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Teoria dei codici correttori d'errore Fondatore: Richard W. Hamming Articolo : Error Detecting and Error Correcting Co

Teoria dei codici correttori d'errore Fondatore: Richard W. Hamming Articolo : Error Detecting and Error Correcting Codes (1950) In ogni trasmissione digitale possono avvenire errori.

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Teoria dei codici correttori d'errore Fondatore: Richard W. Hamming Articolo : Error Detecting and Error Correcting Co

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Presentation Transcript


  1. Teoria dei codici correttori d'errore Fondatore: Richard W. Hamming Articolo: Error Detecting and Error Correcting Codes (1950) In ogni trasmissione digitale possono avvenire errori. Es. ricezione da sonde spaziali o satelliti: canale molto disturbato, segnale molto debole  errori frequenti. Es. riproduzione musica o immagini digitali: supporto fisico danneggiato. Senza metodi efficaci e veloci di correzione degli errori non darebbe possibile ricevere informazioni dallo spazio, usare un lettore di CD o un telefonino! Es. graffio di alcuni millimetri sulla superficie di un CD non pregiudica l'ascolto grazie a codice di Reed - Solomon, in grado di correggere 'raffiche' di errori consecutivi di notevole lunghezza. Applicazioni nei campi più diversi: dalle telecomunicazioni alla biologia molecolare

  2. Gestione errore su 1 bit in sequenze di bit. Codice di ripetizione:Ripeti ciascun bit 3 volte Se uno dei bit è erroneamente invertito, viene riconosciuto e corretto durante la decodifica del suo blocco di 3 bit. Inefficiente: rapporto tra i bit attuali e i bit totali è solo 1/3 (per memorizzare/comunicare 1MB si memorizzano/inviano 3Mb) Codifica Hamming Data una sequenza di bit, la suddividiamo in porzioni da 4 bit. Sia b il vettore che rappresenta una di tali porzioni, e codifichiamo b come bG a 7 bit, (operazioni modulo 2) Il tasso è 4/7, molto migliore del precedente. Resta da dimostrare che correggere 1 errore.

  3. Affermazione: Per ogni b e b’, le codifiche bG e b’Gdifferiscono in ≥ 3 coordinate A=alfabeto An=insieme di sequenze di n simboli su A Definizione. La distanza di Hamming tra x e y in An è d(x,y)=numero di coordinate i t.c. xi diverso da yi La distanza di Hamming è una metrica: d(x,y) = d(y,x) d(x,z) < d(x,y) + d(y,z) d(x,y) = 0 sse x=y

  4. Affermazione: Per ogni b e b’, le codifiche bG e b’Gdifferiscono in ≥ 3 coordinate • d(x, y)= numero coordinate i con xi diverso da yi. • Spazio di tutte le possibili parole codice = {0, 1}7. • Se possiamo dimostrare Affermazione 1 ogni parola-codicebG non ha altre parole-codice in un raggio 2 intorno ad essa.  ogni punto a distanza Hamming 1 da una parola codice è sicuramente più vicina a quella parola di qualunque altra, e dunque possiamo in tal modo correggere gli errori a 1 bit. c’ y x c d(c,c’)=3, d(c,x)=1

  5. Definizione: Un codice a correzione di errore è un sottoinsieme C di An. La distanza minima di C è (minimo su tutte le coppie di parole diverse in C) d(C)=mind(x,y) Definizione: C è e error detecting se può rilevare<e errori; C è t error correcting se può correggere<t errori Proposizione: Se d(C)>2t+1, C e’ 2t error detecting e t error correcting Dim. d(C)=2t+1  sequenza a distanza 2t da parola codice non è in C  2t error detecting d(C)= 2t+1  sequenza r a distanza t da p.c. ha distanza >t da ogni altra p.c.  prendendo la p.c. più vicina a r correggiamo t errori  t error correcting y x r t t 1

  6. Parametri: q = |A| n = lunghezza delle parole codice k = lunghezza del messaggio (lunghezza pre-codifica) = logq |C| d = d(C) Si vuole: valori grandi di k e d, e valori piccoli di n. Possiamo anche cercare di massimizzare il tasso del codice k/n codice a correzione di errore con questi parametri codice (n, k, d)q . Nostra affermazione (Per ogni b e b’, le codifiche bG e b’Gdifferiscono in ≥ 3 coordinate)  {bG|b in {0, 1}4} è un codice (7, 4, 3).

  7. Codici a correzione di errore Applicazioni in vari campi: matematica e informatica. Esempio 1: Derandomizzazione di algoritmi Definizione: • A= algoritmo randomizzato (usa n random bits indip.) • A volte basta indipendenza limitata. • Pairwise independence sufficiente  derandomizzazione possibile: • Invece di y di n bits random • (A corretto  prob scegliere y con successo =p>0) • run A per ogni y in S • ( A corretto  esiste y con successo) • Algoritmo Deterministico A’ running time T(A’)= O(|S|T(A)) vogliamo S piccolo Teroria dei codici  Esiste S dimensione O(n)

  8. Esempio 2: Problema dei cappelli. • Tre giocatori: Anna, Beppe e Carlo. • Possono, prima della partita, concordare strategia. • Inizia il gioco. • Sulla testa di ognuno viene messo un cappello, rosso o blu. • Il colore è scelto in modo casuale, lanciando una moneta. • Ciascuno può vedere il cappello degli altri ma non il proprio. Non possono comunicare in alcun modo. • Osservando il colore dei cappelli degli amici, Anna, Beppe e Carlo devono scrivere indipendentemente su di un foglietto: quello che ritengono il colore del loro cappello oppure 'passo'. • A, B e C vincono solo se non tutti sono passati e se tutti • quelli che hanno indicato un colore lo hanno indicato giusto.

  9. SOLUZIONI E’ possibile garantirsi la vincita con probabilità ½: A e B passano e C scrive a caso rosso o blu. E' possibile vincere con probabilità 3/4: Se vedo due colori diversi passo; se vedo lo stesso colore nei due cappelli scrivo l'altro colore. Otto casi possibili In due casi (1/4 dei casi) i tre cappelli hanno lo stesso colore: tutti e tre i giocatori sbaglieranno. Nei rimanenti 6 casi (3/4 del totale), ci saranno due cappelli dello stesso colore e uno diverso. I giocatori con il cappello dello stesso colore passeranno, vedendo due colori diversi, mentre il terzo risponderà correttamente!

  10. Numero n qualsiasi di giocatori. • Ci sono n giocatori, numerati da 1 ad n. • I giocatori concordano una strategia, prima dell'inizio del gioco. • Sul capo di ciascuno di essi viene messo un cappello rosso o blu. • Il colore del cappello è scelto a caso. • I giocatori non conoscono il colore del proprio cappello. • I giocatori non possono comunicare durante il gioco. • I giocatori vedono il colore dei cappelli degli altri. • I giocatori consegnano un foglio con 'passo‘ oppure un colore. • Se tutti passano, perdono. • Se il colore scritto su uno dei fogli non corrisponde al colore del cappello di chi lo ha consegnato, i giocatori perdono. • Se tutti i giocatori che non hanno scritto passo, hanno riportato il colore corretto allora i giocatori vincono. • Se n=2k-1, esiste strategia con cui si perde in 1 caso su 2k. • Strategia: Basata sulla Teoria dei codici per il controllo degli errori

  11. Trasmissione su canali rumorosi: • confronto tra Teoria di Hamming e Teoria di Shannon • (Visione ad Alto Livello) • Obiettivi: • Shannon: funzioni di codifica e decodifica. • Hamming: codici, distanza minima. • Scopo: • Shannon: massimizzare il tasso e minimizzare la probabilità di decodifica errata. • Hamming: massimizzare il tasso e la distanza minima. • Modello d’errore: • Shannon: casuale. Hamming: avversariale (caso peggiore). • In Pratica: • Risultati di Shannon ottimali ma non costruttivi • Teoria dei codici: non ottimali ma efficienti e veloci

  12. Codici lineari Alfabeto= A = campo finito (es. {0,…,q-1}, q primo, operazioni mod q) codice è lineare  esiste una matrice di controllo parità H (n-k x n) su Σ tale che C è lo spazio nullo di H, cioè C = {y | HyT = 0} C lineare è un sottospazio lineare di Σn x, y є C x + y є C x є C, a є Σ ax є C. C lineare generato da una matrice G (k x n): righe = insieme massimale di parole codice linearmente indipendenti = base spazio lineare. Codice = {x | x=aG}

  13. Codice di Hamming n=7=23-1 Codice = spazio nullo di H = {x | HxT=0} Numero parole codice = 27-3=24 Codice di Hamming n=2l-1 Codice = spazio nullo di H = {x | HxT=0} Numero parole codice =

  14. Definizione w(x) = peso di Hamming di x = numero componenti di x non nulle w(C)= minx in Cw(x) Lemma Dato codice lineare C w(C)= min numero colonne linearmente dipendenti di H Dim. H ha r colonne l.d. in posizioni i1,…,ir  esistono a1,...,ar tali che  Esiste parola codice di peso r:

  15. Lemma Dato codice lineare C • w(C)= min numero colonne linearmente dipendenti di H • Per codici di Hamming wmin=3 • Tutte colonne non nulle  min num colonne l.d. >1 • Tutte colonne diverse  c+c’ non nullo  min num colonne l.d. >2 • In H tutti vettori  date c,c’ esiste in H colonna c’’=c+c’ •  c + c’+ c’ ’=0  min num colonne l.d. è 3

  16. Lemma Dato codice lineare C, w(C) = d(C) Dim. Corollario Un codice lineare C corregge t errori se w(C)= d(C) > 2t+1 CODIFICA/DECODIFICA?

  17. CODIFICA/DECODIFICA dei Codici di Hamming D(C)=3  corregge 1 errore Siano c=(c0,…,cn-1)=parola codice, r=(r0,…,rn-1)=sequenza da decodificare c r r=c+e, ei=1 sse errore in posizione i HrT=H(c+e)T=HcT +HeT=HeT 0 errori  r=c e=0  HrT=H0T=0 1 errore posizione i  r=c+(0...010…0)=c+ei  HrT=HeiT=ai DECODIFICA: Calcola sindrome s=HrT se s=0 output r se s=ai output r+ei Se si sono avuti >2 errori?

  18. CODIFICA dei Codici di Hamming INPUT: bit di informazione= blocco di k=2l-l-1 bits Vogliamo codifica sistematica: bit di informazione in primi k bit della p.c. Proprietà Se scegliamo H=[A | In-k] allora G=[Ik | AT] Dim. Dobbiamo mostrare che CODIFICA SISTEMATICA: input a=(a0,…,ak-1) output parola codice c=aG c=(a0,…,ak-1,ck,…,cn-1)

  19. Codici a correzione di errore • Applicazioni in vari campi: matematica e informatica. Es.: • Complessità: per pseudo-randomness, hardness amplification, probabilistically checkable proofs. • Crittografia: schemi di condivisione segreti, sistemi crittografici. • Matematica combinatoria e ricreativa.

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