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Studio legale Centro Studi Giuridici Europei di Impresa Ecole de Jean Monnet

Studio legale Centro Studi Giuridici Europei di Impresa Ecole de Jean Monnet. Avv. Simona Piccioni. SPECIALIZZAZIONE CONTRATTUALISTICA NAZIONALE ED INTERNAZIONALE DIRITTO COMUNITARIO CONSULENZA AZIENDALE E FORMAZIONE MANAGERIALE. “ Il Contratto di Rete” Insieme per andare……Lontano!!!

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Presentation Transcript


  1. Studio legale Centro Studi Giuridici Europei di ImpresaEcole de Jean Monnet Avv. Simona Piccioni SPECIALIZZAZIONE CONTRATTUALISTICA NAZIONALE ED INTERNAZIONALE DIRITTO COMUNITARIO CONSULENZA AZIENDALE E FORMAZIONE MANAGERIALE “Il Contratto di Rete” Insieme per andare……Lontano!!! 7 Luglio 2011 Confindustria Chieti

  2. Cosa analizzeremo….? Premesse. Cenni sulla nascita delle Reti Cos’è la Rete?Suoi Obiettivi Quali i tratti –pilastri caratterizzanti? Rischi di una Rete non Pianificata Il Contratto di Rete come abito d’ “Alta Sartoria”. Quali ostacoli all’aggregazione? La Case history del Settore Alta Moda Alcuni esempi di clausole chiave

  3. Premessa

  4. Premessa Alla disciplina del Contratto di Rete si è giunti all’ esito di un dibattito che ha coinvolto differenti attori(accademici, organizz di categoria, professionisti, “addetti ai lavori”). CON UN ARTICOLATO A MAGLIE LARGHE La legge ha dato risposta solo ad alcuni dei molti quesiti sollevati, lasciando SCOPERTE diverse problematiche.

  5. Lacuna nel codice Manca un disciplina generale nel ns codice civile; si rimanda al disposto del contratto bilaterale (insuffic a raccogliere letante interdipendenzecui dà vita un rapporto tra aggregate) L 33/2009 poi la L 99/2009

  6. Diverse Fonti Regolamentazione in cui si intrecciano diritto europeo e diritto nazionale, diritto generale e diritto speciale,lex mercatoria e prassi dei contratti.

  7. Fasi Prodromiche FATTISPECIE A FORMAZIONE PROGRESSIVAQuasi sempre la formalizzazione del rapporto giunge all’esito di un iter di reciproco “annusamento”delle imprese, conoscenza che ha generato rapporti di fiducia e magari CREATO SINERGIE,complementarità

  8. La cassetta degli Attrezzi: da dove partire…? Partire da idee forti/obiettivi “pilastro”spesso una o più idee “forti” costituiscono il perno vero intorno a cui realizzare la rete Garantire la governancedeve sempre prevedersi un Organo deputato a decidere col consenso degli altri Far fronte ai problemi del riconoscimento giuridico o dei diritti e obblighila partnership implica la reciproca responsabilità Usare il traino, la forza propulsiva di un’azienda leader o capofila, qualebaricentro che non può mancare

  9. Da dove iniziare…? Cosa potrebbe servire a caratterizzare l’aggregazione…? - Eccellenza delle aziende - Posizione sul mercato di No Competitor - Stessa catena produttiva - Esistenza di un rapporto di fiducia reciproca (trasparenza) già rodato - Condivisione di una stessa visione/condivisione di obiettivi comuni N.B: la Retenon ha personalità giuridica; non è un’ istituzione bensì un contratto.

  10. Rispetto all’ ATI LA Retenonha quale fine il perseguimento di un OBIETTIVO SOLO COMMERCIALE, Ma ben più AMPI INTERNAZIONALIZZAZIONE, FORMAZIONE, Ricerca & Sviluppo, stipula di CONVENZIONI con Enti Pubblici e Privati, Fondazioni, Associazioni, altre Reti….

  11. Cosa permette il Contratto di Rete..? La scelta verso tale tipologia contrattuale GARANTISCE una serie di vantaggi: la salvaguardia del dirittoall’identità e all’autonomia di ogni singolo soggetto: le imprese aderenti, non sacrificano la propria individualità, ma agiscono sotto un ulteriore “marchio tetto comune”, che continua ad operare in relazione alla propria specifica competenza imprenditoriale;

  12. Segue… 2) La CONDIVISIONE DI STRATEGIEin quanto i soggetti coinvolti nel contratto di rete hanno il dovere di condividere obiettivi, costi e ricavi (fondo patrimoniale) per raggiungere l’obiettivo comune che si sono prefissi. -Attraverso una RAPPRESENTANZA UNITARIA che va oltre la logica della frammentazione territoriale e settoriale.

  13. IDENTITA’ TRASPARENTE-STRATEGIA Il successo dell’aggregazione è frutto non solo di aspetti tangibili, immed. percepibili di tipo “tecnico operativo” ma anche di quella identità trasparente assunta dal nuovo soggetto e dalla STRATEGIA che fa la differenza e che viene adottata per dare CONCRETEZZA a tali obiettivi.

  14. Domande Semiserie Devo costituire una Rete entro la prossima settimana, in vista della scadenza di un Bando Regionale….come mi devo regolare? faccio in tempo…? Il mio partner mi ha inviato una bozza di contratto per una Rete….

  15. Rete non Pianificata La costituzione di una rete non può essere frutto di “scelte alla moda”o fortuite, iniziative solo tese a sfruttare opportunità contingenti. E’ un percorso che va attentamente PIANIFICATO.

  16. Quali Rischi…? a) Si avranno in tal caso relazioni instabili riconnesse alla mancanza di meccanismi preventivi di selezione dei partner; b) Potrebbe mancare del tutto la consapevolezza del MODELLO che si vuol adottare all’ interno della Rete; c) Sono assenti metodi anche base di gestione e controllo della cooperazione

  17. Necessità di PIANIFICARE Occorre invece attuare una PIANIFICAZIONE MIRATA che sia in grado di definire la “missione”, gli obiettivi da perseguire nelle diverse fasi di sviluppo dell’aggregazione RISORSE da impiegare le RESPONSABILITA’ in capo a ciascuna Parte

  18. Operazione “Sartoriale” Rifiuto delle soluzioni “alla moda”: Capire come nessun tempo sia più importante di quello dedicato alla pianificazione, che deve seguire un percorso necessariamente individuale Strategia Operativa “Sartoriale” per l’impresa, mai uguale

  19. Fattori che determinano la Competitività di una Rete - Rapporto di fiducia tra i partner - Scambio “alla pari” di informaz.ni e Competenze N.B: La realizzazione di un sistema in cui i partner devono poter accedere alle stesse informazioni e poter FRUIRE delle stesse conoscenze, attraverso adeguati sistemi informativi

  20. Possibili Rischi della Rete - Asimmetrie, Divergenze degli Obiettivi - Prodursi di atteggiamenti opportunistici di alcuni partners (quale obiettivo non dichiarato: Spillover, Hold- up, Free-riding)

  21. Unico antidoto..?La Fiducia! Il solo modo efficace per governare l’interdipendenza della rete è laFIDUCIA,cioè l’aspettativa di un comportamento cooperativo, prevedibile, improntato alla correttezza; -Costituisce l’ unico elemento in grado di TRADURRE IN VANTAGGIO COMPETITIVOla collaborazione delle aggregate nella Rete

  22. Caratteristiche del sistema industriale italiano Ma quali i più forti ostacoli all’ aggregazione in Italia…?

  23. I VERI OSTACOLI 1.Ricambio generazionale assai lento 2. Scarsa apertura culturale dovuta al forte radicamento locale delle imprese 3. Larga diffusione di conoscenza tacita 4. Bassa Propensione al rischio

  24. Come uscirne dallo Stallo..…?Fare Rete!! Creando un circuito di trasferimento delle conoscenze Abbattendo i costi Applicando con maggiore focalizzandosi sulle competenze distintive rapidità le innovazioni tecnologiche

  25. Quali Vantaggi….?? Le reti permettono a persone ed imprese- ai diversi “nodi”-di: Condividerepreziosi Know how in un ambiente riservato e affidabile Specializzarsireciprocamente, facendo crescere il bacino di uso delle conoscenze di ciascuno Co-innovare usando skills e competenze diverse ripartendo rischio ed investimento tra più soggetti-attori

  26. Quali Vantaggi….?? LE RETI CONSEGUONO L’ OBIETTIVO DI : RIDURRE I COSTI, “ENERGIZZANDO”, MOLTIPLICANDO IL VALORE DELLE CONOSCENZE PONGONO IN PRIMO PIANO LE POTENZIALITA’

  27. Da dove iniziare…? Ma cos’ è una Rete…? Patrimonio Comune di: Valori, Linguaggi, Obiettivi e codici condivisi GOVERNANCE: regola i diritti e i doveri dello scambio o della condivisione

  28. Motto della Rete SFIDA, RIVOLUZIONE NELL’APPROCCIO Dal “Sono Io il più Forte”…al … “Non sono niente senza gli altri” Reti d'impresa: mettiamo a fattore comune le nostre migliori capacità, lavoriamo assieme sui ns punti di debolezza, guadagniamo prospettive diverse insieme. Colmiamo GAP, generiamo IDEE ED INNOVAZIONI.

  29. In Sintesi TRE BUONI MOTIVI PER FAR RETE IDEE ORIGINALIper affermare Valori e significati, creare identità nuove, per affermarsi in modo competitivo su nuovi mercati, per realizzare innovazioni d’uso CANALI DI PROPAGAZIONE rapidi e affidabili in grado di dar ACCESSO alle conoscenze altrui e che allarghino il BACINO DI USO di quelle idee MEZZI DI DIFFERENZIAZIONE E DI CONTROLLOsu idee e canali che rendano RICONOSCIBILE il proprio apporto e che riducano le possibilità di IMITAZIONE

  30. Ruolo chiave delle Competenze Distinte L’ impresa va sempre più pensata qualeinsieme di competenze:eventuali rendite differenziali si possono ottenere grazie allacapacità di produrre a minori costi e/o a qualità superiore attraverso la disponibilità di competenze difficilmente replicabilidai concorrenti

  31. Quali condizioni determinano il SUCCESSO….? -Ancorare l’alleanza intorno alle competenze RUOLO DEGLI INTANGIBLE -Riconoscere alle caratteristiche soft del partner aggregato (sistema dei valori, storia, cultura manageriale …) lo stesso grado di rilevanza attribuito a quelle più direttamente rilevanti per gli obiettivi dell’accordo (risorse e competenze disponibili, governance…)

  32. Disciplina normativa Contratto Contenuto minimo del Contratto di Rete l`articolo 3 comma 4ter dispone : 1. Denominazione delle imprese partecipanti al contratto 2. Definizione degli Obiettivi Strategici e attività poste a lla base dell’att comune; 3. Individuazione del Programma di Rete 4. Istituzione di un Fondo Patrimoniale Comune

  33. Definizione attraverso “…il contratto di rete due o più imprese si obbligano ad esercitare in comune una o più attività economiche rientranti nei rispettivi oggetti sociali allo scopo di accrescere la reciproca capacità innovativa e la competitività sul mercato”. … A) Contratto Plurilaterale con comunione di scopo (1420 c.c. e segg)

  34. Due fasi Il Contratto contempla una divisione in 2 fasi: definizione del Programma, attuazione del contratto (deferita all’ Organo comune)

  35. Comitato di Programmazione Le Parti potranno istituire attraverso il contratto un apposito COMITATO DI PROGRAMMAZIONE cui affidare laridefinizione degli Obiettivi Strategici.

  36. Segue…. b) Onere di Forma: atto pubblico e scrittura privata autenticata c) Enunciazione del Programma che le Aggregate si impegnano a perseguire e le prestazioni che ne concretizzano la sostanza

  37. Segue…. d) Creazione di un Organocui vanno attribuiti poteri di Gestione del Programma di Rete; e) Costituzione di un Fondo Patrimonialecomune(oppure si potrà optare per la cost di patrimoni destinati al singolo affare ex art 2447 bis c.c.) f) E’ configurabile come uncontratto aperto all’ adesione di altri eventualisoggetti (art 1332 c.c.)

  38. CODICE ETICO E MODELLO ORGANIZZATIVO Per questo motivo la Rete dovrebbe sempre essere pensata e progettata partendo proprio dall’ individuazione e definizione di valori condivisi (Codice Etico) , al più ampio livello possibile e fin da subito perché possano essere posti ALLA BASE del modello organizzativo ritenuto più idoneo per definire obiettivi e strategie, implementare piani operativi e garantirne la trasparenza e la conformità alle norme cogenti. 2) Codice etico e Modello Organizzativo dunque dovrebbero SEMPRE esser i pilastri portanti dell’intera impalcatura del Contratto;

  39. Disciplina Normativa La nuova formula del Contratto di Rete è disciplinata dallaLegge 23 luglio 2009 n. 99 strumento privilegiato per le imprese, soprattutto quelle che intendono operare in contesto internazionale.

  40. PERCHE’ AGGREGARSI….? -L’obbiettivo vero è quello di riuscire a rendere GLOBALE un’azienda, indipendentemente dalle sue dimensioni. Anche una piccola impresa potrà partecipare a progetti ai quali da sola non avrebbe mai avuto accesso; La rete ha unruolo chiave, anche per quanto riguarda la rappresentanza complessiva e soprattutto la possibilità di creare NUOVI RAPPORTI con mercati strategici.

  41. DURATA DEL RAPPORTO La lettera d) dell’art. 3, 4 ter della legge istitutiva del contratto di rete di imprese (L. 33/2009 modificato dall’art. 1 della l. 99/2009) stabilisce che il contratto di rete deve indicare “la DURATA del contratto, le MODALITA’ di adesione e le relative ipotesi di RECESSO”.

  42. DURATA DEL RAPPORTO Seguendo in maniera coerente il principio di libertà contrattuale, l’indicazione delle IPOTESI DI RECESSO, nonché tempi e modalità del suo esercizio, sono interamente rimesseall’autonomia della parti.

  43. IL RECESSO Quanto al recesso è senz’altro un DIRITTO che deve essere attribuito dal contratto di rete. Trattandosi di contratto di durata, non è ammissibile il recesso ad nutum,ossia senza giustificazione Nb: dovrebbe esser CALIBRATO in base alle caratteristiche del Programma di rete e degli obiettivi strategici individuati dalle parti

  44. Come concepirlo…? Come estrema ratio: reazione allaVIOLAZIONE DI OBBLIGHI CONTRATTUALI o di determinati DOVERI di lealtà e correttezza, doveri di tutela della reputazione del Marchio commercializzato

  45. Segue Ruolo Primario nel controllo della LEGITTIMITA’ dell esercizio del diritto di recesso Clausole Generali della Buona fede nell’ esecuzione del Contratto.

  46. Rispetto ai Distretti La Rete prescindedal concetto di Territorialità e prevede forme diCollaborazione connesse ad attività complementaripiù che di agglomerazione. **Il tutto attraverso la DELINEAZIONE di Specifici Progetti (di internaz.ne , di R&S, di Formazione, etc)

  47. Il Consorzio Il consorzio è invece il contratto attraverso il quale due o più imprenditori “istituiscono un’organizzazione comune per la disciplina o per lo svolgimento di determinate FASI delle rispettive imprese” (art. 2602 cod. civ.).

  48. Differenze Consorzio Differenza: lo “scopo” specifico dell’aggregazione fra le imprese partecipanti e l’assenzanel raggruppamento temporaneo di imprese e nel consorzio di unProgramma comune duraturoe non limitato al compimento di un affare specificoo alla disciplina delle “fasi” della rispettiva attività di impresa.

  49. Differenze ATI Anche la giurisprudenza amministrativa è intervenuta per chiarire che il raggruppamento temporaneo di imprese è solo unmezzo tecnicotramite il quale ciascuna impresa persegue un interesse “proprio”, distinto da quello delle altre imprese partecipanti.

  50. Necessità di un controllo…. Controllo sull’ EFFETTIVA UTILITA’ ECONOMICA dell’ operazione da realizzarsi attraverso il contratto di Rete.

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