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La comunicazione pubblica e l’e-government

La comunicazione pubblica e l’e-government. Mattia Miani (mattia@mattiamiani.it). Obiettivi della modulo. Fornire a dei futuri specialisti dell’amministrazione gli elementi necessari per comprendere la funzione di comunicazione e il suo impatto nell’organizzazione

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Presentation Transcript


  1. La comunicazione pubblica e l’e-government Mattia Miani (mattia@mattiamiani.it)

  2. Obiettivi della modulo • Fornire a dei futuri specialisti dell’amministrazione gli elementi necessari per comprendere la funzione di comunicazione e il suo impatto nell’organizzazione • Illustrare le principali tematiche di innovazione tecnologica in atto nella pubblica amministrazione

  3. Dall’e-democracy all’e-government

  4. Obiettivi • Comprendere le origini delle applicazioni dell’informatica alla sfera pubblica • Comprendere l’evoluzione delle reti civiche

  5. Definizione Una Rete Civica è un ambiente telematico che si propone di promuovere e favorire la comunicazione, la cooperazione, lo scambio e l'erogazione di servizi fra i cittadini e tutti i soggetti, pubblici e privati (associazioni, Enti Pubblici, aziende), che costituiscono una comunità locale e, al tempo stesso, aprire la comunità locale alla comunicazione via rete con il resto del mondo (Fonte: AIReC 1997)

  6. Caratteristiche • Contesto originario in cui è ancora forte l’impulso per iniziative di e-democracy • Ancoramento nella comunità locale • Molteplicità di attori in gioco (comune, università, associazioni, ecc.) • Iniziativa pubblica o nonprofit

  7. Le funzioni delle reti civiche • Facilitazione della socialità • Democratizzazione • Partecipazione ai processi decisionali • Accountability dei politici eletti • Informazione e diritto d’accesso • Comunicazione e feedback • Erogazione servizi • Marketing territoriale

  8. Evoluzione delle reti civiche geli Usa

  9. Il movimento comunitario • Focus sui valori civici comunitari • Focus sulla dimensione partecipativa di democrazia • Etzioni, Glendon e Galston: Responsive Communitarian Platform • Institute for the Study of Civic Values http://www.iscv.org/

  10. Comunità, community, Internet • Duplice prospettiva: comunità su internet e internet per le comunità • Creazione di comunità virtuali e virtualizzazione di comunità reali

  11. Il community networking • Uso dell’informatica a fini “civici” • “Processo, facilitato dagli strumenti della comunicazione elettronica e dell’informazione, che migliora e potenzia la comunicazione e l’interazione umana in una comunità” (Morino Institute)

  12. Le free-net • Tom Grundner: da St. Silicon’s Hospital a Cleveland Free-Net (1984-1985) • National Public Telecomputing Network (1989-1996) • Center for Civic Networking (http://civic.net/ccn.html) • Associaton for Community Networking (http://www.afcn.org/)

  13. Elementi di una free-net • Community Bulletin Board • Town Hall • Conferenze • Q&A • Chat

  14. Alcuni esempi • Buffalo Free-Net • Santa Monica PEN • Blacksburg Electronic Village

  15. Il town meeting • Forma di autogoverno popolare • In versione elettronica: • Rete informativa • Processo di focalizzazione • Discussione • Voto finale • Progetto Minerva, Qube, Hawaii Televote

  16. Evoluzione delle reti civiche in Italia

  17. Le dimensioni del fenomeno Tutte delle città capoluogo (eccetto Agrigento) e oltre due terzi dei centri con più di 5000 abitanti (68,5%) dispongono di un sito web ufficiale (fonte: CENSIS-RUR-FORMEZ-FUNZIONE PUBBLICA 2002) Anche tutte le Regioni e tutte le province (eccetto Crotone, in costruzione, e Siracusa, non aggiornato negli ultimi sei mesi)

  18. Dall’e-democracy all’e-government Passaggio di prospettiva - ragioni • Insoddisfazione primi esperimenti di democrazia elettronica (es. Bologna) • Difficoltà ad applicare un modello di democrazia • Focus sulla modernizzazione della pubblica amministrazione • Ruolo delle multinazionali della consulenza • Centralizzazione delle politiche per la società dell’informazione

  19. L’ e-government

  20. Obiettivi • Fornire le principali linee guida del fenomeno di “digitalizzazione e informatizzazione della pubblica amministrazione” in Italia • Valutarne l’impatto per le relazioni con i cittadini e l’organizzazione degli enti locali

  21. Le politiche della Società dell’Informazione

  22. Principali tappe 1993: D.lgs 39/93 fissa le finalità dell’utilizzazione di sistemi informativi nella PA: a) miglioramento dei servizi; b) trasparenza dell'azione amministrativa; c) potenziamento dei supporti conoscitivi per le decisioni pubbliche; d) contenimento dei costi dell'azione amministrativa. Il Decreto legislativo dà vita all’AIPA (art. 4)

  23. Principali tappe • Nel 1995 prende avvia il progetto della RUPA e nel 1997 è istituito il Centro Tecnico dal 2000 presso la Presidenza del Consiglio • Le politiche per l’e-goverment sono a capo della Funzione Pubblica fino al 2001 (vedi firma digitale) • Nel 1999 è attivato il Forum per la Società dell’Informazione sempre presso la Presidenza del Consiglio • Nel 2001 nasce il dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie • Nel 2002 decreto per fondere CT e AIPA in una nuova agenzia • Nel 2003 nasce il CNIPA www.cnipa.gov.it

  24. Il piano e-government • Sulla scia delle prime linee guida europee (eEurope 2002) viene lanciato il primo piano e-gov italiano (giugno 2000). Punti qualificanti: • Punto di vista del cittadino • Ruolo di front office per gli enti locali • Sistemi di riconoscimento (CIE, firma digitale) • Portali nazionali • E-procurement • Finanziamenti con i proventi della gara UMTS

  25. Comitato dei Ministri per la Società dell’InformazioneI 10 obiettivi di legislatura per la digitalizzazione dell’amministrazione 13 febbraio 2002 1. Tutti i servizi ‘prioritari’ disponibili on-line. 2. 30 milioni di Carte d’Identità Elettroniche e Carte Nazionali dei Servizi distribuite. 3. 1 milione di firme digitali diffuse (entro il 2003). 4. 50% della spesa per beni e servizi tramite e-procurement. 5. Tutta la posta interna alla Pubblica Amministrazione via e-mail. 6. Tutti gli impegni e mandati di pagamento gestiti on-line. 7. Alfabetizzazione certificata di tutti i dipendenti pubblici eleggibili. 8. 1/3 della formazione erogata via e-learning. 9. 2/3 degli uffici della Pubblica Amministrazione con accesso on-line all’iter delle pratiche da parte dei cittadini. 10. Tutti gli uffici che erogano servizi dotati di un sistema di customer satisfaction.

  26. La seconda fase dell’e-government in Italia (2003-2004 La seconda fase dell’e-government ha come prerequisito la  definizione di una visione strategica comune tra stato, regioni ed enti locali, che è contenuta nel documento “L’e-government per un federalismo efficiente: una visione condivisa, una realizzazione cooperativa" Essa prevede la realizzazione di sette linee di azione: • Lo sviluppo dei servizi infrastrutturali locali (SPC) • Diffusione territoriale dei servizi per cittadini ed imprese • Diffusione territoriale e completamento dei servizi per lavoro e sanità • L’inclusione dei comuni piccoli nell’attuazione dell’ e-government • L’avviamento di progetti per lo sviluppo della cittadinanza digitale (e-democracy) • La promozione dell’utilizzo dei nuovi servizi presso cittadini e imprese • La formazione e l’assistenza per gli enti locali

  27. Politiche europee: eEurope 2005 • Linee guida non vincolanti • Aggiornamento di eEurope 2002 • Le linee guida suggeriscono linee di azione per creare il contesto dove si possa sviluppare un’infrastruttura a banda larga come luogo di erogazione di servizi concreti. Servizi e infrastrutture sono in rapporto di interdipendenza • Broadvand, e-government, e-health, e-learning, e-business

  28. La visione Entro il 2005 l’Europa dovrà avere: – moderni servizi pubblici on-line: e-government e-learning e-health – una dinamico ambiente di e-business E, come facilitatore di questi – diffusa disponibilità di accesso a banda larga a prezzi competitivi – una struttura dell’informazione sicura

  29. Comunicazione della Commissione sull’e-government (sett. 2003) eGovernment is defined here as the use of information and communication technologies in public administrations combined with organisational change and new skills in order to improve public services and democratic processes and strengthen support to public policies. eGovernment is an enabler to realise a better and more efficient administration. It improves the development and implementation of public policies and helps the public sector to cope with the conflicting demands of delivering more and better services with fewer resources.

  30. G8 e E-government Okinawa Charter on Global Information Society (2000): • Information and Communications Technology (IT) is one of the most potent forces in shaping the twenty-first century. Its revolutionary impact affects the way people live, learn and work and the way government interacts with civil society

  31. Dotforce and implementation teams • National e-strategies • Access and connectivity • Human capacity and knowledge • Enterprise and Enterprenourship • Global Policy Participation • ICT for Health • Local Content and Applications • See www.dotforce.org

  32. World Summit on Information Society • 2002 Ginevra – 2005 Tunisi • Visione comune sull’ICT per lo sviluppo umano • Organizzato dall’ITU per l’ONU

  33. Strumenti di e-government

  34. La rete civica

  35. Legge 7 giugno 2000, n. 150, Artt. 2 e 8 La rete civica… • rientra nell’elenco, per forza di cose aperto, degli strumenti di cui la pubblica amministrazione si può avvalere per comunicare con i cittadini (art. 2, comma 2). • rientra fra le competenze dell’Urp fra le cui funzioni è si ricorda promuovere l’adozione di sistemi di interconnessione telematica e coordinare le reti civiche(art. 8, comma 2, lettera c)

  36. DPR 21.9.2001, N. 422Allegato A - Criteri, modalità e contenuti degli interventi formativi Nell’ambito dei corsi di formazione per addetti e responsabili Urp devono essere trattati, di norma: • le tecniche e gli strumenti della comunicazione e dell’informazione, l’utilizzo delle nuove tecnologie e la qualità della comunicazione pubblica su Internet

  37. Direttiva del Dipartimento della Funzione Pubblica 7 febbraio 2002Attività di comunicazione delle P.A. • Nuove tecnologie e banche dati per informatizzare i flussi di comunicazione interna • Ridisegno dei processi organizzativi in funzione della comunicazione interattiva • Promozione reti civiche: espansione del ruolo dell’Urp a “terminale di banche dati”.

  38. Direttiva del Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie del 21 dicembre 2001Linee guida in materia di digitalizzazione dell’amministrazione Focus: L’ Ufficio Digitale. Possibilità per i cittadini di processare elettronicamente una pratica (tramite la gestione informatica dei flussi documentali)

  39. Circolare Funzione Pubblica n. 313 marzo 2001Linee guida per l’organizzazione, l’usabilità e l’accessibilità dei siti web delle pubbliche amministrazioni “I siti devono essere accessibili. Essi devono essere progettati in modo da garantire la loro consultazione anche da parte di individui affetti da disabilità fisiche o sensoriali, o condizionati dall'uso di strumenti con prestazioni limitate o da condizioni ambientali sfavorevoli”

  40. Circolare 3/2001 - Continua “I siti devono essere usabili. L'usabilità del Web implica che le informazioni debbano essere organizzate e strutturate in maniera da garantire la massima fruibilità. Prerequisito di ogni progettazione di un sito è l'identificazione delle tipologie di pubblico al quale è rivolto. E' importante che vi sia uno sforzo per immaginare come il Web sarà visto e usato dai suoi utenti una volta realizzato, tenendo conto della varietà delle caratteristiche personali, sociali e culturali dei cittadini”

  41. Circolare 3/2001 - Continua “Il Web dovrebbe essere utilizzato per pubblicare tutta l'informazione di rilevanza pubblica relativa alle attività generate dall'amministrazione, provvedendo alla validazione e al regolare aggiornamento delle informazioni. Le informazioni obsolete sono inutili e danneggiano la reputazione del sito Web, oltre che dell'amministrazione che lo gestisce”

  42. Circ. 6 settembre 2001, n. AIPA/CR/32 Criteri e strumenti per migliorare l'accessibilita' dei siti web e delle applicazioni informatiche a persone disabili “...ogni attività di progettazione deve tenere conto della varietà di esigenze di tutti i potenziali utilizzatori. Questo principio, applicato ai sistemi informatici, si traduce nella progettazione di sistemi, prodotti e servizi fruibili da ogni utente, direttamente o in combinazione con tecnologie assistive”.

  43. Comunicazione della Commissione 25 settembre 2001 sul piano d’azione e-Europe 2002 - Accessibilità dei siti web pubblici e al loro contenuto In questo documento la Commissione, ricollegandosi al Piano eEurope 2002, sottolinea l’importanza dell’adeguamento dei siti web pubblici (a partire da Europa.eu.int) ai requisiti dettati dal WAI. L’uso delle linee guida WAI viene definito uno strumento di policy.

  44. Risoluzione del Consiglio d’Europa 25 marzo 2002 sul piano d’azione e-Europe 2002 - Accessibilità di siti web pubblici – Accesso per persone con handicap “Il Consiglio dell’Unione Europea esorta gli Stati membri e la Commissione a tener presente l’esigenza che i contenuti digitali siano accessibili, ad esempio imponendo l’attuazione delle Linee guida” (per l’accessibilità dei contenuti web elaborate dal Consorzio W3C)

  45. La legge sull’accessibilità • Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici • Approvata al Senato il 17 dicembre (in sede legislativa della Commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni) • Focus sui requisiti dei contratti (che devono prevedere l’accessibilità pena la nullità) • I privati possono farsi certificare • In attesa dei decreti attuativi

  46. Best Practice: Monet Il comune di Modena ha recepito gli standard di accessibilità, usabilità e aggiornamento del sito: Per l’aggiornamento si distingue fra oagine con informazioni “con scadenza”, dinamiche e statiche. http://www.comune.modena.it/home2002/standard/index.shtml

  47. L’impatto organizzativo “L'attività di progettazione e di sviluppo del sito deve essere opportunamente inserita nel contesto organizzativo dell'amministrazione. Il Web è uno strumento comunicativo in grado di modificare i flussi informativi all'interno di una organizzazione e tra essa e l'esterno”

  48. I portali nazionali per i servizi ai cittadini e alle imprese

  49. Alcuni esempi • Italia.gov.it (dal 2002) • www.gazzettaufficiale.it (dal 2001) • Sistema unificato dei centri per l’impiego (dal 2001) • Prossimamente: imprese.gov.it

  50. L’interconessione delle reti e delle banche dati

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