1 / 33

Facoltà di Proporre PROPOSTE PROGRAMMATICHE a cura del “Progetto Filosofi” Collegio di Milano

Facoltà di Proporre PROPOSTE PROGRAMMATICHE a cura del “Progetto Filosofi” Collegio di Milano Programma Culturale 2008/2009. Facoltà di Proporre.

effie
Download Presentation

Facoltà di Proporre PROPOSTE PROGRAMMATICHE a cura del “Progetto Filosofi” Collegio di Milano

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Facoltà di Proporre PROPOSTE PROGRAMMATICHE a cura del “Progetto Filosofi” Collegio di Milano Programma Culturale 2008/2009

  2. Facoltà di Proporre Alla luce dell’acceso dibattito sollevato dalle disposizioni del Governo in materia di Università, il gruppo “FdP - Facoltà di Proporre” del Collegio di Milano ha avvertito l’esigenza di assumere una propria posizione in merito, mediante la raccolta e l’analisi di dati ufficiali e attendibili. In seguito alle conoscenze acquisite e alla nostra esperienza di studenti universitari, abbiamo ritagliato alcuni campi d’intervento, all’interno dei quali sviluppare dei propositi di miglioramento per il sistema universitario e che, in fase di elaborazione del documento, abbiamo suddiviso in ambiti preliminari, universitari e ausiliari.

  3. PROPOSTEPRELIMINARI Abbiamo constatato che l’insufficiente sensibilizzazione intorno a queste tematiche si riflette nella mancata consapevolezza sociale delle funzioni dell’istituzione universitaria e dell’importanza della promozione dei risultati della Ricerca, principale chiave di sviluppo di un Paese.

  4. Definire delle linee guida condivise dal mondo accademico e politico per un progetto pluriennale di rilancio dell’Università e della Ricerca da perseguirsi nel succedersi dei governi Preso atto dei tagli previstidalla Legge 133/2008 Considerato che il mondo accademico non si riconosce come inserito in un progetto unitario di riforma del sistema universitario Occorre consentire agli atenei di programmare adeguatamente i propri obiettivi strategici, anche attraverso una semplificazione normativa

  5. Assicurare l’informazione e la sensibilizzazione dei cittadini circa l’eccezionalità e la straordinarietà delle condizioni che giustificano l’utilizzo della forma del decreto legge Rileviamo una scarsa chiarezza esplicativa circa i casi e i limiti di utilizzo della forma del decreto legge Occorre intensificare la diffusione d’informazioni, soprattutto nei periodi dell’anno in cui è prevedibile un calo dell’attenzione pubblica

  6. Predisporre la diffusione sistematica di informazioni circa il funzionamento, l’efficienza e le innovazioni del sistema universitario Ogni anno sono prodotti numerosi documenti di analisi e valutazione dello stato dell’Università italiana A tali studi non viene concesso né un adeguato spazio dai mass media né un’adeguata promozione all’interno delle università Occorre una maggiore sensibilizzazione dell’opinione pubblica, a partire dal settore studentesco, circa il funzionamento, l’efficienza e i cambiamenti del sistema universitario

  7. Valorizzare i risultati prodotti dalla ricerca universitaria Potenziare la pubblicità delle attività di ricerca comunicandone i risultati teorici via mail Prevedere spazi mediatici che evidenzino l’utilizzo nel quotidiano di prodotti e servizi concepiti nelle università e successivamente sviluppati da terzi Prevedere lezioni e testimonianze in scuole superiori, università e aziende Intensificare gli eventi che coinvolgano direttamente il mondo universitario nelle attività culturali del territorio

  8. PROPOSTEUNIVERSITARIE Abbiamo esaminato la questione dell’autonomia universitaria; approfondito la necessità di migliorare i servizi di diritto allo studio; indicato alcuni strumenti per favorire carriere meritocratiche per studenti, dottorandi, ricercatori e professori; suggerito modalità di investimento nell’alta formazione degli insegnanti specializzati; analizzato la possibilità per le università di trasformarsi in fondazioni di diritto privato e sondato la prospettiva, per gli atenei italiani, di aprirsi ad orizzonti internazionali.

  9. Revisionare la governance per consentire un maggiore controllo tra MIUR e università e tra università e facoltà AUTONOMIA STATUTARIA, REGOLAMENTARE E ORGANIZZATIVA Mancano organi intermedi di controllo tra MIUR e università e manca una precisa distinzione di ruoli e poteri per gli organi di governo di ateneo, che dovrebbero controllarsi a vicenda Per garantire una maggiore efficienza e una migliore progettualità del piano di sviluppo accademico occorre una revisione delle modalità di controllo tra MIUR, e università e tra università e facoltà

  10. Revisionare la governance per consentire un maggiore controllo tra MIUR e università e tra università e facoltà Affidare a corpi intermedi l’elezione del Rettore Affidare al CdA il compito di designare il proprio Presidente, scegliendo tra esperti nella gestione finanziaria Prevedere un CdA composto per metà da rappresentanti del corpo accademico e per metà da: rappresentanti del MIUR, del territorio ed esperti esterni all’università Prevedere un Senato Accademico composto dal Rettore, dai Presidi di Facoltà e dai rappresentanti del corpo docente, del personale non docente e degli studenti Prevedere un sistema di controllo incrociato (checks & balances) tra CdA e Senato Accademico

  11. Attivare servizi di consulenza gestionale esterni che aiutino le singole università a non superare il tetto del 90% del FFO assegnato AUTONOMIA FINANZIARIA E CONTABILE I tagli al FFO pongono in serie difficoltà molti atenei, obbligati ad adempiere al pagamento degli stipendi Occorre indirizzare al meglio i piani finanziari degli atenei, supportandoli nella riallocazione della quota di FFO assegnata loro, suggerendo, inoltre, i valori percentuali da destinare ad ogni voce di spesa

  12. Mantenere il limite delle tasse universitarie al 20% del FFO assegnato finché non verranno presi provvedimenti volti a investire almeno il 50% di questi introiti in servizi di diritto allo studio Gli atenei possono stabilire le tasse d’iscrizione al limite del 20% della quota del FFO loro assegnata, sebbene tale limite venga talora superato Non si può permettere agli atenei di risollevarsi dai problemi economici aumentando le tasse di iscrizione e i contribuiti degli studenti senza potenziare la politica del diritto allo studio 

  13. Avviare un sistema di agevolazioni fiscali per le imprese che finanziano progetti didattici e scientifici ideati e avviati in ambito universitario L’apporto di finanziamenti privati all’università è altamente desiderabile per sostenere ricerca e didattica La committenza di progetti di ricerca ideati e avviati in ambito aziendale potrebbe vincolare la ricerca universitaria alle sole esigenze delle imprese

  14. Conferire la possibilità di stipulare patti di stabilità, incentivare i piccoli atenei a specializzarsi, garantire un alto livello di preparazione degli studenti e favorire l’interazione tra università, territorio e mondo del lavoro AUTONOMIA DIDATTICA E SCIENTIFICA Preso atto dell’insuccesso delle forme di attuazione della riforma cosiddetta del “3+2”, occorre: Favorire la mobilità degli studenti Incoraggiare la competizione tra gli atenei a partire dalla valorizzazione delle loro diversità Razionalizzare le sedi universitarie Favorire l’interazione tra università, territorio e mondo del lavoro

  15. Conferire la possibilità di stipulare patti di stabilità, incentivare i piccoli atenei a specializzarsi, garantire un alto livello di preparazione degli studenti e favorire l’interazione tra università, territorio e mondo del lavoro Conferire la possibilità di stipulare patti di stabilità tra gli atenei Incentivare economicamente i piccoli atenei che scelgono di “specializzarsi” in pochi soggetti di ricerca Definire le conoscenze richieste per l’accesso alle classi di laurea, di modo da riservare ai singoli atenei la scelta delle modalità di verifica e di recupero obbligatorie Valutare in trentesimi le attività formative linguistiche e informatiche Includere tra i componenti del Nucleo di Valutazione d’ateneo un dirigente dell’Ufficio Territoriale del Ministero del Lavoro, un dirigente del MIUR e un rappresentante del CNVSU

  16. Investire i fondi statali stanziati per il diritto allo studio con una maggiore attenzione alle problematiche degli studenti fuori sede e alle risorse del territorio DIRITTO ALLO STUDIO Individuiamo l’importanza di potenziare l’edilizia universitaria e la disponibilità di alloggi per studenti Oltre alla necessità di avere borse di studio più sostanziose e di intraprendere iniziative volte a sostenere la mobilità spaziale e sociale

  17. Favorire carriere meritocratiche per studenti, dottorandi, ricercatori e professori DIDATTICA E RICERCA La prima risorsa dell’università risiede nel proprio capitale umano La cui valorizzazione è ostacolata da: La limitata mobilità nazionale degli studenti L’inadeguato riconoscimento e la scarsa valorizzazione del merito La degenerazione di politiche accademiche fondate su baronaggi e nepotismi

  18. Favorire carriere meritocratiche per studenti, dottorandi, ricercatori e professori STUDENTI Mantenere momentaneamente il valore legale del titolo di studio Adottare criteri di selezione tali da individuare e premiare gli studenti meritevoli Creare un network di studenti eccellenti, coordinato dal CCU DOTTORANDI Obbligo di conseguire il dottorato in un’università diversa da quella in cui ci si è laureati Prevedere forme di collaborazione didattica facoltativa Regolarizzare l’attività didattica svolta dal dottorando (conferire attestati o riconoscere crediti)

  19. Favorire carriere meritocratiche per studenti, dottorandi, ricercatori e professori RICERCATORI E PROFESSORI Istituire concorsi con commissioni giudicatrici esclusivamente esterne (sorteggio) Collegare l'incremento stipendiale alla valutazione della produzione scientifica (CNVSU, CIVR e ANVUR) e delle capacità didattiche dei singoli docenti e ricercatori (questionari compilati dagli studenti resi pubblici, sul modello di Yale) Prevedere forme di retribuzione aggiuntive derivate da collaborazioni promosse dal territorio, per sensibilizzare scuole e aziende circa lo stato di avanzamento della ricerca universitaria

  20. Investire in progetti di internazionalizzazione rivolti a ricercatori italiani all’estero, a studenti e docenti italiani e a ricercatori stranieri Alla rilevante presenza di ricercatori italiani all’estero si oppone: Scarsa mobilità internazionale di studenti e docenti italiani Scarso afflusso di studenti e ricercatori stranieri verso gli atenei italiani Occorre investire in nuovi progetti di internazionalizzazione per arricchire competenze e attitudini spendibili in contesti multiculturali

  21. Investire in progetti di internazionalizzazione rivolti a ricercatori italiani all’estero, a studenti e docenti italiani e a ricercatori stranieri Sviluppare un network tra ricercatori italiani all’estero Potenziare programmi di scambio internazionale e finanziare l’intervento di ricercatori e docenti italiani a congressi internazionali Destinare borse di studio a studenti stranieri meritevoli, attivare corsi di lingua italiana per stranieri e prevedere corsi in lingua inglese che attraggano studenti stranieri

  22. Incentivare gli investimenti pubblici e privati aumentando la resa della spesa pubblica in Ricerca L’Italia investe poco (1,09% del Pil, VS l’1,8% di media europea e il 2,6% di media OCSE) e male (è scarsamente competitiva a livello internazionale) nella ricerca Occorre rilanciare la ricerca italiana tramite provvedimenti volti a: Investire maggiormente nel CNR, in risorse umane e finanziarie Potenziare il trasferimento tecnologico Migliorare i tempi di promulgazione dei bandi, di valutazione dei risultati e di corresponsione dei contribuiti (snellire la burocrazia) Avviare un sistema di agevolazioni fiscali per le imprese che finanziano progetti di ricerca ideati e avviati in ambito universitario

  23. Incentivare gli investimenti pubblici e privati aumentando la resa della spesa pubblica in Ricerca Istituire una snella Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR), incaricata di: Unire le prerogative del CIVR e del CNVSU Promuovere la qualità del sistema università e della ricerca, rintracciando finanziamenti privati ed europei Vincolare il finanziamento ai risultati, premiando i progetti migliori e gli atenei che fanno buona ricerca

  24. Riattivare la SSIS con ingresso a numero chiuso, 50% delle ore dedicate al tirocinio e rapido inserimento nel mondo del lavoro SSIS Investire nell’alta formazione di un numero di insegnanti specializzati corrispondente alla reale necessità del sistema scolastico La SISS può assolvere questo compito con i seguenti accorgimenti: Accesso a numero chiuso, stabilito in base al computo annuale del turnover del personale docente nelle scuole secondarie Definizione di un programma formativo che destini il 50% delle ore complessive all’attività di tirocinio Immediato accesso alla carica di professore di ruolo al conseguimento del diploma di abilitazione SSIS

  25. Fornire regole più esplicite e rigorose per il finanziamento statale delle Fondazioni di diritto privato FONDAZIONI DI DIRITTO PRIVATO La realizzazione pratica di tale possibilità di trasformazione, tutelata da norme per ora non ben definite, comporta rischi quali: Molteplici interpretazioni della normativa sul finanziamento statale (art. 16 comma 9) Tasse e contributi non accessibili, in quanto non vincolati a nessun tetto massimo Problematiche inerenti le conversioni contrattuali degli impieghi Violazioni della libertà della didattica e dalla ricerca Svalutazione dei corsi di laurea meno competitivi sul mercato

  26. Fornire regole più esplicite e rigorose per il finanziamento statale delle Fondazioni di diritto privato Regolamentare ulteriormente la facoltà, per le università, di trasformarsi in fondazioni di diritto privato, tramite norme che: Specifichino cosa si intende per “fini perequativi” (art. 16 comma 9) Stabiliscano restrizioni e regole trasparenti per il sussidio statale (es. limiti di tassazione) Definiscano i criteri di conversione contrattuale degli impieghi Garantiscano la libertà della didattica e della ricerca tramite patti bilaterali tra il MIUR e le singole fondazioni che tutelino la ricerca di base Assicurino la varietà dell’offerta formativa regionale

  27. Predisporre un quadro normativo pluriennale, orientato verso la realizzazione degli obiettivi strategici prioritari delineati dalla Commissione Europea STANDARD EUROPEI La Commissione Europea nella comunicazione n. 208/2006 sostiene la modernizzazione delle università europee e stabilisce obiettivi strategici prioritari L’università italiana si può agevolmente conformare alla prospettiva europea solo dopo un preventivo adattamento di tutti gli altri prioritari aspetti economici e sociali implicati

  28. PROPOSTEAUSILIARIE Abbiamo approfondito ambiti che, in quanto studenti, avvertiamo come particolarmente vicini al nostro modo di concepire l’università: sostenibilità ecologica ed economica, biblioteche, reti wireless e l’eventualità di istituire una rete di studenti eccellenti.

  29. Adottare comportamenti critici e responsabili in tema di sostenibilità ecologica ed economica partendo dai progetti di ricerca universitari e da bilanci di ateneo più sensibili alle risorse del territorio Molte università non hanno ancora adottato strategie di sostenibilità ecologica ed economica, che pure sono priorità del nostro Paese, conseguibili attraverso: Un’opera di riconversione delle strutture e degli impianti di fornitura elettrica delle università partendo da progetti di eco-sostenibilità sviluppati da studenti e ricercatori La pianificazione di bilanci di ateneo che, prendendo in considerazione il rapporto tra componenti ambientali e dinamiche economiche, valorizzino le risorse del territorio

  30. Riqualificare i servizi offerti dalle biblioteche italiane, rinnovarne le strutture e pianificare la costruzione di nuovi e moderni centri bibliotecari Le biblioteche hanno la facoltà di promuovere la socializzazione, l’integrazione e lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e tecnica (art.9 della Costituzione) Le strutture e i servizi di molte biblioteche italiane non agevolano tali attività Occorre riqualificare i servizi offerti dalle biblioteche italiane, rinnovarne le strutture e pianificare la costruzione di nuovi e moderni centri bibliotecari (e.g. il progetto B.E.I.C. di Milano)

  31. Sviluppare una rete wireless cittadina gratuita per gli studenti Nell’era digitale molte risorse utili a garantire il diritto all’informazione e allo studio sono facilmente reperibili su Internet Sviluppare una rete wireless accessibile gratuitamente dagli studenti (con opportune limitazioni di navigazione e sicurezza) disponibile nei pressi di ogni sede universitaria

  32. Potenziare le attività della Conferenza permanente dei Collegi Universitari legalmente riconosciuti (CCU) volte a promuovere la collaborazione fra studenti eccellenti Non esistono concrete attività volte a favorire lo sviluppo di un network di studenti eccellenti Occorre quindi promuovere forme di collaborazione fra gli stessi Collegi, e tra questi e altre istituzioni italiane e straniere E favorire iniziative di ricerca e collaborazione da svolgersi nei settori dell'orientamento universitario e professionale, della didattica, del tutorato e della formazione degli studenti

  33. GRAZIE PER L’ATTENZIONE Matteo Andreozzi, Amos Badalin, Roberta Guarragi, Claudia Macerola, Flavia Marisi, Miriam Muccione e Adele Tiengo per conto del gruppo “FdP - Facoltà di Proporre” Collegio di Milano – Anno Accademico 2008/2009

More Related