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Corso di Antropologia Culturale

LO SCIAMANESIMO SIBERIANO, LA GUARIGIONE. Corso di Antropologia Culturale. GIOVEDì 12 dicembre 2013. Similitudini tra lo sciamano e Ivan lo scemo. Ivan durak (dur, durman = stramonio Idea del letargo, sonnolenza. Stupidità di Ivan = qualcosa che gli manca, mancanza iniziale.

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Presentation Transcript


  1. LO SCIAMANESIMO SIBERIANO, LA GUARIGIONE Corso di Antropologia Culturale GIOVEDì 12 dicembre 2013

  2. Similitudini tra lo sciamano e Ivan lo scemo Ivan durak (dur, durman = stramonio Idea del letargo, sonnolenza Stupidità di Ivan = qualcosa che gli manca, mancanza iniziale Durante il suo percorso, Ivan acquista la capacità di parlare con gli animali

  3. Padre morente: donatore, maestro nel caso dello sciamano Cavallo magico: dono ma anche similitudine con acquisizione di spiriti

  4. Sciamani e altri specialisti Sciamani “professionali” (definizione di M.Czaplicka, 1914) o “neri” = legati ai culti venatori estranei ai clan Sciamani “familiari” o “bianchi” = Legati all’allevamento, culto più recente e maggiormente contaminato, membri del clan Guaritori, indovini, osteopati, “extrasens” Cerimonie comuni, cerimonie per la caccia, divinazione, guarigione Cerimonie di propiziazione delle forze della natura, della fertilità, dei clan AZIONE NEL MONDO DEGLI SPIRITI PER RISTABILIRE L’EQUILIBRIO IN QUELLO TERRENO

  5. Principali funzioni dello sciamano jacuto, XIX secolo Contatto con i defunti Divinazione Guarigione CONTATTO CON SPIRITI, “VIAGGIO NEI TRE MONDI”

  6. La morte e la separazione dalle tre anime Anima-corpo Energia vitale (sür) individuo Anima-aria Anima-madre

  7. MONDO SUPERIORE 3 divinità sceglievano il destino dell’anima madre: Ürüng Ajyy Tojon: decideva se e quando si sarebbe reincarnata D’ilga Chaan: decideva il destino del futuro bambino Naylgyr Ajyysyt: infondeva l’anima-madre nella madre del nascituro MONDO INFERIORE (mondo dei morti, cielo a nord-ovest) L’anima-madre si staccava dal corpo, passava per il mondo inferiore e poi saliva a quello superiore

  8. Quando veniva chiamato lo sciamano? Casi di “brutta morte” 1 2 Allontanamento dell’anima-madre e casi di rapimento dell’anima Accompagnamento dell’anima-madre

  9. L’allontanamento dell’anima-madre Credenza secondo la quale il defunto non volesse abbandonare questo mondo da solo e ghermisse l’anima di un parente e/o amico I fase: capire a chi era stata rubata l’anima II fase: recupero dell’anima rubata nel mondo dei morti III fase: restituzione dell’anima al legittimo proprietario

  10. L’accompagnamento dell’anima-madre Credenza secondo la quale l’anima madre si sarebbe spaventata dal rumore della zappa sulla tomba e sarebbe scappata : rischio di trasformarsi in jor (categoria di spiriti molto nocivi) Viaggio dello sciamano nel mondo dei morti, recupero anima spaventata, reindirizzo anima verso Ürüng Ajyy Tojon

  11. La malattia nella società jacuta ieri Azione da parte degli spiriti abaahy e jor Azione da parte degli spiriti-signori (es. fuoco) o divinità, se offese o non adeguatamente propiziate Possibili cause di malattia nella società jacuta Educazione allo sciamanesimo in atto, o segno di una propensione verso la cura

  12. La pratica sciamanica: la guarigione

  13. Malattia = spirito malvagio Sciamano = cacciata dello spirito dal corpo del malato

  14. Fasi della guarigione (fine XIX secolo, Jacuzia) 1 Nutrizione dello sciamano con carne grassa Vestizione dello sciamano e nomina del suo aiutante (se non era già presente) 2 Utilizzo del tamburo e danza per entrare in contatto con gli spiriti-causa della malattia 3 Aspirazione della malattia dal corpo del malato e dialogo con lo spirito/gli spiriti 4 5 Fuoriuscita dello spirito e preparazione delle offerte

  15. Universi singoli e universi multipli Una donna sviene Risposta universo multiplo Risposta universo singolo Uno spirito si è impadronito di lei Donna afflitta da isteria Ricorso a colui che conosce gli spiriti: donna informatrice sul mondo invisibile Ricorso a specialista e isolamento del male

  16. Mondi a universo multiplo Mondi a universo singolo Malattia considerata come una mancanza Malattia considerata come un surplus Detentore sapere nascosto scienziato Divinazione diagnosi Ricerca del linguaggio parlato nel secondo universo e stabilire le sedi dello scambio tra i due universi Compensazione delle mancanze Mondo occidentale Mondi extraeuropei

  17. Un esempio concreto: il caso di Bintou (19 anni, dal Mali, etnia bambara) Mondi a un. multiplo Mondi a un. singolo Sintomo: svenimento, erranza Assenza di un referente maschile Parere terapeutico: colpevole di infanticidio/abuso di minore Familiarità con la morte (marito soprannaturale) Diagnosi: isteria, complesso borderline Bintou ha “mangiato” il padre Intervento: consultazioni mediche Divinazione, sacrificio Conseguenza dell’intervento: Isolamento, sintomo “dentro di sé” Restaurazione legami familiari e bambara

  18. Mondi a universo multiplo Mondi a universo singolo pensiero credenza Il pensare prevale sul credere Es. rito : stabilisce relazione con forse invisibili, è azione e teoria sul mondo (v. sciamanesimo) Gli “altri” non pensano: credono, usano i riti e i simboli Es. simbolo: anche gli “altri” accedono alla cosa simboleggiata, all’essere stesso della cosa

  19. I medicamenti nelle culture occidentali Farmaci che agiscono sul cervello della persona (psicofarmacologia) o sull’apparato psichico (psicoanalisi) Saldare il sintomo alla persona Separazione della persona dai suoi simili, perdita appartenenze familiari

  20. I medicamenti nelle culture non occidentali Obiettivo 1: dissociare il sintomo dalla persona (il disturbo non è in sé, ma nel mondo invisibile) Attribuzione intenzionalità dell’invisibile (v. cause malattia nella società jacuta) 4) Risposta adeguata e diretta all’invisibile (donna già moglie di spiriti dell’acqua. Necessarie offerte precise) 2) Postulato sull’intenzionalità dell’invisibile (es.esistenza di un indovino che divinerà i motivi della mancata gravidanza) 3) Esplicitazione di questa intenzione (es.interrogazione e divinazione della sabbia) 1) Constatazione del disturbo (es. donna che non riesce a rimanere incinta)

  21. Modalità di interrogazione dell’invisibile L’invisibile si trova sempre all’interno di sostanze dalle forme indefinite Obiettivo 2.: instaurare il luogo dell’invisibile Sabbia, acqua, cielo, natura, sangue degli animali, volo degli uccelli Non tutti riescono a percepire e negoziare con l’invisibile: Nati con la “camicia” Persone a cui sono stati “aperti gli occhi” (iniziati) Persone “con quattro occhi” (occhiali) Persone che possiedono una determinata sostanza nell’addome (stregoni)

  22. Negoziare con l’invisibile: gli stregoni per natura Stregoneria: Sostanza nel corpo dello stregone Stregoni agiscono di notte, in modo invisibile e “mangiano” le loro vittime Spesso ha carattere ereditario (v. anche sciamanesimo ) Per scoprire uno stregone (n’doki) ci vuole un cacciatore di stregoni (‘nganga) che spesso è uno stregone che è stato scoperto e “processato” dai membri della comunità. “Solo un n’doki può vedere un altro n’doki)

  23. Gli stregoni per tecnica Chiunque provoca (anche involontariamente) un sentimento in un’altra persona La “vittima” si deve quindi rivolgere ad uno specialista della manipolazione della stregoneria Fabbricazione di un oggetto (oggetto-sortilegio) che disferà/allevierà/ la stregoneria subita

  24. Il concetto di medicamento Soc. a universi singoli Soc. a universi multipli Oggetto attivo che disgiunge sintomo e persona ed è efficace solo se riesce in questo intento Oggetto attivo che permette di legare sintomo e persona (il malessere è all’interno dell’individuo) Oggetti Protettivi

  25. Gli oggetti protettivi Provengono sempre dai 4 regni della natura: umano, animale, vegetale, minerale Sono sempre costituiti da più elementi (es. metallo, legno, peli ecc) Non sono smontabilima spesso vengono bruciati, o disfatti Hanno sempre un involucro (es. oggetto in pelli di animali, tela ecc) Sono considerati esseri viventi, sono attivi, sono fatti “su misura” (es. costume sciamano), la loro modalità di fabbricazione è segreta. Gli oggetti contengono un vincolo a pensare (a seconda della stregoneria per tecnica un oggetto richiama precise tecniche per poterlo usare)

  26. Medici, Stregoni e Sciamani Molte affinità tra stregoni, sciamani e altre persone con “doni” particolari = pensiero a universo multiplo anche se queste categorie di persone si trovano in aree diverse del pianeta 1 2 Concetto di malattia, cura e guarigione costituiscono un collante sociale (tra parenti, vivi e morti, spiriti degli antenati) 3 Società a universo multiplo sono uno strumento per capire che ogni cultura è degna di rispetto (no alle dicotomie pensiero vs credenza) e le pratiche che le appartengono devono essere lette nel loro contesto

  27. Lo sciamanesimo nel periodo sovietico

  28. Misure repressive nei confronti degli sciamani Falò collettivi di tamburi Detenzione, internamento in ospedali psichiatrici Costumi “donati” ai musei locali

  29. Pratica clandestina sostituzione toponimi che facevano riferimento agli sciamani Es. Lago dello Sciamano = Lago Profondo Nascita di corpus orale fantastico sugli sciamani

  30. Lo sciamanesimo femminile in due storie di vita a confronto Aleksandra I. Čirkova Irina Lukina Guaritrice tradizionale, algyscit (guaritrice attraverso invocazioni) Medico, curatrice tradizionale, figlia del “Vecchio di Ab’jy”, autrice del libro “Mio padre sciamano”

  31. La prima fase del margine:la separazione Il “dono “ dello sciamanesimo: abilità, capacità fuori dalla norma già dall’infanzia Malattie, anomalie fisiche, visioni Irina: restringimento all’aorta sin dall’infanzia Aleksandra: tremendi dolori alla testa, perdita dei sensi

  32. Il dono dello sciamanesimo per una donna Epoca pre-rivoluzionaria Spesso rifiutato, non accettato Epoca sovietica

  33. Aleksandra Intraprende la strada della medicina, come predetto dal padre “Tu, figlia mia, curerai la gente, ma nessuno potrà dirti che sei un ciarlatano o che frequenti le forze oscure” Diventa medico primario ad Ab’yj, nella sua regione natale. Irina Rimane a Jakutsk e comincia a lavorare come lavapiatti presso l’ospedale cittadino, poi diventa assistente infermiera e infermiera.

  34. La seconda fase del margine: la malattia, il periodo liminale

  35. Processo di smembramento del corpo dello sciamano (èttèeni) Condizione di morte apparente

  36. Aleksandra “Nel 1985 per tre giorni di fila non fui in grado di di alzarmi dal letto…il mio corpo si coprì di pustole rosse, avevo un fortissimo prurito, proprio come se sul mio corpo strisciassero dei vermi…” “nella mia regione, tra le donne anziane, si era sparsa la voce della mia strana malattia. Un giorno una di loro venne da me dicendomi che il motivo della mia malattia non era riconducibile a cause scientifiche” “Capii quello che dovevo fare: indossare il costume di mio padre. Per tre giorni lo indossai in ogni suo componente e cominciai a stare meglio. Solo allora mi resi conto che avevo subito lo smembramento” Irina “Per sette anni fui incapace di muovermi, era estate e stavo seduta fuori anche otto ore al giorno ma non mi muovevo e avevo sempre freddo”… “sapevo che nel sangue avevo dei batteri, ma non tolleravo gli antibiotici per cui sarei andata incontro a morte sicura. Capii che dovevo curarmi da sola” “Era come se i miei pensieri provenissero da qualche angolo remoto del mio corpo, come se i miei organi e il mio organismo sapessero cosa fare”

  37. Casi di chiamata allo sciamanesimo reiterati nel tempo Irina: “Soffrivo di solitudine e avrei sempre voluto trovarmi altrove. Litigavo con mio marito e spesso scappavo nel bosco, battevo la testa contro un albero e gridavo parole incomprensibili, barcollavo…” Aleksandra “dopo tre anni circa dallo smembramento per tre giorni e tre notti rimasi a letto senza memoria. Mio marito mi disse che avevo cantato senza sosta”…

  38. “Ciò che non può essere classificato chiaramente o cade in uno spazio intermedio tra confine e confine classificatorio è considerato quasi ovunque contaminante e pericoloso” (Mary Douglas, 1975) mènèrik “male jacuto”, passaggio/ostacolo nel percorso sciamanico. Fonti post-sovietiche (1991): mènèrik come indicatore delle malattie Fonti occidentali : isteria artica Ulteriore accento sulla marginalità, pericolosità

  39. La terza fase del margine:dal male vissuto al male curato Aleksandra: “Non bisogna curare gli organi, ma la persona. Bisogna indagare l’anima e i pensieri” Irina: “Dopo il corso di training autogeno cominciai a sentire tutto, sentivo le persone e i loro pensieri” Cura con imposizione delle mani, cura con il pensiero, con le parole Cura con parole e con gli algys, effettua purificazioni

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