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Un percorso d’integrazione possibile tra ospedale e territorio

Un percorso d’integrazione possibile tra ospedale e territorio. Alessandro Battistella. STRUTTURE DI SUPPORTO. Previsione di un ufficio di Servizio Sociale all’interno dell’ospedale Istituzione di una commissione permanente per l’integrazione ospedale-territorio con potere decisionale.

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Un percorso d’integrazione possibile tra ospedale e territorio

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Presentation Transcript


  1. Un percorso d’integrazione possibile tra ospedale e territorio Alessandro Battistella

  2. STRUTTURE DI SUPPORTO • Previsione di un ufficio di Servizio Sociale all’interno dell’ospedale • Istituzione di una commissione permanente per l’integrazione ospedale-territorio con potere decisionale. L’ufficio di Mediazione Culturale

  3. Possibili integrazioni delle Unità Operative ospedaliere con i servizi pubblici e privati del territorio • L’U.O. di Neuropsichiatria Infantile in rete con i neuropsichiatri infantili dei distretti, con l’attività dei servizi del territorio, con i pediatri di base; • Le U.O. di Medicina Generale e d’Urgenza in relazione con il Dipartimento delle Dipendenze, Dipartimento di Salute Mentale e Dipartimento per le Dipendenze.

  4. Possibili integrazioni delle Unità Operative ospedaliere con i servizi pubblici e privati del territorio • Centro Antidiabetico collaborazione con i distretti anche per compagne di informazione • Servizio di Dietetica e Nutrizione Clinica in rete con i Servizi dei distretti, con le case di riposo dell’ULSS e collaborazione con scuole

  5. Possibili integrazioni delle Unità Operative ospedaliere con i servizi pubblici e privati del territorio • U.O. di Pediatria in relazione con assistenti sociali di Comuni e Asl, con privato sociale, con la Caritas, con il mondo della scuola (lezioni ed esami in ospedale) • Patologia Neonatale, Neuropsichiatria Infantile in relazione con servizi sociali, Caritas e associazionismo; • Centro Antidiabetico in relazione con l’Associazioni dei pazienti diabetici.

  6. Possibili integrazioni delle Unità Operative ospedaliere con i servizi pubblici e privati del territorio • Nefrologia in relazione con Associazioni di pazienti Emodializzati con l’Associazione Donatori Midollo Osseo (ADMO) e con l’Associazione Italiana Donatori Organi (AIDO); • Centro Trasfusionale in relazione con l’Associazione Volontari Italiani Sangue (AVIS). • U.O. di Oncologia collaborazione con associazioni pazienti e Lega per la Lotta Contro i Tumori;

  7. Possibili integrazioni delle Unità Operative ospedaliere con i servizi pubblici e privati del territorio • U.O. Malattie Infettive collaborazione con associazioni di pazienti e con assistenti sociali per percorsi di reinserimento sociale e abitativo dopo il ricovero; • U.O. di Neurologia collaborazione con associazioni dei pazienti (Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM), Associazione Italiana Contro l’Epilessia (AICE), Associazione Italiana Parkinsoniani (AIP), Unione Italiana per la Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM).

  8. canali di comunicazione tra ospedale e territorio difficoltosi difficoltà di comunicazione anche all’interno dell’ospedale tra U.O. e ufficio di servizio sociale dell’ospedale, Le soluzioni alternative al ritorno a casa e/o di sostegno da parte dei servizi ai pazienti hanno costi e tempi di attuazione diversi a seconda degli Enti coinvolti. Assenza di una struttura intermedia tra l’ ospedale e la casa della persona ricoverata, adulta o anziana LE DIFFICOLTA’

  9. UVMD ALL’INTERNO DELL’OSPEDALE • Possibile una prima ipotesi di progetto concordata con tutti i soggetti (persona/utente e/o famiglia, operatori socio-sanitari) prima che la persona rientri nel territorio; • possibilità per gli operatori sia dell’ospedale che del territorio di concordare un progetto, tenendo presente i vincoli e le risorse di tutti i soggetti coinvolti; • più efficace coordinamento delle risorse che fanno capo all’associazionismo presenti sia in ospedale sia nel territorio.

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