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Filologia italiana

Filologia italiana. Fonetica storica. Vocali toniche. In latino si avevano in tutto dieci vocali (quantità) accento sulla vocale della penultima sillaba se questa è lunga, sulla terzultima se è breve, posizioni conservate dopo la crisi di Roma

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Presentation Transcript


  1. Filologia italiana Fonetica storica

  2. Vocali toniche • In latino si avevano in tutto dieci vocali (quantità) • accento sulla vocale della penultima sillaba se questa è lunga, sulla terzultima se è breve, posizioni conservate dopo la crisi di Roma • eccez.: I tonica + e, la I diventa semiconsonante e l’accento cade sulla E, es.: MULÌEREM > MULIÈREM > mogliera; FILÌOLUM > FILIÒLUM > figliolo • alla distinzione tra ‘lunghe’ e ‘brevi’ si sostituisce quella tra ‘chiuse’ e ‘aperte’, in Italia diversi sistemi (sardo, solo cinque vocali), toscano e siciliano alla base del sistema italiano.

  3. sistema italiano

  4. dittonghi

  5. sistema siciliano

  6. toscani e siciliani • siciliani • tiniri : viniri (e chiusa con i); • cruci : luci (o chiusa + u) • toscani • tenere : venire, croce : luce • siciliani • cori (< *CŎRE) : amori (< AMŌREM), rima perfetta, ma imperfetta secondo la fonetica toscana, dove amore ha una o chiusa e core ha una o aperta o dittongata (core, cuore) (imperfezione irrilevante)

  7. Metafonesi • fuori di Toscana la -i e la -u finali (corrispondenti a -Ī e -Ŭ) influenzano la tonica precedente, aumentandone la chiusura (se già chiusa) o facendola dittongare (se aperta) • Italia sett.: e (chiusa) > i, o (chiusa) > u davanti a -i finale • digni (DEGNI) • dulci (DOLCI) • Italia centromerid.: o (chiusa) > u davanti a -i finale • cunti (CONTI) • Italia centromerid.: o (chiusa) > u davanti a -o finale (deriv. da -u) • cunto (CONTO) • Italia centromerid.: e (aperta) > ie davanti a -o finale (deriv. da -u) • trattenemiento (TRATTENEMENTO) • cuollo, secunno, ecc.

  8. Anafonesi • in Toscana, chiusura di e chiusa e o chiusa in -i : • e (chiusa) > i davanti a /gn/: benigno, tigna • e (chiusa) > i davanti a /gl/: consiglio, famiglia • e (chiusa) > i davanti a n+c e n+g: vinco, lingua • o (chiusa) > u davanti a n+c e n+g: giunco, fungo • L’anafonesi ha caratterizzato i dialetti della Toscana occidentale (lucchese e pisano) e il fiorentino

  9. Dittongamento • i più frequenti: e (aperta) > iè e o (aperta) > uò. • per metafonesi in Italia centro merid. • cuorpo • spontaneamente in Toscana, ma solo in sillaba aperta (terminante in vocale) • buona • buono e buoni sia metafonesi (-o < -u ed -i) sia dittongamento spontaneo (dato che la sillaba è aperta) • fiorentino del XVI sec. scompare dittongo preceduto da cons + r • brieve > breve, pruova > prova • fiorentino del XIX sec. scompare dittongo dopo suono palatale • giuoco > gioco, figliuolo > figliolo • fiorentino popolare scompare da tutte le posizioni • uomo >omo, nuovo > novo

  10. Esiti di A • dialetti vari: A tonica passa ad e in varie condizioni: • -ARIU it. letter.: > -iere = cavaliere • -ARIU toscano: > -aio = fornaio • -ARIU it. merid.: > -aro, -aru = iennaru, fornaru • -ARIU it. sett.: > -aro ed -er = fornaro, forner

  11. Vocali miste • esiti di ü < Ū e di ö < Ŏ (ma non davanti a m e n) • Piemonte, Liguria, Lombardia e Emilia (solo ö )

  12. Vocali atone finali • si conservano • Toscana e Italia centrale: a, e, i, o • Sicilia: i, a, u • Salento, Basilicata e Campania: suono indistinto (schwa ə) • Piemonte: -a, cadono le altre finali • Lombardia, Emilia e Romagna: cadono • Veneto: restauro di -e caduta con -o (diso < DICIT rima con viso)

  13. Vocali atone non finali • nel lat. parlato: • DOMINA > DOM(I)NA > donna; • isola < *ISULA, non INSULA; riduz. di NS > s, già nel lat. class. • Veneto: conservatore, anema < ANIMA • Toscana: e protonica e posttonica non finale (lat. ĒĔĬ) > i • NĔPOTE > nipote, DE > di, TE > ti • It. merid.: predominio di i e u, in analogia con il vocalismo finale (cfr. Pir meu cori alligrari)

  14. Consonanti finali • A parte l’It. settentrionale, le doppie latine sono generalmente conservate, anche assimilate • FACTUM > fatto, SEPTEM > sette • raddoppiamento fonosintattico di consonante iniziale, in Toscana e It. centromerid., tra parole sintatt. legate • a ccasa < AD, o lleggo < AUT, e ssospiri < ET • It. centromerid. raddoppiamento in corpo di parola per assimilazione • lavoranno : coltivanno : anno, dove nn < ND rima con nn < NN (Jacopone) • It. settentr. le doppie latine diventano generalmente consonanti semplici (estraneità doppia/scempia), incertezze e ipercorrettismi • tela > tella, mano > manno

  15. Sonorizzazione • It. settentr. le occlusive sorde latine -P-, -T-, -K- diventano sonore: -b-, -d-, -g-. Ma -b- diventa -v- (fricativa labiodentale sonora), quanto a -C-, se seguono a, o, u si ha -g-, se no, se seguono e o i, si hanno affricate: • LUPU > lovo, ROTA > roda, FOCU > fogo

  16. Esiti di C, G +E, I • Nel lat. classico, si pronunciava kentum e ghentem, come kanem e gulam. Poi, la vocale E ha influenzato la consonante velare precedente, producendo affricata palatale sorda tś e affr. palatale sonora dſ’. • In Toscana e It. centromerid. si ha tśento (cento) e dſ’ente (gente). • In posizione intervocalica, si ha: • LUCE > lutśe e LEGE > ledſ’dſ’e (con raddopp. articolatorio).

  17. Esiti di C, G +E, I • In It. settentr. la vocale E ha influenzato la consonante velare precedente C e G, producendo affricata dentale, cui corrisponde z (anche ç) (poi, sibilante sorda e sonora): • CENTU > zento (tsento) con la sorda; poi > sento • GENTE > zente (dſente) con la sonora; poi > ſente • anche con C e G in posizione intervocalica si ha sibilante sonora: • LEGERE > leſer, DUCE > doſe, DICIT > diſe • G seguita da I tonica, dilegua: • SAGITTA > saetta, MAGISTRO > maestro, COGITO > coto

  18. Esiti di I (semicons.) e cons. + I (semicons.) • esiti di I, DI, SI: la diffusione del modello toscano nei testi settentr. provoca la coesistenza tra affricate palatali tosc. e affricate dentali (sibilanti) padane: • giugno e zugno < IUNIUM, bacio e baſo < BASIUM. • esiti di TI: in Toscana (affricata dentale sorda o sonora) • PLATEA > PLATIA > piazza (affr. dentale sorda intensa) • RATIONEM > ragione (affr. palatale sonora) mentre in It. settentr. (sibilante sorda o sonora) • PLATEA > PLATIA > piasa • RATIONEM > raſon • esito di LI: nel toscano letterario (poi it.) LI > l’ (anche l’l’) cioè l palatale: • migliaio, tagliassi, egli • ILLE AMABAT > elli amava > egli amava

  19. Esiti di I (semicons.) e cons. + I (semicons.) • l’evoluzione di NI > ń (n palatale) coincide con quella di GN • INGENIU > ingegno, SIGNUM > segno (lat. class. SIG-NUM)

  20. Esiti di cons. + L • esiti di BL, CL, FL, GL, PL iniziali e interni • FLOREM > fiore coesiste con floreale.

  21. Fenomeni generali • epitesi (aggiunta di vocale o sillaba finale) • di -e a monosillabi tonici: piùe; di -ne (It. centrale): si pòne; di -i a monosillabi tonici in -e: mei, tei (pisano e lucchese) • assimilazione vocalica • regressiva: salvatico < SALVATICUM, danaro< DENARIUM • progressiva: maladire < MALEDICERE • dissimilazione vocalica • regressiva: retondo < ROTUNDUM; • progressiva: vesporo < VESPERUM • dissimilazione consonantica • da r-r a d-r: fedire < FERIRE; tra nasali: veleno< VENENO • metatesi (scambio di posizione) • semicons.: MAGIDAM > maida > madia, AERA > aira > aria • consonanti: PETRAM > preta, FRUMENTUM > formento.

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