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LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE un percorso di riflessione all'interno della relazione

LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE un percorso di riflessione all'interno della relazione. Corso Emilyguria “Una via per la politica”. Parole – chiave. COMUNICAZIONE COMPORTAMENTO CAMBIAMENTO CREATIVITA‘ CURA CONFLITTO. LA COMUNICAZIONE E' UN PROCESSO CIRCOLARE

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LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE un percorso di riflessione all'interno della relazione

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Presentation Transcript


  1. LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALEun percorso di riflessione all'interno della relazione Corso Emilyguria “Una via per la politica” Paola Toni

  2. Parole – chiave COMUNICAZIONE COMPORTAMENTO CAMBIAMENTO CREATIVITA‘ CURA CONFLITTO Paola Toni

  3. LA COMUNICAZIONE E' UN PROCESSO CIRCOLARE DI INFLUENZAMENTO RECIPROCO Paola Toni

  4. Paola Toni

  5. I CANALI DELLA COMUNICAZIONE Il linguaggio: attraverso l'uso delle parole definiscono il livello di potere nella relazione L'interesse personale: il coinvolgimento individuale viene percepito Le abitudini mentali: l'atteggiamento positivo e propositivo "genera" comunicazione Le emozioni: individuarle per gestirle, valorizzarle per crescere e migliorare Le suggestioni: ambienti, persone, eventi, intervengono e modificano il comportamento Paola Toni

  6. LA COMUNICAZIONE EFFICACE Per comunicare in modo efficace nelle situazioni di interazione faccia a faccia, vale a dire per farci capire, dobbiamo PRIMA DI TUTTO, CONOSCERE IL NOSTRO INTERLOCUTORE CIOE’… Paola Toni

  7. In particolare tenere presente: CHI E' L'ALTRO COSA SO DI LUI-LEIin termini di …. età, sesso, posizione professionale: ruolo, mansioni, tipo di linguaggio che utilizza, stato emozionale, ecc. CHE COSA SA LUI/LEIin termini di… esperienze formative e professionali, quale familiarità ha con l'argomento, cosa conosce di me, del mio ruolo , ecc. COSA SI ASPETTA… quali bisogni, necessità espresse e non espresse, motivazioni, preoccupazioni, prefigurazioni può avere rispetto alla situazione, ecc. Paola Toni

  8. LA COMUNICAZIONE EFFICACE RICHIEDE • SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO • DISPONIBILITA' • CAPACITA’ A MODIFICARE LA COMUNICAZIONE PER L'ALTRO Paola Toni

  9. Analizzare le proprie abitudini mentali tra: APERTURA MENTALE flessibilità cognitiva e di comportamento, adattabilità nel breve periodo, disponibilità emotiva, accettazione dell'altro, empatia (capacità di mettersi nei panni dell'altro e di comunicare vicinanza emotiva all'altro) Paola Toni

  10. CHIUSURA MENTALE rigidità cognitiva e nel comportamento, impenetrabilità personale, ricerca dell'altro come conferma di sé, non rendersi conto del disagio emozionale dell'interlocutore, pensare sempre di essere soggetto di diritti, ecc. Paola Toni

  11. essere centrati prevalentemente sull'altro e sulla situazione • essere centrati solo su di noi, • i nostri valori, i nostri sentimenti e i nostri obiettivi • utilizzare un proprio personale stile comunicativo • flessibilizzare il proprio comportamento per renderlo adeguato alle circostanze ed al nostro interlocutore Paola Toni

  12. ASCOLTO FLUIDO ASCOLTO ATTIVO Le caratteristiche fondamentali sono: ASCOLTARE PER CAPIRE, senza esprimere subito critiche o repliche IMPARARE AD ASPETTARE,evitando di saturare immediatamente LO SPAZIO A DISPOSIZIONE DELL'ALTRO, e di riempire costantemente tutti i silenzi e i tempi vuoti; imparare ad aspettare .. e ad usare le pause Paola Toni

  13. AVERE UN ATTEGGIAMENTO DI ACCETTAZIONEsapendo accantonare, almeno momentaneamente le proprie opinioni e gli atteggiamenti precostituitiESPRIMERE INTERESSE e, se necessario, incoraggiare, stimolare l'interlocutore , sia con il linguaggio verbale che con il comportamentoSAPER FAR DOMANDE per approfondire e sviluppare il discorso, evitando "interrogatori" e "invasioni" Paola Toni

  14. SVILUPPARE "FEEDBACK" ricapitolando e parafrasando quanto ascoltato per verificare di aver compreso il messaggio; se è il caso, interpretare e "restituire" anche elementi che il nostro interlocutore non è riuscito a esprimere e che siano importanti per raggiungere l'obiettivo comune (evitare però di interpretare elementi di cui non si è sicuri e che non siano strettamente necessari ai fini della riuscita del colloquio) Paola Toni

  15. SAPER RICONOSCERE, accettare ed utilizzare, se è il caso, SENTIMENTI ED EMOZIONI suscitati in noi o captati nell'altro (per comunicare vicinanza, comprensione oppure disagio, difficoltà e stimolare nell'altro analoga apertura) In ogni caso tali capacità si possono migliorare con l'auto-osservazione, il feedback, la pratica. Paola Toni

  16. ANALISI TRANSAZIONALE (Eric Berne)I DIVERSI SE' GENITORE (gli atteggiamenti e il comportamento appresi in età infantile) MORALISTA giudizi di valore norme sociali critica severa PROTETTIVO premure e preoccupazioni cura e aiuto amore parentale

  17. ADULTO (ambito razionale) elaborazione dei fatti e delle informazioni comportamento adeguato BAMBINO (ambito dell'istinto) ADATTATO comportamento condizionato da genitori e "maestri” CREATIVO intuizioni, idee nuove SPONTANEO curiosità, ricerca del piacere, sensazioni ed emozioni libere (rabbia,gioia, dolore, ecc.) Paola Toni

  18. I GIOCHI io ho ragione e tu hai torto, l’eroe/eroina=devo fare tutto io, capitano sempre a me, ecc.ecc. Paola Toni

  19. LA PROGRAMMAZIONE NEUROLINGUISTICA (Richard e Leslie Bandler e la Scuola di Palo Alto) MODALITA' PERCETTIVE VISIVE UDITIVE (sonore e verbali) CINESTETICHE (tattili, olfattive, gustative)

  20. ANALISI DELLA CONGRUENZA • POSTURA, VOCE, GESTUALITA’ • MIRRORING • IL CONTROLLO DEL TERRITORIO: • LE DISTANZE • 30 cm = distanza intima • fra 30 cm a 1 m = distanza personale • circa 3 m = distanza sociale • L’ANCORA Paola Toni

  21. LA SCUOLA SISTEMICA (PAUL WATZLAWICH) NON SI PUÒ NON COMUNICARE OGNI COMPORTAMENTO E' COMUNICAZIONE.... OGNI MESSAGGIO(unità di comunicazione) ha UN ASPETTO DI CONTENUTO (informazione) UN ASPETTO DI RELAZIONE (comando)

  22. Il primo trasmette informazioni su fatti, opinioni, sensazioni, esperienze, ecc. Il secondo definisce la natura della RELAZIONE FRA I COMUNICANTI. In ogni comunicazione i partecipanti si scambiano definizioni della loro relazione o più precisamente ognuno cerca di determinare la natura del rapporto Paola Toni

  23. LA PUNTEGGIATURA DELLA SEQUENZA DI EVENTI E' UN COROLLARIO ESTREMAMENTE IMPORTANTE ....DISCORDANZE NELLA PUNTEGGIATURA DI FATTI SPERIMENTATI SONO ALLA BASE DI MOLTI CONFLITTI UNA SEQUENZA DI EVENTI COMUNICATIVI CONSISTE IN UNA SERIE DI TRIADI SOVRAPPOSTE DI STIMOLO-RISPOSTA-STIMOLO Paola Toni

  24. Per fare un esempio:se una donna A indica la collana della donna B e chiede "Sono perle vere?" il contenuto della sua domanda è una richiesta di informazioni su un oggetto. Ma contemporaneamente ella dà - in verità non può non darla - la propria definizione della relazione.La maniera in cui pone la domanda (specialmente in questo caso il tono e l'enfasi della voce, l'espressione della faccia, il contesto) potrebbe indicare affettuosa amicizia, competitività, relazioni formali di affari, ecc. B può accettare, rifiutare o ridefinire ma non può in nessun caso - neanche se usasse il silenzio - non rispondere al messaggio di A.La definizione di A, per esempio, può essere dispettosa o cortese; B, d'altra parte può reagire con sicurezza o difendendosi. Si dovrebbe notare che questa parte della loro interazione non ha niente a che vedere con l'autenticità delle perle o con le perle stesse, ma con la definizione reciproca della natura della loro relazione, per quanto esse possano continuare a parlare di perle. Paola Toni

  25. Altri punti di vista……. Un ratto di laboratorio si vanta con un altro ratto: "Ho condizionato il mio ricercatore in maniera tale che ogni volta che spingo una leva lui mi dà un pezzo di formaggio" Quello che fa il ratto altro non è che imporre una differente punteggiatura alla sequenza degli eventi: ciò che per il ricercatore è la risposta del ratto, il ratto lo considera come uno stimolo che lui dà al ricercatore; ciò che fa in seguito il ricercatore, richiamandolo rinforzo, il ratto lo definisce come risposta e così via. In altri termini ogni comportamento preso in sequenza è uno stimolo per l'evento che lo segue e contemporaneamente una risposta e un rinforzo per quello che precede. Paola Toni

  26. INTERAZIONE COMPLEMENTARE E SIMMETRICA L'interazione simmetrica è caratterizzata dall'eguaglianza e dalla minimizzazione della differenza (rispecchia il comportamento dell'altro - basati sull'eguaglianza) L'interazione complementare completa quello dell'altro (basato sulle differenze) e si hanno due posizioni: primaria, superiore One-up o inferiore secondaria one-down. Anche il contesto sociale e culturale stabilisce relazioni di questo tipo Paola Toni

  27. IL CONTESTOREGOLE VISIBILI E REGOLE INVISIBILI PROFEZIA CHE SI AUTODETERMINA (self-fulfilling prophecy)"Non piaccio a nessuno" IL GIOCO DEGLI SCACCHI Paola Toni

  28. LE CAUSE DEL CONFLITTO I VALORI NON CONDIVISI (non si deve presumere che si riesca a motivare gli altri sui principi che motivano le nostre azioni) RUOLI E RESPONSABILITA' POCO DEFINITI CAMBIAMENTO Paola Toni

  29. Come identificare le fonti del conflitto PREGIUDIZI, OPINIONI SULLE PERSONE RESISTENZA AL CAMBIAMENTO ATTEGGIAMENTO DA VITTIMA ATTEGGIAMENTO PATERNALISTICO SENTIRE IL PROPRIO POTERE/AUTORITA' MINACCIATO NON DEFINIRE I COMPITI E LE RESPONSABILITA' per gestire il conflitto e' necessario IDENTIFICARE tutti coloro che ne sono coinvolti COME UN PICCOLO CONFLITTO DIVENTA UN GRANDE CONFLITTO Paola Toni

  30. SEI CAPPELLI PER PENSARE BIANCO NEUTRO, OGGETTIVO, RIGUARDA FATTI E DATI OGGETTIVI ROSSOEMOZIONI, IRA, FORNISCE IL PUNTO DI VISTA EMOTIVO NERO CUPO E NEGATIVO GIALLO SOLARE E POSITIVO, SPERANZA, OTTIMISMO VERDE CREATIVITÀ' E PRODUZIONE DI NUOVE IDEE BLUCONTROLLO, ORGANIZZAZIONE Paola Toni

  31. Griglia di autovalutazione • 1.ASPETTO ESTERIORE • 2.UMORE • 3.CORTESIA • 4.TATTO & DIPLOMAZIA • 5.ORDINE • 6.PUNTUALITA' • 7.DINAMISMO • 8.FACOLTA' DI ESPRESSIONE • 9.OSSERVAZIONE • CAPACITA' DI ASCOLTARE Paola Toni

  32. 11.CAPACITA' DI ANALIZZARE I PROBLEMI 12.MEMORIA 13.FIDUCIA IN SE' 14.EQUILIBRIO 15.ACCETTAZIONE DELLE CRITICHE 16.AUTOCRITICA 17.SPIRITO DI COLLABORAZIONE 18.CAPACITA' DI REDIGERE RAPPORTI 19.CAPACITA' DI FISSARE OBIETTIVI Paola Toni

  33. Bibliografia minima sui temi della comunicazione interpersonale e del cambiamento 1.Paul Watzlawich "La pragmatica della comunicazione"- ed. Astrolabio 2.Paul Watzlawich "Change" - ed. Astrolabio 3.Paul Watzlawich "Il linguaggio del cambiamento" - ed. Astrolabio 4.Paul Watzlawich "Di ben in peggio" - Feltrinelli 5.Paul Watzlawich "Istruzioni per rendersi infelici" - Feltrinelli 6.Richiard Bandler - Leslie Bandler "Programmazione Neurolinguistica" - Ed. Astrolabio 7.Anthony Robbins "Come ottenere il meglio da sè e dagli altri" - Rizzoli 8.Eric Berne "L'analisi transazionale" - Ed. Astrolabio 9.Eric Berne "A che gioco giochiamo" - Bompiani 10.Thomas Harris "Io sono OK, tu sei OK" - Rizzoli/F. Angeli 11.Edward De Bono "Il pensiero laterale" - Mondadori 12.Edward De Bono "Io ho ragione, tu hai torto" - Sperling & Kupfer 13.Charles Handy "L'epoca della non-ragione" - ed. Olivares Paola Toni

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