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LA GRECIA

LA GRECIA. Next. Credits. UNITA’ DI RELIGIONE, DI LINGUA E DI CULTURA. Credits.

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Presentation Transcript


  1. LA GRECIA Next Credits

  2. UNITA’ DI RELIGIONE, DI LINGUA E DI CULTURA Credits Alla fine del II millennio a.C., al tramonto della civiltà micenea, si verificò una massiccia migrazione di popoli dall'Europa settentrionale ed orientale verso il Mediterraneo. Queste popolazioni si sovrapposero a quelle già insediate in Grecia, costringendole a loro volta a migrare verso le isole dell'Egeo e le coste dell'Asia Minore. Tra queste popolazioni spicca quella dei Dori, che si insediarono nel Peloponneso, la penisola meridionale della Grecia. I nuovi insediamenti nel Mediterraneo orientale, invece, diedero origine alla cultura ionica dal nome degli loni. Dalla fusione di popolazioni locali e gruppi migrati dall’Europa continentale, dunque, ebbe origine la cultura greca. Dopo un periodo di declino civile e culturale, in cui scompaiono addirittura le testimonianze scritte, proprio grazie all'unita linguistica e culturale maturata in questi decenni, a partire dall'VIII sec. a.C. fiorirono e si svilupparono in tutto il loro splendore la civiltà e l'arte greca. Acropoli di Atene

  3. L’ARTE GRECA Credits I caratteri dell'arte greca La civiltà greca è sempre stata considerata il fondamento della cultura dell'Occidente. Sotto il profilo artistico, essa si e caratterizzata per una sua completezza, dovuta proprio all'incontro tra diverse culture: la produzione ionica, ad esempio, ha espresso un armonioso sentimento della natura, mentre la cultura dorica si e caratterizzata per uno stile geometrico e severo. Karl Friedrich Schinkel, Veduta della fioritura artistica greca, 1825, Alte Nationalgalerie Berlino

  4. Le fasi dell'arte greca • Si usa suddividere l'arte greca in quattro periodi principali: • il periodo della formazione, tra l‘XI e l'VIII secolo a.C.; • l'Età arcaica, tra la fine dell’VIII e la metà del V secolo a.C. Vengono poste le basi della cultura ellenica; si definiscono gli stili della scultura e i fondamenti dell'architettura; • l'Età classica, tra il V e la metà dell'IV secolo a.C.; è considerato il periodo di splendore dell'arte ellenica; • l'Età ellenistica, compresa tra la morte di Alessandro il Macedone (avvenuta nel 323 a.C.) e la conquista romana dell'Egitto (30 a.C.); Tempio di Atena Nike, Acropoli di Atene

  5. L’uomo e gli dei Per comprendere la cultura greca è fondamentale conoscere il rapporto tra l'uomo, la natura e le divinità. Gli dei dell'Olimpo soffrono e gioiscono, vivono amori, rancori e paure, come gli uomini, ma differiscono da questi per la loro immortalità. Gli uomini, al contrario, hanno coraggio e intelligenza, qualità che li avvicinano agli dei. L'importanza attribuita alla ragione e la volontà di conoscenza rappresentano il motivo fondante della cultura greca. Nelle regioni ioniche della Grecia, nel VI secolo a.C., nasce la filosofia, mentre le rappresentazioni teatrali hanno come scopo la diffusione dei valori espressi dalla religione a tutti gli strati della popolazione, attraverso la narrazione dei miti. Ricostruzione della sala interna del tempio di Zeus ad Olimpia Ricostruzione della camera interna del Tempio di Atena ad Atene

  6. Nel poema l'Odissea, scritto dal poeta Omero, il desiderio di superare i limiti del mondo conosciuto è esemplificato dalla figura di Ulisse, che sfida le proprie capacità e i limiti imposti dagli stessi dei. Attraverso il pensiero filosofico e lo studio della natura, l'uomo cerca di comprendere le leggi che stanno alla base dell'universo: leggi divine e superiori che devono servire da modello anche per la vita sociale e politica. • La ricerca dell'equilibrio • Fin dall'Età arcaica, l 'arte manifesta questa ricerca di ordine e di perfezione. Le cose visibili, imperfette e passeggere, nascondono un principio comune, immutabile, su cui si regge l'armonia universale: l'arte deve mostrare questa perfezione, attraverso immagini stabili, non sottoposte alla mutevolezza della realtà. Per questo motivo vengono elaborate regole e modelli formali, capaci di mostrare un ideale di bellezza attraverso i principi astratti della geometria (canoni): • - in architettura si studiano i rapporti di misura tra le varie parti che compongono gli edifici, giungendo alla formulazione degli ordini architettonici; • in scultura si cercano i rapporti proporzionali del corpo umano. La bellezza fisica di atleti, guerrieri, divinità ed eroi è rappresentazione di equilibrio interiore. Ulisse e le sirene, Mosaico pavimentale romano al Museo del Bardo a Tunisi, II secolo d.C

  7. Il rapporto con la natura La natura è il riferimento fondamentale degli artisti nella loro ricerca di bellezza. Le sculture mostrano figure caratterizzate da un morbido chiaroscuro e da un movimento spontaneo, mentre le architetture non si impongono sul paesaggio, ma si armonizzano ad esso, attraverso l'equilibrio tra parti costruite (i pieni) e parti aperte ( i vuoti, come loggiati, portici, cortili, ecc.). Il tempio, con il suo perimetro colonnato, lascia trasparire la natura circostante, divenendone quasi parte. Anche nella costruzione delle città i Greci si adattavano ai dislivelli del terreno e all'andamento della costa, o si facevano guidare dall'orientamento del sole. Nella costruzione dei teatri sfruttavano il declivio delle colline e rivolgevano la cavea ad Occidente. Il Teatro di Epidauro, Peloponneso, 350 a.C.

  8. Il disegno della città In Età arcaica le città non avevano un disegno preordinato, ma crescevano per addizione spontanea di parti; già nel VII secolo a.C., però, venne introdotto nelle colonie un impianto a scacchiera ortogonale. Nel V secolo a.C. tale schema, che la tradizione lega a Ippodamo da Mileto, era ormai applicato con assiduità: lo ritroviamo a Mileto, a Thuri, a Rodi, nel Pireo. La città era suddivisa in zone omogenee per funzione (produttive, commerciali, abitative, direzionali); solo gli edifici pubblici emergevano sull'abitato, affermando il proprio ruolo in una città concepita in funzione della collettività. Il "sistema ippodameo" sarà ampiamente utilizzato in Età ellenistica, anche se arricchito da soluzioni scenografiche e dall'introduzione di edifici monumentali. Esemplari sono i casi di Priene e di Pergamo in Asia Minore e di Alessandria in Egitto. Planimetria generale di Mileto, città sulla costa orientale del Mare Egeo. Fu pianificata nel V secolo a.C.

  9. L’ARCHITETTURA Le architetture presentano forme semplici e volumi nitidi e sono caratterizzate dal ritmo delle parti strutturali, ovvero le colonne. Il sistema costruttivo utilizzato e quello architravato, composto da elementi verticali (generalmente colonne) che sostengono la trabeazione. I Greci hanno anche definito molte tipologie architettoniche che, tramandate nei secoli, sono servite da riferimento per l'architettura romana e delle epoche successive. Ne sono esempio i templi, gli edifici pubblici o le sedi per l'amministrazione politica. L'edificio più importante è il tempio, le cui regole sono state definite con assoluto rigore e codificate negli ordini architettonici. Spaccato assonometrico del Partenone, posto sull’acropoli di Atene

  10. GLI ORDINI ARCHITETTONICI Il tempio è formato da elementi verticali (le colonne) ed orizzontali (l'architrave, il basamento). I rapporti tra le varie parti sono stabiliti attraverso precise regole, che definiscono la forma e le dimensioni di ogni singolo elemento e le sue proporzioni rispetto all'insieme dell'edificio. Queste norme, che riguardano sia le parti strutturali che quelle decorative, costituiscono gli ordini architettonici. Fu Vitruvio, architetto romano vissuto tra la fine del I sec. a.C. e l'inizio del successivo, a studiarne ed a tramandarne le caratteristiche. I tre ordini architettonici principali, applicati nei templi e nelle costruzioni pubbliche, si distinguono in dorico, ionico, corinzio. Eretteo, acropoli di Atene

  11. Loggia delle Cariatidi, Eretteo, acropoli di Atene

  12. DORICO IONICO CORINZIO

  13. LA SCULTURA: i suoi tre grandi periodi L'arte come imitazione della natura La produzione scultorea era delegata all'ornamentazione dei templi: statue a tuttotondo venivano collocate nei frontoni e nelle celle, figurazioni a rilievo si succedevano lungo i fregi. Fin dal VII secolo a.C., l'interesse della scultura si e concentrato sulla figura umana: i Greci vedevano nell'uomo l'espressione di una perfezione ideale, un riflesso divino. Poiché è nella natura che si manifesta il principio creatore, l'arte deve imitarne le forme: solo così potrà comprenderne e governarne le leggi. CLASSICO ELLENISTICO ARCAICO Polymedes di Argo, marmo alt. 216 cm – Mirone, marmo, alt. 156 cm – Epigono, marmo, alt. 211 cm

  14. IL RACCONTO DEI MITI Le sculture poste nei santuario nei templi rappresentano soggetti sacri: divinità, offerenti, racconti mitologici. Questi ultimi erano sviluppati nei frontoni e nei fregi dei templi, visibili a tutti i fedeli, affinché potessero comunicare con efficacia le storie delle origini del popolo greco ed i valori a queste collegati: ricorrono i temi della lotta tra gli dei olimpici ed i Giganti, che allude alla vittoria della ragione contro la forza, o tra gli uomini ed esseri mostruosi, quali i Centauri, simbolo della vittoria dell'uomo civilizzato sull'istinto. A. Picard, ricostruzione del frontone orientale del Partenone

  15. L’ETA’ ARCAICA In Età arcaica le statue riproducevano giovani uomini (koùroi) e donne (kòrai). Erano figure di divinità, di offerenti o di eroi, caratterizzate della stabilità della posa (con la gamba leggermente avanzata) e dalla fissità dello sguardo e del sorriso. Esse erano, dunque, rappresentate in forma schematizzata, al punto da ricordare le colonne che sostenevano i templi. L’ETA’ CLASSICA Nel periodo compreso tra il 480 e il 450 a.C. circa, cioè nella fase di passaggio tra l'Età arcaica e quella classica, si affermo lo stile detto severo. Le figure abbandonano la rigidità geometrica del periodo precedente ed acquisiscono una maggiore naturalezza; esse accennano al movimento, anche se gli arti risultano sempre bilanciati per garantire equilibrio all'insieme. Allo stesso tempo scompare il sorriso arcaico, sostituito da tratti più morbidi del volto. Accanto ai principi di armonia e di equilibrio viene introdotto quello di proporzione. Fondamentale, a questo proposito, è la ricerca di Policleto di Argo e di Mirone di Eleutere, autore del Discobolo. L'Età classica ha la sua massima espressione nell'opera di Fidia, che ha saputo dotare le due figure di intensità espressiva, inserendole spontaneamente nello spazio. Le ricerche operate nel corso del V secolo a.C. trovano sviluppo nella ricerca di Prassitele, Skòpas e Lisippo, operanti nel secolo successivo. Divinità o atleti sono colti in atteggiamenti quotidiani o giocosi, o esprimono tensione emotiva, mostrando una maggiore umanità. Le pose sono spesso in equilibrio instabile, o rappresentano un movimento in atto. L’ETA’ ELLENISTICA L'arte ellenistica è la raffinata espressione delle corti orientali, ormai lontana dall'ideale di equilibrio e di armonia del periodo classico. L'arte figurativa mostra un accentuato realismo, che alla ricerca della bellezza ideale sostituisce la resa del vero, l'espressione dei sentimenti e la ricerca di effetti spettacolari. Nike di Samotracia, Pitocrito, 190 a.C. marmo alt 290 cm, Parigi, Museo del Louvre

  16. LA PITTURA A differenza della scultura, ci sono pervenute pochissime opere di pittura. Eppure i Greci attribuivano una grande importanza al colore, al punto da stuccare e colorare le statue, oppure realizzarle con marmi e materiali di diverso colore. Fortunatamente ci sono giunte copie etrusche e romane di mosaici e dipinti. Le antiche fonti letterarie riferiscono i nomi dei più importanti pittori greci, vissuti tutti tra i secoli V e IV a.C.: Polignoto, celebrato per la capacità di dare espressione ai volti; Zeusi, forse originario della Magna Grecia, ricordato per la fedele riproduzione delle figure, Parrasio, abile nel rappresentare la profondità dello spazio. In Età ellenistica fu celebrato Apelle, ritrattista ufficiale di Alessandro Magno. L'evoluzione della pittura può essere studiata mediante le numerosissime testimonianze di pittura vascolare, ovvero quella realizzata sulle superfici dei vasi. Filosseno di Eretria, Il Ratto di Persefone, 350-325 a.C. Particolare dell'affresco. Salonicco, Museo Archeologico.

  17. IL TEMPIO Nella civiltà greca, il tempio è l’emblema della ricerca di armonia e perfezione. Il suo volume è netto, la disposizione delle colonne lungo il perimetro della cella è ben definita allo sguardo del fedele. Esso non è caratterizzato dall’imponenza, come il tempio egizio o mesopotamico, ma dall’equilibrio: questo carattere è evidente nel rapporto tra le linee verticali (le colonne) e quelle orizzontali (architrave, basamento, ecc), tra i pieni ed i vuoti. Il tempio è progettato secondo un principio modulare: ogni sua parte, la colonna, l’architrave, il basamento, sono coordinati tra loro nelle misure. L’unità di misura è il raggio della colonna alla base; a partire da questa si determinano , per multipli o sottomultipli, le dimensioni di tutti gli altri elementi. Inoltre, il tempio è un edificio aperto all’ambiente, sensibile agli effetti della luce nelle diverse ore della giorno: la luce vi penetra, modulata dalle colonne scanalate, lasciando intravedere la cella o il paesaggio naturale. Il cittadino assisteva al rito religioso sostando fuori dal tempio, dove era posto l’altare. Pianta e ingresso del Partenone, acropoli di Atene

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  19. La Grecia Il Teatro di Epidauro Fidia e le sculture del Partenone L’Acropoli di Atene L’evoluzione della rappresentazione della donna La produzione vascolare Il Laconte I templi di Posidonia Il Doriforo, Policleto Click Images Help Next

  20. LA ZIQQURAT DI UR 2550 – 2100 a.C., Iraq ZIQQURAT ARTE E IMMAGINE

  21. Credits Laboratorio Multimediale di Storia dell’Arte Arte e Immagine- prof.Rudi Corradi IL TEATRO DI EPIDAURO FIDIA ELE SCULTURE DEL PARTENONE L’ACROPOLI DI ATENE L’EVOLUZIONE DELLA RAPPRESENTAZIONE DELLA DONNA LA PRODUZIONE VASCOLARE POLICLETO, IL DORIFORO IL LACONTE I TEMPLI DI POSIDONIA Istituto Comprensivo Val Rendena “L. Da Vinci” Scuola Secondaria di 1˚ grado Pinzolo e Madonna di Campiglio Inizio Menu argomenti Uscita

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