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Il modello bresciano

Atto di indirizzo programmatico provinciale per l’integrazione scolastica dei minori con cittadinanza non italiana. Il modello bresciano. La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri. Individuare un modello italiano nasce dall’esigenza di:

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Presentation Transcript


  1. Atto di indirizzo programmatico provinciale per l’integrazione scolastica dei minori con cittadinanza non italiana Il modello bresciano Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  2. La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri Individuare un modello italiano nasce dall’esigenza di: • Evidenziare le specificità delle scelte e delle azioni che hanno caratterizzato l’esperienza italiana; • Individuare punti di forza - SISTEMA; • Individuare le debolezze; • Dare visibilità a nuovi obiettivi e progettualità. Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  3. I principi • L’Universalismo: riconoscimento dei diritti dei minori si basa su 2 valori forti: Convenzione internazionale Diritti dell’infanzia ONU 1989, ratificata dall’ Italia 1991; la tradizione della scuola italiana nei confronti delle varie forme diversità (L. Falcucci ); La scuola è per tutti; La centralità della persona; La scuola dell’intercultura. Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  4. Le linee d’azione • Il modello bresciano è una risposta di sistema che nasce dall’esigenza di dare delle risposte non però dettate dall’emergenza (1° FASE INTEGRAZIONE) ma dall’analisi e attenzione continua ad una situazione in forte cambiamento con azioni riconducibili a tre grandi aree: • AZIONI per l’integrazione • AZIONI per l’interazione interculturale; • Gli ATTORI e le RISORSE Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  5. Che cos’è? • È un accordo interistituzionale fra: • USP • Associazione scuole autonome • Prefettura • Questura • Provincia • Comune di Brescia • ACB Ai sensi del: DPR n°112 del 1998 LR n.1 del 2000 Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  6. Validità • E’ stato sottoscritto il 25 ottobre 2006 • E’ valido sino al 25 ottobre 2011 (5 anni) Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  7. Garantire al minore con cittadinanza non italiana il diritto all’educazione ed istruzione SONO DEFINITI: Rapporti istituzionali Linee programmatiche degli interventi istituzionali Criteri relativi alle iniziative comuni Obiettivi e contenuti Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  8. Struttura • L’Atto è composto da 10 articoli • 4 articoli generali (1 –2- 9- 10) • 6 articoli con indicazioni precise dei compiti di ogni istituzione (dall’art. 3 all’art. 8) Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  9. Compiti della Prefettura e Questura • Richiesta ai genitori stranieri di compilazione del modulo di preiscrizione alla scuola bresciana contestualmente alla pratica di ricongiungimento familiare Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  10. Compiti dell’ACB • Sostenere e diffondere l’Atto presso i comuni associati • Collaborare nella distribuzione del modulo preiscrizione presso gli sportelli stranieri istituiti in provincia. Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  11. Compiti del Comune di Brescia 4 sostenere iniziative di accoglienza per le famiglie dei minori 5 sostenere le scuole sec. 1° ed i CTP nella progettazione di percorsi per preadolescenti e favorire coordinamento nei progetti territoriali integrati 6 promuovere tavoli monotematici ai sensi L n.328 8/11/2000 per attivare sinergie, accordi di rete… Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  12. Monitoraggio azioni dell’atto indirizzo • Il CTS previsto all’art. 9 ha il compito di monitorare il funzionamento e l’applicazione dell’atto. • E’ stato individuato un punto di debolezza/non applicazione nella pratica della preiscrizione e pertanto è stata apportata una modifica Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  13. La preiscrizione alla scuola bresciana degli alunni neoarrivati • Gli alunni neoarrivati saranno preiscritti: dallo Sportello unico all’immigrazione (Prefettura); dalle singole scuole autonome. Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  14. La preiscrizione attraverso lo Sportello Unico • La Prefettura inserisce on line i nominativi dei minori al momento della consegna del nulla osta al ricongiungimento familiare; • Consegna insieme al nulla osta ricevuta di preiscrizione alla scuola bresciana (la scuola è assegnata dal sistema in base all’età ed alla residenza); Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  15. La preiscrizione attraverso lo Sportello Unico • Il genitore è invitato a recarsi alla scuola assegnata per regolarizzare l’iscrizione (inizio anno scolastico in Italia, giorni di frequenza necessari per la valutazione: ¾ dell’orario scolastico); • L’alunno è da subito inserito nell’elenco della scuola. Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  16. La preiscrizione attraverso le scuole autonome • Le preiscrizioni saranno raccolte anche dalle scuole considerate in questa prima fase un’articolazione sul territorio dello “Sportello unico per l’immigrazione”; • Il genitore compilerà il modulo preiscrizione aiutato dal personale amministrativo della scuola; Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  17. La preiscrizione alla scuola bresciana degli alunni neoarrivati • La scuola inserisce i dati nel sistema (ogni scuola accede con password); • Il sistema tramite mail conferma l’iscrizione in quella scuola o consiglia scuola alternativa nel caso la scuola per prima individuata presentasse un’alta % alunni stranieri (50%); Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  18. La preiscrizione alla scuola bresciana degli alunni neoarrivati • La scuola chiama/invita la famiglia a regolarizzare l’iscrizione; • Gli alunni con più di 15 anni saranno preiscritti alla Scuola sec. 1° che svolgerà attività di orientamento per l’individuazione della scuola sec. Superiore; • La sc. Sec. 1° accompagnerà l’AS sino all’iscrizione alla sc. Superiore. Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  19. Novità inserite nel modulo preiscrizione • Codice fiscale • Data arrivo in Italia Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  20. Controllo regolarità frequenza • In caso di assenza prolungata (non superare i 15 giorni) il Dirigente scolastico informerà il Sindaco competente; • il Sindaco metterà in atto tutti i dispositivi previsti dalla L. per vericare le motivazioni dell’assenza; Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  21. Controllo regolarità frequenza • il Sindaco informerà il Dirigente scolastico che provvederà alla cancellazione dell’A dagli elenchi della scuola; • informerà la Questura circa l’avvio della pratica di cancellazione dall’anagrafe. • Nel caso l’A ritornasse in Italia sarà considerato NEOARRIVATO. Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  22. Passaggi/trasferimenti da scuola a scuola • Il Dirigente richiederà sempre il nulla osta; • Un A con giudizio negativo espresso già da una scuola italiana non può iscriversi ad un CTP o altra scuola (es. A di 15/16 anni respinto dalla sc. Sec. 1° non può iscriversi al CTP o direttamente scuola superiore). Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  23. Le scelte dell’Ufficio XII Centri Territoriali per l’Intecultura • I Centri Territoriali per l‘Intercultura (da ora CTI) sono dei presidi istituiti sul territorio bresciano nell'anno scolastico 2003/2004 per favorire l'inserimento e l'integrazione scolastica degli alunni con cittadinanza non italiana. • Nascono in seguito ad una rielaborazione e riflessione avviata nei precedenti anni scolastici in cui erano stati istituiti dei poli di alfabetizzazione e precisamente tre Poli in città, sorti grazie all'Accordo quadro sottoscritto con il Comune di Brescia "A come accoglienza" e poi cinque Poli in Provincia. • Da Poli di alfabetizzazione con il compito di offrire un pronto intervento linguistico, quindi ore di prima alfabetizzazione, per diffondere un'iniziale conoscenza della lingua italiana, a risposta di sistema con il compito di: ottimizzare le risorse creare reti sul territorio favorire la creazione e diffusione di buone pratiche. Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  24. Che cos’è una buona pratica? • “Tutto ciò che, all’interno di un determinato contesto, ha consentito il raggiungimento di un risultato atteso, misurato in termini di EFFICACIA ed EFFICIENZA e può quindi essere assunto come MODELLO, può essere generalizzato, applicato in altri contesti”. (M. Colombo- Guida ai progetti di educ. Interculturale – pag. 17) Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  25. Gli indicatori/le caratteristiche di una buona pratica? • MISURABILITÀ • INNOVATIVITÀ • RIPRODUCIBILITÀ • VALORE AGGIUNTO: capacità di produrre cambiamenti • SOSTENIBILITÀ • COINVOLGIMENTO Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  26. Tutti insieme per costruire buone pratiche • L’UST XI insieme alle scuole autonome ha cercato di costruire buone pratiche: • Sostegno alla formazione dei docenti • Coordinamenti mensili con i docenti della LA • Coordinamenti con i Dirigenti • Confronto con esperti • Dialogo e visibilità Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  27. Le Classi/laboratori accoglienza a Brescia • SP Montichiari • S 1° grado “Tridentina-Kennedy- Romanino” (Bs) • Rete ABITAR (S 2° grado: Abba, ITIS, Tartaglia - Bs) • S 2° grado: Mantegna (Bs) • S 2° grado: Moretto (Bs) • S 2° grado : Capirola (Leno) • S 2° grado : Falcone – Marzoli (Palazzolo) Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  28. Lo sfondo culturale del LA • La nostra scuola è sempre più multilingue e multiculturale • Il binomio lingua-cultura • La lingua è un veicolo della cultura • La lingua e la cultura rappresentano per ogni popolo dei marcatori identitari • Dire è sempre un fare: l’aspetto pragmatico della lingua Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  29. I presupposti per l’integrazione degli immigrati • Il bilinguismo ed il biculturalismo intesi come valori e come ricchezza • Recupero della nozione di relativismo linguistico-culturale: • non esistono lingue + belle o – belle, ma lingue di = bellezza; • Non esistono culture + o - avanzate, se non per alcuni aspetti; • Nel nostro pianeta la diversità è la norma; • Gli altri popoli vanno capiti e spiegati partendo dal loro mondo e dallo loro mentalità. Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  30. Il laboratorio d’accoglienza • 2 LA una LA P, per la scuola del 1° ciclo dell’istruzione • LA S per il 2° ciclo • Contenuti diversi per i 2 LA, ma obiettivi comuni: • Far apprendere l’italiano • Organizzare, dove è possibile, corsi per mantenimento della L1. Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  31. Organizzazione LA • Istituzione di una Commissione per attività di: • progettazione • Coordinamento • Valutazione Il docente di italiano L2 farà parte di diritto della Commissione. Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  32. Durata LA • Secondo le esperienze internazionali il LA può durare 9 mesi anche a cavallo di 2 anni scolastici. • La Commissione valuterà per ogni alunno la permanenza (non rigida, flessibile) considerando: • Padronanza nella lingua italiana • Maturità scolastico - disciplinare. Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  33. LA P • Destinatari: bambini stranieri con nessuna o scarsa conoscenza dell’italiano • Finalità: • apprendimento pratico e funzionale della L2 (livelli A1 e A2 del QCE); • Mantenimento/consolidamento della L 1 Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  34. LA P • Contatti ed esperienze: Non bastano solo le regole, la lingua va vissuta, quindi: • Sillabo • Calendario brevi incontri con personaggi significativi della realtà • Visite guidate con cenni geografici Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  35. LA P • Durata: 9 mesi per un totale di 800 ore. • Gestione della classe: la classe sarà gestita da un docente competente in L2, supportato da mediatori linguistici - culturali e possibilmente da un esperto nativo L1. Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  36. LA P • Accertamenti e passaggi: la Commissione valuterà in qualsiasi momento dell’anno per consentire l’inserimento nella classe corrispondente al livello, linguistico e culturale raggiunto. Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  37. L’Italiano in famiglia Corso televisivo per stranieri Patrizia Capoferri

  38. Perché? • L’Ufficio Scolastico XI di Brescia con il sostegno della Regione Lombardia promuove un corso d’italiano per i cittadini stranieri. • La lingua è il primo requisito per l’integrazione. Patrizia Capoferri

  39. Per chi? • Per tutti i cittadini stranieri che non parlano la lingua italiana; • Per chi non può frequentare i corsi d’italiano organizzati sul territorio. Patrizia Capoferri

  40. Quando? • Dal 3 febbraio al 9 aprile 2009, tutti i martedì e giovedì alle ore 19,55. • Negli altri giorni repliche alle ore 9,30 e 16. • Da settembre 2009 repliche domenica ore 10 Patrizia Capoferri

  41. Dove? • Su RETEBRESCIA e RTB network - SKY 829 da febbraio a aprile 2009 • Da settembre 2009 repliche solo su SKY 829. • Dal 9 novembre 2009 anche nelle librerie: un Kit completo con i quaderni degli esercizi, i dialoghi, i DVD. • Sempre sul sito www.italianoinfamiglia.it . Patrizia Capoferri

  42. Come? • 20 puntate di 25 minuti per insegnare la lingua italiana agli stranieri; • Possibilità di sviluppare i contenuti di ogni lezione con materiali didattici pubblicati sul sito; • Possibilità di rivolgersi ai Centri Territoriali Permanenti per avere consigli e aiuti. Patrizia Capoferri

  43. Autori • Format e sceneggiatura: Patrizia Capoferri • Testi didattici e testi del sito: Patrizia Capoferri • Regia: Angelo Bonfadini • Comitato tecnico scientifico: 1. Presidente: Giuseppe Colosio (Dirigente USP di Brescia); 2. Responsabile del progetto: Patrizia Capoferri (referente intercultura USP di Brescia, docente laboratorio di “Didattica della lingua italiana”- Università Cattolica di Brescia – Scienze della Formazione primaria); 3. Esperto in glottodidattica:Giovanni Freddi (Università di Venezia “Ca’ Foscari”- Lingue orientali) 4. Esperto comunicazione: Virgilio Baresi (Presidente RTB network) 5. Esperto nuove tecnologie: Armando Rossi (Centro Popolis Leno- Bs) Patrizia Capoferri

  44. La didattica • Patrizia Capoferri: Ideatrice e autrice degli approfondimenti linguistici di ogni puntata, degli esercizi didattici di approfondimento e del sito. • Hanno collaborato nella costruzione delle parti didattiche di alcune puntate le docenti dei Centri territoriali per l’intercultura: Enrica Coccoli: puntate N°12 e 18 Giuliana Costa: puntate N°14 Bianca Gheza: puntate N° 10 -15 - 20 Francesca Pizzamiglio: puntate N°9 – 13 – Flavia Vacchi: puntate N° 11 - 17 Patrizia Capoferri

  45. Ampio coinvolgimento del territorio: dal mondo della scuola al mondo politico (Comune, Provincia, Consiglio territoriale immigrazione, associazioni stranieri, Regione); Progetto della scuola per la società; Contenimento dei costi con l’utilizzo delle risorse già esistenti nella scuola, Incontro/confronto di diverse professionalità (scuola, cinema, televisione, privato) Target molto eterogeneo non definito; Contenimento del budget: (scelta attori, regia, casting, produzione); Complessità del progetto in rapporto al tempo e alle risorse disponibili; Numero limitato/minimo delle puntate Elementi di forza, elementi di debolezza Patrizia Capoferri

  46. La scelta del genere situation-comedy, costruito attorno ad un gruppo familiare, in cui la ricorrenza dei personaggi e dell’ambiente crea una connessione fra spettatori e azione; • L’agile modularità del prodotto: si possono scegliere le scene a seconda delle risposte che si richiedono agli studenti • Sono possibili diversi piani d’accesso, dal più semplice al più complesso a seconda del livello di possesso del linguaggio • Ricorrenza di frasi significative, riutilizzabili in altri contesti • Il mantenimento dell’inflessione lombarda nei dialoghi dei personaggi riduce la distanza tra attori e fruitori del programma Angeli

  47. Possibilità di utilizzo del prodotto in qualsiasi contesto sociale, anche in situazione di autoapprendimento: famiglia, ambiente di lavoro, sindacato, parrocchia, oltre, ovviamente la SCUOLA • Accessibilità illimitata, grazie alla disponibilità on line dell’intero programma • Di più: è possibile il download, senza costi o condizioni www.italianoinfamiglia.it Angeli

  48. Contenuti linguistici Il numero contenuto delle puntate (20) ha imposto delle scelte: • Privilegiare la competenza linguistica dell’ascolto: molta attenzione al lessico (20 parole nuove per puntata, con passaggio al lessico attivo attraverso il campo semantico, ad es. la ragnatele di parole) • Dare un impianto completo a sostegno alla comprensione: la varietà del lessico e delle strutture comunicative utilizzate rendono immediato il contatto spontaneo con la lingua; • Affiancare un elemento linguistico complesso ad uno semplice ma corretto; linguaggio formale e linguaggio colloquiale (ad es. se domani venissi, se domani vengo) Patrizia Capoferri referente intercultura USRL e Ufficio XI di Brescia

  49. Contenuti narrativi • Vita quotidiana: in casa, a scuola, in palestra, incontro con gli amici, dal dottore; • Vita sociale: in Posta, in Banca, in stazione ferroviaria, in un museo • Mondo del lavoro: attenzione ai temi della sicurezza: i pericoli in casa, i pericoli in cantiere Patrizia Capoferri

  50. ALTRI DESTINATARI? • Alunni italofoni dei diversi ordini scolastici, come sostegno linguistico per l’apprendimento/mantenimento delle competenze di base Angeli

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