1 / 32

“Verso il futuro: scuola e territorio per il successo formativo”

“Verso il futuro: scuola e territorio per il successo formativo”. C.S.A. di Brescia Scuole in rete FRANCIACORTA A cura di: Giuseppe Colosio (Dirigente C.S.A. di Brescia) Morena Modenini (Dirigente I.C. di Passirano – Brescia). BRESCIA E PROVINCIA.

dawson
Download Presentation

“Verso il futuro: scuola e territorio per il successo formativo”

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. “Verso il futuro: scuola e territorio per il successo formativo” C.S.A. di Brescia Scuole in rete FRANCIACORTA A cura di: Giuseppe Colosio (Dirigente C.S.A. di Brescia) Morena Modenini (Dirigente I.C. di Passirano – Brescia)

  2. BRESCIA E PROVINCIA Il contesto produttivo di Brescia e del suo hinterland è caratterizzato da una elevata e costante offerta di lavoro che induce una significativa quota di studenti ad uscire precocemente dal sistema scolastico per accettare impieghi, prevalentemente generici ed esecutivi, presso le numerose aziende radicate sul territorio.

  3. DISPERSIONE SCOLASTICA PRECOCE Ne deriva un significativo fenomeno di dispersione scolastica precoce, dai 15 ai 18 anni, che, come da dati ISTAT, nella nostra Provincia si pone intorno al 40%.

  4. GIOVANI E MONDO DEL LAVORO A valle di questo fenomeno ritroviamo una popolazione di giovani inseriti precocemente nel mondo del lavoro, senza un patrimonio conoscitivo adeguato ad affrontare le sfide della tecnologia e della tecnica. Una generazione lavorativa ad alto rischio di espulsione.

  5. OBIETTIVO DI LISBONA Il programma di obiettivi comuni europei, in materia di educazione, lanciato dal consiglio Europeo di Lisbona del 2000, prevede di portare al 10% il tasso di abbandono scolastico, entro il 2010.

  6. LE CAUSE SCOLASTICHE L’avvio precoce al mondo del lavoro è determinato da varie cause, tra cui i percorsi scolastici negativi e le scelte scolastiche inadeguate

  7. ORIENTAMENTO PREPARAZIONE ALLA SCUOLA SUPERIORE AZIONI DI SOSTEGNO PER GLI STUDENTI RIORIENTAMENTO ALTERNANZA RIDUZIONE DELLA DISPERSIONE SCUOLA MEDIA APPRENDISTATO SCUOLA SUPERIORE

  8. “Verso il futuro: scuola e territorio per il successo formativo” progetto di orientamento e prevenzione della dispersione scolastica

  9. “Verso il futuro: scuola e territorio per il successo formativo” Il progetto è nato con la precisa idea di ridurre il fenomeno della dispersione scolastica, partendo dalla scuola media e in stretta collaborazione con i servizi del territorio.

  10. CO-COSTRUZIONE Data la complessità delle variabili concorrenti nella scelta del proprio futuro e del proprio percorso formativo, e data l’impossibilità di disporre di elementi infallibili di “orientamento scientifico”, strumenti essenziali di lavoro diventano la co-costruzione di un progetto e la verifica continua dei suoi risultati.

  11. MODELLO COSTRUTTIVISTA L’approccio di base a questo percorso di orientamento è di tipo costruttivista. In questa prospettiva assume più importanza la relazione con i ragazzi e con le famiglie e la costruzione condivisa di un progetto rispetto alla valutazione attitudinale e oggettiva con restituzione di un consiglio di orientamento

  12. 1° STRUMENTO:LA CONDIVISIONE Ragazzi, famiglie e scuola devono quindi costruire insieme un progetto formativo che può diventare vero e proprio progetto di vita

  13. 2° STRUMENTO:LA VERIFICA Una verifica precisa e continua rappresenta il secondo strumento essenziale di lavoro, in quanto l’adeguatezza del percorso si può misurare solo attraverso i suoi risultati, e cioè il successo scolastico, la serenità e la motivazione dei ragazzi

  14. LA VERIFICA La verifica del percorso scolastico degli ex alunni, al termine della prima superiore, responsabilizza in modo più diretto la scuola e gli insegnanti rispetto alle azioni di orientamento intraprese e porta a conoscere sempre meglio le richieste della scuola superiore, migliorando la continuità tra i due ordini di scuola

  15. LA VERIFICA La verifica dei risultati dei ragazzi rappresenta anche un feed-back significativo sulla qualità dei servizi offerti dalla scuola media

  16. ATTITUDINI Viene assunto un modello multifattoriale di intelligenza, conosciuto e apprezzato nel mondo della scuola e positivo soprattutto perché permette a tutti i ragazzi di riconoscersi, anche se in modi diversi, competenti

  17. Si valorizza la funzione riflessiva e autoriflessiva e l’autoaffermazione dei ragazzi, che non può essere delegata o affidata ad altri, è personale e soggettiva. Autoaffermarsi vuol dire “poter diventare ed esprimere se stessi”.

  18. Accompagnare i ragazzi alla scelta vuol dire allora riconoscere il bisogno di autoaffermazione di ciascuno, condividere e sostenere tale bisogno. Il percorso di orientamento assume una dimensione più ampia, diventa un percorso lungo e articolato, finalizzato a mettere tutti i ragazzi in condizione di realizzare il proprio “piano di autoaffermazione” che inizia nella scuola e continua nella vita.

  19. IL CONSIGLIO DI ORIENTAMENTO Il consiglio di orientamento diventa l’atto finale di un percorso condiviso che dà l’avvio ad un vero e proprio progetto di vita.

  20. PRIMA FASE Costruzione di una buona scelta SECONDA FASE Costruzione del successo formativo TERZA FASE Verifica dei risultati Ragazzo Genitori Scuola 1^ ANALISI EFFICACIA DEL PERCORSO: • Condivisione • Distribuzione 2^ ANALISI EFFICACIA DEL MODELLO: • Risultati scolastici

  21. I RISULTATI I risultati nei primi quattro anni di applicazione sono molto incoraggianti • La percentuale di non promozione al termine della prima classe di scuola secondaria non ha mai superato il 9% • il tasso di abbandono scolastico è sempre stato contenuto entro il 2-3% • inferiori all’1% i cambi di scuola. (Il tasso di non promozione, in prima superiore, in provincia di Brescia, negli ultimi quattro anni, è stato del 19% circa, mentre il tasso di abbandono attorno al 7%).

  22. RETI DI SCUOLE Lo strumento più efficace per la realizzazione dei progetti attivati è stata la costituzione di Reti di scuole

  23. LE RETI • Le reti consentono una visione complessiva e contemporaneamente dettagliata della realtà territoriale, rispetto alle singole scuole che le costituiscono • Sono possibili confronti e analisi a vari livelli: dal confronto all’interno delle diverse classi di una scuola, a quello tra scuole, al confronto con i dati provinciali • E’ facilitato il coinvolgimento degli Enti Locali, periodicamente infatti si tengono riunioni di dirigenti scolastici delle scuole in rete e Sindaci dell’area per condividere informazioni, problematiche e cercare insieme soluzioni possibili.

  24. LE RETI • E’ possibile avviare diversi servizi all’interno di un territorio sovracomunale che ospita più scuole, ad esempio progetti anche di alternanza con scuole superiori dell’area, corsi di formazione professionale, corsi per giovani apprendisti in DDIF e altri percorsi formativi • Risulta semplificata la gestione dell’anagrafe degli studenti del territorio e contemporaneamente più banche dati di aree diverse consentono, molto facilmente, di avere i dati di una intera provincia

  25. DAL LAVORO ALLA SCUOLA E RITORNO Progetto di accompagnamento e formazione per giovani apprendisti in DDIF

  26. 1^ FASE:L’AVVIO DEL PROGETTO Il progetto ha preso il via nell’a.s. 2002-2003 con un percorso di formazione per dirigenti scolastici sulle tematiche della dispersione e dell’abbandono scolastico. Hanno partecipato al percorso un gruppo di dirigenti di scuola secondaria di primo e di secondo grado.

  27. 2^ FASE Costituzione di un gruppo di docenti provenienti da istituti delle diverse aree territoriali della provincia di Brescia.

  28. 3^ FASE • Esperienze di formazione per giovani lavoratori: percorsI di formazione in collaborazione con il Centro di Formazione Professionale dell’A.I.B; • Tematiche: Accoglienza, Orientamento, Comunicazione e Cittadinanza attiva.

  29. FINALITA’ • conoscere più da vicino il fenomeno dell’abbandono scolastico • comprendere le ragioni vere che portano molti giovani ad abbandonare gli studi per inserirsi precocemente nel mondo del lavoro • realizzare, grazie alle conoscenze acquisite, azioni di prevenzione dell’abbandono nella scuola secondaria di primo e di secondo grado

  30. FINALITA’ • predisporre, all’interno dei corsi per assolvimento del DDIF per apprendisti, azioni di accompagnamento nel delicato passaggio dal mondo scolastico a quello lavorativo, azioni gestite da docenti appartenenti all’ambiente scolastico su tematiche trasversali con il fine di motivare ri-motivare alla formazione i giovani già usciti dai percorsi scolastici e di fornire loro quelle competenze di base che risultano spesso inadeguate.

  31. 4^ FASE • I dati e le informazioni raccolte e gli interventi formativi elaborati verranno raccolti in una pubblicazione che verrà distribuita a tutte le scuole della provincia, con suggerimenti sui percorsi di prevenzione che potranno essere attivati nelle scuole.

  32. I due progetti, di orientamento e di accompagnamento, integrandosi, costituiscono i pilastri portanti di tutte le altre azioni di prevenzione e contenimento della dispersione scolastica.

More Related