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I GRECI

I GRECI “In tutta la storia dell’umanità forse niente è così sorprendente e così difficile da spiegare come l’improvviso sorgere della civiltà in Grecia “ (Bertrand Russell) Atteggiamento filosofico di base = passione per il sapere rivolta a tutta la realtà, a ogni cosa.

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Presentation Transcript


  1. I GRECI • “In tutta la storia dell’umanità forse niente è così sorprendente e così difficile da spiegare come l’improvviso sorgere della civiltà in Grecia“ (Bertrand Russell) • Atteggiamento filosofico di base = passione per il sapere rivolta a tutta la realtà, a ogni cosa. • 2) Metodo razionale, cercare le spiegazioni all’interno della realtà, della natura • 3) Puro desiderio di conoscere e contemplare la verità

  2. Questo atteggiamento coesiste, naturalmente, con l’arte e la religione Entrambe cercano di cogliere la totalità del reale: Arte con il mito e la fantasia Religione con le credenze e la fede

  3. I greci scoprirono la potenza della loro ragione, improntarono del loro genio la letteratura, diedero origine alla scienza e alla filosofia. Rinnovarono profondamente anche la matematica che presso gli egizi era un’arte empirica e che divenne nelle loro mani un ragionamento rigoroso basato su premesse generali. Essi furono profondi innovatori della medicina.

  4. LA MEDICINA GRECA 1) Medicina mitologica e teurgico-religiosa 2) Medicina Laica (Medicina Ippocratica di derivazione naturalistica) 3) Medicina post-ippocratica (medicina ellenistica e delle sette mediche)

  5. Medicina Mitologica e teurgico-religiosa Basata sul culto Asclepio (Esculapio nel mondo romano), Dio greco figlio della ninfa Coronis e del Dio Apollo, nato per parto cesareo. Era raffigurato con galli che significavano la vigilanza un serpente, simbolo di rigenerazione, della salute e della lunghezza della vita. Proviene dalle profondità della terra e quindi può portare le virtù delle piante medicinali. E’ diventato il simbolo della medicina.

  6. Aula Scarpa Università Pavia

  7. Spesso, a partire da VII sec. D. C. simbolo della medicina è diventato il caduceo (verga con due serpenti affrontati). In realtà simbolo di Mercurio (Hermes per i greci), il messaggero degli dei. Caduceo deriva dal latino Cadùceum a sua volta derivato dal greco Chèrucheion che significa “insegna dell’araldo” (cioè insegna di Hermes o Mercurio) Caduceo Nell’Opera Omnia di Ippocrate Basilea 1538

  8. Altre divinità della medicina Figli di Asclepio: Igea che rappresenta l’igiene e la medicina preventiva Panacea dea della terapia (gli alchimisti così chiamavano il rimedio che poteva guarire tutte le malattie) Asclepio e Igea (Musei e Gallerie Pontificie, Città del Vaticano)

  9. Il serpente non era l’aspide velenoso ma l’Elaphelongissima, il colubro di Asclepio. La sua lunghezza varia da 50-60 cm a 140 con una punta record di 225 cm Vive arrampicato sugli alberi e si nutre di topi, uccelli e piccoli sauri.

  10. Presupposti della medicina religiosa: le malattie erano temute come castighi. Per sanarle si invocavano gli dei con preghiere, sacrifici e scongiuri. Dove si esercitava la medicina religiosa focalizzata nel culto di Asclepio? In speciali templi dedicati ad Asclepio (Ascklepieia) retti dai sacerdoti di Asclepio. I primi compaiono in Tessaglia nel VI sec.; nel quarto secolo sono diffusi in tutta la Grecia. Il più importante era ad Epidauro nel Peloponneso, ma importanti erano anche quelli di Kos di Pergamo e dell’Acropoli d’Atene.

  11. Asclepieion: agglomerato di edifici dedicati al culto di Asclepio. Comprendevano: Il tempio vero e proprio con la statua del dio Asclepio e di componenti della sua Famiglia (Igea, Panacea); 2) Tholos, edificio circolare, forse sorta di mausoleo di Asclepio o terrarium per serpenti sacri; 3) Abaton o sala dell’incubazione

  12. Cosa facevano gli ammalati nel tempio? Vi erano regole precise e ritualizzate 1) dovevano astenersi da determinati cibi 2) indossare una particolare veste bianca 3) fare un’offerta al dio 4) si sottoponevano alla pratica dell’incubazione nell’Abaton (pratica di chi dorme per avere responsi e sollievo dalle malattie). Ci si stendeva nel giaciglio e si attendeva l’arrivo di Asclepio nelle sembianze di un sacerdote. Probabilmente venivano somministrate delle sostanze droganti che amplificavano l’impatto emotivo dell’evento.

  13. Nelle pratiche rituali venivano sfruttati i serpenti del genere Elaphe. Da molte tavolette votive e da una iscrizione a Epidauro risulta che i serpenti venivano fatti leccare le ferite per favorire la riparazione tissutale. Nella saliva del serpente è stato identificato l’Epidermalgrowth factor che favorisce questi processi

  14. Lancet. 1992 Jul 25;340 (8813):223-5 Healing rituals and sacred serpents. L R Angeletti, U Agrimi, C Curia, D French, R Mariani-Costantini Votive tablets found during the excavation of shrines of the Graeco-Roman god of medicine (Asklepios or Aesculapius) associate the healing of superficial lesions with contact with the oral cavity of non-poisonous serpents. We suggest that this may have been the empirical exploitation of the healing properties of salivary growth factors. By immunohistochemistry and immunoblotting we demonstrate the expression of the epidermal growth factor and its receptor in the oral, upper digestive, and salivary epithelia of Elaphe quatuorlineata, a species probably used in healing rituals.

  15. Era proibito lasciarsi morire, inumare o abbandonare un cadavere nell’area di un tempio. Secondo le leggi sacre dell’antica Grecia cadaveri erano considerati fonte di contaminazione. Chi entrava in contatto con un cadavere diventava “impuro” ed era escluso dai santuari per un periodo variabile da 2 a 41giorni. Anche il rinvenire un singolo osso umano era in grado (secondo alcune leggi sacre) di contaminare una comunità e soltanto appositi riti “catartici” la potevano purificare.

  16. MEDICINA IPPOCRATICA Accanto alla medicina dei templi di Asclepio nel V secolo andò formandosi una medicina laica (cioè non esercitata dalla casta sacerdotale). Veniva tuttavia fatta originare da Asclepio ed i membri di questa famiglia venivano chiamati Asclepiadi. Il più famoso di questi fu IPPOCRATE di Kos (460 a.C. circa 370 a. C.) Apprese la medicina in famiglia perché il sapere si trasmetteva di padre in figlio.

  17. Con Ippocrate la medicina diventa una: -scienza, ossia una forma di conoscenza perseguita con un preciso metodo -professionebasata sulla competenza professionale

  18. Della sua vita si sa poco. Viaggiò molto (Atene, Libia, Egitto, Mar Nero). Attorno ai 40 anni esercitò in Tessaglia. Ebbe tre figli Tessalo, Dracone ed una figlia che sposò Polibo, un medico che divenne suo successore fra gli Asclepiadi di Kos Corpus Hippocraticum: circa 60 opere nessuna delle quali è con sicurezza stata redatta da Ippocrate. Ma comunque ne è considerato in gran parte l’ispiratore.

  19. Da chi venne influenzata la medicina ippocratica 1) Dall’indirizzo razionale delle scuole filosofiche antiche. 2) Dall’esperienza dei medici e dei chirurghi degli eserciti e delle palestre. 3) Dalle esperienze millenarie delle antiche civiltà orientali 4) Dalla tradizione dei templi di Asclepio.

  20. L’originalità dell’opera di Ippocrate: 1) Separazione della medicina dalla religione 2) Rivoluzione metodologica. L’indagine diagnostica è basata sull’osservazione ed il ragionamento. Observatio et ratio. 3) Fisiopatologia umorale (dottrina degli umori) 4) Terapia basata su due elementi fondamentali a) prima di tutto non nuocere (primum non nocere) b) secondo aiutare il potere risanatore della natura (vis medicatrix naturae) 5) Fondazione della deontologia medica (doveri e compiti del medico e del personale sanitario) con il Giuramento di Ippocrate che costituisce la Magna Charta comportamentale del medico.

  21. 1) SEPARAZIONE DELLA MEDICINA DALLA RELIGIONE ATTEGGIAMENTO NATURALISTICO“nessuna malattia è più divina o più umana di un’altra perché ogni malattia ha una causa naturale e non si produce senza di essa”. Esemplare è il libro “Sul male sacro” consacrato alla trattazione dell’epilessia. Per l’autore ippocratico del “male sacro”l’epilessia trovava la sua spiegazione in cause naturali.

  22. 2) METODOLOGIA DIAGNOSTICA Basata sulla osservazione minuziosa del malato sensi + intelligenza Observatio et ratio Facies preagonica o ippocratica (naso affilato, occhi infossati, tempie scavate, viso giallo o nero, livido). Dita ippocratiche o dita a bacchetta di tamburo (ins. respiratoria cronica) Respiro di Cheyne - Stokes (la pausa era già stata descritta da Ippocrate

  23. Ancora: Descrisse l’aura visiva della emicrania Forse fu il primo a descrivere i sintomi dell’emorragia subaracnoidea Descrisse anche un caso di paralisi del braccio destro con afasia

  24. L’osservazione anatomica era basata sulla dissezione degli animali. Non si praticava la dissezione sul cadavere umano considerato impuro. Esame diretto esterno del corpo, secondo il detto di Anassagora “il visibile e l’occhio dell’invisibile” Palpazione Auscultazione (diretta)

  25. Ippocrate pone al centro delle funzioni mentali il cervello. Anche per Platone le funzioni superiori sono legate al cervello - Concezione encefalocentrica In opposizione si trova Aristotele secondo il quale l’organo deputato alle funzioni mentali è il cuore - concezione cardiocentrica. Dicotomia che rimarrà fino al Diciassettesimo secolo

  26. “Bisogna che gli uomini sappiano che da null’altro si formano i piaceri e la serenità e il riso e lo scherzo, se non dal cervello, e così i dolori, le pene, la tristezza, e il pianto. E soprattutto grazie ad esso pensiamo e ragioniamo e vediamo ed udiamo, e giudichiamo sul brutto e sul bello, sul cattivo e sul buono, sul piacevole e sullo spiacevole (..). Ed è a causa del cervello stesso se impazziamo, e deliriamo, e ci insorgono incubi e terrori (sia di notte sia di giorno), e insonnia e smarrimenti strani, ed apprensioni senza scopo, ed incapacità di comprendere cose consuete, ed atti aberranti (..). Per queste vie ritengo che il cervello svolga l’azione più importante nell’uomo (..)”.

  27. 3) FISIOPATOLOGIA UMORALE Alla base vi è uno schema quaternario che regola ogni fenomeno naturale (che emerge nel V-IV secolo). 1) 4 punti cardinali 2) 4 stagioni 3) 4 età della vita 4) 4 elementi (Empedocle): terra, acqua, aria, fuoco 5) 4 qualità: secca, umida, fredda, caldo.

  28. Nel corpo umano: 4 elementi vitali o umori: sangue, flegma (linfa o pituita), bile gialla e bile nera (atrabile da atra nera bilis bile detta anche mélan nero colé bile). 4 qualità: caldo, freddo, secco, umido. L’uomo è come un vaso in cui si trovano mischiati gli umori. Se questi si separano o vi è un deficit o un eccesso di umori in un dato organo (materia peccans) si ha la malattia.

  29. L’eccesso di umori può essere eliminato con il salasso, con emetici, lassativi e purganti oppure con sostanze irritanti sulla mucosa nasale (cipolle triturale, pepe etc).

  30. Rapporti di corrispondenza tra umori - qualità -stagioni Umore Qualità Stagione sangue umido-caldo primavera flegma umido-freddo inverno bile gialla secca-calda estate bile nera secca-fredda autunno

  31. 4) TERAPIA 2 principi teorici: La Natura (physis) è il punto di riferimento della pratica medica b) Assecondare la forza risanatrice della natura (vis medicatrix naturae) che si esprime sia con reazioni generali (febbre) che locali (infiammazione)

  32. 2 principi pratici Prima di tutto non causare danni (primum non nocere) b) Curare con il contrario (contraria contrariis curantur) Caldo con il freddo, umido con il secco etc. (febbre con rinfrescanti, diarrea con astringenti etc). E’ l’opposto del principio dell’omeopatia di Hahnemann (Similia similibus curantur)

  33. Ortopedia e Chirurgia: Era indispensabile conoscere le ossa e l’anatomia della colonna vertebrale. Era praticata soprattutto la chirurgia ortopedica (riduzione delle fratture e bendaggio delle membra, lussazioni. Trapanazione del cranio

  34. I medici ippocratici distinguevano fra pus buono e cattivo Pus= essudato formato da prodotti della distruzione tessutale batteri e cellule polinucleate degenerate. Pus buono=bianco, omogeneo, senza sangue, inodore (pus bonum et laudabile) Pus cattivo=giallastro, striato di sangue e maleodorante. Sono ovviamente entrambi dannosi e da eliminare (anche se il primo lo è meno perché più “insaccato” e meno diffusibile e infiltrante). I medici Ippocratici cercavano in tutti i modi di stimolare la produzione del primo tipo e incidevano il secondo.

  35. Malattie femminili: una delle novità della medicina Ippocratica è l’emergere di una letteratura medica sulle malattie femminili. L’esame ginecologico non era svolto direttamente dal medico maschio, ma questi invitava la paziente all’autoesame, oppure veniva svolto con l’intermediazione di un’altra femmina

  36. Nelle malattie femminili l’organo attorno cui si rivolge l’interesse del medico è l’utero (hystére) e il suo collo che poteva andare incontro a infiammazione, indurimento, raffreddamento etc. Cure attraverso pessari (batuffoli di lana o di altro tessuto) che si ponevano in vagina, fumigazioni e iniezioni vaginali. Medicamenti per bocca: moltissimi medicinali, spesso bizzarri (grasso di serpente, cervello di tartaruga marina testicolo di castoro, pene di cervo etc).

  37. BEVANDE Tisane (decotti) Bevande a base di uva (mosto, vino, aceto) Mellicrate: miele mescolato ad un liquido (acqua), corroborante. Ossimele: mistura di miele ed aceto (espettorante)

  38. Pratiche terapeutiche -- Salasso (incidere) PUNTI SPECIFICI a) alla piega del gomito b) alle caviglia c) sotto la lingua d) al capo

  39. -- Evacuazione dall’alto - vomito (titillando la gola con una piuma). Uomo che vomita, probabilmente a seguito di una dose di emetico prescritto per curare l’eccesso di un umore - Irritando il muco nasale con cipolle triturate o pepe! dal basso - clisteri, purghe, lassativi (ellèboro)

  40. DIETETICA concetto autenticamente ippocratico • - aveva lo scopo di mantenere la corretta proporzione dei costituenti del corpo. • - si nutrivano anche di asino, cane, volpe, riccio; • la dietetica aveva un significato più ampio includendo • attività fisica, • sonno e vita sessuale regolare • costumi temperati • terapia termale

  41. 5) Giuramento di Ippocrate Atto di nascita della deontologia medica e documento che sancisce la statura etica del medico. Modernizzato e cristianizzato è diventato un simbolo, un autentico segno di riconoscimento del medico per: 1) Il suo valore universale 2) Qualità morale dell’impegno del medico 3) Rispetto per il malato E’ certamente un pilastro etico-professionale del medico, ma non costituisce più un assoluto e come vedrete nel corso di bioetica la moderna medicina affronta moltissimi problemi neanche immaginabili al tempo di Ippocrate.

  42. Giuramento di Ippocrate --segreto professionale (“sacro segreto”) --non dare farmaci mortali (rifiuto dell’eutanasia) --stimare il maestro come un padre, insegnare ai discepoli --non avere rapporti sessuali con i pazienti (liberi o schiavi) --non applicare pessari che provochino l’aborto (anche se nel testo ippocratico De natura pueri il medico pratica l’aborto e poi getta uno sguardo compassionevole sull’embrione espulso).

  43. Libro sugli “AFORISMI” di Ippocrate (Sono stati i Bignami della Medicina fino all’inizio dell’800) Celebre il primo: “L’arte e lunga, la vita è breve, l’occasione sfuggente, l’esperienza fallace, il giudizio difficile”

  44. ELLENISMO Periodo della storia greca che inizia con la morte di Alessandro Magno (323 a.C.) e dura fino al 30 a. C. (conquiste di Ottaviano Augusto). Alessandro porta la civiltà greca in molti paesi del Mediterraneo Nei territori occupati da Alessandro si instaurano monarchie dinastiche rette dai diadochi (“successori”).

  45. Quella egiziana ebbe a centro politico-culturale-economico, Alessandria d’Egitto (fondata nel 332 a. C.) che diventa uno straordinario polo di attrazione culturale per greci, ebrei, siriaci, egizi. Museo Biblioteca (700.000 volumi)

  46. Museo comprendeva sale di lettura, un osservatorio astronomico, un giardino zoologico, un orto botanico Biblioteca (700.000 volumi) costituiti da grossi rotoli di papiro. Subì, purtroppo, diverse devastazioni fino alla sua distruzione. Nel 48 durante la campagna di Giulio Cesare. Nel 390 quando su fanatica istigazione del vescovo copto Teofilo venne in parte distrutta. Nel 641-42 quel che restava scomparve con la conquista musulmana.

  47. Per circa cinquant’anni poterono violare un’interdizione secolare la proibizione della dissezione del cadavere umano a scopo di ricerca. Infatti: Secondo le leggi sacre dell’antica Grecia cadaveri erano considerati fonte di contaminazione. Chi entrava in contatto con un cadavere diventava “impuro” ed era escluso dai santuari per un periodo variabile da 2 a 41 giorni. Anche il rinvenire un singolo osso umano era in grado (secondo alcune leggi sacre) di contaminare una comunità e soltanto appositi riti “catartici” la potevano purificare.

  48. FU UN’OCCASIONE UNICA. Solo alla fine del secolo Quindicesimo verrà ufficialmente permessa la dissezione (tra l’altro nel 1472 con una bolla papale del papa Sisto IV). Fondazione dell’anatomia e della fisiologia ad opera di: Erofilo di Calcedonia (330/320 - 260/250 a. C.) (padre dell’anatomia) Erasistrato di Ceo (330-250 a. C.)

  49. Come mai si realizzò ad Alessandria? Alessandria città di frontiera in cui i valori greci tradizionali erano meno sentiti. Il potere assoluto e l’ambizione dei sovrani macedoni Tolomei (in contrapposizione alla democrazia della polis). La desacralizzazione del cadavere operata da Aristotele che implicava il rifiuto dell’idea orfico-pitagorico-platonica della trasmigrazione delle anime. Il radicale materialismo delle scuole epicuree e stoiche Forse anche la vicinanza con le pratiche egizie dell’imbalsamazione.

  50. Secondo Aulo Cornelio Celso (I sec. d.C) addirittura ricevevano condannati a morte e “li sezionavano e, mentre ancora il respiro permaneva nei loro cuori, studiavano le parti che la natura aveva fin’allora nascosto, la loro posizione, il colore, la forma, la dimensione (...), le reciproche inserzioni (...). Né è crudele, come molti sostengono, che i rimedi per le persone innocenti di ogni tempo siano ricercati attraverso il supplizio di pochi criminali”.

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