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Il mantello dell’ invisibilità

Il mantello dell’ invisibilità. I personaggi. Leggi la storia. IL MANTELLO DELL ' INVISIBILITA'.

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Il mantello dell’ invisibilità

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Presentation Transcript


  1. Il mantello dell’ invisibilità I personaggi • Leggi la storia

  2. IL MANTELLO DELL ' INVISIBILITA' Era la vigilia di Natale e Kevin Incaston era seduto sul soffice divano in pelle, stava guardando pensieroso il fuoco rosso del caminetto di casa Midly.Kevin si toccò i capelli neri che gli scendevano fino agli occhiali di stile antico, poi pensando ai lavori che doveva fare anche quella sera diventò più triste e rassegnato del solito. Kevin Incaston era stato adottato dalla famiglia Midly, una famiglia che anche se ricca lo trattava molto male. Ad un certo punto si sentì in tutta la casa la signora Midly che urlò:”Kevin Incaston dove sei?”:”Sono qui signora Midly !” Rispose Kevin con tono preoccupato. La signora Midly scese dalle scale di legno con la testa rivolta in basso, tutt’un tratto l’alzo e disse:”Kevin, hai ordinato le pizze ?” ”Bè in e-e-effetti….ancora no.” Disse Kevin impaurito. Durante la conversazione scese David, il cugino di Kevin che disse :”Come mai non mi hai lucidato le scarpe, verme!” Kevin, dopo quell’ insulto diventò rosso dalla rabbia e stava per rispondergli quando, scese Vernon Midly il capo famiglia. 1

  3. ” Ma Insomma state zitti,e tu Kevin Incaston non provare più a insultare David, capito ?” disse. Kevin Incastron stava per rispondergli che David era una palla di lardo e aveva ragione visto che pesava 50 kg ma non aveva il coraggio di rispondergli e perciò andò ad ordinare le pizze, zitto, zitto. Dopo una frugale cena a base di pane e formaggio per Kevin e a base di pizza per la famiglia Midly, Kevin Incaston si trovò buttato sul suo letto a pensare ”Come mai non reagisco? In fondo David ha solo 11 anni come me! Vorrei un regalo da Babbo Natale che mi permettesse di andarmene da questa stupida famiglia!” Subito dopo si addormentò, ma non sapeva di aver espresso un desiderio che si stava per avverare. La mattina dopo, la sveglia di Kevin suonò alle 5:30 di mattina, visto che doveva preparare la colazione. 2

  4. Si tolse di dosso le coperte bruscamente e si mise le ciabatte che erano sotto il letto. Si alzò in piedi e barcollando di qua e di là andò in bagno a lavarsi la faccia, subito dopo andò in cucina e preparò: frittelle, succo di frutta, latte, tè, caffè, e alla fine andò di nuovo in camera, mentre apriva la porta rimase davvero sorpreso. Appena entrato in camera vide sulla scrivania un folletto dalla pelle color verde scuro, che gli disse:”Buongiorno signor Kevin Incaston, sono sicuro che si starà chiedendo chi sono io, vero? Ebbene, visto che non mi vuole rispondere gli dico io chi sono, io sono il folletto del Natale! Sono venuto nella vostra casa per incontrarvi !” ”Cosa v-v-vuole da m-m-me?” Rispose Kevin preoccupato. Sulla faccia del folletto si levò un ghigno malefico, poi continuò il discorso: ”Beh ,in effetti io sono venuto qui da te perché voglio che tu cominci una nuova vita! Ti spiego meglio, io sono qui perché voglio che tu abbia questi doni!” 3

  5. Subito dopo prese dalla sua valigia nera di pelle un mantello, una pietra e una bacchetta e infine diede questi tre oggetti a Kevin dicendo:”Questi regali ti serviranno per salvarti la vita da questa famiglia, con questi regali che ora ti faccio potrai scappare!” ”Ma come si usano?”disse Kevin sempre più entusiasta. ”Ora ti spiego! disse il folletto. Vedi, questo mantello ti renderà invisibile, la pietra potrà resuscitare fino a 3 morti e infine la bacchetta ti permetterà di fare magie al di fuori delle capacità umane!” Prima che Kevin potesse chiedergli spiegazioni, il folletto sistemandosi l’abito regale che possedeva disse: ”Vai a nord finchè non troverai le montagne e arrampicati, alla fine troverai una caverna che ti porterà in un posto davvero magico, Kevin usa quegli strumenti con cura ti raccomando!” 4

  6. Poi scomparve, e Kevin ancora scioccato guardò gli oggetti che teneva in mano, poi partì. Dopo pochi minuti era fuori dalla porta di casa sua, con i capelli che gli sventolavano all’aria, poi guardò l’alba che si levava sopra le montagne, fece il primo passo, poi il secondo, poi il terzo, infine era già arrivato ad una fattoria sperduta quando un branco di lupi gli si raggruppò attorno, allora Kevin decise di tirare fuori i 3 regali datigli dal folletto. Prese il mantello e se lo mise attorno, poi visto che i lupi sì erano distratti, uno dopo l’altro vennero spazzati via dal raggio tagliente della bacchetta, e alla fine Kevin soddisfatto s’incamminò verso le montagne. Alla sera alloggiò in una casetta creata dalla formidabile bacchetta. La mattina dopo s’incamminò nuovamente e incontrò un cane da caccia che lo stava per attaccare, ma Kevin velocemente sfoderò la bacchetta che gonfiò il cane come un palloncino, il cane volò nel cielo azzurro. 5

  7. Kevin alla fine arrivò davanti alle imponenti montagne, a quel punto si accampò nella speranza di trovare una soluzione per scalare le montagne. Alla fine decise, usò la pietra che fece rivivere un acterodattilo che lo portò in cima alla montagna, Kevin entrò nella caverna buia, e con la bacchetta fece luce, appena vide cosa c’era dentro la caverna restò di stucco: era gigante, era enorme, era innaturale, era una tarantola ultragigante e stratosferica altro che casa dei sogni, quello era un vero incubo. A quel punto Kevin decise che la cosa migliore da fare era usare la pietra e resuscitare un’altra tarantola, e così fece, ma non aveva capito che le tarantole giganti non si uccidono tra loro anzi si sarebbero spartite Kevin e se lo sarebbero mangiato, allora Kevin pensò, pensò, e alla fine prima che il pungiglione lo trapassasse Kevin evocò un Tirannosauro-Rex che gli lasciò il tempo di fuggire con l’acterodattilo, mentre lui lottava contro le due tarantole. 6

  8. Poi tornò a casa e rivide l’elfo, e gli disse: “Mi hai imbrogliato, volevi farmi morire, vero?”. L’elfo raccontò che la tarantola lo aveva costretto a dargli carne umana, poi disse: “Ma io non volevo che morissi, anzi ti ho dato gli oggetti, apposta perché volevo che tu vincessi, ti prego perdonami!” ”Lo farò!” rispose Kevin: “ma da oggi voglio dei genitori buoni!” L’elfo accontentò il suo desiderio e Kevin visse da re. FINE 7

  9. nicolina kevin

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