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Lavoro al VDT

Lavoro al VDT. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SASSARI Laurea Specialistica in Medicina e Chirurgia Corso di MEDICINA DEL LAVORO. VDT. Dove e quando nasce il problema Evoluzione della normativa Rischi reali Disturbi muscolo-scheletrici – Posture fisse prolungate Disturbi visivi

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Presentation Transcript


  1. Lavoro al VDT UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SASSARI Laurea Specialistica in Medicina e Chirurgia Corso di MEDICINA DEL LAVORO

  2. VDT • Dove e quando nasce il problema • Evoluzione della normativa • Rischi reali • Disturbi muscolo-scheletrici – Posture fisse prolungate • Disturbi visivi • Disagio organizzativo - Stress • Rischi indagati • Radiazioni • Campi elettromagnetici

  3. I disturbi agli occhi - Astenopia Esistono una serie di disturbi agli occhi che possono insorgere negli addetti ai videoterminali: • bruciore, lacrimazione, secchezza, fastidio alla luce, pesantezza, visione annebbiata, visione sdoppiata, stanchezza alla lettura. Essi sono dovuti a una elevata sollecitazione degli organi della vista e al loro rapido affaticamento, causati da: • Errate condizioni di illuminazione • Ubicazione sbagliata del videoterminale rispetto alle finestre e ad altre fonti di luce • Condizioni ambientali sfavorevoli (ad esempio aria troppo secca, presenza di correnti d’aria fastidiose, temperatura troppo bassa o troppo alta)

  4. Cause di astenopia • • Caratteristiche inadeguate del software (rappresentazione o sfarfallamento dei caratteri e dello sfondo) • • Insufficiente contrasto dei caratteri rispetto allo sfondo • • Postazione di lavoro non corretta • • Posizione statica e impegno visivo di tipo ravvicinato e protratto nel tempo, che comporta una forte sollecitazione dei muscoli per la messa a fuoco e la motilità oculare • • Difetti visivi non o mal corretti che aumentano lo sforzo visivo.

  5. Figura 7 - Posto di lavoro al videoterminale con condizioni di luce sfavorevoli: eccessivo contrasto di chiaro-scuro fra lo schermo e lo sfondo

  6. Regolazione ottimale dell’altezza del piano di lavoro, del sedile e dello schermo, nonché della distanza dallo schermo. Le attrezzature e i mobili devono essere adattati alla statura dell’operatore.

  7. Lavoro al VDT • Spazio di lavoro sufficiente per cambiamenti di posizione • Pareti di colore chiaro non riflettente • Temperature ed umidità confortevoli (tra il 40 e 55%) • Ricambi d'aria adeguati • Rumore ambientale contenuto e tale da non disturbare l'attenzione e la comunicazione verbale

  8. Illuminazione al VDT 1 • Evitare abbagliamenti e riflessi su schermo e su altre attrezzature • Illuminazione sufficiente ma contenuta • Contrasto appropriato tra schermo ed ambiente • Fonti luminose perpendicolari allo schermo (né di fronte, né alle spalle dell'operatore) • Postazione distante almeno 1 metro dalle finestre • Finestre schermate con tende regolabili • Luci artificiali schermate

  9. Illuminazione al VDT 2 Indicazioni operative • Schermare le finestre con tende adeguate al lavoro al PC o al VDT • Se necessario, schermare le luci o ridurne l'intensità • Osservare il monitor spento permette di individuare le fonti di riflessi • Inclinare il monitor per ridurre i riflessi • Ridurre la luminosità generale per eliminare i contrasti luminosi eccessivi • Se persistono i riflessi delle luci, spegnerle ed usare una lampada da tavolo

  10. Tavolo per VDT • Superficie chiara e non riflettente • Altezza del piano regolabile, se fissa di circa 72 cm • Dimensione del piano idonea a sistemazione corretta e flessibile di monitor, tastiera e documenti di lavoro • La profondità sotto il piano deve permettere le gambe semidistese • Stabile e non vibrare all'uso

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