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IL SISTEMA INFORMATIVO-CONTABILE DELLE AZIENDE DI CREDITO. Prof. Nino Rebaudo. PRIMA FASE.
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IL SISTEMA INFORMATIVO-CONTABILE DELLE AZIENDE DI CREDITO Prof. Nino Rebaudo
PRIMA FASE • In questa fase si introduce l’elaborazione elettronica dei dati per controllare la liquidità, i fidi e alcune altre operazioni importanti. La banca è semi-automatizzata ma si utilizzano files ad accesso sequenziale e le operazioni sono effettuate ancora in modo assai farraginoso e rudimentale.
SECONDA FASE • Si realizza un sistema informativo integrato, collegato ad un unico data base alimentato dai dati interni; tali dati possono essere richiamati dalla memoria ripetutamente per essere utilizzati dalle diverse contabilità, che risultano pertanto collegate tra di loro.
TERZA FASE • Le banche, stimolate dalla Banca d’Italia e dall’ABI, effettuano l’interconnessione in rete e lo scambio di messaggi telematici fra tutte le banche facenti parte del sistema; sono sorti cosi la Sia (Società interbancaria per l’automazione) e il Sitrad (Sistema interbancario di trasmissione dati)
IL SISTEMA INFORMATIVO • Il sistema informativo deve permettere alla banca di soddisfare le diverse esigenze amministrative quali: • Ottenere situazioni contabili giornaliere e periodiche. • Redigere il bilancio d’esercizio e la relazione semestrale sulla gestione. • Ottenere i dati necessari a redigere la “matrice dei conti” e le segnalazioni alla Banca d’Italia, all’UIC e alla Consob. • Adempiere agli obblighi previsti dalle norme fiscali.
IL C.E.D. • Il nucleo centrale del sistema informativo è rappresentato dal C.E.D. (Centro Elaborazione Dati), il cui elemento decisivo è l’elaboratore elettronico, costituito dall’unità centrale di elaborazione e dalle unità periferiche, rappresentate dai terminali presso le diverse dipendenze o i singoli uffici.
IL SISTEMA INTEGRATO DI CONTABILITA’ (1° fase) • Le diverse operazioni (versamenti, prelevamenti, concessione di prestiti, compravendita di titoli, ecc.) vengono rilevate su documenti originari, che hanno valore probatorio anche ai fini giuridici e fiscali.
IL SISTEMA INTEGRATO DI CONTABILITA’ (2° fase) • La massa delle operazioni effettuate viene suddivisa per categorie omogenee (conti correnti, depositi, assegni circolari, servizi, ecc.) che vanno ad alimentare le contabilità sezionali. Dai giornali sezionali e dai mastri analitici vengono trasmessi alle altre contabilità, fra cui:
CONTABILITA’ GENERALE • Rileva le operazioni in modo sintetico e con un’ottica unitaria così da permettere a fine anno di determinare il patrimonio e il reddito.
CONTABILITA’ ANALITICA • In cui i costi e i ricavi vengono classificati per destinazione e imputati direttamente o indirettamente per particolari oggetti (gruppi di prodotti e di clienti o per dipendenze) al fine di determinare i risultati economici parziali e orientare le scelte aziendali.
CONTABILITA’ BUDGETARIA • Attraverso i modelli di simulazione è in grado di redigere il budget generale d’esercizio con gli obiettivi da perseguire. • Questi andranno confrontati con i risultati conseguiti e con quelli delle banche concorrenti per rilevare eventuali scostamenti e indicatori finanziari, economici e patrimoniali.
SEGNALAZIONI ALLA BANCA D’ITALIA • E’ costituito da aggregati statistici per il servizio di vigilanza e si ottengono con un’apposita procedura informatica denominata P.u.m.a. (Procedura unificata matrice aziendale).