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IL COMITATO REGIONALE

IL COMITATO REGIONALE. A cura di Ugo Riccardi Alcune immagini e tabelle sono state tratte da altre presentazioni FIDAL GGG. PER FAR SI CHE UN DOMANI ANCHE LORO ABBIANO LA POSSIBILITA’ DI GAREGGIARE. PRESENTA IL PROGETTO. Giudice”. “Io sono. …… Chi partecipa al progetto ….

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IL COMITATO REGIONALE

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Presentation Transcript


  1. IL COMITATO REGIONALE A cura di Ugo Riccardi Alcune immagini e tabelle sono state tratte da altre presentazioni FIDAL GGG

  2. PER FAR SI CHE UN DOMANI ANCHE LORO ABBIANO LA POSSIBILITA’ DI GAREGGIARE PRESENTA IL PROGETTO

  3. Giudice” “Io sono …… Chi partecipa al progetto ….

  4. Il Progetto “Io sono Giudice” è riservato ai giovani di età compresa fra 16 e 29anni, nel rispetto del Regolamento GGG, che siano tesserati dalla propria Società Sportivaquali Giudici Ausiliari e che siano disponibili a garantire presenze in tale ruolo in occasione di manifestazioni provinciali e regionali preferibilmente con diverse mansioni.

  5. Sarà compito delle società organizzare incontri con tutti coloro che sono interessati a vivere questa esperienza. Il Gruppo Giudicifornirà la sua presenza, assistenza e Formazione.

  6. Cosa può fare il Giudice Ausiliario Addetto all’ ANTIDOPING (notifiche, scorta atleti, ecc.) Addetto in DIREZIONE TECNICA (consegna/ritiro attrezzi in pedana, collaboratore del Direttore Tecnico per eseguire sue richieste, collabora allestimento campo gara, ecc.) OPERATORE DI PEDANA (immissione dati a computer, se con sufficienti conoscenze informatiche) Assistente nel SERVIZIO PARTENZE (chiamata e allineamento atleti sulla linea di partenza, consegna/ritiro testimoni, controllo pettorali, consegna cosciali, ecc.) Addetto alla SEGRETERIA GENERALE (a disposizione del Segretario Generale per eseguire sue richieste)

  7. Altre cose che può fare Addetto alla CAMERA D’APPELLO (collabora per spunta e controllo atleti, accompagnamento atleti in campo, ecc.) GiuriaCORSE (segretario di giuria, addetto al cartello del contagiri su indicazione dei giudici preposti, scrivente della coppia che rileva i passaggi, ecc.

  8. Esempio di un Contagiri dei 5000 metri

  9. Cos’è che forma un buon Giudice di Atletica ….. IL REGOLAMENTO TECNICO INTERNAZIONALE; L’ESPERIENZA; IL COMPORTAMENTO; LA DIPLOMAZIA.

  10. Presentazione di un campo di atletica IMPORTANTE !! NESSUN ATLETA E’ AUTORIZZATO AD EFFETTUARE LE FASI DI RISCALDAMENTO “CON ATTREZZI” SE ANCORA NON E’ PRESENTE IL MEDICO DI SERVIZIO !!!

  11. DURANTE UNA MANIFESTAZIONE CAPITA SPESSO DI DOVER PRENDERE UN PROVVEDIMENTO IMPORTANTE, RISOLVERE UNA CONTROVERSIA, DARE UNA SQUALIFICA, ASSEGNARE UN NULLO, RICORDIAMOCI CHE IN ATLETICA, PUR ESSENDO CONSIGLIATA LA SOLLECITUDINE, E’ POSSIBILE RIFLETTERE E CONSULTARCI PRIMA DI DECIDERE. IL NOSTRO METRO E’ IL R.T.I. E IN MANCANZA DI UN ARTICOLO, UN PARAGRAFO O UN COMMA PRECISO, C’E’ IL BUON SENSO. MAI FIDARSI DELLA MEMORIA O DELLA SOLA ESPERIENZA PRATICA, CI GUIDI IL DUBBIO, PER QUESTO PORTIAMO CON NOI IL REGOLAMENTO E SOPRATTUTTO, ALLENIAMOCI A CONSULTARLO PERCHE’ QUASI SEMPRE C’E’ LA RISPOSTA GIUSTA.

  12. L’Atletica Leggera è composta da CORSE E CONCORSI

  13. Tutte le gare di velocità (distanza non superiore al giro completo della pista) si corrono “IN CORSIA”

  14. Mezzofondo e Fondo 800 m, 1500 m, 5000 m, 10000 m Queste gare, che comprendono sempre più di un giro di pista, non si svolgono “in corsia” (eccezion fatta per i primi 100 metri degli 800 m). È fondamentale la presenza di alcune coppie di giudici d’arrivo che verifichino il numero dei giri percorsi. Inoltre, ad ogni atleta viene segnalato l’ultimo giro, suonando una campana all’altezza del traguardo.

  15. Per la corsa piana “veloce” occorrono Blocchi di partenza fino ad una distanza di metri 400 Una linea di arrivo

  16. Un anemometro per la misurazione del vento “settore assoluto” fino ai metri 200. Testimoni per eventuale staffetta Per una corsa ad ostacoli occorrono chiaramente gli ostacoli

  17. Per le siepi occorre una riviera (interna o esterna) rispetto alle corsie “coperta d’avanti e riempita d’acqua”+ 4 barriere. Un contagiri con campana, anche per altre gare di mezzofondo, marcia e di fondo

  18. E naturalmente una Giuria Composta da: Giudici di Partenza “Starter” Giudici di arrivo Giudici cronometristi Ed eventuali ausiliari.

  19. Mentre il Delegato Tecnico o in mancanza il Direttore di riunione, in collaborazione con l’operatore del Sigma provvede al controllo delle serie e quant’altro esce dalla segreteria per lo svolgimento delle gare in campo, l’Arbitro con il Responsabile al photofinish e lo Starter Effettuano il punto zero.

  20. Schema di un sistema di Cronometraggio: Linxs o Videofinish

  21. Un arrivo rilevato dal sistema

  22. Gli atleti devono essere classificati nell’ordine nel quale qualsiasi parte del torso raggiunge la linea del traguardo

  23. RIPASSIAMOCI QUALCHE REGOLA FALSA PARTENZA Al comando “ai vostri posti” o “Pronti”, a seconda del tipo di corsa, tutti i concorrenti debbonoimmediatamentee senza indugio assumere la loro completa e finale posizione di pronti. (In vigore dal 1° Gennaio 2010) Ad eccezione delle Prove Multiple ogni atleta Responsabile di una falsa partenza Sarà squalificato. Per il settore Giovanile come per le Prove Multiple alla prima falsa partenza viene ammonito e così tutti gli altri della serie o batteria per poi essere espulsi alla loro seconda Infrazione.

  24. Alcune infrazioni nelle corse Passaggio dell’ostacolo

  25. Cambio del Testimone in una staffetta

  26. ALTRE INFRAZIONI - Invasione di corsia traendone vantaggio In modo particolare nelle curve - Rientro alla tangente prima degli appositi conetti posti su ogni incrocio di corsia - Danneggiamento - Assistenza non consentita (fare l’andatura o ricevere qualunque forma d’aiuto) - Scorrettezza nei confronti di altri atleti ….

  27. Punti da controllare per eventuali invasioni di corsia

  28. Nelle Gare di Marcia ci sono due infrazioni tipiche del Marciatore Lo sbloccaggio, piegando il ginocchio all’appoggio del piede, E la sospensione, per quello che riesce a percepire L’occhio umano

  29. SECONDA GIORNATA “I CONCORSI”

  30. SALTI IN ELEVAZIONE SALTI IN ESTENSIONE LANCI

  31. Un’introduzione valida per tutte le gare in pedana Nei salti gli atleti hanno a disposizione una fase eliminatoria con tre tentativi e una fase finale con ulteriori tre tentativi. Per i migliori otto atleti che disputeranno la finale, avranno a disposizione ulteriori tre tentativi. A questo fanno eccezione i salti in elevazione, in cui le prove complessive di un atleta sono al massimo tre per ogni misura. La prova dev’essere considerata nulla se l’atleta “ alla chiamata” non inizia l’azione di salto o lancio entro lo scadere del tempo a sua disposizione.

  32. SALTO IN ALTO E SALTO CON L’ASTA Prima dell’inizio della gara, i giudici debbono annunciare ai concorrenti l’altezza iniziale e le diverse altezze alle quali sarà posta l’asticella alla fine di ogni turno. Ogni atleta dovrà comunicare ai giudici la misura d'entrata, questa potrà essere inferiore a quella minima fissata dalla progressione a patto che superata tale misura l’atleta dovrà rientrare nella progressione prestabilita (ciò è concesso solo in quelle gare dove si usano le tabelle di punteggio, quindi è valida per le prove multiple e i campionati di società ).

  33. SALTO NULLO Un salto è nullo, quando l’asticella cade a causa di un tocco da parte dell’atleta. Tuttavia ci sono anche altre condizioni che rendono nullo un salto. Una prova è da considerarsi nulla quando, durante la rincorsa, il saltatore tocca la linea bianca posta sotto l’asticella. Inoltre una prova è nulla quando scade il tempo a disposizione per la prova stessa. Per evitare ritardi involontari bisogna avvertire l’atleta quando mancano 15 secondi allo scadere del tempo (se a disposizione, utilizzando una bandierina gialla tenuta alzata per gli ultimi 15”). Se, a discrezione del Primo Giudice, l’asticella cade per motivi diversi dal movimento del saltatore (ad es. per un colpo di vento o un contatto dei sacconi con i ritti), il salto non sarà considerato nullo e verrà ripetuto. Se l’asticella viene toccata e oscilla, ma non cade, il salto è da considerarsi superato

  34. Impianto visto dall’alto Superamento dell’asticella

  35. Zona di caduta Quando il materasso/saccone di caduta è posizionato sopra una griglia, si raccomanda di sistemare una tavola di protezione sul fronte in modo di salvaguardare gli atleti in caso di eventuali scivolate

  36. SALTO CON L’ASTA Superamento dell’asticella

  37. Nel salto con L’asta, i concorrenti possono far spostare i ritti solo nella direzione della zona di caduta così che il bordo dell’asticella più vicino all’atleta possa essere posizionato in qualunque punto da quello direttamente sopra la fine della cassetta di imbucata e fino a non più di 80 cm verso la zona di caduta. Prima dell’inizio della gara, il concorrente deve comunicare all’ufficiale di gara responsabile quale posizione dei ritti egli desidera per il suo primo tentativo e tale posizione deve essere registrata. Se il concorrente desidera effettuare successivamente qualsiasi cambiamento, dovrebbe informare l’ufficiale di gara responsabile, prima che i ritti siano stati sistemati conformemente alle sue istruzioni iniziali. In mancanza di tale comunicazione, si darà inizio al tempo limite che gli spetta.

  38. Nota: Una linea larga 1 cm. di colore distinguibile deve essere tracciata ad angolo retto,rispetto all’asse della pedana, all’altezza del bordo interno della parte superiore della tavola di arresto della cassetta (“linea dello zero”). Questa linea deve essere prolungata sulla superficie della zona di caduta sino all’altezza del bordo esterno dei ritti. ZONA DI CADUTA (SACCONE) Limite per il nullo

  39. Nel salto con l’asta un concorrente commette un nullo se tocca con qualsiasi parte del corpo o con l’asta il terreno al di là del piano verticale passante per il punto “zero” dei ritti, evidenziato da una linea bianca sui sacconi. Se durante il salto l’asta si spezza, il salto non va considerato nullo, il tempo viene azzerato e l’atleta ha un altro tentativo a disposizione.

  40. SALTO IN LUNGO E SALTO TRIPLO La distanza tra la linea di stacco e la fine della zona di caduta deve essere di almeno 10 metri (21 metri per il salto triplo). La linea di stacco deve essere sistemata ad una distanza compresa tra uno e tre metri dall’inizio della zona di caduta (11 per le donne e 13 per gli uomini nel salto triplo). Nel Salto in lungo e triplo gli Atleti devono saltare in una fossa di caduta insabbia il più lontano possibile dallalinea di stacco. Per farlo hanno adisposizione una pedana rettilinea per un’adeguata rincorsa, manonpossono superare la linea di stacco. Questa è indicata da una fascia diplastilina (nei casi in cui non siadisponibile la plastilina si usa dellasabbia), che evidenzia l’impronta della scarpa del saltatore nel casoche venga calpestata. Per questa gara è necessariomisurare la velocità del vento al fine dell’omologazione dei risultati.

  41. Salto in lungo/triplo La lunghezza minima prevista per la pedana di rincorsa deve essere di 40 mt., misurata dalla relativa linea di stacco fino alla fine della pedana stessa. La pedana deve avere una larghezza di 1.22 mt. ± 0.01 e deve essere delimitata da linee bianche larghe 5 cm

  42. Tutti i salti devono essere misurati dal segno più vicino alla linea di stacco (o al suo prolungamento) fatto da qualsiasi parte del corpo o degli arti dell'atleta nella zona di caduta. La misurazione deve essere fatta perpendicolarmente alla linea di stacco od al suo prolungamento.

  43. LA GARA: quando vi siano più di otto atleti per ogni categoria ad ogni concorrente debbono essere concesse tre prove eliminatorie e agli otto concorrenti d’ogni categoria con i migliori salti validi debbono essere date altre tre prove di finale nell’ordine inverso di classifica. I salti di finale sono previsti solamente per le categorie allievi/e, assoluti (j / p / s) mas. e fem., master mas. e fem.. In caso di parità all’ottavo posto, occorre guardare la seconda miglior misura degli atleti in parità per risolvere la parità stessa, se la parità permane la terza (se anche la terza è uguale accedono alla finale entrambi).

  44. DETERMINAZIONE PROVE NULLE / VALIDE: E’ nullo quando abbandonando la zona di caduta, il suo primo contatto con il terreno al di fuori della zona di caduta è più vicino alla linea di stacco della più vicina impronta lasciata dal salto nella sabbia nella fase di atterraggio, inclusa ogni impronta fatta a causa di sbilanciamento nell’atterrare che sia completamente all’interno della fossa ma più vicina alla linea di stacco dell’iniziale impronta sulla sabbia. E’ nullo se Il concorrente stacca al di fuori di una delle due estremità della tavola di stacco, sia davanti che dietro il prolungamento della linea di stacco, al contrario se l’atleta tocca parzialmente la tavola di stacco in una delle due estremità la prova è da considerarsi valida.

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