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Le pareti di Bloch

M rimanente. Coercitività. Bloch wall. Le pareti di Bloch.

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Presentation Transcript


  1. M rimanente Coercitività Bloch wall Le pareti di Bloch Al di sotto di una temperatura critica, TC, alcuni materiali possiedono una magnetizzazione spontanea (ferro- e ferrimagnetismo).Questi materiali per minimizzare la propria energia totale assumono una struttura a domini, vale a dire si suddividono in regioni di diversa forma e dimensione all’interno delle quali gli spin sono tutti allineati tra loro. L’orientazione degli spin è diversa nei vari domini. I domini sono separati da regioni dove l’orientazione degli spin varia gradualmente, le pareti di Bloch. La larghezza delle pareti dipende dall’anisotropia magnetica e dall’energia di scambio = A/K Per i materiali più comuni le dimensioni delle pareti di Bloch sono dell’ordine di 10-100 nm. A = energia di scambioK = costante di anisotropia magnetica

  2. = 100 nm Superparamagnetismo: Particelle a Singolo Dominio Quando il diametro d <  la formazione di domini non è più energeticamente favorita; tutti gli spin sono accoppiati tra loro (E di scambio è costante). La magnetizzazione M della particella cambia orientazione tramite la rotazione coerente di tutti gli spin. Tipici valori di d sono: Fe 15 nm Co 70 nm Ni 55 nm NdFeB 100 nm

  3. L’anisotropia magnetica • La magnetizzazione di un ferromagnete tende a giacere lungo certi assi cristallografici, detti assi facili • L’energia di anisotropia cristallina, energia magnetocristallina, è il lavoro che si deve fare per orientare la magnetizzazione lungo un certo asse partendo dall’asse facile Anisotropia magnetocristallina Anisotropia di forma (magnetostatica) Magnetostrizione Anisotropia di superficie Anisotropia di scambio Anisotropia indotta Contributi all’anisotropia magnetica

  4. 1 nm Anisotropia magnetica di una nanoparticella Nanoparticella di Co fcc Tecnica di misura: MicroSQUID HC in diverse direzioni K1=2.2×105J/m3, K2=0.9×105J/m3, K4=0.1×105J/m3 W. Wernsdorfer Laboratorio Louis Néel, Grenoble (FR) Anisotropia Cubica (bulk) 0.1×105J/m3 Anisotropia forma: 0.3-0.1×105J/m3 Anisotropia superficie

  5. = 100 nm E  Modello di Stoner-Wolhfarth: L’anisotropia magnetica totale è uniassiale E () =kAV sin2() kA= anisotropy constant, V= particle volume L’inversione di M avviene tramite la rotazione coerente di tutti gli spin della particella. Energy barrierE=kAV kA= anisotropy constant, V= particle volume

  6. Se un campo magnetico H viene applicato parallelamente all’asse di facile magnetizzazione E () =kAV sin2() -HMsVcos () Energy barrier E=kAV (1-H/Ha)2 Ha = 2K/Ms campo di anisotropia

  7. Modello Stoner-Wohlfarthper il rilassamento di particelle mono-dominio a T = 0 K K=costante di anisotropia, =angolo fra M ed asse facile, =angolo fra H ed asse facile L’orientazione della magnetizzazione è definita da E/ = 0 Il campo di inversione (switching field) è definito da  2E/2= 0 Stoner-Wohlfarth Astroid con Ha=2K/0Ms = campo di anisotropia

  8. energia di attivazione termica barriera magnetica  Modello di Stoner-Wolhfarth: effetto della temperatura Se E < kT la magnetizzazione può riorientarsi liberamente come in un paramagnete: regime superparamagnetico. SeE < kT il momento magnetico è bloccato. Energy barrierE=kAV E  = 0 exp(E/kBT) Temperatura di bloccaggio TB = DE V/ ln (tm/to) kB tm= tempo di misura 0= 10-9 - 10-10 s Competizione T < TB T> TB • Superparamagnetico • Comportamento reversibile in H e T • Hc=0 • M(H, T) = funzione di Langevin  Il momento della particella è bloccato

  9. Processo di smagnetizzazione magnetostatico attivato termicamente Influenza della temperatura nel ciclo d’isteresi Se T < TB ln (tm/to) kB TB = DE(HC) V a = 0.5 (0.77)

  10. a) rotazione coerente b) curling c) buckling La rotazione della magnetizzazione può avvenire anche con meccanismi diversi dalla rotazione coerente Il modo di inversione dipende dalla competizione tra energia di scambio (corto raggio, rotazione coerente) e energia magnetostatica (lungo raggio, modi incoerenti). Le dimensioni più piccole favoriscono quindi il modo coerente. In particelle di dimensioni superiori l’inversione può avvenire anche tramite nucleazione di pareti di dominio

  11.  Studio delle barriere d'energia magnetica e dalla loro relazione con la nanostruttura Studio dei processi d'interazione intergranulare nel regime superparamagnetico  Dinamica del processo di demagnetizzazione Metodi sperimentali per la caratterizzazione di nanoparticelle magnetiche Ciclo di isteresi ZFC/FC Suscettività a.c.

  12. Altri fattori che influenzano il comportamento magnetico Interazioni interparticelle Materiale massivo Scambio diretto Particelle separate Interazioni dipolari Per interazioni deboli il rilassamento può ancora essere descritto con una legge tipo Arrhenius modificata:  = ’0exp(E’/kBT) con L = funzione di Langevin, n1 numero medio di vicini e a1 dipende dalla distanza media tra particelle Per interazioni forti si ha correlazione tra il rilassamento di ciascuna particella. Presenza di disordine e cooperatività frustrazione e comportamento tipo spin-glass

  13. Tempi caratteristici delle tecniche di caratterizzazione di materiali magnetici • Magnetometria (t>100 s) • Suscettometria ac (10-5 – 1 s) • NMR (10-6 – 10-1 s) • Muon spin resonance (10-6 – 10-3 s) • Mossbauer (10-6 s) • EPR (10-11 s) • UV-Vis (10-13 s) • Spettroscopia X-ray (10-15s)

  14. antiferromagnet ferromagnet Anisotropia di scambio Trae origine dall’interazione di scambio all’interfaccia tra due sistemi, uno FM e l’altro AF. Dipende dalla struttura atomica dell’interfaccia Movimento dei cicli d'isteresi FC Aumento della coercitività effettiva Nuovo termine della barriera d'energia DET=E +KE cos q q è l’angolo tra lo spin e l’asse facile

  15. 3 F 4 nm µ0Hc = 0.02 T µ0Heb = 0.92 T µ0Hc = 0.59 T µ0Hc = 0.39 T µ0Heb = 0.74 T µ0Hc = 0.76 T Anisotropia di scambio in nanoparticelle CocoreCoOshell V. Skumryev et al. Nature 423, 850, 2003 Cicli di isteresi a 4.2 K di particelle CocoreCoOshell di 4 nm .in matrici differenti. articles embedded in different matrices dopo ZFC e FC in un campo di 5 T. -4 2 , 0 2 4 B (T) • Lo scambio FM/AF produce un aumento della coercitività (e quindi stabilizzazione della magnetizzazione) e lo spostamento del ciclo nella direzione del campo.

  16. Proprietà magnetiche della superficie Modificazione della struttura elettronica Diminuzione del numero dei primi vicini Struttura cristallina (epitassia, stress) ? Altri fattori che influenzano il comportamento magnetico Effetti di superficie Aumento dell’anisotropia Mancano i vicini per stabilire lo scambio Apparizione del momento magnetico in particelle formate da un materiale antiferromagnetico Sistemi scompensati Magnetismo frustrato: Comportamento spin glass

  17. Au Contributo della superficie – l’interazione con il materiale sostentante (matrice,substrato, capping) MT - Modifica della struttura elettronica In materiali non magnetici: il caso dell’Au funzionalizzati con tioli Nanoparticelle Film sottili m(Ausup )=0.03B Hernando et al, PRL 93 (2004) 087204 Carmeli et al. J. Chem Phys 118 (2003) 10372 m(Ausup )=30-60B P. Crespo et al, PRL 93 (2004) 087204 • Il legame covalente fra Au-S produce • una localizzazione della carica nel legame • - Forte accoppiamento spin-orbita • - Si originano momenti orbitali nella nanoparticella

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