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La criminalità organizzata nel mondo: gruppi, struttura ed attività illecite Andrea Di Nicola A.A. 2005-2006

La criminalità organizzata nel mondo: gruppi, struttura ed attività illecite Andrea Di Nicola A.A. 2005-2006. andrea.dinicola@transcrime.unitn.it http://www.transcrime.unitn.it. ARTICOLO 416 BIS C.P. ITALIANO, 1982. Definire la criminalità organizzata.

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La criminalità organizzata nel mondo: gruppi, struttura ed attività illecite Andrea Di Nicola A.A. 2005-2006

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  1. La criminalità organizzata nel mondo: gruppi, struttura ed attività illecite Andrea Di Nicola A.A. 2005-2006 andrea.dinicola@transcrime.unitn.it http://www.transcrime.unitn.it

  2. ARTICOLO 416 BIS C.P. ITALIANO, 1982 Definire la criminalità organizzata Chiunque fa parte di un’associazione di tipo mafioso formata da tre o più persone è punito con la reclusione da tre a sei anni. [...] L’associazione è di tipo mafioso quando coloro che ne fanno parte si avvalgono della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva per commettere delitti, per acquisire in modo diretto o indiretto la gestione o comunque il controllo di attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, appalti e servizi pubblici o per realizzare profitti o vantaggi ingiusti per sé o per altri, ovvero al fine di impedire od ostacolare il libero esercizio del voto o di procurare voti a sé o ad altri in occasione di consultazioni elettorali.

  3. RACKETEER INFLUENCED AND CORRUPT ORGANISATIONS ACT (R.I.C.O.), USA, 1970 Definire la criminalità organizzata Si parla di criminalità organizzata nel caso in cui due o più persone siano coinvolte in un “pattern of racketeering activities” cioè abbiano compiuto in un periodo di dieci anni, in modo non episodico e traendone profitto, due o più reati che includono - ma non si limitano a - l’omicidio, il gioco d’azzardo, l’usura, il traffico di stupefacenti e la corruzione. > Assenza di parametri di tipo soggettivo che fissino le caratteristiche di un’organizzazione criminale > Specificazione di “racketeering activities”

  4. BUNDESKRIMINALAMT (POLIZIA FEDERALE TEDESCA) Definire la criminalità organizzata • È criminalità organizzata: • la commissione pianificata di reati, determinata dallo scopo di profitto e potere. Questi reati devono essere di rilevante entità e devono essere commessi da più di due persone che collaborano per un periodo prolungato o indefinito di tempo, ciascuna con una serie di propri compiti specifici • usando una struttura simile a quella di un’impresa o di un’attività commerciale, o • servendosi della violenza o di altri mezzi di intimidazione, o • esercitando un’influenza sulla politica, i mass media, l’amministrazione pubblica, le autorità giudiziarie o l’economia.

  5. CONVENZIONE ONU (DI PALERMO) CONTRO LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA TRANSNAZIONALE, 2000 (articolo 2) Per gruppo criminale organizzato si intende: un gruppo strutturato (organizzazione gerarchica o flessibile) di tre o piu' persone che, per un periodo di tempo prolungato, agiscono di comune accordo con lo scopo di commettere uno o piu' gravi reati(ossia reati per cui è prevista una pena detentiva minima di 4 anni), al fine di ottenere, direttamente o indirettamente, un profitto economico o di altra natura. Principali strutture organizzative e tendenze della criminalità organizzata

  6. STRUTTURE ORGANIZZATIVE: PRINCIPALI TIPOLOGIE 1) GERARCHIA RIGIDA (es. Triadi cinesi) Principali strutture organizzative e tendenze della criminalità organizzata • Unico leader • Gerarchia interna chiaramente definita • Rigidi sistemi di disciplina interna • Spesso, forte identità sociale o etnica • Nome identificativo dell’organizzazione • Uso della violenza essenziale per le attività • Spesso, controllo su un determinato territorio

  7. 2) GERARCHIA DECENTRALIZZATA (es. gruppi italiani, tranne la Camorra) Principali strutture organizzative e tendenze della criminalità organizzata • Struttura di comando a livello centrale, che impartisce direttive uniformi • Struttura di comando a livello centrale replicata a livello regionale • Livello (limitato) di autonomia a livello regionale • Elevato numero di membri e di attività svolte • Spesso, forte identità sociale o etnica • Uso della violenza essenziale per le attività

  8. 3) CONGLOMERATO GERARCHICO (es. 28s prison gang in Sud Africa) Principali strutture organizzative e tendenze della criminalità organizzata • Associazione di più gruppi criminali organizzati, aventi struttura organizzativa interna variabile (anche se il modello più frequente è quello gerarchico rigido) • Organo di governo centrale • Ampia autonomia per i gruppi costitutivi • Molte attività e molti membri • Tipologia relativamente rara e legata al contesto sociale/storico

  9. 4) NUCLEO CRIMINALE (es. gruppi olandesi e tedeschi coinvolti nel traffico di esseri umani) Principali strutture organizzative e tendenze della criminalità organizzata • Nucleo centrale, composto da un numero limitato di soggetti che costituiscono un gruppo criminale ristretto e strutturato • Rete esterna di collaborazione (individui o gruppi), che varia a seconda delle singole attività criminali • Numero limitato di attività • Disciplina interna favorita dal ridotto numero dei componenti • Raramente caratterizzato da identità etnica e/o sociale • Di solito, nessun nome identificativo

  10. 5) NETWORK CRIMINALE (es. gruppi nigeriani) Principali strutture organizzative e tendenze della criminalità organizzata • Insieme di individui coalizzati attorno ad una serie di progetti criminali, che vengono perseguiti in un contesto di alleanze variabili • Importanza dei singoli individui determinata dai loro contatti e dalle loro capacità • Personaggi chiave (punti nodali) • Legami personali prevalgono rispetto a quelli basati sull’identità etnica e sociale • Riorganizzazione poco ‘problematica’ in caso di arresto di uno o più membri • Modello organizzativo ancora poco usato, ma in rapida espansione

  11. STRUTTURA ORGANIZZATIVA Principali strutture organizzative e tendenze della criminalità organizzata FONTE: United Nations, Office on Drugs and Crime, 2002.

  12. NUMERO DI MEMBRI Principali strutture organizzative e tendenze della criminalità organizzata FONTE: United Nations, Office on Drugs and Crime, 2002.

  13. USO DELLA VIOLENZA Principali strutture organizzative e tendenze della criminalità organizzata FONTE: United Nations, Office on Drugs and Crime, 2002.

  14. NUMERO DI GRUPPI PER CUI LA VIOLENZA È ESSENZIALE PER LO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ, DIVISI PER STRUTTURA ORGANIZZATIVA Principali strutture organizzative e tendenze della criminalità organizzata FONTE: United Nations, Office on Drugs and Crime, 2002.

  15. IDENTITÀ Principali strutture organizzative e tendenze della criminalità organizzata FONTE: United Nations, Office on Drugs and Crime, 2002.

  16. NUMERO DI GRUPPI CON FORTE IDENTITÀ ETNICA/NESSUNA FORTE IDENTITÀ, DIVISI PER STRUTTURA ORGANIZZATIVA Principali strutture organizzative e tendenze della criminalità organizzata FONTE: United Nations, Office on Drugs and Crime, 2002.

  17. ATTIVITÀ Principali strutture organizzative e tendenze della criminalità organizzata FONTE: United Nations, Office on Drugs and Crime, 2002.

  18. LIVELLO DI ATTIVITÀ TRANSNAZIONALE Principali strutture organizzative e tendenze della criminalità organizzata FONTE: United Nations, Office on Drugs and Crime, 2002.

  19. RICORSO ALLA CORRUZIONE Principali strutture organizzative e tendenze della criminalità organizzata FONTE: United Nations, Office on Drugs and Crime, 2002.

  20. LIVELLO DI INFLUENZA POLITICA Principali strutture organizzative e tendenze della criminalità organizzata FONTE: United Nations, Office on Drugs and Crime, 2002.

  21. INFILTRAZIONE NELL’ECONOMIA LEGALE Principali strutture organizzative e tendenze della criminalità organizzata FONTE: United Nations, Office on Drugs and Crime, 2002.

  22. LIVELLO DI COLLABORAZIONE CON ALTRI GRUPPI CRIMINALI ORGANIZZATI Principali strutture organizzative e tendenze della criminalità organizzata FONTE: United Nations, Office on Drugs and Crime, 2002.

  23. TENDENZE DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA Tendenze nelle attività criminali Tendenze dei gruppi criminali Principali strutture organizzative e tendenze della criminalità organizzata maggiore specializzazione utilizzo del modello d’impresa espansione in nuovi mercati ristrutturazione in risposta allo sviluppo tecnologico e dei mercati sviluppo di nuove attività criminali strutture più flessibili interdipendenze tra reati maggiore cooperazione tra i gruppi

  24. LA GEOGRAFIA DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ORGANIZZAZIONI ITALIANE ORGANIZZAZIONI RUSSE COSA NOSTRA TRIADI JAKUZA La geografia della criminalità organizzata nel mondo: gruppi ed attività ORGANIZZAZIONI BALCANICHE NARCO-CARTELLI COLOMBIANI E MESSICANI ORGANIZZAZIONI NIGERIANE

  25. GRUPPI CRIMINALI ORGANIZZATI ED ATTIVITÀ • Organizzazioni criminali italiane • Jakuza • Triadi • Narco-cartelli colombiani e messicani • Organizzazioni criminali russe e dell’est europeo • Organizzazioni criminali nigeriane La geografia della criminalità organizzata nel mondo: gruppi ed attività

  26. COSA NOSTRA • Origini: nasce nella Sicilia occidentale all’inizio dell’800, e le sue origini sono legate al latifondo • Struttura: gerarchica decentralizzata (5.000 affiliati + 20.000 fiancheggiatori) commissione regionale (Cupola) commissione provinciale capo-mandamento (a Palermo) rappresentante della famiglia capi decina famiglia (50/300 uomini d’onore o soldati) • Affiliazione: per cooptazione o chiamata, attraverso un giuramento (farsi bruciare sulla mano un santino) • Attività: traffico internazionale di droga, riciclaggio, estorsione, traffico di armi, smaltimento di rifiuti solidi urbani La geografia della criminalità organizzata nel mondo: gruppi ed attività

  27. CAMORRA • Origini: nasce a Napoli agli inizi dell’800 • Struttura: insieme di bande che si compongono e scompongono con grande facilità (111 famiglie, oltre 6.700 affiliati). Storicamente, ci sono stati alcuni esperimenti (falliti) di dare all’organizzazione una struttura gerarchica: • seconda metà anni ’70: Nuova Camorra Organizzata (Cutolo) e Nuova Famiglia (Bardellino, Nuvoletta e Alfieri); • 1992: Nuova Mafia Campana (Alfieri). • Attività: usura, contrabbando di sigarette, traffico e spaccio di droga, truffe ai danni della CEE, estorsioni, rapine, scommesse clandestine, etc. La geografia della criminalità organizzata nel mondo: gruppi ed attività

  28. ‘NDRANGHETA • Origini: in Calabria, nella seconda metà dell’800 • Struttura: gerarchica decentralizzata - fondata sulla cosca (115 cosche, 6.000 affiliati). All’interno della cosca vige una rigida gerarchia: ASSOCIAZIONE Quintino Vangelo Santista Sgarrista Camorrista Picciotto d’onore Giovane d’onore • Attività: traffico di armi, estorsioni, etc. La geografia della criminalità organizzata nel mondo: gruppi ed attività

  29. SACRA CORONA UNITA • Origini: in Puglia nel 1983, su iniziativa di Giuseppe Rogoli • Struttura: gerarchica decentralizzata - clan autonomi nella propria area di influenza, ma tenuti a rispettare gli interessi comuni (47 clan, 1.561 affiliati). All’interno di ciascun clan vige una chiara gerarchia: CRIMINE Crimine distaccato Quartino Tre-quartino Mezzo quartino Camorristi e picciotti • Affiliazione: giuramento (recitazione melodrammatica di domande e risposte) • Attività: immigrazione illegale, traffico di droga ed armi La geografia della criminalità organizzata nel mondo: gruppi ed attività

  30. YAKUZA • Origini: in Giappone, nella società feudale del XV secolo • Struttura: gerarchica decentralizzata - organizzazioni a sviluppo orizzontale che riflettono le caratteristiche della famiglia giapponese (almeno 90.000 membri). All’interno di ciascuna famiglia vige una chiara gerarchia: Numero 1: Oyabun, il capo Numero 2: Wagashira con i suoi aiutanti Numero 3: Shateigashira con i suoi aiutanti Giovanotti o picciotti • Affiliazione: giuramento • Diffusione: Europa, America, Filippine, Australia • Attività: traffico di droga (anfetamine), gioco d’azzardo, riciclaggio del denaro sporco in attività lecite, traffico di armi, prostituzione, usura, estorsione, intensi collegamenti col mondo politico, etc. La geografia della criminalità organizzata nel mondo: gruppi ed attività

  31. TRIADI (4 principali: Chiu Chao, Wo, 14k e Big Four) • Origini: fondate come organizzazioni di resistenza politica da monaci buddisti in Cina, nel XVII secolo • Struttura: gerarchica rigida Testa del Drago Vicario del Capo – Maestro d’Incenso (cerimoniale) – Garante delle Alleanze – Guardiano del Capo (sorv. interna) Ventaglio di Carta Bianca (amm. finanze) Sandalo di Paglia (trasmissione informazioni) Guerriero del Polo Rosso (resp. settore militare) Membri ordinari • Affiliazione: giuramento (36 promesse) • Diffusione: Hong Kong, Taiwan, Europa, Stati Uniti • Attività: traffico di droga, gioco d’azzardo, sfruttamento della prostituzione La geografia della criminalità organizzata nel mondo: gruppi ed attività

  32. CARTELLI COLOMBIANI (di Calì, di Medellin e del Nord Est) • Origini: anni ’70 in Colombia • Struttura: a cellula • Veloce processo di internazionalizzazione • Contesto sociale e politico ‘favorevole’ • Monopolio nella produzione di cocaina, infiltrazione nel mercato dell’eroina • Espansione in Europa: due possibili strutture organizzative • Crisi a seguito dell’offensiva delle forze di polizia e perdita del monopolio in alcune attività illecite CARTELLI MESSICANI La geografia della criminalità organizzata nel mondo: gruppi ed attività • Origini ed evoluzione: da corrieri dei narcos colombiani (fino alla fine degli anni ’80) a organizzazioni che gestiscono in modo autonomo il traffico di droga (metamfetamine, cocaina, marijuana), a seguito dei duri colpi inflitti ai cartelli colombiani. • Struttura: cartelli indipendenti + collaborazione nella Federazione

  33. GRUPPI CRIMINALI RUSSI E DELL’EST EUROPA (“MAFIE RUSSE”) • Origini: crollo dei regimi socialisti all’inizio degli anni ’90 e passaggio ad un’economia di mercato; vuoto legislativo e strutture di law enforcement deboli • Struttura: elevato numero (compreso tra 2.500 e 8.000) di organizzazioni con strutture diverse (prevale la struttura gerarchica decentralizzata); disciplina molto rigida • Specializzazione (zone d’influenza) • Ampio ricorso alla violenza (es. omicidi su commissione) • Infiltrazione nel sistema politico, militare ed economico (es. controllo del 70-80% delle banche) • Attività: riciclaggio, traffico di opere d’arte, furto d’auto, traffico di armi, prostituzione La geografia della criminalità organizzata nel mondo: gruppi ed attività

  34. ORGANIZZAZIONI NIGERIANE • Origini: anni ’80, a seguito del crollo del prezzo del petrolio. Sviluppo favorito da instabilità politica del paese, e dalla mancanza di una legislazione incisiva contro la criminalità organizzata • Struttura: a celle, costituite su base famigliare e/o tribale • Flessibilità nella gestione delle attività (attività contrattate a terzi) • Attività: traffico di droga, traffico di esseri umani, estorsioni e frodi, in particolare le cosiddette frodi 4-1-9 (advanced fee fraud), che si stima causino alle vittime perdite di oltre un milione di dollari al giorno nei soli Stati Uniti La geografia della criminalità organizzata nel mondo: gruppi ed attività

  35. FIDUCIA FALSE FATTURAZIONI DENARO SERVIZI DI RICICLAGGIO

  36. DOCUMENTI RICHIESTI ASPETTATIVE DI GUADAGNO...

  37. LA STORIA ... DENARO… ADESCAMENTO

  38. La criminalità organizzata nel mondo: gruppi, struttura ed attività illecite Andrea Di Nicola A.A. 2005-2006 andrea.dinicola@transcrime.unitn.it http://www.transcrime.unitn.it

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