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Nuclei Galattici Attivi ad alto red-shift e primi Buchi Neri

Nuclei Galattici Attivi ad alto red-shift e primi Buchi Neri. Presentazione per l’esame di astrofisica delle alte energie di Riccardo Gualtieri Docente: prof. Fabrizio Fiore. Introduzione . SMBHs di massa 10 6 -10 10 M sol sono il motore di AGN e Quasars .

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Nuclei Galattici Attivi ad alto red-shift e primi Buchi Neri

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Presentation Transcript


  1. Nuclei Galattici Attivi ad alto red-shift e primi Buchi Neri Presentazione per l’esame di astrofisica delle alte energie di Riccardo Gualtieri Docente: prof. Fabrizio Fiore

  2. Introduzione • SMBHs di massa 106-1010 Msolsono il motore di AGN e Quasars. • Molte, forse tutte le galassie ospitano un SMBH. • QSO SDSS 1148+5251 (Fan et al.2003) zqso=6.43 il quasar più lontano. • Il primo SMBH deve essersi formato entro 0.9 Gyr dal Big-Bang.

  3. Crescita di un BH

  4. Crescita di un BH • Per distinguere un processo dall’altro si valuta il rapporto R tra la densità di luminosità di AGN e QSO sulla densità locale di massa di SMBHs. • Dove eM è l’efficienza radiativa media di accrescimento sul BH,

  5. Crescita di un BH • Si ricorre inoltre al rapporto: eL=Lbol/Ledd=1 (McLure & Dunlop 2004) Valutato per i quasar della SDSS nell’intervallo di redshift: 0.1<z<2.1 • Questa scelta dei parametri eL ed eM, suggerisce che gran parte della massa dei SMBH sia acquisita per accrescimento di gas.

  6. Crescita di un BH

  7. Progenitori • Stelle supermassive (SMS): • M>103Msol • Si possono formare se la pressione di radiazione è sufficiente ad inibire la normale formazione stellare. • Evolvono in maniera quasi stazionaria fino all’innesco di una instabilità radiale dovuta alla relatività generale che porta al collasso in BH con massa di circa il 90% della SMS e parametro di spin a/M=0.75. (Shibata & Shapiro 2002)

  8. Progenitori • Ancora non osservate. • Non ci sono prove certe che si possano formare nell’universo primordiale. • Sarebbero stelle di seconda generazione formatesi a 10<z<15 (Norman 2004)

  9. Progenitori • Stelle di Popolazione III: • M=102-103Msol • Formate da nubi a metallicità zero • Stelle con massa M=60-140 Msol e M>260Msol collassano direttamente in BH. • Stelle con massa M=140-160 Msol si disintegrano esplodendo. (Hegeret al. 2003) (Valori ottenuti dalle simulazioni)

  10. Progenitori • Formatesi in aloni di materia oscura con Mhalo>5x105Msol • Gli aloni condensano nei picchi primordiali di densità a redshift z=20-30. • Le simulazioni mostrano la formazione di addensamenti, clumps, di circa 100 Msol. • La lenta contrazione subsonica regolata dall’idrogeno molecolare impedisce una frammentazione ulteriore. • A metallicità zero la perdità di massa prima del collasso è trascurabile. (Madau 2004)

  11. Progenitori L’ Ansatz: I buchi neri, semi dei SMBH, hanno origine dal collasso di stelle di popolazione III a z<40. (Madau & Rees 2001) La massa di questi BH è 100<M/Msol<600.

  12. Massa del BH ed evoluzione dello Spin

  13. Definizioni utili • Efficienza di conversione tra massa a riposo ed energia luminosa: con dM0/dt tasso di accrescimento di massa a riposo:

  14. Definizioni utili • Rapporto di Eddington: con

  15. Ipotesi di lavoro

  16. Tasso di crescita del BH

  17. Il ruolo dello spin Equazione dell’evoluzione dello spin del BH.

  18. Modelli di disco

  19. Disco di accrescimento MHD

  20. Disco di accrescimento MHD • Il disco si presenta come un toro con raggio interno r/M=6. • Si considera in equilibrio in assenza di campi magnetici. • La sorgente della viscosità è la turbolenza MHD. • Non ci sono brusche transizioni sull’ultima orbita stabile. (Gammieet al.)

  21. Disco di accrescimento MHD • Parametro di evoluzione dello spin in MHD: • I parametri che descrivono l’accrescimento stazionario su dischi MHD dipendono poco dalle condizioni iniziali. (Gammieet al.)

  22. Disco di accrescimento MHD

  23. Il rapporto di Eddington Determina il tasso di crescita massimo di un BH con l’accrescimento, dall’analisi fatta sui quasars a 0.1<z<2.1 della SDSS risulta essere pari ad 1.

  24. Merging o Accrescimento • Per separare il contributo dei due processi si integra l’equazione: • Con eM ed eL costanti, ottenendo:

  25. Merging o Accrescimento • Il disaccoppiamento è possibile perché i tempi scala del merging sono brevi rispetto all’accrescimento. • L’accrescimento non si interrompe durante il merging. • Il disallineamento tra l’asse del disco e quello del BH, vengono rapidamente riassorbiti dal sistema che torna rapidamente all’equilibrio. • Il valore di eMtorna ad essere quello iniziale. (Bardeen & Peterson 1975)

  26. Il modello cosmologico • LCDM, spazialmente piatto. • Metrica di Friedmann-Robertson-Walker

  27. Durata dell’accrescimento • Tempo scala dell’accrescimento: • Tempo scala di crescita esponenziale:

  28. Durata dell’accrescimento • Il fatto che il tempo di crescita esponenziale sia molto più piccolo del tempo di accrescimento, rende possibile l’accrescimento da BH seme a SMBH, motore di quasars ed AGN.

  29. Disco sottile standard Disco MHD (Shapiro 2005) Linea tratteggiata per BH spinnante con a/M=0.75. Linea continua per BH non ruotante con a/M=0. Crescita e Spin Up

  30. Crescita e Spin Up • Disco sottile standard • Disco MHD • (Shapiro 2005) • Linea tratteggiata per BH spinnante con a/M=0.75. • Linea continua per BH non ruotante • con a/M=0.

  31. Crescita e Spin Up • Dischi standard portano i BH a massimo spin ed efficienza: a/M=1,eM=0.42 • Dischi MHD portano all’equilibrio di spin a valori inferiori: a/M=0.95, eM=0.19 • Una eM più piccola si riflette in una maggiore crescita del BH. • L’amplificazione non dipende dalle condizioni iniziali di spin.

  32. Crescita e Spin Up • Integrando l’equazione: • Si ottiene, considerando costante eM:

  33. Crescita e Spin Up • Il tempo scala di spin trovato spiega: • La rapidità della crescita dello spin. • La scarsa dipendenza dallo stato iniziale di spin. • L’evoluzione del BH dipende solo dall’equilibrio di spin raggiunto nell’accrescimento.

  34. Massa del BH Utilizzando l’efficienza eM all’equilibrio possiamo valutare la massa del buco nero dall’equazione:

  35. Implicazioni Cosmologiche

  36. In Figura • Rapporto di amplificazione del BH: Mf/Mi in funzione del redshift iniziale zi. Al variare dell’efficienza di radiazione eM. • Banda punteggiata: delimita la regione permessa alla crescita di BH in cui il merging porta ad una amplificazione di 104. • Banda tratteggiata: delimita la regione in cui BH residui di stelle di pop.III con massa di circa 102Msol possono raggiungere 109Msol.

  37. Dalla Figura • L’accrescimento da dischi MHD è facilmente ottenuto • I dischi standard a meno della ricattura fotonica (a/M=0.998), non sono in grado di accrescere il seme fino alla massa di SMBH. • Qualora il seme avesse massa iniziale MBH<600Msol i dischi standard non potrebbero essere efficaci nell’accrescimento.

  38. Necessità del Merging • In assenza di merging, affinchè nel tempo previsto un BH possa raggiungere la massa desiderata deve avere un’efficienza eM<0.13 • Ne deriva un equilibrio di spin per un disco di accrescimento con a/M=0.83 • Questo valore è minore sia del modello di disco con a/M=1, sia del modello a disco MHD per cui a/M=0.95 • Il merging è necessario quindi per aiutare la crescita dei BH entro z=6.43

  39. Conclusione • I risultati ottenuti da Yu & Tremaine per cui: eM>R=0.1-0.2, 0.70<a/M<0.95 sono consistenti con i risultati presentati. • Sono favoriti i dischi MHD. • L’accrescimento è il processo chiave per raggiungere super masse.

  40. Conclusione • La crescita di SMBH dipende dall’efficienza radiativa eM. • L’efficienza media è determinata dall’equilibrio di spin del BH. • I semi sono residui di stelle di Pop.III collassate a z<40. • Il merging porta ad una amplificazione <104. • Beaming e lensing gravitazionale potrebbero falsare i valori della massa osservata dei quasars.

  41. Articoli di riferimento • Shapiro 2004 • Fan et al.2003 • Soltan 1982 • Yu & Tremaine 2002 • McLure & Dunlop 2004 • Shibata & Shapiro 2002 • Norman 2004 • Hegeret al. 2003 • Madau 2004 • Madau & Rees 2001 • Pringle & Rees 1973 • de Villierset al. • Gammieet al. • Bardeen & Peterson 1975 • Shapiro 2005

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