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Strumenti culturali e linguistici per l’approccio ai testi latini

Luciano Stupazzini. Strumenti culturali e linguistici per l’approccio ai testi latini. Liceo M. Grigoletti Pordenone, 6 febbraio 2007. Di che cosa parleremo?. Importanza relativa dei due tipi di strumenti Esempi di “strumenti culturali”

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Strumenti culturali e linguistici per l’approccio ai testi latini

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Presentation Transcript


  1. Luciano Stupazzini Strumenti culturali e linguisticiper l’approccio ai testi latini Liceo M. Grigoletti Pordenone, 6 febbraio 2007

  2. Di che cosa parleremo? • Importanza relativa dei due tipi di strumenti • Esempi di “strumenti culturali” • Predisposizione degli “strumenti linguistici” e “gradualità” dei testi

  3. Priorità degli strumenti culturali La comprensione viene […] vista come un processo reso possibile dalla conoscenza del mondo e da alcuni processi logico‑cognitivi nonché dalla competenza comunicativa in una data lingua. L’interazione di queste tre componenti coinvolge l’intero cervello e consente di creare delle ipotesi sui messaggi in arrivo. (Paolo E. Balboni, Tecniche didattiche per l’educazione linguistica, Torino, UTET 1998, pp. 17 ss.)

  4. Priorità degli strumenti culturali

  5. La conoscenza del mondo, e in particolare di quel mondo che si è espresso in lingua latina, è quindi, ai fini della comprensione dei testi, un elemento almeno altrettanto essenziale quanto la conoscenza della lingua stessa. La necessità di conoscenza del mondo è tanto più cogente quanto più il mondo di lingua latina si allontana dal nostro non solo cronologicamente ma anche per diversità di impostazioni culturali e di atteggiamenti concreti. Un primo esempio dell’importanza di questa differenza di atteggiamenti può essere fornito dalla fruizione dei testi tramite lettura ad alta voce (recitatio) caratteristica del mondo antico e talmente importante da rendere conto, da sola, di alcune caratteristiche sintattiche salienti del latino scritto (ad esempio prolessi del relativo, strutture sintattiche incassate).

  6. Priorità degli strumenti culturali 1° esempio: la pratica della lettura ad alta voce dei Romani [Plinius] Post solem plerumque frigida lauabatur, deinde gustabat dormiebatque minimum; mox quasi alio die studebat in cenae tempus. Super hanc liber legebatur adnotabatur, et quidem cursim. [12] Memini quendam ex amicis, cum lector quaedam perperam pronuntiasset, reuocasse et repeti coegisse; huic auunculum meum dixisse: 'Intellexeras nempe?' Cum ille adnuisset, 'Cur ergo reuocabas? decem amplius uersus hac tua interpellatione perdidimus.' Tanta erat parsimonia temporis. (Plin. Iun. Epist. 3.5.11-12) Omne verbum sonat. Cum enim est in scripto, non verbum sed verbi signum est; quippe inspectis a legente litteris occurrit animo quid voce prorumpat. Quid enim aliud litterae scriptae quam se ipsas oculis, et praeter se animo voces ostendunt? (Augustin. Dialect. 5.11)

  7. Priorità degli strumenti culturali Ita, sive casu sive consilio deorum immortalium, quae pars civitatis Helvetiae insignem calamitatem populo Romano intulerat, ea princeps poenas persolvit. (Caes. Gall. 1.12.6) Ita, sive casu sive consilio deorum immortalium, quae pars civitatis Helvetiae insignem calamitatem populo Romano intulerat, ea princeps poenas persolvit.

  8. Priorità degli strumenti culturali Temperantia est enim quae in rebus expetendis aut fugiendis ut rationem sequamur monet. (Cic. fin. 1.47) Temperantia est enim quae in rebus expetendis aut fugiendis ut rationem sequamur monet. Temperantia est enim(quae(in rebus expetendis aut fugiendis)(ut rationem sequamur)monet)

  9. Altri ambiti nei quali la conoscenza del mondo è particolarmente importante per la comprensione dei testi sono ovviamente: • quello del lessico istituzionale, dove le parole fanno riferimento a istituzioni e concezioni specifiche del mondo latino; • quello della vita quotidiana, dove le condizioni materiali di vita possono essere assai distanti da quelle naturali per gli studenti.

  10. 2° esempio: il lessico istituzionale e la vita concreta

  11. Priorità degli strumenti culturali 1.1 Vrbem Romam a principio reges habuere; libertatem et consulatum L. Brutus instituit. dictaturae ad tempus sumebantur; neque decemviralis potestas ultra biennium, neque tribunorum militum consulare ius diu valuit. non Cinnae, non Sullae longa dominatio; et Pompei Crassique potentia cito in Caesarem, Lepidi atque Antonii arma in Augustum cessere, qui cuncta discordiis civilibus fessa nomine principis sub imperium accepit. (Tac. ann. 1.1) La città di Roma, alle sue origini, fu sotto il dominio dei re1. Bruto2 vi introdusse il consolato e la libertà. Le dittature3 avevano carattere temporaneo; il potere dei decemviri4 non si mantenne per più di due anni e neppure i tribuni militari5 esercitarono a lungo l’autorità consolare. Non durarono per molto né il dispotismo di Cinna6 né quello di Silla7; la potenza di Pompeo e di Crasso8 cedette a quella di Cesare e le forze militari di Lepido e di Antonio9 passarono ad Augusto che, con il titolo di principe10, prese nelle sue mani il governo dello Stato esausto per le contese civili. (trad. di B. Ceva, Milano Mondadori, 1994)

  12. Priorità degli strumenti culturali Dolorem ex morte Iuni Aviti gravissimum cepi. Latum clavum in domo mea induerat. Ad hoc maxime me diligebat, me quasi magistrum habebat: rarum in adulescentibus nostris. Nam quotusquisque vel aetati alterius vel auctoritati, ut minor, cedit? Statim sapiunt, statim sciunt omnia, neminem colunt atque ipsi sibi exemplo sunt. Sed non Avitus, cuius haec praecipua prudentia, quod alios prudentiores existimabat. Quod ille obsequium Serviano, exactissimo viro, praestitit! Qua industria, qua modestia quaestor consulibus suis (et plures habuit) non minus iucundus et gratus quam utilis fuit! Quo discursu, qua vigilantia hanc ipsam aedilitatem, in qua periit, petiit! (adattamento da Plin. Iun. ep. 8.23 in Benedetti – Stupazzini, Ad vertendum excerpta, Milano, Principato, 1992 p. 102)

  13. La conoscenza del mondo è necessaria non soltanto a livelli alti di comprensione, quando cioè si affrontano testi originali e complessi (come quello di Tacito riportato sopra). Possono esservi anche semplici frasette, magari ispirate a testi originali, in cui la conoscenza di certe abitudini di vita consente una comprensione non superficiale del loro contenuto, aprendo contestualmente finestre che possono essere interessanti su quel mondo. Allo stesso modo, la conoscenza dei valori dei sistemi di misura antichi e la conseguente convertibilità nel sistema decimale di certe indicazioni dei testi antichi possono rendere più comprensibili le loro valutazioni.

  14. Priorità degli strumenti culturali Exhedria quaedam mihi nova sunt instituta in porticula Tusculani. ea volebam tabellis ornare. (Cic. fam. 7.23.3) Villam meam statuis et tabellis ornabo. Montium custos nemorumque, virgo, quae laborantis utero puellas ter vocata audis adimisque leto, diva triformis, imminens villae tua pinus esto, quam per exactos ego laetus annos verris obliquom meditantis ictum sanguine donem. (Hor. carm. 3.22) Flammae imminent villae.

  15. Priorità degli strumenti culturali Villam meam statuis et tabellis ornabo. (L. Stupazzini – G.P. Benedetti, Stilus Romanus, Bologna, Zanichelli, 2005Esercizi 1 p. 45)

  16. Priorità degli strumenti culturali Villam meam statuis et tabellis ornabo. Flamme imminent villae. (L. Stupazzini – G.P. Benedetti, Stilus Romanus, Bologna, Zanichelli, 2005Esercizi 1 p. 47)

  17. Priorità degli strumenti culturali Importanza dei numeri testo A

  18. Se, dunque, la conoscenza del mondo è di fondamentale importanza per la comprensione dei testi latini, quali possono essere gli strumenti culturali necessari o opportuni per incrementare quella conoscenza? • Ne indichiamo tre tipologie: • le mappe di orientamento cronologico, sulle quali proiettare di volta quanto si viene leggendo per una sua collocazione nello sviluppo storico generale; • le descrizioni di situazioni socio-economiche e giuridiche, come ricavabili da buoni strumenti di divulgazione; • l’individuazione, non attraverso semplici traducenti ma attraverso descrizioni e confronti, dei significati fondamentali del lessico dei valori, delle istituzioni ecc.

  19. Esempi di “strumenti culturali” 1° esempio: la timeline o “tavola di Mendelev storica” Documento 01

  20. Esempi di “strumenti culturali” Una timeline delle culture antiche Ritorno da Troia di alcuni re micenei Colonizzazioni greche I re di Roma da Romolo a Tullo Ostilio Il primo anno della repubblica (Gli argomenti sono titoli di versioni iniziali da G.P. Benedetti – L. Stupazzini, Ad vertendum excerpta, Milano, Pricipato, 1992)

  21. Esempi di “strumenti culturali” Una timeline “zoomata”: l’età di Virgilio Documento 02

  22. Esempi di “strumenti culturali” 2° esempio: situazioni socio-economiche e giuridiche

  23. Esempi di “strumenti culturali” testo B

  24. Strumenti cultural-linguistici 3° esempio: lessico dei “valori” fides (adattamento da L. Stupazzini, Strumenti lessicali per la comprensione di parole-chiave del sistema di valori romano in AA. VV. Didattica breve – materiali 4 a cura di F. Piazzi, Bologna, I.R.R.S.A.E. – E.R., 1997 p. 96)

  25. Strumenti cultural-linguistici testo C

  26. Strumenti cultural-linguistici Alius et idem: i “falsi amici” Un elenco esemplificativo: • generosus • gratiosus • ingenuus • reus • imperator • intentio • pietas • populatio • religio • ferox • iniuria • luxuria • persona • sententia • otium • verbum • desiderium

  27. La priorità assegnata nella nostra esposizione alla “conoscenza del mondo” era dovuta al fatto che questo è l’aspetto sul quale solitamente meno si riflette quando si affrontano le problematiche della didattica del latino. • Non si può tuttavia dimenticare che la conoscenza della lingua è altrettanto importante. • Tenteremo perciò di individuare alcune possibilità di predisposizione degli strumenti linguistici necessari e sufficienti per la comprensione dei testi latini. • Lo faremo seguendo, in grande sintesi, i due possibili itinerari: • quello che parte dai testi per individuare le competenze necessarie alla loro comprensione; • quello che parte da una trattazione, più o meno sistematica, della lingua per affrontare successivamente i testi.

  28. Predisporre gli strumenti linguistici Le due vie possibili: • dai testi alla lingua • dalla lingua ai testi

  29. Predisporre gli strumenti linguistici • Dai testi alla lingua: • esempio di un testo adattato e annotato • conoscenze morfosintattiche presupposte: • sostantivi delle prime tre declinazioni; • indicativo dei verbi delle quattro coniugazioni attive; • struttura sintattica della frase secondo il modello della verbodipendenza; • funzioni essenziali dei casi latini.

  30. Predisporre gli strumenti linguistici Dai testi alla lingua: testo D – 1-2

  31. Predisporre gli strumenti linguistici Dai testi alla lingua: anticipazioni di sintassi dei casi per versioni basate sulle medesime conoscenze morfosintattiche elementari già elencate per l’esempio precedente. testo D – 3-4

  32. Predisporre gli strumenti linguistici Dai testi alla lingua: esempio di un testo non adattato (Liv. 4.3: “testo meta”) testo E

  33. Predisporre gli strumenti linguistici Dai testi alla lingua: Un esempio di testo “preparato” e di lavoro su di esso: testo F – 1-6

  34. Predisporre gli strumenti linguistici Dai testi alla lingua: Un esempio di integrazione fra lingua e cultura per un approccio motivante: testo F – 7-8

  35. Predisporre gli strumenti linguistici Dalla lingua ai testi: • necessità di alcuni concetti linguistici fondamentali: • struttura della frase semplice e complessa secondo lo schema valenziale; • parti del discorso e funzioni; • funzioni essenziali dei casi latini.

  36. Predisporre gli strumenti linguistici Dalla lingua ai testi: struttura della frase semplice e complessa Documento 03

  37. Predisporre gli strumenti linguistici Dalla lingua ai testi: parti del discorso e funzioni Documento 04

  38. Predisporre gli strumenti linguistici Dalla lingua ai testi: funzioni fondamentali dei casi latini Documento 05

  39. Predisporre gli strumenti linguistici Dalla lingua ai testi: funzionalità delle “frasette” un esempio sull’uso del perfetto e dell’accusativo di tempo continuato Documento 06

  40. Riassumendo: • Una vera comprensione dei testi si può avere soltanto coniugando competenze culturali (“enciclopediche”) e conoscenze linguistiche. • Per un mondo così lontano dal nostro come il mondo latino le conoscenze culturali sono particolarmente importanti e possono riguardare, ad esempio: • le modalità di lettura degli antichi; • le istituzioni e la vita concreta;

  41. Riassumendo: • Fra gli strumenti culturali da utilizzare sono importanti: • la capacità di collocazione cronologica; • la conoscenza delle situazioni socio-economiche e giuridiche; • le competenze lessicali che consentano una comprensione esatta dei valori evitando le interferenze dei “falsi amici”.

  42. Riassumendo: • Gli strumenti linguistici possono essere acquisiti: • partendo dai testi, che però debbono essere adeguatamente adattati e/o preparati; (questo approccio ha più possibilità di risultare motivante) • partendo dallo studio linguistico, che però deve essere sostenuto da alcuni concetti linguistici fondamentali ed organizzato con totale compenetrazione tra morfologia e sintassi.

  43. Luciano Stupazzini Strumenti culturali e linguisticiper l’approccio ai testi latini Grazie per la cortese attenzione

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