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Piero al Dipartimento di Fisica (M. Pignanelli – 11 Ottobre 2010)

Piero al Dipartimento di Fisica (M. Pignanelli – 11 Ottobre 2010). Piero Mussio è ricordato da tutti i menbri del Dipartimento di Fisica con affetto per il suo carattere e con stima per i suoi molteplici interessi, affrontati con vivacità culturale.

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Piero al Dipartimento di Fisica (M. Pignanelli – 11 Ottobre 2010)

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Presentation Transcript


  1. Piero al Dipartimento di Fisica(M. Pignanelli – 11 Ottobre 2010) • Piero Mussio è ricordato da tutti i menbri del Dipartimento di Fisica con affetto per il suo carattere e con stima per i suoi molteplici interessi, affrontati con vivacità culturale. • Doti certamente dovute al suo DNA, ma favorite dal clima dell’Istituto di Fisica negli anni sessanta e settanta. • Anni indimenticabili per gli sviluppi nella ricerca e nella didattica.

  2. Alcune note storiche • A tutto l’800 Milano si avvaleva dell’università di Pavia. La Statale di Milano nasce nel 1924. • Con 4 Facoltà, tra cui Scienze, senza la laurea in Fisica (prende l’avvio negli anni 30). • Rapida crescita nel dopoguerra. Nel 1956 l’Istituto di Fisica è il primo Istituto poli-cattedra di Milano: 4 ordinari e una decina di assistenti. • Negli anni 60 e 70: si ha un rapido aumento degli studenti, dei docenti e dei ricercatori, dell’Università e di Enti di Ricerca ospitati.

  3. Persone e Struture • MatricoleDocenti, Ricercatori anni 50: 10-20 15-20 anni 60: 100-200 40-60 anni 70: 800-1000 100-120 anni 50-60 INFN, CNR ~ 200 • Edilizia (metri quadri) 1956 ~1.000 (1/2 piano rialzato di via Saldini 50) 1962: 7.340 (via Celoria 16) 1972: 13.500 (edifici vari di via Celoria) 1982 16.500 (LASA, Segrate) 1988: 22.500 (Edificio LITA su via Ponzio)

  4. Occhialini e i raggi cosmici • Uno degli ordinari che diedero vita all’Istituto policattedra era Giuseppe Occhialini (Beppo). • Ricerche in Fisica delle Particelle Elementari presenti nei raggi cosmici. • Problematica entusiasmante. Non così la tecnologia: emulsioni fotografiche (“lastre”). • Lastre: tecnica visualizzante difficilmente automatilizzabile, analisi dei dati molto faticosa. • A partire dagli anni 60 le particelle elementari vengono studiate con gli acceleratori. • Occhialini passa alla Fisica Cosmica.

  5. Piero e la Fisica Cosmica • Nasce il gruppo di Fisica Cosmica. I fondi vengono dal CNR. Le posizioni di ricercatore dall’Università e dal CNR. I tecnici dall’INFN. • Piero viene assunto a fine anni 60 con una posizione CNR. Arrivano altri giovani. E’ potenziata l’elettronica, è avviata l’informatica. • Nel 1974 Piero ha il corso di Teoria dei Sistemi che terrà fino al 1994, prima come professore incaricato e poi come professore associato. • Alla fine anni 70 interviene un ridimensionamento del gruppo Occhialini: Il CNR decide di portare i laboratori fuori dell’Università. L’INFN fa la scelta opposta e toglie al gruppo i suoi tecnici.

  6. Piero e l’informatica a Fisica • Le competenze in Informatica però sono ormai una realtà. • Nel 1977 Gianni Degli Antoni ed altri informatici avviano l’Istituto di Cibernetica. Segue la laurea in Scienze dell’Informazione (a.a 1980-81). • Piero rimane a Fisica e diviene il riferimento per l’Informatica del Corso di Laurea e del Dipartimento. • Nel ventennio 1974-1994 Piero è relatore di 120 tesi di laurea: 6 all’anno contro una media di 1-2 degli altri docenti del Dipartimento.

  7. Piero e l’informatica a Fisica • Grande varietà di temi: lavori teorici ed applicazioni in diversi a campi. • Questo richiede una conoscenza approfondita di diverse fenomenologie. • 46 tesi in Teoria dei Sistemi: Interpretazione di immagini naturali e digitali, Strutture e forme nell’analisi delle immagini, Analisi automatiche e loro affidabilità, Simulazioni e soluzione di problemi fisici, Analisi dati, Interazione uomo-macchina. • 14 Applicazioni all’Astrofisica: interpretazione e classificazione immagini astronomiche.

  8. Piero e l’informatica a Fisica • 12 tesi in “Geofisica”: mappe gravimetriche, registrazioni radar ed immagini meteo, telerilevamenti. • 20 in Biofisica-Medicina: immagini tomografiche di fegato ed altri organi, spettri NMR, modellazione di sistemi biologici e di processi fisiologici. • 20 tesi su Tecniche Strumentali: Microelettronica, Sistemi elettronici, Minicomputer e gestione dell’informazione, Progettazione meccanica, Reti telefoniche, Reti ferroviarie. • Nel 1993-94 Piero si trasferisce a Roma e poi a Brescia. Nel 2003 pensa ad un rientro a Milano.

  9. Piero a Fisica negli ultimi anni • Vi è una competizione tra il gruppo Fisico e quello Informatico. Gli Informatici hanno più posti a disposizione e battono i Fisici sul filo di lana. • Novembre 2003: Piero di nuovo a Milano, al DICO. • Il Dipartimento di Fisica avrebbe voluto affidare a Piero il coordinamento della Sezione di Fisica Medica. Proposta a lui molto gradita. • Rimane la collaborazione di Piero alla didattica avanzata del Dipartimento di Fisica. Tiene infatti il corso di Diagnosi per Immagini della Scuola di Specializzazione in Fisica Sanitaria.

  10. Come ricordiamo Piero • Per un docente universitario sono auspicabili le doti intellettuali e culturali necessarie per fare buona ricerca e buona didattica. • Quando un docente ha queste doti si sopporta più facilmente un cattivo carattere (non raro considerato il diffuso egocentrismo). • Piero era un’eccezione degna di nota. L’averlo come collega di Dipartimento e di Facoltà è stato sempre piacevole e gratificante. • Al Dipartimento di Fisica tutti lo ricordiamo con stima ed affetto.

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