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FORMAZIONE ANTINCENDIO

FORMAZIONE ANTINCENDIO. PERCHE’ E’ UTILE (E OBBLIGATORIO) UN CORSO ANTINCENDIO PER ADDETTI ALL’EMERGENZA. Perché l’uomo è la prima causa degli incendi, ed egli soltanto può attuare il miglior modo per prevenirli e combatterli

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FORMAZIONE ANTINCENDIO

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Presentation Transcript


  1. FORMAZIONE ANTINCENDIO

  2. PERCHE’ E’ UTILE (E OBBLIGATORIO) UN CORSO ANTINCENDIO PER ADDETTI ALL’EMERGENZA • Perché l’uomo è la prima causa degli incendi, ed egli soltanto può attuare il miglior modo per prevenirli e combatterli • Perché la legge impone all’azienda di designare una o più persone per la lotta antincendio

  3. I COMPITI FONDAMENTALI DEL LAVORATORE Il lavoratore non è un Vigile del fuoco, tuttavia può: • verificare le protezioni attive (basta un’occhiata al manometro) • controllare che le vie di esodo siano sgombre • coordinare l’esodo dei colleghi • accertare che tutti siano al sicuro

  4. L’INCENDIO E’ RARO si verifica solo in presenza di tre fattori (il triangolo dell’incendio): • un combustibile • un comburente • una causa di innesco

  5. IL TRIANGOLO DELL’INCENDIO

  6. CAUSE D’INCENDIO(da statistiche di riviste specializzate) • errori umani 0,5-1% • uso improprio infiammabili 2,5% • fiamme libere 12% • installazioni elettriche 20-25% • Dolo 2-2,5% • apparecchi per riscaldamento 6-8% • combustibili vicino a fonti calore 7-10%

  7. TEMPERATURE DI ACCENSIONE • benzina - 20 °c • acetone - 18 °c • toluolo 4 °c • alcool metilico 11 °c • alcool etilico 13 °c • gasolio 65 °c • olio lubrificante 149 °c

  8. TEMPERATURE DI ACCENSIONE • pellicole 137 °c • lana tessuta 205 °c • giornale 230 °c • cotone tessuto 238 °c • rayon 280 °c • abete 260 °c • seta naturale 570 °c

  9. PER ESEMPIO, IL LEGNO ... • a 150°c si accende dopo 40’ • a 200°c si accende dopo 12’ • a 250°c si accende dopo 6’ • a 350°c si accende dopo 1’20’’

  10. MECCANISMI DI COMBUSTIONE CON FIAMMA (LIQUIDI) Combustibile + ossigeno è èfuocoè èevaporazione con frazioni volatiliè èformazione gas e vapori infiammabiliè èreazione con ossigenoè ècombustione totaleè fumi

  11. MECCANISMI DI COMBUSTIONE SENZA FIAMMA (SOLIDI) Combustibile + ossigenoè è fuocoè è reazione con ossigenoè è formazione di gas di combustione + cenere èfumi

  12. GLI EFFETTI DELL’INCENDIO • fiamma • calore • fumo

  13. LA FIAMMA • consuma ossigeno e rende l’aria irrespirabile • attacca i vestiti • provoca ustioni

  14. IL CALORE • propaga l’incendio • danneggia le strutture • aggrava i danni del fumo • può danneggiare i cavi elettrici

  15. IL FUMO • trasporta il calore • irrita i bronchi • avvelena • toglie la visibilità • e’ la prima causa di morte per incendio

  16. SEMPRE PRESENTI NEI FUMI … • CO: monossido di carbonio,tossico • CO2: anidride carbonica,asfissiante • particelle solide: irritanti e a volte anche tossiche

  17. ALTRI COMPONENTI POSSIBILI • HCN: acido cianidrico (odore di mandorle amare), si sprigiona da lana e sintetici • HCl: acido cloridrico,corrosivo e tossico, si sprigiona da solventi e sintetici • SO2:anidride solfurea corrosivo e tossico

  18. IN UN AMBIENTE INVASOCOMPLETAMENTE DAL FUMO • non si vede nulla, o quasi • si rischia di inciampare in ostacoli o macerie • si rischia di prendere la scossa da fili di corrente scoperti

  19. IN UN AMBIENTE INVASOCOMPLETAMENTE DAL FUMO e’ quindi opportuno: • camminare a marcia indietro • seguire il muro con il dorso della mano • tenere bassa la testa • filtrare l’aria con un fazzoletto

  20. IL CARICO DI INCENDIO • e’ il calore sviluppato da tutti i materiali combustibili contenuti nel locale • si esprime in kg/m2 di legno standard • e’ utile conoscerlo perché corrisponde più o meno al tempo di combustione

  21. IL CARICO DI INCENDIO con un carico di 60 kg/m2 tutto il contenuto di un locale brucia in 60’ se non c’è intervento umano perciò il locale deve essere almeno REI 60, ossia: • non deve crollare • non deve cedere fumi • non deve trasmettere calore per almeno 60 minuti

  22. PROTEZIONE PASSIVA È assicurata da sistemi sempre in funzione: • porte tagliafuoco • pareti incombustibili • distanze di sicurezza • vie di esodo • compartimentazione : • resistenza meccanica • tenuta al fumo • isolamento termico per evitare la diffusione dell’incendio

  23. PROTEZIONE ATTIVA E’ assicurata da sistemi che entrano in funzione in caso di incendio): • rivelatore • allarme • estintore • idrante • naspo • coperta antifiamma • respiratore autonomo

  24. PROTEZIONE ATTIVA Da sola non e’ sufficiente perché potrebbe non entrare in funzione, quindi: • deve essere controllata periodicamente • deve essere affidata a persone addestrate, compresi i lavoratori !

  25. IL PRINCIPIO DI INCENDIO e’ il solo caso in cui è possibile intervenire un estintore portatile potrebbe essere sufficiente, ma deve essere subito disponibile il modo migliore per combatterlo è sempre: prevenirlo!

  26. L’URGENZA DELL’INTERVENTO per spegnere un incendio occorre l’acqua … • subito: un bicchiere • dopo 5’: un secchio • dopo 15’: un metro cubo Oltre questi tempi … occorre un intervento dei VVF

  27. COME DOMARE L’INCENDIO ... occorre spezzare il triangolo del fuoco, ossia eliminare uno dei tre fattori: • combustibile • comburente • innesco

  28. SI PUO’ ALLONTANARE IL COMBUSTIBILE ... ad esempio: allontanare il materiale cartaceo, fogli di carta, ecc., vicino ad un cestino che ha preso fuoco sotto una scrivania

  29. …OPPURE IL COMBURENTE ( L’OSSIGENO )… ad esempio: togliere l’ossigeno alle fiamme, gettandovi sopra una coperta, meglio se ignifuga

  30. …OPPURE RAFFREDDARE IL TUTTO gettando sulle fiamme acqua nebulizzata o schiuma oppure polvere (se si hanno a disposizione estintori)

  31. GLI ESTINTORI • sono la prima linea di difesa, ma solo se usati in modo corretto e nelle giuste condizioni; • sono adatti per piccoli incendi nello stadio iniziale, come ad esempio un cestino che brucia; • sono classificati sulla base delle Classi di fuoco: A, B o C

  32. LE CLASSI DI FUOCO A - combustibile tradizionale (legno, carta, abiti ecc.) B - liquidi infiammabili (benzina, cherosene, olio, solventi ecc.) C - apparecchi elettrici, macchinari ecc.

  33. LE CLASSI DEGLI ESTINTORI A - per incendio di solidi (carta, legno, plastica) B - per incendi di liquidi (benzina, gasolio ..) C - per incendi di gas (metano, gpl) Polivalenti – adatti a tutti gli usi

  34. COME SI USA UN ESTINTORE • Tirare il fermo che blocca la leva per l’utilizzo • Indirizzare il getto dell’estintore in basso, alla base del fuoco • Schiacciare la leva e scaricare l’agente estinguente (acqua, schiuma, polvere): se si rilascia la leva, il getto si interrompe • Orientare il getto da destra a sinistra e viceversa E’ importante muoversi con molta attenzione e non voltare mai le spalle al fuoco!

  35. CONCLUSIONI Quando si ha a che fare con un incendio, è buona norma: • avvertire il Responsabile di piano/unità • attivare l’allarme ed informare i colleghi vicini • muoversi con molta attenzione • mantenere sempre alle spalle la via di fuga prima di tentare di estinguerlo • non voltare mai le spalle al fuoco • uscire immediatamente dall’edificio se non si riesce ad estinguere il fuoco dopo aver scaricato l’estintore

  36. CONCLUSIONI E’ preferibile non combattere il fuoco se: • non è chiaro cosa stia bruciando • il fuoco è avanzato oltre il punto di innesco • non si hanno strumenti adeguati • si rischia di inalare fumo • Il proprio istinto lo sconsiglia

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