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Searle, La mente

Searle, La mente. Tesi centrale. La mente è un fatto naturale . Proprietà biologica di un organismo vivente. Indagabile scientificamente . MA Non può essere ridotta alla componente fisico-materiale. Esistenza di un’ontologia soggettiva .

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Presentation Transcript


  1. Searle, La mente

  2. Tesi centrale • La mente è un fatto naturale. • Proprietà biologicadi un organismo vivente. • Indagabile scientificamente. • MA • Non può essere ridottaalla componente fisico-materiale. • Esistenza di un’ontologia soggettiva. La mente, per Searle, emerge dall’attività neurobiologica. Quest’ultima può essere descritta in modo completo in terza persona, ma lo stesso non vale per gli stati mentali emergenti.

  3. Persone, intenzionalità e significato Quel libro è un mattone

  4. Filosofia della mente e antropologia Fenomeni mentali Persona Realtà NB: per Cartesio i cervelli non potevano essere coscienti, perché li considerava meramente materiali.

  5. Mentale e fisico

  6. Ontologia soggettiva • Una sensazione esiste se c’è un soggetto che la prova. Meccanismo della sete: La sensazione avviene a un livello più alto di quello di sinapsi e neuroni.

  7. Naturalismo biologico • 1. Gli stati coscienti sono fenomeni reali del mondo reale. • 2. Gli stati coscienti sono causati interamente dai processi neurobiologici cerebrali di livello inferiore. Gli stati coscienti sono perciò causalmente riducibili ai processi neurobiologici. Non hanno una vita autonoma, indipendente dai processi neurobiologici.

  8. Naturalismo biologico/2 • 3. Gli stati coscienti sono realizzati nel cervello quali caratteristiche del sistema cerebrale, e dunque esistono ad un livello più alto di quello dei neuroni e delle sinapsi. I singoli neuroni non sono coscienti, ad essere coscienti sono parti del sistema cerebrale costituito dai neuroni. • 4. Gli stati coscienti sono caratteristiche reali del mondo reale e hanno efficacia causale: la mia sete causa la mia azione.

  9. Coscienza • È un processo che avviene nel cervello. • Non è riducibile ai processi neurobiologici di terza persona. • Ha un’ontologia di prima persona. • È formata quindi dai processi cerebrali coscienti.

  10. Sopravvenienza • Dire che un fenomeno A sopravviene su un fenomeno B significa dire che A dipende totalmente da B in modo tale che ogni mutamento delle proprietà di A deve essere correlato a un mutamento delle proprietà di B. • La coscienza sopravviene sui processi cerebrali. • La sopravvenienza della coscienza sui processi cerebrali è causale. • I processi cerebrali, a livello di attività neuronale, non costituiscono la coscienza; piuttosto, l’attività neuronale, al livello più basso, causa la proprietà di livello più alto o di sistema, la coscienza.

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