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Il POR Campania 2000-2006 e gli strumenti a sostegno della semplificazione amministrativa: Conferenza di Servizi Acco

Conferenza di Servizi e Accordo di Programma. Il POR Campania 2000-2006 e gli strumenti a sostegno della semplificazione amministrativa: Conferenza di Servizi Accordo di programma. Conferenza di servizi. Conferenza delle Pubbliche amministrazioni in un tavolo comune

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Il POR Campania 2000-2006 e gli strumenti a sostegno della semplificazione amministrativa: Conferenza di Servizi Acco

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Presentation Transcript


  1. Conferenza di Servizi e Accordo di Programma Il POR Campania 2000-2006 e gli strumenti a sostegno della semplificazione amministrativa: Conferenza di Servizi Accordo di programma

  2. Conferenza di servizi Conferenza delle Pubbliche amministrazioni in un tavolocomune per poter risolve i problemi e confrontarsi su tematiche comuni Riunione mirata a sviluppare una discussione su temi di comune interesse Accordo di programma Intervento coordinato tra più soggetti pubblici per il raggiungimento di un fine specifico Svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune Strumenti per snellire,razionalizzare, e semplificare l’azione amministrativa

  3. Conferenza di Servizi e Accordo di Programma • Fonti normative: • L.7 agosto 1990 n. 241 Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi Ordinamento delle autonomie locali • L.8 giugno 1990 n.142 Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed EE.LL, per la riforma della P.A. e per la semplificazione amministrativa • L.15 marzo 1997 n.59 Misure urgenti per lo snellimento dell’attività amministrativa e dei Procedimenti di decisione e di controllo • L.15 maggio 1997 n.127

  4. Conferenza di Servizi e Accordo di Programma Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali • Fonti normative: • Decreto legislativo 18 agosto 2000,n.267 • L.24 novembre 2000 n.340 Disposizioni per la delegificazione di norme per la semplificazione di Procedimenti amministrativi

  5. Conferenza di Servizi Cos’è E’ uno strumento per snellire,razionalizzare, e semplificare l’azione amministrativa Quandosi utilizza Qualora sia opportuno effettuare un esame contestuale di vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo

  6. Conferenza di servizi Fonte legislativa Art. 14 della L.241/90 che prevede due tipi di conferenza: istruttoria Acquisizione al procedimento di interessi pubblici coinvolti nel provvedimento amministrativo, senza effetti vincolanti per l’autorità procedente, disciplina tempi e modalità di azioni future Funzione strumentale di coordinamento degli interessi in gioco decisoria Emanazione di veri e propri accordi amministrativi sul contenuto del provvedimento finale. E’ indetta quando l’amministrazione procedente debba acquisire intese, concerti,nulla osta o assensi dalle altre amministrazioni Costituisce l’oggetto dell’accordo finale

  7. Quando si ricorre alla Conferenza dì Servizi La Conferenza di servizi viene convocata dall’amministrazione procedente quando: • sia opportuno effettuare un esame contestuale di vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo • si devono acquisire intese, nullaosta o assensi, di altre amministrazioni pubbliche e non siano stati ottenuti entro 15 gg dall’inizio del procedimento (obbligatoria) • L’attività del privato sia subordinata ad atti di consenso di competenza di piùamministrazionipubbliche. In questo caso è convocata su richiesta dell’interessato, per l’adozione del provvedimento finale • Occorre l’esamecontestuale di interessi coinvolti in piùprocedimenti amministrativi connessi, riguardanti medesime attività

  8. Conferenza di servizi Le innovazioni Modificata dall’art.17 della L.127/97 • Le decisioni sono adottate a maggioranza e non più all’unanimità, ciò favorisce lo snellimento dell’istruttoria. • Essenziale nei procedimenti preordinati alla realizzazione di operepubbliche • Utilizzata anche nei procedimenticollegati, per l’esame di interessi coinvolti in più procedimenti amministrativi reciprocamente connessi, riguardanti medesime attività o risultati

  9. Conferenza di servizi Le innovazioni Modificata dalla Legge 24 novembre 2000 n.340 • Deve essere sempre indetta, entro 15 gg. dall’inizio del procedimento,quando l’amministrazione procedente deve acquisire intese, nullaosta da parte di altre amministrazioni chiesti ad altre amministrazioni e non ottenuti • La conferenza di servizi, per l’esame contestuale di più interessi coinvolti in più procedimenticonnessi, deve essere richiesta dall’amministrazione che cura l’interesse pubblico prevalente

  10. Conferenza di servizi Le innovazioni Modificata dalla Legge 24 novembre 2000 n.340 • Articoli 9- 10 – 11- 12 riscrivono completamente la disciplina relativa alla CdS, per rendere più rapida la conclusione (Massimo 90gg +30gg. nel caso di progetto da sottoporre a VIA) • La conferenza di servizi può essere richiesta dall’amministrazione competente per l’adozione del provvedimento finale “quando l’attività del privato sia subordinata ad atti di consenso, di competenza di più amministrazioni pubbliche”

  11. Conferenza di servizi Il procedimento – I Parte Le P.A sono d’accordo sulla data di convocazione Il Responsabile del Procedimento convoca la CdS almeno 10gg prima della data stabilita si no E’ indetta la Conferenza Il Rdp fissa nuova data nei 10 gg. successivi alla prima Entro 5 gg. ric. Invito Invio proposta nuova domanda compresa tra il g.X eX+10gg Segue schema successivo

  12. Il procedimento – II Parte E’ raggiunta un’intesa: tutte le amministrazioni sono Favorevoli? La maggioranza è favorevole? ASSENSO Il dissenso è espresso da una P.A. preposta alla tutela amb., Sanit? no no si la risposta è Positiva? no DINIEGO no si La decisione è rimessa al CdM o alle Giunte degli Enti territoriali se il dissenso è espresso Regione e la determinazione è del CdM, il Presidente regionale partecipa alla riunione senza diritto di voto risposta entro 30gg risposta entro 90gg ASSENSO no si L’istruttoria è complessa?

  13. Ricorso alla conferenza di servizi per i lavori pubblici Si applica l’art. 7 della L.109/94 cd. Legge Merloni Tale articolo prevede che il RUP deve essere un tecnico. Se nell’organico del Comune non vi sono competenze adeguate i compiti di supporto al RUP possono essere affidati a professionisti esterni.(ex.dlgs.157/1995)

  14. Conferenza di servizi Quando è presa una decisione IL DISSENSO di una amministrazione DEVE ESSERE: MANIFESTATO e MOTIVATO pena l’ inammissibilità • Deve essere suffragato da ragioni • di fatto e di diritto • Deve essere accompagnato da soluzioni • progettuali necessarie per l’assenso

  15. Accordo di programma Per la definizione e l’attuazione di opere, di intereventi o di programmi d’intervento che richiedono, per la loro completa Realizzazione, l’azione integrata e coordinata di Comuni, di Province, di amministrazioni statali e di altri soggetti pubblici , o comunque di due o più tra i soggetti predetti, il Presidente della Regione, della Provincia o il Sindaco, in relazione alla competenza primaria o prevalente sull’opera promuove la conclusione di un accordo di programma Accordi per definire ed attuare opere, interventi o programmi di interventi che richiedono l’azionecoordinata di Comuni, Province, Regioni, amministrazioni statali ed altri soggetti pubblici Art.27 L142/90 Generalizza la stipulazione di accordi tra pubbliche amministrazioni per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune Art.15 L241/90

  16. Accordo di programma Le innovazioni Modificato dall’art.17 comma 8,9 della L.127/97 • Deve essere osservato per l’approvazione diprogetti di opere pubbliche comprese nei programmi dell’amministrazione e per i quali siano immediatamente utilizzabili i relativi finanziamenti • L’atto di approvazione dell’accordo di programma ha valore di dichiarazione di pubblicautilità • Necessità di consensounanime del Presidente della Regione, della Provincia, dei Sindaci nonché delle altre amministrazioni interessate

  17. Accordo di programma Modificato dall’art.34 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n. 267 Le innovazioni • Se l’accordo comporta la variazione degli strumentiurbanistici , l’adesione del sindaco allo stesso deve essere ratificata dal Consiglio Comunale entro 30 gg.a pena di decadenza • L’approvazione dell’accordo comporta la dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza delle medesime opere, tale dichiarazione cessadi avere efficacia se le opere non hanno avuto inizio entro tre anni • Se il programma di intervento comporta il concorso di due o più Regioni finitime la conclusione dell’accordo è promossa dal PresidentedelConsiglio

  18. Accordo di programma Effetto giuridico: obbligare le parti stipulanti ad ottemperare agli impegni assunti con l’accordo stesso a comportarsi secondo le inteseraggiunte L’inosservanza degli impegni assunti costituisce inadempimento di obblighi vincolanti Rimedi per l’inadempienza • Impugnazione • Intervento sostitutivo • Arbitrato • Eccezione di inadempimento Se si ammette la natura privatistica dell’accordo

  19. Accordo di programma Il Procedimento Le fasi: Compete al titolare delle attribuzioni primarie che convoca una conferenza tra i rappresentanti delle altre amministrazioni interessate INIZIATIVA Acquisizione dei diversi interessi finalizzata ad accertare l’interesse alla stipula dell’accordo Espressione del consenso unanime di tutti i rappresentanti delle amministrazioni ISTRUTTORIA CONCLUSIONE Adozione di un attoformale da parte dell’autorità che l’ha promosso INTEGRAZIONE DELL’EFFICACIA Pubblicazione dell’accordo nel BollettinoUfficiale della Regione

  20. L’accordo di programma e il POR Il CdP prevede per l’attuazione dei PI l’utilizzo di Istituti negoziali, quali, in particolare l’accordo di programma ex L.142/90 in quanto conforme ai principi di sussidiarietà, integrazione, concentrazione,concertazione e di responsabilità Quando si devono realizzare programmi di intervento che richiedono, per la loro complessa realizzazione, l’azione integrata e coordinatadi più soggetti Progettazione integrata …. Anche il campo dei servizi sociali si prevede l’AdP per adottare mezzi idonei a snellire le procedure per l’adozione dei provvedimenti amministrativi Pianisociali di zona L’utilizzo dell’AdP, per l’attuazione dei PI, richiede comunque il rispetto delle procedure e metodologie generali per la valutazione, l’approvazione e l’attuazione dei PI

  21. PIANIDIZONASOCIALI Il Procedimento Ai sensi della L328/00 l’iniziativa compete al Sindaco del Comune Capofila INIZIATIVA Si svolge nel corso di una conferenzaistruttoria per acquisire interessi e dati necessari Consenso unanime ISTRUTTORIA CONCLUSIONE Adozione di un attoformale da parte dell’autorità che l’ha promosso INTEGRAZIONE DELL’EFFICACIA Pubblicazione dell’accordo nel BollettinoUfficiale della Regione

  22. PIANIDIZONASOCIALI Possono sottoscrivere l’accordo di programma ai sensi dell’art.19 della L.328/00 Soggetti pubblici • Comuni associati negli ambiti territoriali di cui all’art.8 c. • Aziende Unità Sanitarie Locali costituite in aziende con personalità giuridica Soggettiprivati Coinvolti nelle attività sociali

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