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UIF - Banca d’Italia

UIF - Banca d’Italia. Il ruolo del professionista con riferimento alla normativa antiriciclaggio Bergamo, 16 dicembre 2010. 1. Standard internazionali …. progressiva estensione dell’ambito soggettivo … operatori non finanziari e professionisti

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Presentation Transcript


  1. UIF - Banca d’Italia Il ruolo del professionista con riferimento alla normativa antiriciclaggio Bergamo, 16 dicembre 2010

  2. 1. Standard internazionali … progressiva estensione dell’ambito soggettivo … operatori non finanziari e professionisti a livello internazionale (GAFI) … tipologie e valutazioni … poi raccomandazioni … le ragioni > analisi della casistica e possibilità di arbitraggi a livello comunitario … lavori Comitato di Contatto … ampliamento con la seconda direttiva (2001/97/CE) … confermato dalla terza (2005/60/CE)

  3. … e disciplina nazionale estensione ad attività non finanziarie (d.lgs. 374/1999) e poi a professionisti (d.lgs. 56/2004) D.M. n. 141 e 143 e provvedimenti UIC del febbraio 2006 … lenta entrata a regime d.lgs. n. 231/2007 conferma gli obblighi dei professionisti … anche finanziamento del terrorismo … “approccio basato sul rischio” per l’adeguata verifica graduazione degli obblighi, attenzione a costi, formulazioni normative generiche

  4. … una comparazione … analisi di un campione di 8 ordinamenti europei (eterogenei per natura della FIU) • omogeneità delle categorie professionali considerate • in molti Paesi, ruolo di filtro degli organi professionali con partecipazione a emanazione indicatori e controlli • attribuzione di un certo grado di valutazione soggettiva e discrezionale per la rilevazione di SOS • scarsa quantità delle segnalazioni • in generale, ricopiare più che recepire direttiva

  5. … una comparazione … contenzioso sulla compatibilità tra applicazione della normativa e diritto alla difesa e al processo giusti (professionisti legali) ricorsi nazionali ed europei (Corte di Giustizia CE, 26 giugno 2007; Consiglio di Stato francese) in generale, compatibilità tra obbligo di segnalazione e diritto di difesa in direttiva per esclusione di attività giudiziaria in Francia, filtro degli Ordini nei rapporti con la FIU

  6. 2. Prevenzione e ruolodella UIF d.lgs. 231 muta il quadro delle autorità di riferimento UIF … unità autonoma e indipendente presso la Banca d’Italia riceve e analizza le SOS … propone indicatori di anomalia … elabora e diffonde schemi di anomalia … definisce il contenuto della segnalazione … verifica il rispetto della disciplina sulle SOS a differenza dell’UIC, non ha competenze in materia di adeguata verifica della clientela e obblighi di registrazione

  7. Prevenzione e ruolo UIF gli altri presidi antiriciclaggio • adeguata verifica e astensione (vere novità del 231 del 2007) • registrazione (con più alternative) • violazioni dei limiti al contante e ai titoli la situazione attuale carenze di poteri o ritardi nella normativa di attuazione … intervento di alcuni Ordini professionali

  8. 3. Destinatari • iscritti albo dottori commercialisti ed esperti contabili • iscritti albo dei consulenti del lavoro • notai e avvocati • revisori contabili (art. 13)

  9. … destinatari … limite oggettivo per notai e avvocati in nome o per conto dei clienti compiono operazioni finanziarie o immobiliari assistono i clienti nella predisposizione o realizzazione delle seguenti operazioni: trasferimento a qualsiasi titolo di diritti reali su immobili o attività economiche gestione di denaro, strumenti finanziari o altri beni apertura o gestione di conti bancari, libretti di deposito e conti titoli organizzazione degli apporti per la costituzione, gestione o amministrazione di società costituzione, gestione o amministrazione di società, enti o trust

  10. … destinatari … limite nella segnalazione per notai, avvocati e commercialisti l’obbligo non si applica per le informazioni ricevute dal cliente o ottenute nel corso dell'esame della posizione giuridica o nell’esercizio dei compiti di difesa o di rappresentanza del medesimo in un procedimento giudiziario o in relazione a tale procedimento, compresa la consulenza sull'eventualità di intentare o evitare un procedimento, ove tali informazioni siano ricevute o ottenute prima, durante o dopo il procedimento stesso

  11. … altri destinatari … ogni altro soggetto che rende i servizi forniti da periti, consulenti ed altri soggetti che svolgono in maniera professionale, anche nei confronti dei propri associati o iscritti, attività in materia di contabilità e tributi ivi compresi associazioni di categoria di imprenditori e commercianti, CAF e patronati prestatori di servizi relativi a società e trust soggetti preposti a mediazione e conciliazione delle controversie civili e commerciali (d.lgs. 28/2010)

  12. 4. Indicatori di anomalia proposta della UIF … sentiti gli ordini professionali … esame del CSF … emanazione decreto (procedura lunga) DM Ministero Giustizia 16 aprile 2010 (G.U. 3 maggio 2010, n. 101) esame comparativo degli indicatori a livello internazionale audizione “informale” degli ordini professionali dalla UIF audizione formale dal Ministero di Giustizia degli ordini ex art. 41, comma 2, lett. b) scarsa massa critica di segnalazioni ricevute e limitata significatività

  13. Decreto ministeriale definizioni … ambito di applicazione … principi generali … norme finali gli indicatori non hanno carattere esaustivo … assenza di indicatori non esclude il sospetto … esigenza di prestare attenzione a ulteriori comportamenti … rinvio a schemi di anomalia indicatori sono articolati in sub-indici, che costituiscono una esemplificazione operativa (vanno letti congiuntamente)

  14. Decreto ministeriale • due principi di fondo mera ricorrenza di operazioni o comportamenti descritti in uno o più indicatori non è motivo di per sé sufficiente per la segnalazione … è necessario valutare in concreto la rilevanza del comportamento della clientela (art. 3, comma 5) selezione degli indicatori rilevanti è effettuata alla luce della concreta attività prestata (art. 3, co. 8)

  15. Allegato 1: gli indicatori A. connessi al cliente B. connessi alle modalità di esecuzione delle prestazioni professionali C. relativi alle modalità di pagamento D. relativi alla costituzione e amministrazione di imprese, società, trust ed enti analoghi E. aventi a oggetto beni immobili o beni mobili registrati F. operazioni contabili e finanziarie

  16. Allegato 2: principi e indicazioni “manuale del buon segnalatore” … nessun contenuto prescrittivo … richiamo di principi normativi … opportunità di procedure interne per il corretto adempimento degli obblighi • assenza di soglie minime per la segnalazione • segnalazione di operazioni o prestazioni rifiutate • sospensione dell’operazione con canali informali • mantenere traccia dell’iter valutativo seguito • comunicazione dell’avvenuta archiviazione • ruolo degli ordini professionali nella formazione

  17. Indicatori di anomalia gli indicatori di anomalia sono (e non possono che essere) campanelli d’allarme anomalia va valutata alla luce della conoscenza del soggetto per individuare sospetto collaborazione attiva versus automatismi critiche per eccessiva genericità e non esaustività esigenza di lettura positiva …

  18. SOS ricevute dalla UIF

  19. SOS professionisti

  20. 5. Schemi o modelli di anomalia art. 6, comma 7, lett. b) di d.lgs. n. 231 del 2007 comportamenti più specifici, ricorrenti nella prassi, caratterizzati da omogeneità e ripetitività complesso di anomalie soggettive e oggettive connesse sotto il profilo logico ovvero temporale e riconducibili a determinati fenomeni criminali, alla luce dell’esperienza di analisi finanziaria non tutti i comportamenti dello schema per effettuare SOS … no SOS automatica per singolo comportamento altri schemi per usura, conti dedicati, phishing

  21. “schema” imprese in crisi • variazioni nella proprietà o nell’amministrazione (improvvise o ripetute, soggetti non qualificati o lontani, in centri off-shore) comportamenti sotto il profilo soggettivo • improvvisi afflussi di disponibilità (contributi, finanziamenti, flussi dall’estero) primi quattro comportamenti sotto il profilo oggettivo • cessioni di beni a prezzi non di mercato

  22. “schema” frodi IVA (carosello) profilo soggettivo (recente o breve operatività, settore economico, capitale minimo, assenza unità operative, soci non qualificati, documentazione contraffatta, assenza altri rapporti) profilo oggettivo (vorticosa movimentazione, operatività con l’estero, trasferimento fondi senza giustificazione commerciale, giri di fondi, cessione di beni a prezzi non di mercato, assenza di addebiti tipici di impresa)

  23. “schema” abuso finanziamenti pubblici fase prodromica all’erogazione capitalizzazione imprese; variazione assetti; profilo soggettivo di soci o amministratori; entità finanziamento incompatibile; documentazione carente; più società di medesimo gruppo fase di utilizzo dei finanziamenti prelievo in contanti; trasferimento a terzi o Paesi off-shore; giri di fondi tra società collegate; pagamento consulenze o prestazioni; rimborso anticipato

  24. la nuova segnalazione revisione del sistema di raccolta con “anticipo” di nuovo schema su sito internet (da maggio 2011) dalla carta alla rete internet per le SOS parificazione di tutti i segnalanti contenuto: dati identificativi della SOS, contenuto in forma strutturata, elementi descrittivi liberi modalità data entry e upload esigenza di revisione del protocollo con i notai e i consulenti dal lavoro

  25. 6. Ruolo dei sindaci collegio sindacale e altri organi di controllo obblighi previsti dall’art. 52 della 231/2007 comunicazione ad autorità di vigilanza di violazioni artt. 7, comma 2, e art. 36 comunicazione a MEF di violazione artt. 49 e 50 comunicazione a responsabile antiriciclaggio di omesse segnalazioni

  26. … e dei revisori legali modifiche apportate dal d.lgs. n. 39 del 2010 > dalla revisione contabile alla revisione legale regime transitorio previsto dall’art. 43, commi 4 e 8 (decorrenza da normativa attuativa e iscrizione automatica in nuovo Registro) quali obblighi si applicano ai revisori legali? art. 13 di 231 del 2007 non è stato adeguato

  27. Considerazioni finali • modificare il contesto internazionale per superare criticità emerse • differenze tra diverse categorie • collaborazione con gli Ordini nella definizione della normativa • attenzione non solo a quantità ma a qualità • tempo per far maturare una cultura

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