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La memoria

La memoria. Problemi generali. La memoria non è solo “archiviazione” di informazioni, ma un complesso di strategie che coinvolge pensiero, attenzione e percezione. Per migliorare la memoria non bastano le semplici mnemotecniche, ma bisogna intervenire su tutti questi meccanismi.

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Presentation Transcript


  1. La memoria

  2. Problemi generali • La memoria non è solo “archiviazione” di informazioni, ma un complesso di strategie che coinvolge pensiero, attenzione e percezione. • Per migliorare la memoria non bastano le semplici mnemotecniche, ma bisogna intervenire su tutti questi meccanismi. • Ma cos’è esattamente la memoria? • Cosa vuol dire dunque migliorarla? Aumentarne la capienza? Migliorarne l’efficienza?

  3. Sistemi di memoria • Interni • Esterni • Fasi • Codifica • Ritenzione • Recupero

  4. I diversi sistemi esterni codificano con velocità e precisione differenti le informazioni. • La ricodifica consiste nella trasposizione delle informazioni in un diverso codice. • La codifica e la ricodifica implicano • (ri) elaborazione • (ri) codifica delle informazioni.

  5. Tre problemi fondamentali • Se la memoria fosse troppo ricca, precisa e dettagliata sarebbe inutilizzabile. Per essere operativa deve selezionare le informazioni più importanti. Come funziona tale selezione? • Per essere efficiente, la memoria deve essere organizzata. Qual è l’organizzazione della memoria umana? • Per essere efficiente la memoria deve anche essere veloce a rintracciare le informazioni. Come avviene la ricerca delle informazioni? Come può essere resa più veloce tale consultazione?

  6. Principali luoghi comuni sulla memoria La ripetizione facilita il ricordo. I Obiezione Non tutte le tabelline si ricordano allo stesso modo, malgrado vengano ripetute lo stesso numero di volte. Spiegazione Ruolo dell’organizzazione

  7. Principali luoghi comuni sulla memoria La ripetizione facilita il ricordo. II Obiezione Riconosco come familiare un volto per strada, ma non riesco a ricordare di chi si tratta, dove vedo quel volto di solito. Spiegazione Ruolo del contesto

  8. Principali luoghi comuni sulla memoria Il tempo cancella le tracce, come affermato già da Ebbinghaus (1885) che descrisse la relazione tra trascorrere del tempo e perdita delle informazioni in memoria.

  9. Legge dell’oblio di Hebbinghaus Il fattore più ovvio che determina l’oblio è il passare del tempo. La ritenzione cala rapidamente all’inizio e molto lentamente dopo le prime 9 ore.

  10. Principali luoghi comuni sulla memoria Il tempo cancella le tracce Obiezione Ricordiamo meglio esperienze trascorse da più tempo rispetto a esperienze più recenti. Spiegazione Difficoltà di recupero (minore consolidazione)

  11. Principali luoghi comuni sulla memoria I vuoti di memoria sono dovuti a fattori emotivi (ansia, paura) Obiezione Possono verificarsi anche in condizioni emotive normali. Fenomeno della reminiscenza in epoche successive. Spiegazione La memoria è sempre attiva.

  12. Principali luoghi comuni sulla memoria Esistono persone che hanno ricordi così vividi che ritengono di avere in memoria riproduzioni fotografiche di eventi o luoghi. Obiezione Frequenti difficoltà ed errori nel fornire dettagli su richiesta. Spiegazione Noi non archiviamo in memoria fotografie, ma tratti costanti, che ci permettono di eseguire riconoscimenti anche su immagini riprese a differenti angolazioni, in condizioni di luce diverse, etc.

  13. La mente umana come elaboratore di informazioni. Human Information Processing (HIP) Ogni teoria della memoria è una teoria dell'elaborazione dell'informazione: individuare i processi cognitivi che si verificano a partire dal momento in cui vengono stimolati gli organi di senso. Parte dell'elaborazione dell'informazione è organizzazione della memoria e rappresentazione delle informazioni. Doppio flusso di informazioni. Precursori: • Bartlett (1932).

  14. La guerra degli spiriti Una notte due giovani di Egulac andarono al fiume per cacciare foche. Era scesa la nebbia e tutto era calmo quando udirono dei gridi di guerra e pensarono: “Può darsi che ci sia una riunione di guerra”. Fuggirono sulla spiaggia e si nascosero dietro un tronco. Giunsero delle canoe; essi udivano il rumore dei remi ed una canoa venne verso di loro. C'erano cinque uomini nella canoa e dissero: “Cosa ne pensate? Noi vorremmo portarvi con noi. Stiamo risalendo il fiume per far guerra alla gente”. Uno dei due uomini disse: “Non ho frecce”. “Le frecce sono nella canoa” risposero. “Non verrò. Potrei essere ucciso. I miei genitori non sanno dove sono andato. Ma tu” disse rivolgendosi all’amico “puoi andare con loro”. Così uno dei due giovani andò, l’altro tornò a casa. I guerrieri risalirono il fiume fino ad una città sull’altro lato del Kalama. La gente scese al fiume, cominciò a combattere e molti furono uccisi. Ma presto il giovane udì uno dei guerrieri dire: “Svelto, andiamo a casa; quell'indiano è stato colpito”. Allora egli pensò: “Ma sono spiriti”. Non si .sentiva male ma quelli dicevano che era stato colpito. Così le canoe tornarono ad Egulac ed il giovane sbarcò vicino a casa ed accese un fuoco. Egli raccontò a tutti dicendo: “Guardate, ho accompagnato gli spiriti: siamo andati a combattere. Molti compagni sono stati uccisi e molti di quelli che ci hanno attaccato sono caduti. Mi hanno detto che ero stato colpito ma io non sentivo male”. Disse ciò e poi tacque. Quando sorse il sole egli tacque. Qualcosa di nero gli venne fuori dalla bocca, il viso gli si contorse. La gente saltava e gridava. Era morto.

  15. La stessa storia quindici minuti più tardi Due giovani vicino ad un fiume stavano cominciando a cacciar foche quando apparve una barca con cinque uomini. Erano armati. I giovani prima si spaventarono ma poi gli uomini chiesero di andare con loro per aiutarli a combattere alcuni nemici sull’altra riva del fiume. Uno dei due giovani disse di non poter andare perché i suoi genitori sarebbero stati in ansia per lui; l'altro disse di voler andare ed entrò nella barca. A sera tornò alla sua capanna e disse ai suoi amici di essere stato in battaglia. Moltissimi erano stati uccisi ed egli era stato ferito da una freccia, ma non aveva sentito alcun dolore, disse. Essi gli dissero che forse aveva combattuto in una battaglia di fantasmi. Allora egli ricordò che tutto ciò era stato molto strano e si agitò molto. Al mattino, tuttavia, si sentì molto male, e gli amici si raccolsero attorno; egli diventò pallido e cadde a terra contorcendosi e urlando. I suoi amici erano terrorizzati. Alla fine si calmò. Qualcosa di duro e nero uscì dalla sua bocca, poi sicontorse e morì.

  16. Due mesi dopo Due giovani scesero al fiume a cacciare foche. Se ne stavano nascosti dietro uno scoglio quando giunse fino a loro una barca con alcuni guerrieri. Questi dissero di essere amici e li invitarono ad aiutarli a combattere un nemico al di là del fiume. Il più grande disse di noti poter andare perché i suoi genitori sarebbero stati in ansia se, non fosse tornato a casa. Così il giovane andò con i guerrieri nella barca. A sera tornò e disse ai suoi amici che aveva combattuto in una grande battaglia e che da entrambe le parti molti erano stati uccisi. Dopo aver acceso un fuoco andò a dormire. Al mattino al sorgere dei sole, si levò ed i suoi vicini andarono a trovarlo. Egli aveva detto loro d'essere stato ferito in battaglia ma di non aver provato alcun dolore. Subito però peggiorò. Si contorse, urlò e cadde a terra morto. Qualcosa di nero uscì dalla sua bocca. I vicini dissero che dovevi essere stato in guerra con gli spiriti.

  17. Due anni e mezzo più tardi Alcuni guerrieri andarono a combattere contro gli spiriti. Combatterono tutto il giorno ed uno di loro fu ferito. A sera tornarono a casa, trasportando il loro compagno ammalato. Quando il giorno finì egli peggiorò rapidamente e gli abitanti del villaggio gli si fecero intorno. Al tramonto spirò, qualcosa di nero uscì dalla sua bocca. Era morto.

  18. Bartlett • Il richiamo di materiale significativo è una ricostruzione • Atteggiamenti culturali • Convinzioni personali • Reazione emotiva • Razionalizzazione

  19. Alla necessità di un lungo sforzo per apprendere azioni complesse (leggere o scrivere o guidare), dopo una lunga pratica, non corrisponde più impaccio, anzi si esibisce comportamento "disattento". Stretto legame tra attenzione, memoria, apprendimento e coscienza. Una teoria della memoria deve spiegare gli automatismi, cioè la differenza nei meccanismi attivi quando si esegue qualcosa "automaticamente" e quando facciamo qualcosa con circospezione e prudenza.

  20. Memoria e Psicologia Associazionista Associando due esperienze (es.: volto e voce), l’una richiama l’altra. L’apprendimento è il risultato della creazione di legami associativi secondo la filosofia prima e la corrente associazionista poi, dominante in psicologia, anche nell’apprendimento verbale.

  21. Secondo l’impostazione associazionista non si possono osservare le operazioni mentali, ma ci si può solo riferire agli eventi osservabili, lo stimolo e la risposta. Le teorie non possono fare riferimento a processi interni. Necessità di procedure adeguate nella scelta del materiale (ad es. familiarità simile per tutti i soggetti) e delle procedure: • Apprendimento (o metodo dell'anticipazione) • seriale • Apprendimento per coppie associate • Ricordo libero

  22. cifre udite tracce rievocazione 90817263 9-8...1-7...6 9-8-1...7-6 90817263 9-0-8-7...6-3 9-0-8-7-6-3 90817263 9-0-8-1-7-2-6-3 9-0-8-1-7-2-6-3 Il modello associativo …associazioni deboli - associazioni forti

  23. sillabe udite tracce rievocazione MAB-REN-FOD M...-R…-N MAR-... MAB-REN-FOD MABel-RENna-FODera MAB-REN-... MAB-REN-FOD MABel-(porta)-RENna -FODerata MAB-REN-FOD Il modello dell’apprendimento attivo Al primo tentativo il soggetto imprime poco in memoria; al secondo attribuisce un significato alle sillabe, al terzo si avvale della mediazione linguistica.

  24. cifre udite tracce rievocazione 90817263 divido a coppie …. sembrano decrescenti 90…81…7.6 recupero 9-8-1...7-6 90817263 Se guardo un numero si e uno no vedo: 9, 8, 7, 6 e poi 0, 1, 2 ... 90817.63 recupero 9-0-8-7-6-3 Il modello cognitivo 90817263 Sono coppie… la successiva si ottiene sottraendo 9 alla precedente 90817263 recupero 9-0-8-1-7-2-6-3

  25. Modello di Atkinson e Shiffrin (1968) Distinzione • Processi strutturali (magazzini) • Processi di controllo • Esplorazione (MBT) • Rehearsal (ripetizione subvocalica)

  26. Elaborazione delle informazioni in memoria LTM Segnali fisici Reiterazione di consolidazione Trasduzione sensoriale Reiterazione di mantenimento selezione STM Registro Sensoriale Perdita dal RS Perdita dalla STM Cestino Cestino

  27. Memoria iconica Presentazione di gruppi di 12 lettere disposte su tre righe e quattro colonne per 50 msec.

  28. Memoria iconica In questa condizione i soggetti riescono a recuperare non più di 5 lettere • Avevano visto solo quelle ? • L’immagine era tutta presente, ma una parte era stata persa nel tempo della verbalizzazione delle prime lettere ?

  29. Memoria iconica I soggetti sentivano, dopo aver visto la matrice, un suono che, a seconda della sua altezza, indicava quale delle 3 righe doveva essere ricordata  procedura del resoconto parziale

  30. Memoria iconica In questa condizione i soggetti riuscivano a recuperare 3 delle 4 lettere (per cui in prospettiva sulla matrice totale 3x3=9 su 12)

  31. Memoria iconica • La memoria iconica ha una notevole capacità • Mantiene le informazioni solo per un tempo breve • dopo 500 msec la traccia scompare

  32. Oblio nella memoria a breve termine (Peterson e Peterson, 1959) Rievocazione di tre lettere dopo intervalli di diversa durata. Durante l’intervallo tra la presentazione delle lettere e la rievocazione i soggetti contavano alla rovescia per tre o per quattro. L’accuratezza del ricordo decresce all’aumentare degli intervalli.

  33. La comprensione come ricerca di strutture di significati Se i palloncini scoppiassero il suono non raggiungerebbe più la sua meta, perché il tutto verrebbe a trovarsi troppo lontano dal piano giusto. Anche una finestra chiusa impedirebbe al suono di arrivare perché la maggior parte degli edifici è dotata di un buon isolamento. Poiché tutta l'operazione dipende da un flusso continuo di elettricità, anche una rottura del cavo a metà avrebbe causato dei problemi ...

  34. ... Naturalmente l'amico potrebbe gridare, ma la voce umana non è potente al punto di arrivare fino a quella distanza. Un altro problema sarebbe la rottura della corda dello strumento. Non sarebbe più possibile fare un accompagnamento al messaggio. È chiaro che la situazione migliore si avrebbe con una distanza minore. Ci sarebbero allora meno potenziali problemi. Con un contatto faccia a faccia poche cose andrebbero storte.

  35. Punteggi di comprensione e ricordo

  36. La memoria di lavoro • E’ composta da più sottosistemi distinti • Sistema esecutivo centrale • Sistema sottoposto di ciclo fonologico • Sistema sottoposto di taccuino visuo-spaziale Baddeley, 2003

  37. Tipi di memoria La testimonianza oculare e i suoi errori • Loftus (1975) eseguì un esperimento consistente in tre fasi: • Esposizione del soggetto all’avvenimento (film o diapositive) • Il soggetto viene esposto a nuove informazioni: subisce domande o legge un resoconto scritto dell’avvenimento • Il soggetto deve riferire ciò a cui ha assistito o riconoscere diapositive

  38. “urto” “schianto”

  39. Se nella fase I il soggetto osserva un film che mostra un incidente, nella fase II si chiede al soggetto “a che velocità andava la vettura quando è passata davanti alla baracca bianca” (che non esisteva), nella fase III 1/6 dei soggetti rispondeva affermativamente alla domanda se aveva visto una baracca. La domanda contenente la falsa informazione sulla baracca aveva distorto il ricordo.

  40. Ricerca in laboratorio e metodo sperimentale • Vantaggi e limiti della ricerca in laboratorio • Organizzazione e validità di un esperimento • Variabili e loro controllo • Scelta dei soggetti • Assegnazione dei soggetti ai gruppi • I quasi esperimenti • Esperimenti su singoli soggetti

  41. Ricerca sul campo: le inchieste • Inchieste con questionario • Rapporti causali e rapporti di connessione • Concordanza • Correlazione • Regressione • Contingenza • Il campione • Domande aperte e chiuse • Sincerità delle risposte (desiderabilità sociale)

  42. Ricerca sul campo: i metodi osservativi Ispirato al metodo etologico • Oggettività dell’osservazione • Formulazione e conferma delle ipotesi • Ambiti di applicazione • Dimensione temporale dell’osservazione • Longitudinale (entro soggetti) • Trasversale (tra soggetti)

  43. La ricerca in ambito clinico • Ricerche cliniche (esperimenti, quasi esperimenti, inchieste) • Diagnosi • Clinica • Giudiziaria • Procedura induttiva • Colloquio • Test • Psicoterapia • Conoscere • Cambiare

  44. La ricerca in ambito clinico Il problema della verifica • Concretezza empirica e operazionalizzazione • Oggettiva (carattere pubblico dei dati) • Criteri condivisi per la valutazione del cambiamento terapeutico • Terapeuti formati ai metodi osservativi

  45. Ambito e metodo di ricerca della scienza cognitiva • Intelligenza artificiale • Hardware • Software • Studio della black box • Il metodo simulativo • Ipotetico deduttivo • Operazionismo: non solo esiti comportamentali, ma anche costruzione e verifica dei modelli • Intelligenza artificiale e Connessionismo

  46. Ambito e metodo di ricerca della scienza cognitiva • Vantaggi del metodo simulativo • Penetrare meccanismi del black box • Sistemi esperti • Svantaggi del metodo simulativo • Differenza mente - calcolatore • Trascura aspetti propriamente umani: emozione, sentimenti, consapevolezza intenzionalità • Necessità di pluralità di metodi

  47. Recenti studi hanno mostrato che più caffè si beve e più si è soggetti ad attacchi cardiaci. Poiché questi risultati sono di natura più correlazionale che sperimentale ad essi si può dare una terna di interpretazioni.

  48. Tipo di vita superattiva (tendenza a preoccuparsi, a rimanere alzati fino a tardi, superlavoro, etc.) Predisposizione agli attacchi cardiaci Bere caffè • Bere caffé è causa diretta di disturbi cardiaci. • La predisposizione agli attacchi cardiaci in qualche modo porta a bere caffè. • La relazione tra bere caffé e attacchi cardiaci proviene dal fatto che entrambi sono legati ad uno stile di vita superattiva (chi beve molto caffé tende all’ansia, a stare molto sveglio, al superlavoro, ecc.). Attacchi cardiaci Attacchi cardiaci Bere caffè Bere caffè

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