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Valutazione Multidimensionale Geriatrica

Valutazione Nutrizionale in Geriatria. . Nutrizione. . . . . Salute fisica. Capacit

jacob
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Valutazione Multidimensionale Geriatrica

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Presentation Transcript


    1. Valutazione Multidimensionale Geriatrica Processo diagnostico multidisciplinare e multidimensionale diretto a identificare i bisogni, pianificare la cura e migliorare i risultati nell’anziano “a rischio” (anziano fragile). Salute fisica Capacità funzionale Salute psicologica e cognitiva Parametri socio-ambientali

    2. Valutazione Nutrizionale in Geriatria

    3. Malnutrizione: stato di alterazione funzionale e strutturale conseguente alla discrepanza fra fabbisogno e introito alimentare. Stato nutrizionale ottimale Risultato di una dieta varia e bilanciata. Il più importante indicatore di stato di salute dell’anziano Malnutrizione per difetto (denutrizione) Deplezione delle riserve di nutrienti Evidenza biochimica della deplezione Sintomi e segni clinici di deficit Malnutrizione per eccesso (ipernutrizione) Sovra-alimentazione associata a ridotta attività fisica Obesità Uso improrio di supplementazioni vitaminiche e oligominerali

    5. Malnutrizione protido-energetica

    6. Conseguenze cliniche della denutrizione Anoressia, astenia, apatia Dimagrimento Perdita di massa e forza muscolare (rischio di cadute) Fragilità ossea Aumentato rischio di infezioni Alterazioni psico-cognitive Alterazioni del metabolismo glicidico (ipoglicemia, iperglicemia da stress) Alterazioni dell’idratazione (disidratazione) Rallentamento dei processi di cicatrizzazione Aumento del rischio cardiovascolare

    7. La massa magra è il fattore predittivo di sopravvivenza più importante in caso di patologia acuta grave

    9. Massa grassa e Patologia

    10. La malnutrizione è un problema ristretto a specifici sottogruppi di anziani affetti da patologie oppure comune a tutti gli anziani ? Anche gli anziani sani sono a rischio di malnutrizione, in conseguenza dei cambiamenti fisiologici legati all’invecchiamento. Deficit di micronutrienti sono possibili per qualsiasi dieta inferiore a 2000 Kal/die ! Una nutrizione inadeguata contribuisce alla perdita di autonomia funzionale ed allo sviluppo di patologie.

    11. Effetti dello stato nutrizionale sulla patogenesi delle malattie più comuni negli anziani (1)

    12. Effetti dello stato nutrizionale sulla patogenesi delle malattie più comuni negli anziani (2)

    13. CAUSE DI MALNUTRIZIONE NELL’ANZIANO 1 - FISIOLOGICHE Ipogeusia e ipoanosmia (ridotta palabilità del cibo) Riduzione del flusso salivare Riduzione del metabolismo basale Ipodipsia (introito consigliato: 1500- 2000 ml) Anoressia senile (diminuita efficacia del drive oppioide, aumentata sensibilità alla CCK) Alterazioni del tratto gastroenterico (gastrite atrofica, malassorbimento (?)) Riduzione della tolleranza glucidica

    14. CAUSE DI MALNUTRIZIONE NELL’ANZIANO 2 - FISIOPATOLOGICHE Alterazioni della meccanica masticatoria (edentulia) Difficoltà alla deglutizione Patologie croniche (BPCO, patologie cardiovascolari, diabete, tireopatie, neoplasie, patologie renali, atrofia gastrica) Disabilità da deficit motorio (malattie neurologiche, malattie articolari) Ipercatabolismo (traumi, ustioni, interventi chirurgici, iperpiressia, infezioni, lesioni da decubito) Aumentata perdita di nutrienti (vomito, diarrea, malassorbimento, fistole, sindrome nefrosica, glicosuria, dialisi, drenaggi)

    15. CAUSE DI MALNUTRIZIONE NELL’ANZIANO 3 - FARMACOLOGICHE Farmaci che riducono l’apporto alimentare (1) modificando il gusto degli alimenti (metronidazolo, sulfaniluree); (2) provocando xerostomia (anticolinergici, diuretici), causando stipsi (oppiacei, ferro), nausea (L-dopa, oppiacei, antibiotici), e anoressia (digossina, L-dopa, biguanidi, SSRI); (3) alterando lo stato di vigilanza (neurolettici, ipnotici) Interazione tra farmaci e nutrienti Abuso di alcol

    16. CAUSE DI MALNUTRIZIONE NELL’ANZIANO 4 – PSICOLOGICHE E COGNITIVE Depressione Deficit cognitivi Disturbi dell’immagine corporea (anoressia)

    17. CAUSE DI MALNUTRIZIONE NELL’ANZIANO 5 - SOCIALI Isolamento Condizioni economiche Istituzionalizzazione

    18. Valutazione nutrizionale

    19. Valutazione dell’introito calorico

    22. Valutazione della spesa energetica

    23. Dispendio energetico (24EE)

    24. Metodi di valutazione del REE Calorimetria Equazioni predittive:

    25. Valutazione delle riserve protido-energetiche

    26. Valutazione clinica e funzionale Anamnesi clinica e socio-ambientale Esame obiettivo: calo ponderale, aspetto emaciato, pallore cutaneo, secchezza della cute, aridità e perdita di capelli, distrofia ungueale, ipotrofia muscolare, edemi, difficoltà alla cicatrizzazione, rallentamento psicomotorio ADL, IADL, MMSE, GDS

    27. Parametri bioumorali Albumina (emivita 20 gg) < 3.5 g/dL Transferrina (emivita 8 gg) < 200 mg/dL Retinol-binding-protein (10-12 h) < 3 mg/dL Conta linfocitaria < 1200 cell/mm2 Colesterolemia ( riduzione di oltre il 25% nell’ultimo anno) Emocromo (anemizzazione) Sideremia (anemia microcitica) Vitamina B12 e folati (anemia megaloblastica)

    28. Valutare lo stato di idratazione: clinica e laboratorio Disidratazione: ridotto turgore cutaneo, secchezza di lingua e mucose, perdita di peso, volume urinario < 500 ml/die, concentrazione urinaria, ipotensione ortostatica, letargia, debolezza, confusione. Emoconcentrazione. Iperidratazione: incremento ponderale, edema, cefalea, nausea. Emodiluizione.

    30. Dual-X-ray Absorptiometry

    31. Analisi della Bioimpedenza

    32. Antropometria Misurazione di peso corporeo, dimensioni e proporzioni

    33. Peso È uno dei parametri più utili per la valutazione dello stato nutrizionale Spesso utilizzato in associazione con altri parametri per costruire indici di stato nutrizionale

    34. Valutazione delle Variazioni Ponderali Tempo Significativa Severa 1 settimana 1-2% >2% 1 mese 5% >5% 3 mesi 7.5% > 7.5% 6 mesi 10% > 10%

    35. Waist-Hip Ratio (WHR) Distribuzione del grasso corporeo Misurazione della circonfernza della vita (addome) e dei fianchi (glutei) WHR > 1 rischio cardiovascolare uomo WHR> 0.8 rischio cardiovascolare donna

    36. Body Mass Index (BMI) Indice di Massa corporea (IMC) Peso in Kg / altezza (in m) 2 Es.: Peso = 65 kg Altezza = 1.70 BMI = 65/(1.70)2 = 22.49 kg/m 2

    37. BMI: Valori di riferimento per adulti BMI (kg/m2) < 17 malnutrizione protido-energetica cronica 17-20 borderline 20-25 normale 25-30 obesità I 30-40 obesità II > 40 obesità III

    38. BMI: utilità La misurazione di peso ed altezza è facile da eseguire nella maggior parte dei pazienti e fornisce utili informazioni sulle modificazioni dello status protido-energetico. Posto che strumentazioni e modalità di misurazione siano standardizzate, la variabilità intra-osservatore è accettabilmente piccola.

    39. BMI: limitazioni Imprecisione legata al tipo di strumenti usati per le misurazioni di peso e altezza ed alle modalità con cui la misurazione viene effettuata. Il peso risente non solo delle variazioni di massa muscolo-adiposa, ma anche dalle alterazioni dello stato di idratazione (edema, disidratazione). La misurazione dell’altezza è inficiata da alterazioni della colonna vertebrale (restringimento degli spazi intervertebrali, fratture osteoporotiche, deviazioni) che sono assai frequenti nell’anziano. A 80 anni, il calo di statura può raggiungere 5 cm per gli uomini e 8 cm per le donne.

    40. Circonferenze, Pliche del Braccio ed Indici Derivati sono correlate con la massa muscolare ed adiposa totale utili indici delle riserve proteiche ed energetiche misurazioni rapide e facili da eseguire utili quando non è possibile misurare peso e altezza utili per misurare gli effetti degli interventi nutrizionali in ambito ospedaliero valori di circonferenza mediana del braccio < 22 cm e plica tricipitale < 10 mm sono ritenuti indicativi di malnutrizione.

    42. Plica sottoscapolare

    43. Circonferenza del Polpaccio Attualmente è ritenuto il parametro più sensibile di massa muscolare nell’anziano, superiore anche alle misurazioni antropometriche del braccio. È una misurazione facile e rapida da eseguire, anche senza spogliare il paziente, e può essere eseguita anche nei pazienti non deambulanti. Valori < 31 cm sono ritenuti indicativi di malnutrizione.

    45. Dinamometria della mano La forza esercitata con una contrazione massimale della mano, misurata mediante dinamometria, è un semplice test per valutare la funzione muscolare. È correlata alla massa muscolare e diminuisce in caso di malnutrizione severa e prolungata Può essere influenzata da: livello di coscienza, artrosi, patologie neuromuscolari, dolore, uso di miorilassanti o sedativi.

    46. Quality Indicators for the Care of Undernutrition in Vulnerable Elders Reuben DB. J Am Geriatr Soc 2007; 55: S438-442

    47. Il Decalogo nutrizionale del buon Geriatra Pesare i pazienti ! Supplementazioni di vitamina D (800 IU/die) per tutti Tenere sotto controllo l’intake alimentare La perdita di peso 10% o più nell’ultimo anno è un segnale di pericolo Un paziente con perdita di peso significativa o ipoalbuminemia ( < 3.5 g/dL) deve essere sottoposto a valutazione nutrizionale ed eventuale studio della deglutizione Un paziente con perdita di peso significativa o ipoalbuminemia ( < 3.5 g/dL) deve essere valutato per esclusione di depressione, decadimento cognitivo, patologie tiroidee, neoplasie, diabete mellito, e malassorbimento Se incapacità di assumere cibi per os > 48 ore, prendere in considerazione nutrizione enterale o parenterale Riabilitazione della deglutizione post-ictus Supplementazione di proteine e calorie (400 Kal/die) per almeno 35 giorni nei pazienti ospedalizzati a rischio di malnutrizione.

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