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Sindrome di alienazione genitoriale parte prima

Dott. Pier Giuseppe Defilippi. Sindrome di alienazione genitoriale parte prima. Definizione " La sindrome di alienazione genitoriale (parental alienation syndrome - PAS)

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Sindrome di alienazione genitoriale parte prima

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Presentation Transcript


  1. Dott. Pier Giuseppe Defilippi Sindrome di alienazione genitorialeparte prima

  2. Definizione "La sindrome di alienazione genitoriale (parental alienation syndrome - PAS) è un disturbo che si verifica soprattutto nel contesto dei conflitti circa l'affido dei figli nelle separazioni e nei divorzi. Si manifesta principalmente attraverso una campagna di denigrazione contro un genitore, una campagna che non ha giustificazioni. Risulta dalla combinazione di un programmato indottrinamento (lavaggio del cervello) da parte di un genitore e in un contributo da parte del figlio di svilire il genitore designato.“ (Tratto da: Gardner, R.A. (1998). The Parental Alienation Syndrome, Second Edition, Cresskill, NJ: Creative Therapeutics, Inc.)

  3. Attraverso discorsi Comportamenti non verbali Azioni Atteggiamenti Il figlio è abusato emotivamente (lavaggio del cervello) da un genitore in modo da pensare che l'altro genitore è “il nemico”. Tutto questo per mettere in cattiva luce l'altro genitore, per rendere difficoltose le visite e preordinare le attività del bambino mentre sta con l'altro genitore.

  4. I tre stadi del PAS I minori che sono vittime del PAS, spesso passano attraverso diversi stadi di profondità dell'alienazione. Stadio 1 - LieveIl genitore lievemente PAS m apparentemente incoraggia il coinvolgimento con l'altro genitore, ma il suo comportamento cerca di far risaltare il fatto che lui è certamente il genitore migliore. Stadio 2 - MedioNelle situazioni di PAS intermedio, il genitore alienante interferisce attivamente con le “visiste” dell'altro genitore, anche se superficialmente sostiene il coinvolgimento dell'altro genitore. Stadio 3 - GraveNei casi di grave PAS i minori subiscono un lavaggio del cervello programmato e sistematico nei confronti dell'altro genitore col quale in precedenza hanno avuto rapporti.

  5. Stadio 1 – Minore lievemente affetto da PAS Nei casi lievi di PAS esiste una qualche strategia alienante da parte di un genitore, ma il contatto con l'altro genitore non è intaccato seriamente e in linea generale in contatto è mantenuto senza troppe difficoltà, anche se il minore risulta stressato e nervoso al momento dei passaggi

  6. Individuare il Pas nello stadio lieve richiede perspicacia in quanto il genitore alienante usa comportamenti sottili e spesso inconsci. Il genitore che induce il PAS nega ogni motivazione o gesto attivo e afferma il contrario di quello che agisce. Tuttavia le affermazioni fatte da questi genitori sono sincere, ma la visione del genitore designato è compromessa e questo è manifestato col comportamento.

  7. Lista, non esaustiva, di possibili indicatori di PAS lieve: 1. Quando un genitore inizia una relazione con un nuovo partner/nuovo matrimonio oppure ha un nuovo figlio. 2. Quando è prestata scarsa attenzione ai contatti con l'altro genitore. 3. Caduta dei contatti indiretti/e non loro incoraggiamento, tra una visita e l'altra. 4.Scarsa consapevolezza del disagio arrecato al minore se il contatto diretto o indiretto (es. chiamata telefonica) viene a mancare. 5. L'insofferenza nel tollerare la presenza del genitore designato, anche in occasione di eventi significativi o importanti per il minore.

  8. I minori in questo stadio manifestano relativamente pochi degli 8 sintomi primari: 1.Campagna di denigrazione; 2.Deboli, superficiali, banali e assurde razionalizzazioni per stigmatizzare il genitore; 3.Perdita di ambivalenza; 4.Presenza del fenomeno "pensatore indipendente"; 5.Sostegno ragionato del genitore amato nei conflitti genitoriali; 6.Assenza di senso di colpa; 7.Presenza di scenari presi in prestito; 8.Diffuso senso di critica verso la famiglia allargata del genitore odiato.

  9. Stadio 2 - Intermedio Nei casi di Pas intermedio è presente un significativo grado di intervento da parte del genitore alienante, che crea problemi di un certo rilievo al momento della consegna. Il genitore che induce il PAS, interagisce con l'altro genitore in modo da creare conflitto fino al punto che il contatto sia difficoltoso oppure che scompaia. La stessa strategia avviene anche in qualsiasi altra circostanza in cui sia previsto un contatto con l'altro genitore.L'ansia del minore, in genere, passa non appena la consegna ha avuto luogo e incomincia ad interagire col genitore alienato. C'è invischiamento col genitore che induce il PAS e condivide con questi che lo svilimento del genitore designato è giustificato.

  10. Il PAS intermedio include • Il genitore alienante lascia la totale responsabilità della gestione dei contatti col genitore alienato al minore • Quando parla del genitore alienato, il genitore alienante lo svaluta apertamente anche in presenza del minore Es. quando il genitore designato telefonam il genitore che induce il PASm passa il telefono al minore dicendo:” è lui/lei” o con un tono di voce sprezzante:” è tuo padre/madre” Es. Si riattaca il telefono in faccia al genitore designato o lo si toglie di mano al figlio riagganciandolo • Fare e negare commenti negativi pesanti nei confronti del genitore alienato • Il minore si trova costretto a usare parole e identità separate con ognuno dei genitori (lealtà divisa). • Il genitore che induce il PAS rifiuta di comunicare col genitore alienato

  11. A volte il genitore condivide, verbalmente, l'importanza dell'altro genitore nella vita del minore, ma crede che nel suo caso, a causa del cattivo carattere del genitore designato, non è così importante per il suo figlio. Le sue affermazioni e i suoi comportamenti possono essere sottili e raffinati, ma recano un grave danno al minore.

  12. La programmazione da parte del genitore alienante è spesso calcolata ed utilizza una vasta gamma di tattiche di esclusione. Tutti gli 8 indicatori sono presenti e ognuno è presente ad un livello maggiore che nello stadio lieve.

  13. La campagna di denigrazione è particolarmente accentuata, specialmente in concomitanza delle consegne quando il minore può essere testimone delle imprecazioni e delle rimostranze del genitore alienato, ben sapendo che questo è esattamente quello che il genitore alienante vuol sentire.

  14. I minori che appartengono a questa categoria sono meno fanatici nello svilimento del genitore alienato di quelli del terzo stadio, ma lo sono maggiormente di quelli che appartengonoo allo stadio lieve. Le razionalizzazioni connesse alle deprecazioni sono più numerose, più inconsistenti, e più assurde di quelle della categoria lieve. Nessuna delle normali ambivalenze che i bambini manifestano inevitabilmente verso ognuno dei genitori, è presente.

  15. Il genitore alienato è descritto come tutto cattivo e il genitore alienante come tutto buono. Il minore sostiene che solo a lui è da attribuirsi l'insieme di sentimenti acrimoniosi verso il genitore alienato. E' facilmente prevedibile il sostegno verso il genitore alienante in caso di conflitto.

  16. La mancanza di senso di colpa è così evidente che il minore appare come psicopatico nella sua insensibilità legata agli incontri con il genitore alienato. Elementi presi in prestito dal pensiero del genitore alienante vengono inclusi nella campagna di denigrazione. Per contro nelle situazioni lievi, possono coestistere relazioni positive con la famiglia estesa del genitore alienato, nei casi di gravità intermedia, i parenti del genitore alienato sono visti come dei cloni del genitore alienato e perciò vengono sottoposti alla campagna di ripudio e di denigrazione.

  17. Mentre nelle situazioni lievi, il passaggio da un genitore all'altro presenta pochi problemi, nei casi di media difficoltà, ci sono grossi problemi nei momenti delle consegna. Tuttavia i minori vorrebbero andare con il genitore alienato, anche se manifestano una significativa riluttanza.

  18. Non appena il genitore alienante si allontana, i minori si calmano, rilassano lo sguardo e si coinvolgono positivamente col genitore alienato.

  19. Questo è in contrasto con la categoria grave, dove le visite sono impossibili, o se il minore entra nella casa del genitore alienato il suo proposito è quello di rendere la situazione invivibile attraverso diffamazione, danneggiamento degli oggetti e comportamenti provocatori incessanti. L'obiettivo principale dei minori allo stadio 3 è quello di mantenere un contesto di denigrazione più alto possibile per mantenere l'alleanza psicologica col genitore alienante.

  20. Stadio 3 – Grave PAS Allo stadio 3 i minori subiscono un vero lavaggio del cervello che li allontana dal genitore col quale in precedenza avevano avuto normali relazioni prima.

  21. Allo stadio grave di PAS, il minore è spesso drastico e/o ossessionato nell'esprimere odio o disprezzo verso il genitore designato. Per questa sola ragione il genitore che induce il PAS smette ben presto di essere attivo, il minore fa propri i desideri, le emozioni, i sentimenti di disprezzo e se li attribuisce. Il minore considera il genitore designato e tutta la sua famiglia come negativi e non riesce a ricordare o a esprimere un qualsiasi sentimento positivo nei confronti del genitore designato.

  22. Il minore rifiuta il contatto, dichiara falsi tentativi di abuso, minaccia di fuggire, minaccia il suicidio o anche di commettere un crimine se è costretto a incontrare il genitore designato. Il minore e il genitore alienante hanno un legame patologico fondato su fantasie paranoidi, fino ad arrivare a volte alla folie à deux.

  23. Come si presenta un minore vittima di PAS grave? Presenta un odio ostentato nei confronti del genitore designato. Scimmiotta l'alienatore in modo ossessionante. Il minore non vuole visitare o dedicare neanche il minimo tempo al genitore designato. Molte delle convinzioni del minore sono invischiate col pensiero dell'alienatore.  Le ragioni addotte sono spesso di poco conto e irrazionali. Spesso le ragioni addotte non sono fondate su esperienze vissute col genitore alienato, ma riflettono quanto detto dal genitore alienante. Sono spesso la fotocopia uno dell'altro. Continua

  24. Continua Il minore non presenta ambivalenza nei suoi sentimenti: tutto è odiato non c'è spazio per nulla di buono. Non prova alcun senso di colpa verso il genitore designato o dimentica qualsiasi passato positivo. Sposa in pieno la causa del genitore alienante. Insieme sono alleati nel denigrare il genitore odiato. Estende i sentimenti ostili e di condanna a tutta la famiglia del genitore alienato senza alcun senso di colpa o rimorso. Sembra un minore del tutto normale fino a quando non si parla del genitore designato.

  25. Spesso questi minori vivono in simbiosi col genitore alienante in una sorta di folie à deux, dove si scambiano le loro fantasie di tipo paranoico riguardanti il genitore alienato. Tutti gli otto sintomi manifesti sono presenti a un livello significativo, in modo più accentuato che nel livello medio. I minori hanno crisi di panico alla prospettiva di visitare il genitore alienato. Tali crisi possono essere così accentuate che le visite sono rese impossibili.

  26. Se collocato nella casa del genitore alienato può fuggire, restare paralizzato con attacchi di panico, oppure diventa provocatore ed assume comportamenti distruttivi tali che deve essere rimosso. Diversamente da quanto avviene nel categoria media o lieve, gli attacchi di panico e l'ostilità non si riduce anche se rimane lontano per parecchio tempo dal genitore alienante. L'obiettivo principale è quello di mantenere ul legame, spesso di tipo paranoide, col genitore alienante.

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