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PROVINCIA DI PISTOIA

PROVINCIA DI PISTOIA. Enti Locali e accessibilità in Toscana. 24 febbraio 2012 Villaggio Solidale. 1. cultura dell’accessibilità. Accessibilità e città La città è “cosa umana per eccellenza” (Lèvi-Strauss) è il luogo dell’accessibilità per eccellenza La città è:

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  1. PROVINCIA DI PISTOIA Enti Locali e accessibilità in Toscana 24 febbraio 2012 Villaggio Solidale

  2. 1. cultura dell’accessibilità Accessibilità e città La città è “cosa umana per eccellenza” (Lèvi-Strauss) è il luogo dell’accessibilità per eccellenza La città è: città- immateriale (rete scambi e relazioni, capitale sociale) città-materiale (strutture, edifici, urbanizzazione) L’accessibilità ha una rapporto diretto con la città-materiale, ma viene condizionata anche dagli stili di vita degli abitanti La barriera è l’ostacolo all’accessibilità 24 febbraio 2012 Villaggio Solidale

  3. 1.1 cultura dell’accessibilità Che tipo di barriere troviamo nelle città? Di vario tipo: architettoniche, percettive, topologiche, temporali, urbanistiche, ecc. L’ostacolo barriera, su chi agisce maggiormente? Su persone che hanno patologie derivanti da malattie congenite o acquisite (disabili fisici, sensoriali e cognitivi) Su persone che non hanno patologie, ma vivono un periodo della loro vita non da adulto-medio-sano (che invece viene preso a modello per dimensionare, conformare e trasformare lo spazio antropico), cioè su bambini, anziani, donne in stato interessante, traumatizzati temporanei ecc.), in sostanza persone con bisogni speciali 24 febbraio 2012 Villaggio Solidale

  4. 2.1. Politiche pubbliche e accessibilità Quali politiche degli EELL? Chi governa i territori manifesta spesso l’intenzione di rendere gli habitat locali accoglienti, integranti per fronteggiare i rischi di solitudine, insicurezza, nichilismo, isolamento, disagio Tuttavia il governo delle politiche per l’accessibilità rimane poco visibile e molto frammentato in quanto l’accessibilità rimane spesso rinchiusa in ambiti tecnici, normativi e specialistici Ci sono alcune esperienze in Toscana che hanno scelto di investire sulla cultura dell’accessibilità (es. Laboratorio per l’accessibilità del Comune di Quarrata) 24 febbraio 2012 Villaggio Solidale

  5. 2.2. Il governo del territorio tra accessibilità e benessere Generalmente le politiche pubbliche locali di “peso” sono quelle legate alla pianificazione, alla modernizzazione del territorio dal punto di vista infrastrutturale, residenziale, produttivo Le amministrazioni locali ritengono tali politiche il volano dello sviluppo di un territorio Tuttavia non dobbiamo mai dimenticare che la cura dei beni immateriali risulta essere oggi elemento decisivo per vincere la sfida della modernità E’ necessario vedere l’accessibilità anche in termini di opportunità relazionali, di capitale sociale, di sviluppo e progresso di un territorio. È anche per questo motivo che è nato il CRID 24 febbraio 2012 Villaggio Solidale

  6. 2.3. Accessibilità e partecipazione Accessibilità come “partecipazione” e “cittadinanza attiva” Come realizzare habitat inclusivi e permeabili? Promozione della cultura dell’accessibilità Promozione della partecipazione dei cittadini all’elaborazione della pianificazione in materia di accessibilità e di sviluppo locale La partecipazione è uno dei cardini dei processi volti ad affermare la cultura dell’accessibilità e deve essere garantita a tutte le categorie dei fruitori dello spazio urbano che solitamente risultano prive di rappresentanza nei processi decisionali (bambini, adolescenti, anziani e disabili). Quali possono essere alcuni riferimenti normativi Toscana? 24 febbraio 2012 Villaggio Solidale

  7. 2.4. Accessibilità e partecipazione L.R. n.1/2005 “Norme per il governo del territorio” • partecipazione dei cittadini al processo di formazione degli strumenti di pianificazione (art.7) • acquisizione di pareri, contributi da soggetti pubblici o privati (art.16), • informazione del procedimento ai cittadini singoli o associati (art.20). • L.R. n.69/2007 “Norme sulla promozione della partecipazione …” • partecipazione allargata come pilastro della pianificazione territoriale, • coinvolgimento dei soggetti deboli o disabili. • L.R. n. 38/98 “Governo del tempo e dello spazio urbano…” - qualità dei tempi e spazi di vita importanti per la città urbs • L.R. 41/2005 – L.R. 47/91 (comma 6 art.9) – L.N. 41/86 e L.N. 104/92 24 febbraio 2012 Villaggio Solidale

  8. 3.1. I Piani per l’Accessibilità Una delle linee di azione del CRID verterà sullo sviluppo dei Piani per l’Accessibilità, strumenti di lavoro a disposizione dei Comuni toscani. I Piani sono stati predisposti da Regione Toscana, Provincia di Pistoia, con il coordinamento scientifico dell’Università di Firenze (TESIS) e la collaborazione di UNCEM Toscana. I Piani per l’accessibilità sono l’evoluzione dei Piani per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) strumento di Pianificazione reso obbligatorio dalla Legge 41/1986 L’obiettivo dei Piani è quello di diffondere la cultura dell’accessibilità ed estendere l’utilizzo delle metodologie e degli strumenti operativi che sono stati predisposti. 24 febbraio 2012 Villaggio Solidale

  9. 3.2. Il percorso dei Piani Il Centro Interuniversitario TESIS dell’Università di Firenze ha coordinato e supportato il percorso progettuale che ha coinvolto vari settori disciplinati quali: architettura, urbanistica, sociale, informatica, economia e statistica e 6 Comuni della provincia di Pistoia Il prodotto finale è composto da due parti: la prima di carattere conoscitivo e concettuale, la seconda più legata alle metodologie e agli strumenti operativi. Le metodologie e gli strumenti operativi sono disponibili presso il CRID e già utilizzabili dai Comuni Toscani, anche attraverso un supporto tecnico che il Centro Regionale mette a disposizione Con UNCEM Toscana sono già stati individuati alcuni territori montani che attiveranno il percorso dei Piani 24 febbraio 2012 Villaggio Solidale

  10. 3.3. Analisi conoscitiva - Questionario Durante il percorso dei Piani è stata realizzata un’analisi conoscitiva di carattere regionale per acquisire: Informazioni relative allo stato di elaborazione del PEBA ed alla sua attuazione Informazioni relative al rispetto dell’obbligo di destinare le risorse (10%) alla elaborazione e all’attuazione dei PEBA Informazioni relative all’elaborazione della mappa dell’accessibilità urbana 24 febbraio 2012 Villaggio Solidale

  11. 3.4. Tasso di risposta Hanno risposto al questionario: 159 Comuni (55,40%) su un totale di 287 Comuni della Regione Toscana 24 febbraio 2012 Villaggio Solidale

  12. 3.5. Analisi conoscitiva. Indagine. Analisi per: -Provincia; -Dimensione demografica: *Piccoli Comuni: popolazione<5.000 abitanti (43,5% dei Comuni); *Medio-Piccoli Comuni: popolazione tra i 5.001 ed i 10.000 abitanti (22,7% dei Comuni); *Medio Comuni: popolazione tra 10.001 e 50.000 abitanti (29,6% dei Comuni); *Medio-grandi Comuni: popolazione>50.001 abitanti (4,2% dei Comuni); -Zona Altimetrica: *Pianura (8,7% dei Comuni); *Collina interna (48,8% dei Comuni); *Collina litoranea (14,3% dei Comuni); *Montagna interna (26,5% dei Comuni); *Montagna litoranea (1,7% dei Comuni). 24 febbraio 2012 Villaggio Solidale

  13. 3.6. Elaborazione dei PEBA Non ha risposto al questionario il 44,60% dei Comuni della Regione Toscana 24 febbraio 2012 Villaggio Solidale

  14. 3.7. Elaborazione dei PEBA Dei Comuni rispondenti: • 18,87% ha elaborato i PEBA; • 20,13% con elaborazione PEBA in corso; • 61% non ha elaborato i PEBA. 24 febbraio 2012 Villaggio Solidale

  15. 3.8. Attuazione dei PEBA 24 febbraio 2012 Villaggio Solidale

  16. 3.9. Destinazione proventi alla redazione e attuazione dei PEBA (ai sensi del comma 6 dell’art.9 della L.R.47/91) Dei Comuni rispondenti: • 61,63% ha destinato i proventi; • 23,90% non ha destinato i proventi; • 14,47% non ha risposto alla domanda. 24 febbraio 2012 Villaggio Solidale

  17. 3.10. Mappa per l’Accessibilità Dei Comuni rispondenti: • 27,67% l’ha predisposta; • 50,94% non l’ha predisposta • 18,87% è in corso di elaborazione • 2,52% non ha risposto. Il 79,55% dei Comuni che ha redatto la Mappa per l’Accessibilità dichiara di averla già integrata con il Regolamento Urbanistico 24 febbraio 2012 Villaggio Solidale

  18. 4. Alcune proposte operative maggiore sinergia tra gli Uffici pubblici che si occupano di pianificazione territoriale e di servizi alla persona, (Piani Strutturali, Piani per la Mobilità, Piani di Salute, Piani di Prevenzione, ecc) partecipazione consapevole e responsabile dei cittadini alla costruzione della “città immateriale e materiale”; è necessario recuperare la dimensione del dialogo e del confronto costante e organizzato con i singoli cittadini e con gli altri portatori d’interessi locali i Consigli comunali e provinciali possono divenire i luoghi formali dove le iniziative volte alla ricomposizione di un disegno organico sui temi dell’accessibilità trovano riconoscimento e legittimazione e si trasformano in piani locali di governo armonico di queste politiche pubbliche 24 febbraio 2012 Villaggio Solidale

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