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Disturbo Schizofrenico e Disturbi Psicotici

Disturbo Schizofrenico e Disturbi Psicotici. Università degli Studi di Bologna Facoltà di Psicologia Sede di Cesena Insegnamento di Psichiatria Prof. Giovanni De Plato A.A 2006-2007. Definizione di psicosi (Bergeret).

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Disturbo Schizofrenico e Disturbi Psicotici

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Presentation Transcript


  1. Disturbo Schizofrenico eDisturbi Psicotici Università degli Studi di Bologna Facoltà di Psicologia Sede di Cesena Insegnamento di Psichiatria Prof. Giovanni De Plato A.A 2006-2007 G.De Plato

  2. Definizione di psicosi (Bergeret) • Incapacità di fare un corretto esame di realtà (delirio e allucinazioni) • Relazione oggettuale fusionale (la rappresentazione dell’altro è confusa con la rappresentazione del sè) • Angoscia di frammentazione (il soggetto ha come l’impressione di andare in pezzi) • Meccanismi di difesa primitivi sostengono o tentano di arginare le condizioni precedenti G.De Plato

  3. Disturbi psicoticiClassificazione del DSM IV TR • Disturbo Schizofrenico • Disturbo schizofreniforme • Disturbo schizoaffettivo • Disturbo psicotico breve • Disturbo delirante • Follia a due • Disturbo psicotico indotto da condizioni mediche generali o da abuso di sostanze • Disturbo bipolare (episodio maniacale con manifestazioni psicotiche) G.De Plato

  4. Schizofrenia Sindrome schizofrenicaDisturbo schizofrenicoDisturbo psicotico primario G.De Plato

  5. G.De Plato

  6. Schizofrenia: Background storico Dementia Praecox Sintomi di primo rango Regola gerarchica dei livelli Schizofrenia Decorsi Esiti Eco del pensiero Voci commentanti Esperienze di passività somatica Furto ed influenzamento del pensiero Percezioni deliranti Segni e sintomi primari Diagnosi Kraepelin 1896 E. Bleuler 1911 Schneider 1950 Jaspers 1911 G.De Plato

  7. Schizofrenia: Background storico Early Detection Sintomi Positivi Sintomi negativi AnedoniaAsocialitàDeficit Cognitivi Sintomi negativi primari (intrinseci) e secondari (depressione; EPS) Prevenzione Classificazione Strauss et al 1974 Crow, 1980) Carpenter 1985 Brirchwood MC Gorry 2000 Andreasen 1985 Deficit Schizophrenia G.De Plato

  8. D. Schizofrenico: definizione • La schizofrenia è un disturbo mentale grave caratterizzato da sintomi psicotici, apatia e ritiro sociale, deficit cognitivi che determinano un ridotto funzionamento nel lavoro, nello studio, nelle relazioni familiari ed interpersonali, condizionando la cura di sé e la possibilità di una vita indipendente. • Tra i disturbi mentali la Schizofrenia è quello associato a maggior disabilità e ai maggiori costi sociali, sanitari ed economici. • La combinazione di costi economici e sociali fanno si che la Schizofrenia sia al decimo posto nella classifica delle cause di disabilità G.De Plato

  9. D. Schizofrenico: epidemiologia • Lo 0,5-1% della popolazione mondiale soffre di schizofrenia. • Una persona ogni 150 soffre nel mondo di un disturbo schizofreniforme. • Incidenza annuale 0.2-0.4 per mille • Stessa incidenza in paesi diversi (controverso) • Stessa prevalenza ed incidenza tra maschi e femmine; le femmine hanno un esordio più tardivo ed un decorso più benigno G.De Plato

  10. I disturbi mentali nel mondo(in milioni di pazienti) G.De Plato Fonte: World Development Report

  11. D. Schizofrenico: Eziologia La schizofrenia è un disturbo ad eziologia ignota Giocano un ruolo diversi fattori di rischio (eziopatogenesi multifattoriale) per molti dei quali si sono accumulate evidenze scientifiche nel corso degli anni I fattori di rischio agiscono su un substrato di vulnerabilitàgeneticamente determinato G.De Plato

  12. Eziopatogenesi del D. Schizofrenico:il modello bio-psico-sociale G.De Plato

  13. D.Schizofrenico: Fattori di rischio G.De Plato

  14. Genetica del D. Schizofrenico • Il rischio di sviluppare il d.schizofrenico è di circa l’1% popolaz. adulta • Del 10% nel caso di parenti di primo grado sia cresciuti nello stesso ambiente che dati in adozione • Del 17% per gemelli fraterni e del 48% se identici. • Le forme più gravi di d.schizofrenico potrebbero essere più ereditabili di quelle lievi G.De Plato

  15. Genetica del D. Schizofrenico • Nei gruppi ad alto rischio, le complicazioni alla nascita e i disturbi di attenzione comportano un > rischio di d. schizofrenico. • I geni di suscettibilità al d. schizofrenico potrebbero essere quelli associati ai cromosomi 6,13, e 22 • I geni per il recettore della dopamina, DRD3 e per il recettore della serotonina, 5HT2a, (che mediano gli effetti farmacologici) potrebbero anch’essi svolgere un ruolo nella patogenesi. G.De Plato

  16. D.Schizofrenico: Clinica sintomi positivi (deliri, allucinazioni e pensiero e comportamento disorganizzato); sintomi negativi (mancanza di logica e volontà); deficit cognitivi(attenzione, memoria, funzioni esecutive); relazioni personali disturbate. G.De Plato

  17. D.Schizofrenico: Clinica Sintomi positivi del d. schizofrenico Allucinazioni Deliri Comportamento bizzarro Disturbi formali del pensiero G.De Plato

  18. D.Schizofrenico: Clinica Sintomi negativi del d. schizofrenicoAppiattimento affettivo Alogia Assenza di volizione -apatia Anedonia - asocialità G.De Plato

  19. D. Schizofrenico:Clinica Deficit Cognitivi Memoria Attenzione Funzioni esecutive G.De Plato

  20. D.Schizofrenico: sintomi positivi Le allucinazioni Le allucinazioni sono un disturbo della percezione. Sono false percezioni che si manifestano in assenza di qualsiasi stimolo esterno identificabile. Possono essere percepite in ognuna delle modalità sensoriali: uditiva, tattile, gustativa,olfattiva e visiva. G.De Plato

  21. D.Schizofrenico: sintomi positivi.Le allucinazioni Uditive Il soggetto riferisce voci, rumori o altri suoni. Le allucinazioni uditive più comuni sono rappresentate dall'udire voci che parlano al paziente, che commentano le sue azioni, critiche o francamente insultanti ma anche incensanti. Le voci possono essere familiari o sconosciute e critiche o complimentose. I soggetti affetti da d. schizofrenico esperiscono le voci come spiacevoli e negative. G.De Plato

  22. D.Schizofrenico: sintomi positivi.Le allucinazioni Uditive Le voci commentanti e dialoganti sono state considerate patognomoniche del d. schizofrenico (Sintomi di primo rango, K. Schneider). Voci commentanti Comprendono l'ascoltare una voce che commenta continuamente il comportamento o il pensiero del paziente non appena vengono a manifestarsi. Voci dialoganti Esse comprendono l'ascoltare due o più voci che parlano tra di loro e che di solito discutono di qualcosa che riguarda il paziente. G.De Plato

  23. D.Schizofrenico: sintomi positivi.Le allucinazioni Cenestesiche Sono rappresentate dalla percezione di particolari sensazioni somatiche. Includono sensazioni di bruciore, prurito e percezioni che il corpo sia cambiato in forma o dimensione G.De Plato

  24. D.Schizofrenico: sintomi positivi.Le allucinazioni Olfattive La persona sente odori inconsueti e comunque sgradevoli. A volte l’odore sgradevole viene percepito come emanato dal proprio corpo. G.De Plato

  25. D.Schizofrenico: sintomi positivi.Le allucinazioni Visive Visione di forme, colori, o persone che non sono realmente presenti. Tipicamente sono sembianze umane o simil-umane. Possono anche essere immagini a carattere religioso, come il Diavolo o Cristo. G.De Plato

  26. D.Schizofrenico: sintomi positivi.I Deliri Disturbo di contenuto del pensiero. Sono false convinzioni che non possono essere spiegate sulla base del background religioso o culturale del paziente. Il comportamento del soggetto può essere o meno influenzato dai suoi deliri. La valutazione di gravità del pensiero delirante dovrebbe considerare la loro persistenza, la complessità, in quale misura il soggetto li controlla, in quale misura dubita di essi e in quale misura tali convinzioni deviano da quelle della gente normale. G.De Plato

  27. D.Schizofrenico: sintomi positivi.I Deliri Deliri di Persecuzione Le persone affette da deliri di persecuzione credono che qualcuno trami qualcosa contro di loro o li perseguiti Manifestazioni comuni includono la convinzione di essere seguito, che la propria casa sia spiata o perquisita, che il telefono sia controllato, o che la polizia, i funzionari del governo, i vicini o i compagni di lavoro lo perseguitino. I deliri di persecuzione sono talvolta relativamente isolati o frammentari, ma talvolta il paziente ha un complesso sistema di deliri che comprende un'ampia varietà di forme di persecuzione G.De Plato

  28. D.Schizofrenico: sintomi positivi.I Deliri Deliri di Gelosia La persona crede, senza alcuna reale evidenza, che sua moglie abbia una relazione con qualcun altro. Mette in relazione un certo numero di indizi come "prova". Tenta con tutti i mezzi di provare l'esistenza della relazione, cercando capelli nelle lenzuola, l'odore di lozione da barba o di fumo sui vestiti di lei, o ricevute e scontrini, che indichino che lei ha comprato un regalo per l'amante. Fa spesso piani complicati per sorprendere insieme i due. G.De Plato

  29. D.Schizofrenico: sintomi positivi.I Deliri Deliri Megalomanici la persona crede di avere poteri e capacità speciali. Può pensare di essere veramente un personaggio famoso, ad es. Napoleone o Cristo. Può credere di scrivere un libro di importanza decisiva, comporre un importante pezzo musicale, o sviluppare qualche nuova invenzione straordinaria. Il paziente sospetta spesso che qualcuno cerchi di sottrargli le idee e può veramente adirarsi se le sue capacità sono messe in dubbio. G.De Plato

  30. D.Schizofrenico: sintomi positivi.I Deliri Deliri Mistici La persona ha false convinzioni di natura religiosa che talvolta fanno parte integrante di un sistema religioso convenzionale, come convinzioni sulla "Seconda Venuta", l' Anticristo, o la possessione da parte del Diavolo. Altre volte possono riguardare un sistema religioso interamente nuovo o un insieme di convinzioni su una varietà di religioni. I deliri religiosi possono essere combinati con deliri di grandezza. I deliri mistici devono essere considerati tenendo conto del back- ground culturale o religioso della persona. G.De Plato

  31. D.Schizofrenico: sintomi positivi.I Deliri Deliri Somatici La persona crede che in qualche modo il suo corpo sia ammalato, anormale, o cambiato. Per esempio può credere che il suo stomaco o il cervello vadano in putrefazione, che parti del suo corpo si siano allargate o che siano diverse dal solito (dismorfofobia). Talvolta i deliri somatici sono accompagnati da allucinazioni cenestesiche G.De Plato

  32. D.Schizofrenico: sintomi positivi.I Deliri Deliri di riferimento La persona crede che osservazioni, affermazioni o eventi insignificanti si riferiscano a lui o abbiano qualche speciale significato che lo riguardi. Per esempio entra in una stanza, vede che le persone ridono e sospetta che stiano parlando o ridendo di lui. Talvolta notizie lette sul giornale, sentite alla radio o viste in TV sono considerate messaggi speciali rivolti a lui. Si parla di delirio di riferimento quando il soggetto crede realmente che le affermazioni o gli eventi si riferiscano a lui. G.De Plato

  33. D.Schizofrenico: Sintomi PositiviI Deliri Deliri di influenzamento Esperienza soggettiva che le sue sensazioni o azioni siano controllate da qualche forza esterna. Il soggetto riferisce che il suo corpo è stato posseduto da qualche forza estranea che lo fa muovere in modi particolari, o che gli sono mandati dei messaggi al cervello con le onde radio inducendolo a provare sensazioni particolari che egli non riconosce come proprie. G.De Plato

  34. D.Schizofrenico: Sintomi PositiviI Deliri Deliri di lettura del pensiero La persona crede che la gente possa leggere nella sua mente o conoscere i suoi pensieri. La persona soggettivamente ha la sensazione e quindi crede che gli altri conoscano i suoi pensieri, ma non pensa che possa essere udito il suono di essi all'esterno G.De Plato

  35. D.Schizofrenico: Sintomi PositiviI Deliri Deliri di diffusione del pensiero La persona crede che i suoi pensieri si diffondano al di fuori di lui in modo che egli stesso o gli altri possano udirli. Talvolta percepisce i suoi pensieri come una voce fuori della sua testa. Altre ancora crede che i suoi pensieri siano registrati da un microfono e trasmessi per radio o TV. G.De Plato

  36. D.Schizofrenico: Sintomi Positivi I Deliri Deliri di inserzione del pensiero La persona crede che pensieri che non riconosce come propri siano stati inseriti nella sua mente. Per esempio può credere che un vicino stia praticando una pratica magica ed inserisca pensieri estranei contro il suo volere. Questo sintomo non dovrebbe essere confuso con l'esperienza di pensieri spiacevoli, che il paziente riconosce come propri, o i deliri di persecuzione o di colpa. G.De Plato

  37. D.Schizofrenico: Sintomi positiviComportamento Bizzarro Il comportamento del soggetto è inconsueto, bizzarro o strano. Per esempio può urinare nel vaso dello zucchero, dipingere le due metà del corpo di colori differenti etc. Deve essere escluso il comportamento bizzarro dovuto ad effetti immediatamente successivi all'abuso di alcool o di droghe. Come sempre, nella valutazione devono essere considerate le consuetudini sociali G.De Plato

  38. D.Schizofrenico: Sintomi PositiviDisturbi Formali del Pensiero Tangenzialità È il rispondere a una domanda di traverso o in maniera irrilevante. La risposta può essere correlata alla domanda alla lontana, oppure può non essere correlata e sembrare totalmente irrilevante. Nel passato la tangenzialità è stata usata in modo approssimativamente equivalente alla labilità dei nessi associativi o al deragliamento. II concetto di tangenzialità è stato parzialmente ridefinito: comprende solo le risposte alle domande e non i passaggi nel discorso spontaneo. G.De Plato

  39. D.Schizofrenico: Sintomi positiviDisturbi Formali del Pensiero Deragliamento È un tipo di discorso spontaneo in cui le idee passano da un tema ad un altro che è correlato in modo marginale ma chiaro o ad uno che è completamente non correlato. Talvolta le connessioni tra le idee possono essere vaghe, altre volte non si rileverà alcuna connessione. Questo tipo di discorso è spesso caratterizzato dall'apparire "sconnesso". Colui che parla perde il filo del discorso ad ogni deragliamento, senza mostrare alcuna consapevolezza che la sua risposta non ha più connessione con la domanda posta. Questa anomalia è spesso caratterizzata da mancanza di coesione tra frasi e da ambiguità per quanto riguarda il soggetto delle frasi. G.De Plato

  40. D.Schizofrenico: Sintomi NegativiAppiattimento Affettivo Diminuizione della normale gamma di emozioni . Si può associare all’esperienza soggettiva di perdita delle emozioni (rabbia, amore etc) Segni: riduzione della mimica facciale riduzione movimenti spontanei carenza gestualità espressiva monotonia tono di voce G.De Plato

  41. D.Schizofrenico: Sintomi NegativiApatia Abulia Anergia Si riferiscono alla riduzione/assenza della volonta, dell’iniziativa e dell’energia Apatia assenza di reattività emotiva Abulia  scarsa prontezza e capacità decisionale, bassa capacità volitiva Anergia  perdita della spinta vitale, sensazione di perdita di forze Segni: scarsa cura personale ed igiene carenza di costanza sul lavoro G.De Plato

  42. D.Schizofrenico: Sintomi NegativiAlogia Povertà di linguaggio Povertà di contenuto dl linguaggio Maggior lentezza di risposta G.De Plato

  43. D.Schizofrenico: Sintomi NegativiAnedonia-Asocialità Perdita d’interesse nelle attività ricreative Perdita di interesse sessuale Incapacità di sentire legami di intimità Incapacità di sentire legami di amicizia G.De Plato

  44. D.Schizofrenico: Sintomi NegativiAttenzione Incapacità a focalizzare l’attenzione su stimoli rilevanti Distraibilità G.De Plato

  45. D.Schizofrenico: Sintomi NegativiMemoria Alterazioni della memoria a breve e a lungo termine Alterazioni della memoria semantica e della working memory G.De Plato

  46. D.Schizofrenico: Sintomi NegativiFunzioni Esecutive Deficit nell’elaborazione e nella conduzione di progetti o nella risoluzione di problemi con vario grado di complessità Distraibilità Perseverazione Associata ad alterazioni anatomofunzionali della corteccia prefrontale G.De Plato

  47. D.Schizofrenico: Motricità Le alterazioni più frequenti sono: Eccitamento Rallentamento Arresto psicomotorio Abulia Tic Impulsività Negativismo Obbedienza automatica Manierismi e stereotipie Bizzarrie . G.De Plato

  48. D.Schizofrenico: Motricità Arresto psicomotorio:riduzione delle attività fino all’arresto • stupore (arresto e mutismo) • catatonia (rigidità motoria, postura bizzarra,mantenimento postura imposta, mimica assente, impulsi improvvisi) Abulia: riduzione della spinta volitiva con inibizione dell’iniziativa Impulsività:comportamento insensato ed imprevedibile che non è sotto il controllo della volontà e non risponde alla riflessione. Negativismo:resistenza o opposizione alle domande, alle richieste o ai comandi di una persona mutacismo (ostinato rifiuto a rispondere) . G.De Plato

  49. D.Schizofrenico: Criteri Diagnostici A Sintomi caratteristici. Almeno due dei seguenti sintomi, osservabili per buona parte del tempo durante un periodo di un mese: 1. Deliri. 2. Allucinazioni. 3.Linguaggio disorganizzato (incoerenza o frequenti divagazioni). 4. Comportamento grossolanamente disorganizzato o catatonico. 5. Sintomi negativi, per esempio appiattimento delle emozioni e dell’umore, mancanza di volontà (abulia) o mancanza di logica. Adattato dal DSM IV G.De Plato

  50. D.Schizofrenico: Criteri Diagnostici Disfunzione sociale o professionale. Marcata riduzione rispetto al passato dell’efficienza sul lavoro, nei rapporti interpersonali o nella cura di sé fin dalla comparsa dei sintomi iniziali (nei bambini o negli adolescenti: incapacità di raggiungere i livelli previsti di funzionamento interpersonale, scolastico o professionale). Durata. Persistenza continua dei segni del disturbo per almeno sei mesi, di cui almeno un mese con i sintomi caratteristici descritti sopra. Esclusione di altre possibili diagnosi. La valutazione psichiatrica esclude il disturbo schizoaffettivo, le condizioni cliniche e i problemi provocati dall’uso di sostanze chimiche come possibili cause del disturbo. G.De Plato

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