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Prevenire oggi i disturbi di domani

Prevenire oggi i disturbi di domani. Campagna UIL – ITAL Sulla prevenzione dei rischi per l’apparato muscolo scheletrico e i riconoscimenti di danni di origine professionale Le ragioni della campagna Gabriella Galli: Resp. Ufficio salute e sicurezza UIL nazionale.

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Prevenire oggi i disturbi di domani

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  1. Prevenire oggi i disturbi di domani Campagna UIL – ITAL Sulla prevenzione dei rischi per l’apparato muscolo scheletrico e i riconoscimenti di danni di origine professionale Le ragioni della campagna Gabriella Galli: Resp. Ufficio salute e sicurezza UIL nazionale

  2. Informazione e Consultazione susalute e sicurezza nel lavoro: le ragioni della campagna (1) • secondo il D.Lgs.626/94 e la nuova Legge 123 dell’agosto 2007, rappresentano diritti dei lavoratori/lavoratrici e dei loro rappresentanti (Rls)… • …ma sono anche fattori di efficienza ed efficacia del sistema di gestione della prevenzione aziendale!

  3. La valutazione del rischio per essere efficace… non è solo una “questione dei tecnici” ma deve attuare il coinvolgimento dei lavoratori • “E’ necessario che chiunque sia la persona che si occupa della definizione dei rischi, un dipendente o un consulente esterno, attui un vero e proprio dialogo con i lavoratori…” • “I dipendenti sono infatti in grado di richiamare l’attenzione su pericoli che per la loro stessa natura risulta difficile evidenziare. Si tratta per lo più di problemi che possono derivare dall’organizzazione del lavoro, dal modello di attività svolte o dal posto di lavoro. I dipendenti possono mettere in rilievo procedure che creano loro difficoltà, o per ritmi troppo rapidi che comportano rischi/stress, o perché il lavoratore deve adottare posizioni scomode e innaturali”. Commissione dell’Unione Europea - Orientamenti sulla valutazione del rischio, 1994

  4. Saper valutare i rischi… • è un obbligo per il datore di lavoro • una competenza del Responsabile del Servizio di prevenzione protezione • una opportunità per il Rls/Rlst di dialogare con maggiore consapevolezza con il datore di lavoro e con tutte le figure del Sistema di prevenzione aziendale

  5. Lavoratori/lavoratrici: i disturbi muscolo scheletrici le ragioni della campagna (2) • Secondo Eurostat rappresentano il 45% delle patologie professionali gestite dai sistemi assicurativi degli Stati membri UE • Il 62% dei lavoratori europei denuncia movimenti ripetuti della mano e del braccio per più del 25% del tempo di lavoro (Fondazione di Dublino) • Il 50% dei lavoratori europei denuncia di operare costretto in posture disagevoli o faticose per almeno il 25% del tempo di lavoro. (Fondazione di Dublino) • Negli Usa i WMSDs rappresentano il 65% di tutte le patologie occupazionali (Università di Filadelfia)

  6. Le iniziative della Commissione dell’Unione Europea • La Strategia 2002-2006 prevedeva “la necessità di adattare la legislazione esistente all'insorgenza di disturbi del sistema muscolo-scheletrico” • La Strategia 2007 –2012 prevede “il proseguimento delle consultazioni in corso con le parti sociali, per l’avvio di lavori relativi a iniziative destinate a rafforzare la prevenzione dei rischi: per l’apparto muscoloscheletrico…(Proposta di un Accordo tra le parti sociali a livello comunitario)

  7. L’Agenzia europea di Bilbao • Settimana europea 2000 “Volta le spalle alle patologie muscoloscheletriche” • Settimana/Campagna europea 2007 (22- 26 ottobre)“Allegerisci il carico” con un approccio gestionale integrato che abbracci la prevenzione (valutazione dei rischi), il mantenimento, la riabilitazione e la reintegrazione di lavoratori già affetti dalle patologie dell’apparato muscoloscheltrico

  8. La campagna gestita dal Focal point nazionale – Gli obiettivi • Affrontare globalmente i tre gruppi di fattori di rischio: • Movimentazione • Movimenti ripetuti • Postura • Realizzare il coinvolgimento di datori di lavoro, lavoratori, rspp, medici di base, medici competenti, scuole

  9. La Uil e l’Ital aderiscono alla Campagna europea 2007 • Incontro nazionale con la rete dell’Ital (giugno 2007) • Incontro con il Coordinamento nazionale salute e sicurezza Uil Categorie e territori (luglio 2007) • Produzione brochure Ital Uil (luglio 2007) • Pianificazione e programmazione di iniziative territoriali/categoriali con Rls e Rsu utilizzando i materiali prodotti dal Focal Point dell’Agenzia europea e dall’Ital/Uil (settembre 2007- marzo 2008)

  10. La differenza tra malattie attese, denunciate e riconosciute le ragioni delle campagna (3) • In Francia il numero di denunce di WMSDs dal 1993 al 1999 è salito del 350%, passando da 2.165 casi a 11.095 . Nel 2002 sono stati riconosciuti 21.000 casi di WMSDs degli arti superiori su 31.000 casi di malattie professionali nel complesso. • In Spagna nel 2000 i casi di WMSDs cono stati 15.500 su un totale di 19.600 casi di malattie professionale • Anche in Italia le denunce relative a patologie dell’apparato muscoloschletrico e del sistema nervoso periferico sono cresciute: (artropatie, sindromi del tunnel carpale e discopatie) le quali sono al terzo posto tra le cause di invalidità dopo le ipoacusie e le malattie cutanee. Ma se nell’anno 2005 su circa 26.000 denunce di MP, 1/3 dei casi (8.088 denunce) ha riguardato patologie muscolo scheletriche, solo meno di ¼ di queste denunce hanno ottenuto il riconoscimento dell’origine professionale della patologia da parte dell’INAIL.

  11. Fuori dell’azienda Per le difficoltà/ lentezze frapposte dall’Inail Per l’ignoranza dei medici di famiglia … In azienda Per le carenze e i limiti dell’operato di chi valuta i rischi: Rspp e Medico competente (cosa compare nella cartella sanitaria e di rischio?) … I problemi non emergono, i danni non si riconoscono, non si fa prevenzione

  12. Le malattie professionali cambiano… ma arriva sempre prima il danno e poi la prevenzione: come accorciare i tempi? Ruolo di connessione che può svolgere il Sindacato nelle sue componenti: Patronato Aziendale/Categoria Uil

  13. Il lavoro congiunto svolto attualmente da Uil e Ital si esplica: • nel difficile confronto istituzionale per la definizione delle nuove Tabelle delle malattie professionali (in corso) • nella ricerca attiva delle Malattie professionali (Progetto Mal Prof) (in prospettiva entro l’inizio del 2008) • nel promuovere il miglioramento delle prestazioni dei medici (di base, competenti, del patronato) • nel promuovere la crescita di consapevolezza sui temi di prevenzione e riconoscimento del danno tra Rls e Rsu

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