salute fisica e psichica della popolazione, senza distinzione di condizioni individuali o sociali…. (art. 1, L. 833/1978)

    17. D'Alessandro D 17 Enti ed Organi del Servizio Sanitario Nazionale Il Servizio Sanitario Nazionale è composto da enti ed organi di diverso livello istituzionale, che concorrono al raggiungimento degli obiettivi di tutela della salute dei cittadini. Fanno parte del Servizio Sanitario Nazionale, oltre al Ministero della Salute, coadiuvato dal Consiglio Superiore di Sanità (CSS), enti ed organi di livello nazionale.

    18. D'Alessandro D 18 1. Istituto Superiore di Sanità (ISS):  è un ente pubblico che esercita, nelle materie di competenza del Ministero della Salute, funzioni e compiti tecnico scientifici e di coordinamento tecnico. è organo tecnico scientifico del Servizio Sanitario Nazionale e svolge funzioni di ricerca, di sperimentazione, di controllo e di formazione per quanto concerne la salute pubblica

    19. D'Alessandro D 19 2. Istituto Superiore per la Prevenzione e Sicurezza del Lavoro (ISPESL): è un ente pubblico che esercita, nelle materie di competenza del Ministero della Salute, funzioni e compiti tecnico scientifici e di coordinamento tecnico. è organo tecnico scientifico del Servizio Sanitario Nazionale ed è centro di riferimento nazionale di informazione, documentazione, ricerca, sperimentazione, controllo e formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza e benessere nei luoghi di lavoro.

    20. D'Alessandro D 20 3. Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali (ASSR): svolge funzioni di: supporto alle attività regionali, di valutazione comparativa dei costi e rendimenti dei servizi resi ai cittadini segnalazione di disfunzioni e sprechi nella gestione delle risorse personali e materiali e nelle forniture, trasferimento dell'innovazione e delle sperimentazioni in materia sanitaria.

    21. D'Alessandro D 21 4. Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) enti nazionali autonomi che perseguono finalità di ricerca nel campo biomedico ed in quello della organizzazione e gestione dei servizi sanitari insieme con prestazioni di ricovero e cura.

    22. D'Alessandro D 22 5. Istituti Zooprofilattici Sperimentali (II.ZZ.SS.) Sono enti sanitari di diritto pubblico dotati di autonomia gestionale ed amministrativa, che rappresentano lo strumento tecnico ed operativo del Servizio Sanitario Nazionale per quanto riguarda: la sanità animale, il controllo di salubrità e qualità degli alimenti di origine animale, l'igiene degli allevamenti e il corretto rapporto tra insediamenti umani, animale ed ambientale

    23. D'Alessandro D 23 6. Enti ed organi territoriali Regioni e Provincie autonome: che programmano ed organizzano sul proprio territorio i servizi e le attività destinate alla tutela della salute, coordinano l'azione delle aziende unità sanitarie locali e delle aziende ospedaliere e ne verificano l'operato; Aziende Unità Sanitarie Locali: che programmano ed organizzano l'assistenza sanitaria nel proprio ambito territoriale e ne garantiscono l'erogazione attraverso strutture pubbliche o private accreditate; Aziende Ospedaliere: ospedali di rilievo nazionale o regionale costituti in azienda in considerazione delle loro particolari caratteristiche.

    24. D'Alessandro D 24 Azienda Unità Sanitaria Locale Complesso dei presidi, degli uffici e dei servizi dei comuni, singoli o associati, e delle comunità montane i quali, in un ambito territoriale determinato, assolvono ai compiti del SSN (art. 10, L. 833/1978)

    25. D'Alessandro D 25 Principali novità D.Lgs. 502/92 Istituite le Aziende USL e le Aziende ospedaliere (AO) Direttore generale coadiuvato da direttore sanitario e direttore amministrativo Assistenti e Aiuti >> Dirigenti di I livello Primari >> Dirigenti di II livello con nomine per 5 anni Accreditamento e pagamento per prestazione (DRG) Specializzazione obbligatoria per entrare nei ruoli del SSN

    26. Riforme sanitarie

    27. D'Alessandro D 27 Principali novità D.Lgs. 229/99 Sorveglianza centrale Esclusività di rapporto Eliminazione primari “a vita” Aggiornamento obbligatorio Ruolo unico dirigente sanitario Prepensionamento medici Rimando a 20 provvedimenti attuativi nazionali e 7 regionali

    28. D'Alessandro D 28 Più importanti provvedimenti attuativi previsti dal D.Lgs 229/99 Istituzione, all'interno del SSN, dell'area sociosanitaria Requisiti per l’accreditamento e procedimento per la loro verifica (Regioni) Modalità e termini per il rilascio delle autorizzazioni all’esercizio di attività sanitaria e socio-sanitaria Istituzione presso l’ASSR, della Commissione nazionale per l’accreditamento e la qualità dei servizi sanitari Istituzione della Commissione nazionale per la formazione continua (ECM) Disposizioni relative all’ordinamento dei fondi integrativi del SSN

    29. D'Alessandro D 29 Attività delle strutture sanitarie dopo il D.Lgs. 229/99 Autorizzazioni alla realizzazione e al funzionamento delle strutture sanitarie Rilasciata dai comuni, basata sulla valutazione regionale del fabbisogno e requisiti specifici Accreditamento istituzionale Rilasciata dalla Regione sulla base di requisiti di qualificazione e funzionalità alla programmazione Accordi contrattuali “Albo” dei fornitori di prestazioni per il SSN

    30. D'Alessandro D 30 Nuovo articolo 117 della Costituzione La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dai vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali (….) Sono materie di legislazione concorrente quelle relative a ….. Tutela della salute …..

    31. D'Alessandro D 31 Nuovo articolo 117 della Costituzione Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle regioni la potestà legislativa specifica, salvo che per la determinazione dei principi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato (…..) La potestà regolamentare spetta allo Stato nelle materie di legislazione esclusiva, salva delega alle regioni. Spetta alle regioni in ogni altra materia

    32. D'Alessandro D 32 Organizzazione delle Aziende sanitarie (AO, Az.USL)

    33. D'Alessandro D 33 Organizzazione delle Aziende sanitarie (AO, Az.USL)

    34. D'Alessandro D 34 Livelli del Servizio Sanitario Nazionale Anno 2002 STATALE Parlamento Governo Min. salute ASSR Conferenza Stato-regioni ISS, ISPESL IRCCS ANPA LOCALE Comune Az. USL Az. Osped. Distretto

    35. PSN

    36. D'Alessandro D 36 Piano Sanitario Nazionale Emanato ogni triennio. Stabilisce linee guida per la politica sanitaria nazionale. Programmazione in ambito nazionale degli obiettivi di salute, della organizzazione dei servizi e delle risorse da destinare alla tutela della salute

    37. D'Alessandro D 37 Piano Sanitario Regionale Piano strategico degli interventi relativi al raggiungimento degli obiettivi di salute e al funzionamento dei servizi, anche in riferimento agli obiettivi del PSN

    38. D'Alessandro D 38 Obiettivi del PSN (base 1993) La mortalità derivante da malattie ischemiche del cuore dovrà ridursi di almeno il 10%. La mortalità derivante da malattie cerebrovascolari dovrà ridursi di almeno il 10%. Le diseguaglianze in termini mortalità fra aree geografiche e fra gruppi sociali dovranno ridursi La qualità della vita del paziente affetto da patologie cardio e cerebrovascolari dovrà migliorare

    39. D'Alessandro D 39 Livelli essenziali di assistenza (LEA) Il SSN assicura i livelli essenziali e uniformi di assistenza definiti dal PSN nel rispetto dei principi della dignità della persona umana, del bisogno di salute, dell’equità nell’accesso all’assistenza, della qualità delle cure e della loro appropriatezza riguardo alle specifiche esigenze nonché dell’economicità nell’impiego delle risorse. L’individuazione dei livelli essenziali e uniformi di assistenza assicurati dal SSN ….. è effettuata contestualmente all'individuazione delle risorse finanziarie destinate al SSN 8…) Le prestazioni sanitarie comprese nei livelli essenziali di assistenza sono garantite dal SSN a titolo gratuito o con partecipazione alla spesa, nelle forme e secondo le modalità previste dalla legislazione vigente.

    40. D'Alessandro D 40 Livelli essenziali di assistenza (LEA) Prestazioni garantite dal SSN Assistenza sanitaria collettiva in ambienti di vita e di lavoro Assistenza distrettuale Assistenza ospedaliera Prestazioni totalmente escluse dai LEA Chirurgia estetica non conseguente a incidenti o interventi chirurgici (es tumore al seno), circoncisione maschile, medicine non convenzionale Prestazioni parzialmente escluse dai LEA in quanto erogabili solo secondo specifiche indicazioni cliniche indicate Quelle non EBM (erogabili nell’ambito di clinical trials)

    41. D'Alessandro D 41 Spesa sanitaria - anno 2000 132.454.438 miliardi di lire (circa 2 milioni a persona pari al 5,7% del PIL) di cui: 37,5% Personale 21,4% Beni e servizi 5,3% Med. generale convenzionata 11,9% Ospedaliera convenzionata 12% Farmaceutica 11,8% Altro

    42. D'Alessandro D 42 Perché parlare di economia in un corso di laurea in medicina? La riorganizzazione del SSN si è posta come obiettivo il miglioramento continuo del processo produttivo, attraverso una più adeguata allocazione delle risorse. In altri termini anche alle aziende sanitarie si chiede oggi di produrre al minor costo a parità di risultato e soprattutto di migliorare il risultato, a parità di costo. Chi ha compiti decisionali in ambito sanitario si trova quindi spesso in situazioni in cui deve rispondere a quesiti quali: “chi” dovrebbe fare “che cosa?” destinato a “quali utenti?” con “quante” e “quali risorse”? con “quale correlazione” con gli altri servizi offerti?

    43. D'Alessandro D 43 Economia studia i processi attraverso i quali la società sceglie di impiegare limitate risorse - che potrebbero avere utilizzi alternativi - in modo da produrre vari beni e distribuirli per il consumo, immediato o futuro, tra varie persone e gruppi della società analizza i costi ed i benefici di diverse modalità di allocazione delle risorse

    44. D'Alessandro D 44 Economia sanitaria Disciplina che applica le teorie, i concetti e le tecniche delI'economia al settore sanitario, occupandosi di: distribuzione delle risorse tra varie attività per la promozione della salute; definizione della quantità di risorse da utilizzare nell'erogazione delI'assistenza; organizzazione e finanziamento delle istituzioni sanitarie; efficienza della distribuzione e dell’uso delle risorse per gli obiettivi sanitari; valutazione degli effetti dei servizi di prevenzione, cura e riabilitazione sull'individuo e sulla società.

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    46. Introduzione alla: VALUTAZIONE ECONOMICA DELLE ATTIVITA’ SANITARIE

    47. D'Alessandro D 47 “chi” dovrebbe fare “che cosa?” destinato a “quali utenti?” con “quante” e “quali risorse”? con “quale correlazione” con gli altri servizi offerti?

    48. D'Alessandro D 48 Costo-opportunità In economia, quando si valuta una scelta (es: soddisfacimento del bisogno x), non si considera semplicemente il suo costo, ma il suo costo-opportunità. Con tale dizione si intende il costo del sacrificio (rinuncia) conseguente all’aver deciso di utilizzare le risorse per soddisfare tale bisogno piuttosto che il bisogno y.

    49. D'Alessandro D 49 esempio: Uno studente ha un pomeriggio a disposizione. E’ indeciso se utilizzarlo per studiare o per andare al cinema. Opta per lo studio. Il costo-opportunità è rappresentato dal sacrificio (opportunità perduta) che ha dovuto fare rinunciando al cinema.

    50. D'Alessandro D 50 esempi in campo sanitario : se si dedica maggiore assistenza al paziente x, si toglie quella stessa assistenza al paziente y oppure al paziente z; l’apertura di un nuovo day hospital oncologico rappresenta anche un’opportunità perduta di potenziare un servizio di assistenza agli anziani, oppure di avviare una campagna vaccinale, ecc (quando ci sono risorse sufficienti per una sola delle iniziative)

    51. D'Alessandro D 51 Valutazione economica Analisi comparativa in termini di costi e conseguenze delle azioni alternative generate da ciascuna scelta. Metodologia che consente di prendere decisioni economiche basate su criteri scientifici.

    52. D'Alessandro D 52 Metodi di valutazione economica Analisi di minimizzazione dei costi Analisi costo-efficacia Analisi costo-beneficio Analisi costo-utilità

    53. D'Alessandro D 53 Analisi di minimizzazione dei costi Conviene trattare l’ernia inguinale in ricovero ordinario o in day hospital? Le due alternative mostrano la stessa efficacia L’analisi consisterà nella ricerca dell’alternativa a costo minore.

    54. D'Alessandro D 54 Analisi costo-efficacia Quale sarà la durata della vita di un soggetto con insufficienza renale se sottoposto a dialisi ospedaliera o a trapianto renale? Le due alternative mostrano costi ed efficacia diversi L’analisi consisterà, una volta calcolato l’effetto di ciascuna alternativa (es: anni di vita guadagnati), nel confrontare i costi per ciascuna unità di effetto.

    55. D'Alessandro D 55 Applicazioni dell’analisi costo-efficacia L’analisi costo-efficacia, oltre a valutare alternative simili, permette di confrontare alternative molto diverse tra loro, purchè siano in grado di determinare lo stesso effetto. Esempio: confronto tra il costo - per anno di vita salvato - dal trapianto renale, dalla chirurgia cardiovascolare, dall’obbligo dell’uso delle cinture di sicurezza, ecc.

    56. D'Alessandro D 56 Analisi costo-beneficio Conviene investire risorse per avviare un programma di screening dell’ipertensione (per evitare morti) o una campagna vaccinale contro il morbillo (per evitare casi)? Le due alternative mostrano costi ed effetti diversi L’analisi consisterà nel calcolare in unità monetarie sia i costi che gli effetti di ciascuna alternativa.

    57. D'Alessandro D 57 Analisi costo-utilità Quale sarà il livello di qualità della vita di un soggetto con insufficienza renale sottoposto a dialisi ospedaliera o a trapianto renale? Le due alternative mostrano costi ed utilità (5) diversi L’analisi consisterà nel tener conto anche dell’impatto sulla qualità della vita nel giudicare l’insieme dei risultati di un programma.

    58. D'Alessandro D 58 Concetto di utilità L’utilità rappresenta il valore attribuito dal singolo individuo o della società ad uno specifico livello di salute a seguito dell’intervento dei servizi sanitari. Esempio: Due gemelli (uno pianista e l’altro impiegato) si fratturano un braccio. Sebbene entrambi infortunati, se si chiedesse loro di dare un punteggio a tale condizione fisica usando una scala da 0 a 1(0=morte e 1=perfetta salute) il peso da loro attribuito all’evento sarebbero di certo molto diverso.

    59. D'Alessandro D 59 Da ricordare Sebbene non sia sempre possibili misurare tutti i costi e le conseguenze (es: costi della sofferenza) delle alternative da confrontare, è indispensabile identificare in modo completo tutti i costi e le conseguenze rilevanti. I costi e le conseguenze dei diversi programmi possono essere definiti analizzando il processo produttivo sanitario nelle sue diverse componenti.

    60. D'Alessandro D 60 Funzione di produzione

    61. D'Alessandro D 61 Sistema organizzativo Un'organizzazione può essere analizzata da un punto di vista sistemico.” Si intende un sistema come l’insieme di elementi tra loro legati da un rapporto di interdipendenza dinamica ed organizzati per il raggiungimento di uno scopo” In base a questa definizione possiamo definire un ospedale come un sistema che come ogni sistema organizzativo esprime un grado più o meno elevato di apertura verso il mondo esterno: gli input ciò che entra nel sistema e gli outputs ciò che esce nel caso della sanità come vedremo nei lucidi successivi è necessario identificare anche gli outcome ovvero l’impatto sulla salute. Rigurdo a ciò che sta dentro alla caramella possiamo identificare: la struttura di base ovvero la distribuzione del potere della missione delle risorse all’interno delle diverse unità… i processi sociali ovvero i comportamenti personali, interpersonali e collettivi che gli individui appartenenti ad una organizzazione mettono in atto rispetto ad essa i meccanismi operativi con cui si definiscono i come i quando dell’organizzazione ai quali diamo nella giornata di oggi, in coerenza come vedremo nei lucidi successivi maggiore importanza Un'organizzazione può essere analizzata da un punto di vista sistemico.” Si intende un sistema come l’insieme di elementi tra loro legati da un rapporto di interdipendenza dinamica ed organizzati per il raggiungimento di uno scopo” In base a questa definizione possiamo definire un ospedale come un sistema che come ogni sistema organizzativo esprime un grado più o meno elevato di apertura verso il mondo esterno: gli input ciò che entra nel sistema e gli outputs ciò che esce nel caso della sanità come vedremo nei lucidi successivi è necessario identificare anche gli outcome ovvero l’impatto sulla salute. Rigurdo a ciò che sta dentro alla caramella possiamo identificare: la struttura di base ovvero la distribuzione del potere della missione delle risorse all’interno delle diverse unità… i processi sociali ovvero i comportamenti personali, interpersonali e collettivi che gli individui appartenenti ad una organizzazione mettono in atto rispetto ad essa i meccanismi operativi con cui si definiscono i come i quando dell’organizzazione ai quali diamo nella giornata di oggi, in coerenza come vedremo nei lucidi successivi maggiore importanza

    62. D'Alessandro D 62

    63. D'Alessandro D 63 Es: Processo produttivo e controllo delle infezioni ospedaliere

    64. D'Alessandro D 64 Efficiente E’ un programma che utilizza in modo ottimale le risorse per raggiungere di un determinato risultato. L’efficienza si valuta ponendo in relazione i risultati ottenuti con le risorse impiegate e permette di confrontare diverse strategie di intervento.

    65. D'Alessandro D 65 Efficace E’un programma che ha la capacità di raggiungere un determinato obiettivo di salute prefissato. L’efficacia si valuta ponendo a confronto i risultati ottenuti con gli obiettivi prefissati di salute.

    66. Abitualmente si fa riferimento a tre tipologie di costi: costi del programma (diretti) costi dovuti alle perdite di produzione (indiretti) costi sostenuti per quel programma al di fuori (esterni) del al settore sanitario

    67. D'Alessandro D 67 Costi diretti: Sono le risorse necessarie allo svolgimento del programma. Comprendono: costi variabili (es: tempo degli operatori ed il materiale) costi fissi o generali (es: luce, riscaldamento, investimento, affitto)

    68. D'Alessandro D 68 Costi indiretti: Sono i costi sostenuti dal pazienti e dalle loro famiglie. Comprendono: spese vive (es: spostamenti, ticket) tempo sottratto al lavoro (es: perdita di produzione) psicologici (es: sofferenza, ansia)

    69. D'Alessandro D 69 Costi esterni al settore: Sono le ricadute economiche su altri settori produttivi conseguenti al programma intrapreso. Esempio: il limite di velocità per le vetture riduce i rischi, ma aumenta il prezzo di prodotti trasportati su strada (es: frutta) perchè aumenta le ore di lavoro degli addetti al trasporto.

    70. D'Alessandro D 70 Quantificazione dei costi costo medio il rapporto tra il costo complessivo (costi diretti + indiretti + sociali) ed il numero di unità prodotte. costo marginale incremento subito dal costo totale complessivo quando la produzione aumenta di una unità Il costo marginale assume un notevole interesse se si intende quantificare il limite di produzione raggiungibile (es: numero vaccinazioni), oppure la popolazione bersaglio del programma.

    71. D'Alessandro D 71 Esempio: Nella programmazione di una campagna di screening (con un test efficace al 90%) il costo necessario ad identificare l’ultima quota di popolazione a rischio (10%) può essere molto più elevato del costo dell’identificazione del resto della popolazione a rischio, perchè richiede l’effettuazione di un numero molto elevato di test.

    72. D'Alessandro D 72 Conseguenze (benefici) sono suddivisibili in tre diverse categorie: Risultati terapeutici dell’intervento (variazioni di funzionalità organica, sociale emozionale) Risparmio di risorse del sistema sanitario per effetto dell’intervento (benefici diretti) Variazioni nell’uso di risorse da parte dei pazienti e dei familiari (benefici indiretti)

    73. D'Alessandro D 73 esempio di beneficio diretto Un efficace programma di vaccinazione antinfluenzale può eliminare i costi futuri necessari per la cura dei soggetti colpiti dall’influenza e/o dalle sue complicanze

    74. D'Alessandro D 74 esempio di beneficio indiretto Un efficace programma di vaccinazione antinfluenzale può eliminare i mancati guadagni (assenteismo dal lavoro) dei soggetti colpiti dall’influenza e/o dalle sue complicanze.

    75. D'Alessandro D 75 In conclusione soltanto un’attenta analisi di tutti i costi e benefici dei diversi programmi consente di decidere in modo oculato e di definire le graficamente, il rapporto tra le diverse alternative può essere illustrato come segue:

    77. Collocazione degli altri programmi rispetto al programma K

    78. D'Alessandro D 78 Ricorda che: Non sempre è possibile quantificare tutte le voci di costo e/o di beneficio (es: costi psicologici, costi esterni al settore, costi benefici indiretti, ecc). I risultati delle valutazioni economiche, se non ben effettuate, possono variare notevolmente portando, in alcuni casi, a conclusioni errate.

    79. D'Alessandro D 79 Ricorda inoltre che: Il flusso dei costi di un programma precede i benefici; mentre i primi sono massimi all’inizio e tendono a diminuire nel tempo, i secondi tendono via via ad aumentare, rendendo difficoltosa la loro quantificazione iniziale.

    80. D'Alessandro D 80 Infatti: Il passare del tempo rende il valore dei costi e dei benefici disomogeneo. Per poterli confrontare il valore dei benefici futuri deve essere reso attuale (attualizzazione) applicando un adeguato tasso di sconto.

    81. D'Alessandro D 81 Calcolo del tasso di sconto

    82. D'Alessandro D 82 Esempio:

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