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La politica europea per l’ambiente: verso un’economia con un impiego efficiente delle risorse”

La politica europea per l’ambiente: verso un’economia con un impiego efficiente delle risorse”. Andrea Vettori Commissione europea Direzione generale Ambiente andrea.vettori@ec.europa.eu. INFO DAY: L’EUROPA IN PROVINCIA 1 dicembre 2011– Palazzo Isimbardi, C.so Monforte, 35, Milano.

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La politica europea per l’ambiente: verso un’economia con un impiego efficiente delle risorse”

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  1. La politica europea per l’ambiente: verso un’economia con un impiego efficiente delle risorse” Andrea Vettori Commissione europea Direzione generale Ambiente andrea.vettori@ec.europa.eu INFO DAY: L’EUROPA IN PROVINCIA 1 dicembre 2011– Palazzo Isimbardi, C.so Monforte, 35, Milano

  2. Protezione dell’ambiente - una politica europea Articolo 191 (TFUE) - (ex articolo 174 del TCE) • 1. La politica dell'Unione in materia ambientale contribuisce a perseguire i seguenti obiettivi: • — salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità dell'ambiente, • — protezione della salute umana, • — utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali, • — promozione sul piano internazionale di misure destinate a risolvere i problemi dell'ambiente a livello regionale o mondiale e, in particolare, a combattere i cambiamenti climatici. • 2. […] Essa è fondata sui principi della precauzione e dell'azione preventiva, sul principio della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all'ambiente, nonché sul principio «chi inquina paga»

  3. 6° Programma d’azione per l’ambiente • copre un periodo di 10 anni (2002-2012) • si focalizza su 4 aree prioritarie: • cambiamenti climatici • natura e biodiversità • ambiente, salute e qualità della vita • risorse naturali e rifiuti • e su 2 aree orizzontali: • cooperazione internazionale • approcci strategici delle politiche (migliore attuazione, cooperazione con il mercato)

  4. Conclusioni della valutazione finale: Durante 2002-2012 la normativa ambientale è stata consolidata e completata coprendo tutti i settori con l’eccezione del suolo. Tutto considerato il 6PAA è stato utile in quanto ha fornito un quadro generale per la politica ambientale anche se sono evidenti alcune lacune e limiti. Continuazione nel perseguire una politica ambientale ambiziosa come parte integrante della Strategia Europa 2020. La Commissione valuterà in quale modo un nuovo programma d’azione per l’ambiente possa apportare un contributo efficace in un contesto in rapida evoluzione. 6° Programma d’azione per l’ambiente

  5. Ambiente e economia (1) • Standard ambientali armonizzati a livello europeo condizione per mercato interno efficiente e in concorrenza corretta (=> no eco-protezionismo o eco-dumping) • Trasporti: costi ambientali dei trasporti e del traffico sono stimati 5% del PIL UE • Salute: i costi sanitari relativi all’inquinamento dell’aria in Europa sono stimati tra i €50 e i €100 miliardi/anno. Ciò include i costi sociali di 350.000 morti premature/anno e la perdita di 150 milioni di giorni di lavoro/anno.

  6. Ambiente e economia (2) • Costo dell’inazione: “I benefici di un’azione forte e tempestiva sono di gran lunga superiori ai costi economici della non-azione” (Rapporto Stern, 2006): • Azione => 1% del PIL mondiale all’anno fino 2050 • Inazione => fino al 20% del PIL mondiale all’anno • Progetto multiannuale TEEB – The Economics of Ecosystems and Biodiversity (EC+G8+UNEP): ha analizzato il valore economico degli ecosistemi e della biodiversità: i benefici degli investimenti nella protezione degli ecosistemi superano i costi di una cifra tra le 3 e le 75 volte. • “La crisi finanziaria del 2008 è costata a Wall Street circa $1.000-$1.500 miliardi, ma ogni anno perdiamo un capitale naturale del valore tra $2-$5.000 miliardi." Pavan Sukhdev, TEEB Leader, ex Direttore Deutsche Bank http://www.teebweb.org

  7. Indici dei prezzi delle risorse

  8. La competizione per le risorse naturali (1) • Espansione della popolazione globale e del suo livello di vita su scala mai vista prima (9 miliardi nel 2050): • 2 miliardi di persone con i livelli di consumo da 'classe media' nei paesi oggi in via di sviluppo triplicheranno i loro consumi entro il 2020. • La domanda di cibo, mangimi e fibre potrebbe aumentare del 70% entro il 2050, la domanda globale di energia e di acqua del 40% già entro il 2030. 2050: 9 miliardi 2011: 7 miliardi

  9. La competizione per le risorse naturali (2) • La domanda globale di risorse aumenta rapidamente => penuria crescente di materie prime + esaurimento delle risorse e degli ecosistemi ambientali che forniscono molte materie prime. • Nella UE utilizziamo 16 t. di materiali pro capite/anno. • Più del 20% delle risorse utilizzate in Europa è importato, soprattutto combustibili, materie prime e prodotti agricoli. Inoltre i prodotti importati ‘contengono’ un utilizzo di risorse tra 3 e 6 volte maggiore dei loro semplici componenti materiali. • La concorrenza per le risorse aumenterà, molti paesi si stanno già attrezzando (Cina, Paesi del Golfo) assicurandosi con contratti di esclusiva soprattutto in Africa l'accesso a future risorse scarse (“land grabbing”): miniere e stock di minerali, foreste, combustibili e grandi terreni agricoli . • I cambiamenti climatici aumenteranno ulteriormente la pressione sulle risorse in alcune regioni del mondo e anche in Europa (es. siccità nel Mediterraneo).

  10. La risposta: l’efficienza delle risorse • Con la Comunicazione "Una tabella di marcia per un'Europa efficiente nell'impiego delle risorse" del 20.09.2011 la Commissione si propone di: • Migliorare l'efficienza d'utilizzo delle risorse e raggiungimento del ‘sdoppiamento assoluto' entro il 2020 dell'utilizzo delle risorse (l'economia cresce ma l'utilizzo delle risorse o l'impatto sull'ambiente diminuiscono in termini assoluti) • Ridurre l'impatto d'utilizzo delle risorse su altre risorse, con maggior attenzione alle loro interazioni • Gestire le risorse rinnovabili (compresi gli ecosistemi) in modo da massimizzare i servizi che ci forniscono, mantenendosi all'interno dei limiti vitali degli ecosistemi. • Stimolare maggior innovazione nell'economia, per garantire i cambiamenti strutturali necessari per competere con successo in un mondo che cambia.

  11. Sustainable Production and Consumption Materials in the Life Cycle of a Product Impacts on resource base water, air, soil, land, biodiversity Material resourcesenergy carriersminerals metalsbiomass extraction Production addedto stocks Reuse,Recycling, Recovery reusedor recycled Waste disposal Consumption waste Impacts on resource base water, air, soil, land, biodiversity

  12. 1) Trasformare l’economia • Incentivare una produzione efficiente (OFFERTA) • più rigorose prescrizioni degli Appalti pubblici verdi (Green public procurement GPP) e progetti finanziati dall’UE collegati ad appalti pubblici verdi? • approccio metodologico comune per valutare e confrontare prestazioni ambientali di prodotti, servizi e aziende su l’impatto ambientale sul ciclo di vita (“impronta ecologica”) • ampliare la portata della direttiva “Ecodesign” a prodotti non legati all’energia • Informare consumatori su impronta ecologica dei prodotti (lotta a asserzioni ingannevoli, etichettatura ecologica più chiara) • incentivi a favore di prodotti veramente rispettosi dell’ambiente • estendere la responsabilità dei produttori all’intero ciclo di vita dei prodotti (consigli su programmi di ritiro e riciclaggio, sostegno a favore dei servizi di riparazione, ecc.) • azioni per ottimizzare l’utilizzo delle risorse a livello di imballaggi • miglior uso possibile dei loro rifiuti e sottoprodotti (simbiosi industriale) • Migliorare i prodotti e modificare i modelli di consumo (DOMANDA)

  13. Migliori prodotti e nuovi modelli di consumo

  14. 1) Trasformare l’economia • Trasformare i rifiuti in una risorsa Ogni anno nell’Unione europea gettiamo 2,7 miliardi di tonnellate di rifiuti, di cui 98 milioni di t. sono rifiuti pericolosi. In media solo il 40% dei rifiuti solidi viene riutilizzato o riciclato, il resto finisce in discarica o incenerito. • stimolare il mercato delle materie secondarie e la domanda di materie riciclate • obiettivi vincolanti in materia di prevenzione, riuso, riciclaggio? • quote minime di materie riciclate, di criteri di durabilità e riutilizzabilità? • eliminare le spedizioni illegali di rifiuti, in particolare dei rifiuti pericolosi • garantire che il finanziamento pubblico UE (fondi strutturali) dia priorità alle attività ai livelli più alti della gerarchia dei rifiuti (per es. ad impianti di riciclaggio rispetto allo smaltimento di rifiuti)

  15. Prevenzione Riuso Riciclaggio Recupero Smaltimento Priorità nella gestione dei rifiuti • Muoversi verso l’alto della gerarchia dei rifiuti: priorità a prevenzione, riuso e riciclaggio.

  16. Prevenzione quantitativa dei rifiuti Produzione di rifiuti urbani nella UE Fonte: Eurostat 2010

  17. Riciclo di rifiuti solidi urbani nel 2009

  18. 1) Trasformare l’economia • Sostenere la ricerca e l’innovazione • Sovvenzioni dannose per l’ambiente e prezzi determinati correttamente I prezzi di mercato sono l’elemento principale che guida le scelte d’acquisto e d’investimento, ma non rispecchiano necessariamente i costi effettivi legati all’uso delle risorse e al loro impatto ambientale. • Eliminare gradualmente le sovvenzioni inefficienti • Determinare il prezzo giusto e riorientare il carico della tassazione Il mercato non riflette il costo delle esternalità e spesso non impedisce lo sfruttamento non sostenibile. Strumenti basati sul mercato per correggere le inefficienze del mercato (tasse ambientali, diritti, sistemi di scambi di autorizzazioni, incentivi fiscali verdi). L’alleggerimento dell’imposizione fiscale sulla manodopera per stimolare l’occupazione e la crescita economica con “le riforme fiscali verdi”, consistenti in un aumento delle tasse sull’inquinamento o le risorse naturali e in una concomitante riduzione di altre imposte.

  19. 2) Capitale naturale e servizi ecosistemici • Servizi ecosistemici La nostra prosperità economica e benessere dipendono dal nostro capitale naturale, compresi gli ecosistemi che forniscono beni e servizi essenziali: terreni fertili, mari produttivi, acque potabili, aria pura, impollinazione, prevenzione delle alluvioni, regolazione del clima. Per molti di questi servizi il loro valore economico non è contabilizzato sul mercato e, di conseguenza, sono eccessivamente utilizzati o inquinati, minacciando la nostra sopravvivenza a lungo termine. Il 60% dei servizi ecosistemici del pianeta si è degradato negli ultimi 50 anni (dati ONU). Nell’UE, l’88% degli stock ittici è pescato oltre il rendimento massimo sostenibile e solo l’11% degli ecosistemi protetti è in uno stato di conservazione positivo. • elaborare una mappa degli ecosistemi e dei relativi servizi • dobbiamo valutare adeguatamente il nostro capitale naturale (valutarne il valore economico e promuovere l’integrazione di questi valori in sistemi contabili) • promuovere l’impiego di strumenti finanziari innovativi • promuovere gli investimenti nel capitale naturale (infrastrutture verdi e dell’“economia del ripristino”)

  20. 2) Capitale naturale e servizi ecosistemici • Biodiversità La perdita di biodiversità può indebolire un ecosistema, compromettendo la fornitura di servizi ecosistemici e rendendolo più vulnerabile agli shock ambientali. Il ripristino degli ecosistemi degradati è costoso e, in alcuni casi, i cambiamenti possono diventare irreversibili. • integrare la protezione della biodiversità nei settori dell’agricoltura e della pesca • raggiungere gli obiettivi fissati dalla strategia per la biodiversità 2020 • Minerali e metalli • gestione sostenibile dei materiali • un’“economia circolare” in cui i rifiuti diventano una risorsa

  21. Esempi “Urban mining”:le miniere del futuro • 1t di roccia di miniera fornisce 5g d’oro • 1t di telefoni cellulari fornisce 150g d’oro! => ecodesign + ri-ciclaggio

  22. 2) Capitale naturale e servizi ecosistemici • Risorse idriche • piano per la salvaguardia delle risorse idriche europee (Blueprint for Europe’s water) • obiettivi e misure più efficaci per efficienza idrica (contatori intelligenti, requisiti obbligatori per i dispositivi che fanno uso di acqua, orientamenti per il riuso dell’acqua, limitazione delle perdite nelle infrastrutture idriche, risparmio di acqua nell’irrigazione, ecc.) • migliore gestione della domanda attraverso strumenti economici (prezzi, ripartizione dell’acqua) e utilizzo di sistemi di etichettatura e di certificazione che misurano l’impatto attinente al ciclo di vita e il tenore virtuale di acqua dei prodotti • Aria • rivedere in modo approfondito le strategie dell’UE in materia di inquinamento atmosferico • accelerare l’applicazione della normativa UE in materia di qualità dell’aria

  23. Esempi 40% dell’acqua potrebbe essere risparmiata nella UE attraverso miglioramenti nell’efficienza: produzione, distribuzione, utilizzo e comportamenti di consumo

  24. 2) Capitale naturale e servizi ecosistemici • Terra e suoli Nell’UE ogni anno oltre 1 000 km² di nuovi terreni sono utilizzati per costruire abitazioni, industrie, strade o a fini ricreativi, e circa la metà di queste superfici è, di fatto, “sigillata”. Complessivamente ogni dieci anni si edifica una superficie pari all’isola di Cipro. • Comunicazione della Commissione sull’uso dei terreni • affrontare la problematica del cambiamento indiretto nell’utilizzo dei terreni • pubblicare orientamenti sulle migliori pratiche al fine di limitare, contenere o compensare l’impermeabilizzazione dei suoli • istituire un inventario dei siti contaminati e programmare le attività di ripristino • Risorse marine • riformare la politica comune della pesca per la gestione sostenibile delle risorse ittiche • abbandonare gradualmente le sovvenzioni alla pesca dannose per l’ambiente • comunicazione “Adattamento ai cambiamenti climatici nelle regioni costiere e marittime” • promuovere l’uso sostenibile delle risorse marine (“La crescita blu”)

  25. Settori chiave Nei paesi industrializzati l’alimentazione, gli alloggi e la mobilitàsono responsabili del 70-80% di tutti gli impatti ambientali. BUILDINGS MOBILITY FOOD WATER CLEAN AIR Key Resources LAND & SOIL MATERIALS MARINE

  26. 3) Settori chiave • Affrontare il problema dell’alimentazione La catena di valore dei prodotti alimentari e delle bevande nell’UE è all’origine del 17% delle emissioni dirette di gas serra e del 28% dell’uso di risorse naturali; le nostre abitudini di consumo hanno ripercussioni a livello mondiale, in particolare il consumo di proteine animali, la cui produzione comporta un impiego enorme di acqua di buona qualità. Tuttavia, nella sola UE ogni anno sprechiamo 90 milioni di tonnellate di cibo, ossia 180 kg a testa. Il più delle volte si tratta di alimenti ancora idonei al consumo umano. • limitare il più possibile gli sprechi nella catena di approvvigionamento alimentare • valutare come ridurre l’impatto ambientale della produzione alimentare e dei modelli di consumo • mettere a punto una metodologia basata su criteri di sostenibilità per i principali generi alimentari • esaminare più a fondo la sicurezza di approvvigionamento e gestione sostenibile del fosforo

  27. Esempi 30% del cibo nella UE diventa rifiuto Food Waste Bio-plastic Compost

  28. 3) Settori chiave • Migliorare gli edifici Il miglioramento della costruzione e dell’uso degli edifici nell’UE avrebbe ripercussioni sul 42% del consumo finale di energia, sul 35% circa delle nostre emissioni di gas serra e su oltre il 50% dei materiali estratti; consentirebbe inoltre di risparmiare fino al 30% di acqua . • stimolare la domanda e la diffusione di pratiche di costruzione efficienti tenendo conto dei costi attinenti all’intero ciclo di vita • incentivi per gli edifici efficienti in termini di utilizzo di risorse • Assicurare una mobilità efficiente • internalizzazione dei costi esterni dei trasporti

  29. 4) Gestione e controllo • Nuove linee d’azione in materia di efficienza delle risorse • Intensificare il dialogo con i portatori di interesse (pubblici e privati) • Investire nella transizione • Definire indicatori e obiettivi potenziali • Sostenere l’efficienza delle risorse a livello internazionale • vertice di Rio+20 nel 2012 verso un’economia verde e un uso più efficiente delle risorse naturali • migliorare il dialogo con i partner strategici • Potenziare i benefici ottenuti grazie alle misure ambientali dell’UE La mancata attuazione della normativa ambientale in vigore costa circa €50 miliardi l’anno. • misure per migliorare l’applicazione della normativa ambientale in tutta l’UE.

  30. Maggiori informazioni • Un'Europa efficiente nell'impiego delle risorse http://ec.europa.eu/environment/resource_efficiency • Commissione europea – DG Ambiente:http://www.ec.europa.eu/environment/index_it.htm • Sintesi della legislazione ambientale UE:http://europa.eu/legislation_summaries/environment/index_it.htm • Newsletter gratuita “L'Ambiente per gli Europei”:http://bookshop.europa.eu/it/l-ambiente-per-gli-europei-pbKHAD10044/

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