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Programma nazionale SCUOLE APERTE progetto in rete “ Sulle tracce di Pollicino …

Programma nazionale SCUOLE APERTE progetto in rete “ Sulle tracce di Pollicino … alla scoperta dell’acqua e della terra”. " C'era una volta …. un boscaiolo che viveva con la moglie e con sette figli ai margini di una foresta.

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Programma nazionale SCUOLE APERTE progetto in rete “ Sulle tracce di Pollicino …

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Presentation Transcript


  1. Programma nazionale SCUOLE APERTE progetto in rete “ Sulle tracce di Pollicino … alla scoperta dell’acqua e della terra” a cura di Rosanna Tremamunno

  2. a cura di Rosanna Tremamunno

  3. "C'era una volta …. un boscaiolo che viveva con la moglie e con sette figli ai margini di una foresta. Il più piccolo dei bambini era davvero tanto piccolo che lo chiamarono Pollicino. In casa del boscaiolo scarseggiava il cibo ed una notte Pollicino sentì il babbo e la mamma che parlavano in cucina. "Che faremo con questi bambini, portiamoli nel bosco e lasciamoli lì così non li vedremo soffrire". Pollicino allora uscì di nascosto di casa e andò a riempirsi le tasche di sassolini bianchi, poi zitto zitto ritornò a dormire. La mattina dopo il boscaiolo e la moglie portarono i figli nella foresta e, appena furono in mezzo agli alberi fitti fitti, scapparono via di corsa. I bambini, rimasti soli, piangevano, ma Pollicino, seguendo la fila di sassolini, li riportò a casa. I genitori furono felici di rivederli........“ Così come Pollicino, anche noi abbiamo bisogno di una traccia di "sassolini" per poterci orientare nel "bosco" un po' intricato di conoscenze e di informazioni che ci travolgono e si accumulano e che non ci consentono di affrontare, penetrare, spiegare i problemi che possono essere sciolti mobilitando tutte le nostre capacità e abilità. a cura di Rosanna Tremamunno

  4. a cura di Rosanna Tremamunno

  5. a cura di Rosanna Tremamunno

  6. ACQUA a cura di Rosanna Tremamunno

  7. E così, come Pollicino …. abbiamo cominciato a seguire le tracce che le maestre ci hanno sparso durante lo svolgimento delle attività Le proprietà dell’acqua Brain Storming: tempesta del cervello a cura di Rosanna Tremamunno

  8. a cura di Rosanna Tremamunno

  9. a cura di Rosanna Tremamunno

  10. Le nostre ipotesi • Un uovo è più pesante dell’altro • Uno è sodo, l’altro no • L’acqua del primo barattolo è frizzante , l’acqua del secondo barattolo no • L’uovo che affonda sta più tempo nell’acqua • L’acqua del barattolo, dove c’è l’uovo che galleggia , è acqua calda, l’altro contiene acqua fredda a cura di Rosanna Tremamunno

  11. Abbiamo verificato le nostre ipotesi, abbiamo pesato le uova, abbiamo rotto le uova, abbiamo assaggiato l’acqua e….. Abbiamo scoperto che l’acqua del barattolo che contiene l’uovo che galleggia, è salata. Sarà il sale disciolto nell’acqua che fa galleggiare l’uovo????? Nel mare è più facile nuotare , in piscina facciamo più fatica, nell’acqua di mare galleggiamo più facilmente …… è l’acqua salata che fa galleggiare meglio!!?? a cura di Rosanna Tremamunno

  12. Il sale ha reso l’acqua più forte a cura di Rosanna Tremamunno

  13. Chi è più forte??? (verifica se i liquidi sono tra loro miscelabili ) a cura di Rosanna Tremamunno

  14. Eccoci all’opera !!!!!! a cura di Rosanna Tremamunno

  15. a cura di Rosanna Tremamunno

  16. a cura di Rosanna Tremamunno

  17. Prova anche tu, vai su Internet e digita questo indirizzo http://www.vbscuola.it/area/a-appli2004.htm quando si apre la pagina clicca su Principio di Archimede. Abbiamo creato il collegamento…..forse funziona a cura di Rosanna Tremamunno

  18. Abbiamo costruito il densimetro a cura di Rosanna Tremamunno

  19. COSTRUISCI IL DENSIMETRO Materiale occorrente: • Una provetta trasparente lunga circa 15-20 cm • Un foglio di carta millimetrata • Un bullone • Nastro adesivo isolante • Filo da cucito • Preparazione Ritagliare una striscia di carta millimetrata larga 1 cm e lunga quasi quanto la provetta. Lungo tutta la lunghezza della striscia di carta millimetrata tracciare con il pennarello delle tacche alla distanza di 1 cm. A partire da 3 cm dal basso scrivere accanto a ogni tacca dei numeri in ordine crescente (1, 2, 3, ecc…..). Infilare la striscia di carta nella provetta in modo che le tacche risultino leggibili dall’esterno e fissarla con un po’ di nastro adesivi. Infilare nella provetta il bullone, in modo che resti adagiato sul fondo e faccia da zavorra. Fissare all’estremità aperta della provetta un pezzo di filo col nastro adesivo: il filo servirà a recuperare il densimetro dopo aver effettuato la misura. Fare alcune prove di immersione del densimetro in acqua, in modo da valutare la zavorra: il galleggiante deve emergere per circa un terzo della sua lunghezza a cura di Rosanna Tremamunno

  20. E …. Abbiamo misurato la densità di acqua, alcool e olio a cura di Rosanna Tremamunno

  21. DENSIMETRO DI LABORATORIO a cura di Rosanna Tremamunno

  22. “ FORMULA UNO ” …………. DEI LIQUIDI Se pensate che abbiamo giocato con le Ferrari …… Beh vi sbagliate!!!!! Guardate un po’ cosa hanno preparato 1° provetta sapone liquido 2° provetta olio di semi 3° provetta olio di oliva 4° provetta acqua 5° provetta miele a cura di Rosanna Tremamunno

  23. Pronti! Partenza! Via ……. a cura di Rosanna Tremamunno

  24. CHI HA VINTO LA GARA? 1° posto ACQUA 2° posto OLIO DI SEMI 3° posto OLIO DI OLIVA 4° posto SAPONE LIQUIDO 5° posto MIELE a cura di Rosanna Tremamunno

  25. Perché alcuni liquidi scorrono velocemente e altri più lentamente? • Da cosa dipende? • Le nostre ipotesi: • Il miele aderisce, è come una colla • Il sapone è più pesante • L’olio è più denso dell’acqua • Il sapone è più denso dell’olio • Il sapone e il miele sono in quantità maggiore • Il sapone è scorre più del miele ma meno dell’olio • ……..altro a cura di Rosanna Tremamunno

  26. Dipende dalla viscosità. • Abbiamo scoperto un’altra proprietà dei liquidi • Tutti i liquidi scorrono • Il modo diverso di scorrere si chiama VISCOSITÀ • + Veloce = - Viscoso • - Veloce = + Viscoso • Ora non diremo più che l’olio è più denso dell’acqua • Ma • Diremo che l’olio è più viscoso dell’acqua a cura di Rosanna Tremamunno

  27. Costruiamo il viscosimetro • Materiale occorrente: • Bottiglietta di plastica con tappo forato • Cannuccia • Liquidi diversi • Procedimento: • Praticare piccoli forellini sul fondo della bottiglia ( • Praticare un foro nel tappo della bottiglia e inserire la cannuccia regolandola nell’altezza • Graduare la bottiglietta • Versare il liquido nella bottiglietta, chiudere e capolvegere • Contare , nello stesso intervallo di tempo, le gocce che cadono • Registrare • Ripetere l’operazione con altri liquidi • Confrontare la quantità di gocce cadute nello stesso intervallo di tempo a cura di Rosanna Tremamunno

  28. a cura di Rosanna Tremamunno

  29. Problema Come possiamo far passare l’acqua da un bicchiere all’altro ? Hai a disposizione due bicchieri ( uno pieno d’acqua, l’altro vuoto) e un pezzo di cotone idrofilo. Ricordati che non puoi muovere i due bicchieri e..io che pensavo che i problemi fossero solo della matematica La vita è piena di problemi a cura di Rosanna Tremamunno

  30. Pensa e ripensa …….. Colleghiamo i due bicchieri con il pezzo di cotone idrofilo e vediamo un po’ che succede? Anzi, proviamo a collegare con un pezzo di cotone idrofilo altri due bicchieri: uno con olio e l’altro vuoto.(il confronto può aiutarci ….. e forse la viscosità, appena scoperta, può darci una mano!!!!!!!!) a cura di Rosanna Tremamunno

  31. a cura di Rosanna Tremamunno

  32. Il pezzo di cotone idrofilo comincia a gocciolare Il bicchiere vuoto si riempie !!!!!!! a cura di Rosanna Tremamunno

  33. L’acqua passa, …. passa e … a un certo punto si ferma. Solleviamo il bicchiere, da cui peschiamo l’acqua, e il gocciolio riprende. Tutta l’acqua passa nell’altro bicchiere. Ce l’abbiamo fatta !!!!!!!! a cura di Rosanna Tremamunno

  34. L’olio invece è sempre lì !!! a cura di Rosanna Tremamunno

  35. Da cosa dipende???? • Le nostre ipotesi • L’acqua riesce a penetrare nelle fibre del cotone idrofilo, • L ’ovatta assorbe • L’olio non ha la forza di risalire • È come se nel cotone idrofilo ci fossero dei tubicini nei quali l’acqua • riesce a penetrare e l’olio no • Dipende dal cotone idrofilo, dai materiali che usiamo come ponte • Dipende dai liquidi • … boh!!! sembra una magia! • La maestra ha colorato il sedano immergendolo in un liquido • colorato per farci vedere i “ tubicini “ delle piante a cura di Rosanna Tremamunno

  36. Spieghiamo provando con i TUBICINI Immergiamo, nell’acqua colorata con i coloranti per dolci, materiali diversi e tubicini di diverso diametro a cura di Rosanna Tremamunno

  37. Carta stagnola Carta Scottex Zolletta di zucchero Cotone idrofilo a cura di Rosanna Tremamunno

  38. E tanti tubicini di diametro diverso a cura di Rosanna Tremamunno

  39. E ……. nel tubicino più sottile il liquido sale molto più in alto!!! a cura di Rosanna Tremamunno

  40. Guardate come si dispone tra due lastre che tra loro non hanno la stessa distanza: dove c’è più spazio sale meno, dove c’è meno spazio sale più in alto. a cura di Rosanna Tremamunno

  41. Questo fenomeno di risalita dei liquidi si chiama CAPILLARITA’ • Il liquido risale nei tubicini più stretti perché incontra meno ostacoli, le molecole del liquido sono più aderenti alle pareti del tubicino: la forza di adesione vince sulla forza di coesione (quella forza che tiene unite le molecole del liquido ) • Forza di coesione: forza che tiene unite le particelle di una sostanza ( nello stato solido la coesione è molto intensa, nello stato liquido è minore , è quasi nulla nello stato aeriforme) • Forza di adesione: forza di attrazione tra molecole di tipo differente. • L'assorbimento di acqua da parte di una spugna, la risalita di cera fusa in uno stoppino o di inchiostro nelle penne stilografiche sono esempi familiari di capillarità. Lo stesso fenomeno è in parte responsabile della diffusione dell'acqua nel suolo. • Questo fenomeno è di fondamentale importanza per i vegetali: l’acqua si diffonde attraverso i pori del terreno e sale fino alle foglie attraverso i vasi conduttori delle piante vincendo la forza di gravità. • Ma è di fondamentale importanza per la distribuzione delle sostanze nutritive anche nel nostro organismo: è grazie ai capillari che le cellule del nostro organismo sono rifornite di energia . a cura di Rosanna Tremamunno

  42. I materiali a seconda della loro struttura e composizione hanno la capacità di vincere la forza di coesione dei liquidi e quindi di farli risalire . La carta, il cotone idrofilo, lo zucchero, ecc … sono materiali che assorbono facilmente i liquidi. Guardate come i fiori di carta sbocciano a cura di Rosanna Tremamunno

  43. Mentre.. noi lavoriamo con passione e precisione !!!!! a cura di Rosanna Tremamunno

  44. a cura di Rosanna Tremamunno

  45. a cura di Rosanna Tremamunno

  46. Un consiglio e un’ idea per chi va in vacanza e vuole assicurare l’acqua alle proprie piante Basta costruire un ponte tra la bacinella dell’acqua e la pianta !!!! a cura di Rosanna Tremamunno

  47. Abbiamo collegato due bicchieri con un ponte di cotone idrofilo • Nel primo bicchiere abbiamo messo dell’acqua mescolata al terreno. • Cosa accadrà? • Ipotizziamo • Questa volta l’acqua non passa nell’altro bicchiere • Farà come l’olio che non è passato • L’acqua questa volta è più pesante, ha il terreno dentro • I tubicini si ottureranno • Aspettiamo un po’ e ……. • Magia ….. • L’acqua comincia a risalire lungo il ponte di cotone idrofilo e scende nel bicchiere. Nel primo bicchiere il terreno si deposita sul fondo, nel secondo bicchiere passa tutta l’acqua che è quasi pulita. • Perché? • Il ponte di cotone ha funzionato come un filtro. a cura di Rosanna Tremamunno

  48. Acqua e terra a cura di Rosanna Tremamunno

  49. Il terreno, come gli altri materiali assorbe l’acqua, anche se riesce un po’ difficile immaginare che esso è attraversato da tubicini che consentono alla acqua di risalire. • Cosa succede se riscaldiamo il terreno? • Il terreno si seccherà, non avrà più acqua • Si indurirà • Diventerà più pesante • Proviamo • Pesiamo il terreno e mettiamolo a riscaldare a 200° • Dopo lo ripeseremo e ……….. • faremo le nostre considerazioni a cura di Rosanna Tremamunno

  50. a cura di Rosanna Tremamunno

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