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Atti linguistici indiretti

Atti linguistici indiretti. I casi più semplici di significato sono quelli in cui il parlante e intende produrre un effetto illocutorio L’ascoltatore riconosce l’intenzione del parlante In base alle regole che governano i proferimenti degli enunciati

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Atti linguistici indiretti

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Presentation Transcript


  1. Atti linguistici indiretti I casi più semplici di significato sono quelli in cui il parlante e intende produrre un effetto illocutorio L’ascoltatore riconosce l’intenzione del parlante In base alle regole che governano i proferimenti degli enunciati Ci sono casi in cui il significato del proferimento e il significato della frase non coincidono: Accenni Insinuazioni Ironia Metafora

  2. Atti linguistici indiretti • Negli atti linguistici indiretti il parlante comunica più di quanto dice • Fa assegnamento su: • bagaglio delle cognizioni (linguistiche e non) condivise • facoltà di ragionamento e di inferenza

  3. Atti linguistici indiretti • Casi nei quali un proferimento possiede due forze illocutorie • Problema: • Come è possibile per un parlante dire una cosa, e intendere quella ma voler dire anche qualcos’altro? • Se il significato è parte dell’intenzione di produrre comprensione come è possibile per l’ascoltatore comprendere l’atto linguistico indiretto quando l’enunciato significa qualcos’altro?

  4. Atti linguistici indiretti • (1) studente X: “Dài andiamo al cinema stasera” • ( 2)Studente Y: “ Devo studiare per un esame” • Il proferimento di (2) costituisce un rifiuto ma non in virtù del suo significato • Il significato è solo una asserzione • Una asserzione in un contesto “normale” non è un rifiuto • Nel contesto specifico rappresenta chiaramente un rifiuto

  5. Atti linguistici indiretti • Problema: Come fa X a capire che si tratta di un rifiuto? • Come è possibile (in generale) intendere il proferimento (2) come un rifiuto? • l’atto illocutorio primario = Rifiuto della proposta • atto locutorio secondario = asserzione (necessità di prepararsi all’esame)

  6. Atti linguistici indiretti • Sappiamo come fa X a capire a capire l’atto l. secondario (conosce le parole e le regole) • Problema individuale • Come fa x a a capire l’atto l. primario non letterale? A partire dalla comprensione dell’atto l. secondario letterale?

  7. Atti linguistici indiretti • Problema generale : • Come si arriva all’illocuzione primaria dalla comprensione degli atti locutori secondari letterali • Come avviene che Y intende, (intenziona) l’illocuzione primaria solo proferendo una locuzione secondaria ?

  8. Atti linguistici indiretti • Atto illocutorio primario di Y non è letterale • è ottenuto attraverso un atto locutorio letterale • il significato letterale di quell’atto ha come effetto l’atto locutorio primario • Attoillocutorio secondario di Y è letterale

  9. Atti linguistici indiretti • La teoria interpretativa di questi atti deve stabilire • Che lo scopo illocutorio primario si distacca da quello letterale • Qual è lo scopo illocutorio primario ?

  10. Atti linguistici indiretti • Il fenomeno generale degli atti illocutori indiretti si spiega con una teoria che tenga conto di • Bagaglio di cognizioni condiviso da parlante e ascoltatore • Teoria degli atti linguistici • Principi generali della conversazione

  11. Atti linguistici indiretti • problema : • Se i meccanismi che consentono di decifrare gli atti linguistici indiretti sono generali perché alcune forme funzionano meglio di altre?

  12. Atti linguistici indiretti • Differenza fra convenzioni di uso e • Convenzioni di significato • Differenze tra le forme linguistiche indirette tra le diverse lingue • Le forme correnti in una lingua non mantengono il loro potenziale di atto linguistico indiretto se tradotte in un’altra lingua. • Es. “Mi puoi passare un libro?” suona come una richiesta in italiano ma non in ceco

  13. Atti linguistici indiretti • Per essere un atto linguistico indiretto un proferimento deve essere idiomatico • Se si parla in modo non idiomatico si presuppone che lo si faccia per uno scopo speciale e ciò sospende una serie di assunti propri della normale convenzione conversazionale

  14. Atti linguistici indiretti • Il linguaggio figurativo non è una forma deviante di comunicazione che richiede a processi cognitivi aggiuntivi e che si da solo in circostanze speciali. • Il linguaggio figurativo è piuttosto ubiquo in molte forme di discorso (Katz, 1966) , non più difficile da comprendere nel contesto di quello letterale. • Esso è uno dei modi fondamentali con cui contettualizziamo il mondo

  15. Atti linguistici indiretti • Complessità degli atti linguistici indiretti Insufficienza dell’approccio esplicativo esclusivamente linguistico che cerca di stabilire regole strutturali in grado di generare i fenomeni (linguistici) da spiegare • Insufficienza di quello esclusivamente filosofico che tende a trovare le condizioni necessari e sufficienti dei fenomeni da spiegare

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