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La comunicazione della scienza in mostra – Science Centre

La comunicazione della scienza in mostra – Science Centre. 12 marzo 2003. Dal museo tradizionale allo Science Centre. Gli Science Centre , o musei della scienza di nuova generazione, costituiscono la moderna formula e la rivoluzionaria evoluzione dei tradizionali musei della scienza

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La comunicazione della scienza in mostra – Science Centre

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Presentation Transcript


  1. La comunicazione della scienza in mostra – Science Centre 12 marzo 2003

  2. Dal museo tradizionale allo Science Centre • Gli Science Centre, o musei della scienza di nuova generazione, costituiscono la moderna formula e la rivoluzionaria evoluzione dei tradizionali musei della scienza • I musei tradizionali sono: • Creazioni tardo ottocentesche • Si limitano a una esposizione “sotto vetro” delle grandi conquiste della scienza e della tecnologia • I loro principali obiettivi erano: • “glorificare” la ventata positivista della rivoluzione industriale • Sottoponende al visitatore un catalogo significativo di scoperte e di applicazioni dell’ingegno umano a beneficio del progresso • “conservare” le copie o gli originali di strumenti scientifici d’epoca appartenuti a collezioni signorili o principesche e diventate nel frattempo patrimonio pubblico • Si trovano generalmente in edifici di notevole importanza e dimensione, proprio per mantenere quest’ideacelebrativa e conservativa

  3. Dal museo tradizionale allo Science Centre • Il prototipo del moderno museo scientifico interattivo o Science Centre viene fondato da Frank Oppenheimer (fisico e fratello del piu’ famoso Robert che partecipo’ al progetto Manhattan) • Diventera’ l’EXPLORATORIUM di San Francisco • Questo modello ha avuto una graduale diffusione in tutto il mondo avanzato • Ha suscitato un acceso dibattito sul ruolo culturale di tali musei all’interno delle moderne societa’ di massa dell’era post-industriale • Sono state proposte varianti e modifiche che consentano di migliorarne le potenzialita’ • L’idea centrale di questo nuovo modello museale e’: INTERATTIVITA’ TRA VISITATORE E OGGETTI MESSI IN MOSTRA • Gli oggetti non sono piu’ soltanto da guardare • Gli oggetti sono concepiti come installazioni da manipolare al fine di realizzare un esperimento • Il visitatore diventa protagonista • Il visitatore interagisce con l’exhibit (questo il nome della struttura allestitiva) • Il visitatore esplora l’exhibit secondo il metodo sperimentale proprio della scienza • Il motivo centrale di questa nuovo modello museale fu: • Lo scarso peso culturale che aveva la conoscenza scientifica rispetto ad altri settori • La diffusione delle conoscenze scientifiche per consentire alla societa’ il controllo e l’uso corretto dei prodotti finali della ricerca • Motivazioni di carattere sociologico

  4. Gli Science Centre in Europa • La strada indicata da Oppenheimer ebbe grande fortuna prima negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, in Australia, in Canada, in India e a Singapore, poi nei paesi di radice latina sia europei che americani, infine nel resto del mondo come in Giappone, nel Nord Africa e nel Medio Oriente • In Gran Bretagna: • Mantiene il primato per numero e capillarita’ nella distribuzione territoriale degli science centre (~ 30) • Gli Science Centre assieme alla Nuffield Foundation e la British Association for the Advancement of Science incentivano e coordinano nel Regno Unito le varie iniziative di divulgazione scientifica: • Nel settore della didattica informale • Nel settore dell’educazione permanente • Paesi Scandinavi: • Notevole quantita’ di musei scientifici collegati fra loro in una rete: la Nordisk Science Centre Forbund • Si dedicano soprattutto ai temi di tipo ambientale, naturalistico con particolare attenzione alla regione nordica • Sono cosi’ distribuiti: • Danimarca: 5 di cui due totalemente interattivi • Finlandia: 4 di cui due totalemente interattivi (il piu’ importante e’ Eureka) • Norvegia: 2 di cui uno totalemente interattivi • Svezia: 7 di cui tre totalemente interattivi

  5. Gli Science Centre in Europa • Nei Paesi Bassi: • Ha 7 science centre di cui solo il NewMetropolisi di Amsterdam e’ completamente interattivo • In Germania: • Il piu’ importante museo e’ il Deutsches Museum: uno dei musei scientifici tradizionali piu’ grandi d’Europa che solo recentemente ha allestito anche sezioni interattive • Sono in progetto due science centre di cui uno a Berlino e l’altro a Bonn • In Francia: • Sono presenti 3 tutti a Parigi: La citta’ della scienza e dell’industria “La Villette”, il Palais de la Decouverte e l’Explor@dome • In Spagna: • Museu de la Ciencia di Barcellona • Museu de la Ciencia di La Coruna • Piu’ due science centre a Madrid e a Malaga • In fase di completamente due istituzioni similari a Valencia e Tenerife • In Portogallo: • Vi sono due esperienze a Lisbona e a Coimbra • …Nuovi progetti anche in Austria, Ungheria, in Irlanda del Nord, nelle Fiandre e nell’ex-Cecoslovacchia

  6. Gli Science Centre in Europa • In Italia: • Le due principali esperienze sono: • La Citta’ della Scienza di Napoli • L’immaginario Scientifico di Trieste • Musei invece di stampo piu’ tradizionale sono: • L’Istituto e Museo della storia della Scienza di Firenze • Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica “Leonardo Da Vinci” di Milano • L’Extramuseum di Torino si limita alla realizzazione di mostre e alla realizzazione di alcune attivita’ di carattere temporaneo • Riassumendo: • Di circa 130 istituzioni con finalita’ conservative e scientifiche-divulgative in Europa 14 sono state fondate prima del 1950 e rimangono ancora musei di stampo tradizionale (avendo collezioni di importanza nazionale); il Science Museum di Londra ha aggiunto gallerie interattive che sebbene rappresentino una minima parte dello spazio espositivo sono le piu’ visitate • La maggior parte dei musei sono “hands-on” molti copiati dai modelli americani e adattati alla situazione locale • Pochi rappresentano delle “svolte” in termini di exhibit proposti al pubblico (il NewMetropolis e’ l’esempio piu’ all’avanguardia al pari delle mostre temporanee organizzate da “La Caixa” di Barcellona • L’impegno principale per la maggior parte consiste nell’organizzare dimostrazioni ed eventi per il pubblico

  7. Gli Science Centre nel mondo • L’Association of Science and Technololgy Centers e’ l’associazione che riunisce gli Science Centre a livello mondiale e rappresenta la migliore e piu’ attendibile associazione e fonte di dati e statistiche • Consta di oltre 400 membri tra science centre e musei • 295 sono negli USA • I piu’ piccoli non sono censiti • 11 in Canada • 14 in Sud America • 28 in Europa • 8 in Medio Oriente • 18 in Asia • 5 in Australia • DI QUESTI: • il 50% sono science centre • il 14% sono musei di tipo generale • il 10% sono musei per bambini • il 9% sono musei di storia naturale • di cui acquari, planetari, giardini zoologici e visitor’s centers

  8. Gli Science Centre nel mondo • Nella tabella che segue sono riassunte alcune percentuali sull’uso degli spazi a disposizione:

  9. Le reti degli Science Centre • L’ASTC: • Aiuta I propri membri a diventare istituzioni di successo e a servire le proprie comunita’ con iniziative di divulgazione scientifica • Organizza una conferenza annuale cui partecipano oltre 1600 delegati • Pubblica una newsletter bimestrale • Pubblica numerosi libri e ricerche • Coordina le mostre itineranti prodotte dai suoi membri • Coordina un progetto a difesa della gioventu’ chiamato “Youth Alive” • Red-POP/UNESCO: • Riunisce gli Science Centre dell’America Latina • Vi fanno parte circa 70 istituzioni • Cra prodotti video, exhibit • Gestisce e promuove programmi di divulgazione scientifica • L’ASIA PACIFIC NETWORK OF SCIENCE AND TECHNOLOGY CENTRES (ASPAC) riunisce gli science centre dell’area asiatica e australiana

  10. Le reti degli Science Centre • In Europa esistono diverse organizzazioni; il principale organismo e’ l’EUROPEAN COLLABORATIVE FOR SCIENCE, INDUSTRY & TECHNOLOGY EXHIBITIONS (ECSITE) • Riunisce circa 250 membri di 35 paesi (di cui 130 musei) • Il 10% dei membri e’ extra-europeo • Cura I contatti con l’Unione Europea • Pubblica una guida completa sui musei scientifici e sulle loro attivita’ oltre ad una newsletter che mira a favorire gli scambi di Know How, di informazioni e di coproduzioni fra I membri associati • Organizza workshop e seminari di formazione e aggiornamento, oltre che per il miglioramento delle attivita’ e dei servizi che I musei offrono al pubblico • Organizza una conferenza annuale con oltre 500 delegati • Favorisce lo sviluppo sul territorio degli science centre anche di piccole dimensioni

  11. Finalita’ di uno Science Centre • Finalita’ istituzionali: • Creare strutture capaci di funzionare come spazio di “riavvicinamento” alla cultura scientifica • Creare strutture in grado di cogliere tempestivamente I grandi mutamenti della societa’ contemporanea e riproporli dinamicamente e criticamente all’attenzione, al giudizio e all’esperienza del pubblico • Obiettivi: • Uno science centre e’ una struttura educativa e informativa: • Stimola in termini culturali il pubblico verso la conoscenza sia dei risultati della ricerca scientifica sia della sua metodologia • Utilizza diverse tipologie di comunicazione (esperimenti, dimostrazioni, giochi, postazioni multimediali, eventi, ecc.) • Fa in modo che I visitatori pur di diverso livello culturale possano confrontarsi con situazioni che riflettono almeno in parte il ruolo della tecnologia e della ricerca scientifica nella nostra societa’ • Con le proprie attivita’ cerca di intrattenere e divertire il pubblico stimolando nello stesso tempo un maggiore interesse e una comprensione verso I processi scientifici in oggetto • Si e’ convalidato come efficace strumenti di educazione e apprendimento informale • Cerca di stimolare un meccanismo di approccio alla scienza prima ancora di fornire dei contenuti • In tal senso svolge un ruolo fondamentale che altri mezzi di comunicazione non possono e non riescono a svolgere (televisione e carta stampata)

  12. Caratteristiche generalidi uno Science Centre • Uno Science Centre e’ l’istituzione che meglio si presta, quale canale di produzione di attivita’ di intrattenimento, a integrare l’esigenza ludica con l’esigenza educativa, che attira e mantiene un flusso costante di visitatori • Uno Science Centre deve poter rispondere contemporaneamente alle esigenze proprie dei visitatori locali, e dei turisti/visitatori occasionali: • I primi sono soddisfatti da una visita dove possono imparare, confrontarsi con nuove esperienze e fare qualcosa di utile • I secondi sono soddisfatti se la visita rapprensenta un’occasione di incontro, di partecipazione attiva a un’attivita’ e al sentirsi a proprio agio nell’ambiente • Per questo motivo le attivita’ degli Science Centre devono allo stesso tempo rispondere ai seguenti requisiti: • Essere partecipative • Essere innovative • Essere confortevoli • Essere educative • Essere interattive, preferibilmente secondo la formula hands-on • Essere multimediali • Essere articolate per favorire la fruizioni a diversi livelli di lettura per ogni tipo di pubblico • Essere di attualita’, proponendo iniziative fortemente legate alla contingenza e/o su temi di interesse per la colletivita’ (es. Rischio ambientale, consumo energetico, biotecnologie…)

  13. Ricadute economichedi uno Science Centre • Gli Science Centre si sono rivelati spesso investimenti remunerativi anche dal punto di vista turistico, che non e’ l’unico indotto economico • Alle esposizioni, permanenti e temporanee, vengono affiancate • attivita’ divulgative e didattiche • Strutture multimediali capaci di produrre o di indurre la produzione di oggetti quali: • EXHIBIT: apparati interattivi museali ed esposizioni temporanee prodotte e coprodotte per lo stesso science centre ma vendibili anche nel circuito internazionale dei musei di nuovo tipo • GADGET: vendibili nello shop del museo stesso o altrove quali giocattoli scientifici e oggetti di intrattenimento • MATERIALI PER LA DIDATTICA: dai kit di giochi e apparecchiature interattive a ogni altro utile supporto per l’insegnamento quali ipertesti e CD-ROM • PRODOTTI EDITORIALI E VIDEO EDITORIALI: di divulgazione scientifica per il grande pubblico • CONFERENZE, SEMINARI, WORKSHOP, CORSI DI FORMAZIONE: e altri eventi e manifestazioni culturali • In questo modo gli Science Centre possono essere: • Diretti creatori dei propri prodotti per il consumo interno • Centri di diffusione di prodotti commerciali esterni • Possibili catalizzatori per la promozione di aziende specializzate di cui lo science centre diventa un cliente privilegiato • In questo modo gli Science Centre diventano: • Luoghi privilegiati per testare nuovi prodotti ad alto contenuto tecnologico e per percepire le necessita’ del pubblico, offrendo all’industria un’alternativa e un supporto molto efficiente alle fasi di ricerca e sviluppo grazie al coinvolgimento attivo del visitatore • Luoghi dove si sviluppano professionalita’ quali” • Tecnici multimediali • Fabricator, creatori di apparati museali • Allestitori (tecnici, scenografic, designer) • Redattori scientifici

  14. La struttura tipodi uno Science Centre • La struttura descritta presenta uno Science Centre di medio-piccole dimensioni, capace di soddisfare le finalita’ dell’istituzione:

  15. La struttura tipodi uno Science Centre • La RECEPTION include lo spazio per: • La vendita dei biglietti • Una sezione speciale per I gruppi • Un’area (che puo’ essere esterna) di attesa per I gruppi • Un punto d’incontro • Una sala per istruire I gruppi o per intrattenere gli ospiti • Un guardaroba e un luogo dove depositare borse e bagagli • I bagni • Lo SHOP e’: • Il luogo dovev vengono messi in vendita gadget, giochi, esperimenti, pacchetti didattici, libri, Cd-Rom e altro materiale sia di propria produzione che esterna • Puo’ costituire fino al 15% delle entrate di uno science centre • E’ un’attrattiva aggiuntiva (per questo e’ meglio se e’ collacato all’area esterna di pagamento) e uno spazio aggregante di sosta che rende piu’ gradevole la visita indivuale e soprattutto quella di gruppi di famiglie e scolastici • Puo’ essere gestito internamente o affidato a catene esterne apposite • I BAR&SNACKS: • Sono servizi essenziali • Preferibilmente posti all’esterno dell’area espositiva per evitare che la consumazione sia fatta vicino agli exhibit • Se lo spazio e’ limitato sono semplicemente distributori automatici di bevande e dessert

  16. La struttura tipodi uno Science Centre • La SALA POLIVALENTE: • E’ un’area dimostrativa/laboratorio soprattutto per gruppi scolastici: • Deve essere attrezzata per servizi base come esperimenti di chimica-fisica, tavoli in grado di ospitare computer e connessioni in rete • Opportunamente attrezzata di sistema audio e video diventa il luogo per fare conferenze, convegni, tavole rotonde, ecc. • La soluzione piu’ flessibile e’ creare un’unica sala con la possibilita’ di pareti mobili in modo da dividere lo spazio se necessario • Il PLANETARIO/ACQUARIO/IMAX e’: • L’acquario e il planetario e’ uno degli elementi principali di attrazione • Puo’ essere sostituito dalle sale a tecnologia IMAX che pero’ necessitano di una sala costruita opportunamente e allo stesso tempo: • Ha un grande impatto emotivo sul pubblico • Offre un’alta spettacolarita’ per la novita’ e la ricchezza di programmi • Assicura un flusso cospicuo di visitatori • Lo SPAZIO ANIMAZIONI/BIBLIOTECA PER ANIMAZIONI DIDATTICHE: • Gli spettacoli/attivita’ teatrali creano la dimensione “sociale” di uno science centre • Possono essere rappresentazioni organizzate dal museo, da gruppi scolastici, da terzi • Con le stesse finalita’ opera la biblioteca per animazioni didattiche • E’ sufficiente che lo spazio abbia una capienza di 150-200 persone

  17. La struttura tipodi uno Science Centre • L’AREA PER ESPOSIZIONI TEMPORANEE: • Rinnovano il museo e propongono nuove attivita’ ai visitatori • Sono adatte all’aggiornamento culturale di temi specifici tratti dall’attualita’ vista in modo sia sincronico che diacronico, attraverso la presentazione di nuove scoperte o di nuove teorie, facendo la stori di percorsi intelettuali o sottolineando collegamenti significativi tra fenomeni diversi • Sono create da diversi musei, che le offrono a pagamento; e’ necessario bilanciare il costo con le spese necessarie di mantenimento delle aree permanenti • La sezione EXHIBITS HANDS-ON: • Rappresenta lo spazio principale in uno science centre • Rappresenta la parte centrale dell’offerta al pubblico, quali agenti catalizzatori per l’interazione sociale, che porta alla collaborazione e all’esplorazione dei fenomeni • Sono una fonte di crisi in quanto rappresentano esperienze molto frammentarie e statiche, ma con costi di sviluppo e di manutenzione molto elevati (su 3000 mq di area espositiva il costo e’ di circa 1500€/mq) • Per far fronte ai problemi economici si sono stipulati accordi di collaborazione tra musei per diminuire I costi di manutenzione e sviluppo e creare invece attivita’ per una corretta e piena utilizzazione degli exhibit stessi • La sezione MULTIMEDIALE: • E’ uno degli elementi a piu’ alta variabilita’ di tipologia e di finalita’ • Si tratta di allestimenti interattivi, informativi e comunicativi: mediateche attrezzate con postazioni-magazine a ricerca multimediale dedicate alle informazioni dell’attualita’ scientifica e/o culturale in senso ampio; le sale regia per connettersi con istituti di ricerca; collegamenti a centri stampa/stazioni televisive; spazi ad alta spettacolarita’ e architettura tecnologica per entrare in scena e interagire direttamente con le immagini proiettate e I filmati • Costi: 1500€ - 4000€/mq; Durata media dell’installazione: 5 anni

  18. La struttura tipodi uno Science Centre • La sezione GIOCHI: • E’ uno spazio per I piu’ piccoli ma anche per adulti • E’ uno strumento di supporto all’acquisizione di nuovi contenuti e alla perdita di pregiudizi nei confronti della scienza grazie al carattere educativo (es. Exploratorium l’area under tre anni) • Non sono costosi per il museo • La quantita’ dei giochi presenti dipende dal flusso di pubblico • L’area per l’EDUCAZIONE PERMANENTE: • E’ diventato negli ultimi anni un elemento quasi obbligatorio per uno science centre che voglia essere luogo privilegiato della contemporaneita’ • Si riduce a una serie di postazioni/personal computer collegati in rete che offrono libero accesso a Internet • A livello superiore puo’ essere un’area attrezzata per lo svolgimento di didattica informale o autormazione assistita con postaziioni/utenti e postazioni/tutoraggio e puo’ essere utilizzata anche per lo svolgimento di seminari, corsi, workshop dedicati all’uso dell’informatica e alla multimedialita’ • Gli UFFICI: • Comprendono segreterie, amministrazione, direzioni, ufficio stampa, ufficio guide, uffici redazionali e telematici, sale di regia, sala reti ed eventuali sale di posa • L’OFFICINA/MAGAZZINI: • Rappresentano un elemento imprtante di uno science centre • Le officine devono essere attrezzate per l’allestimento e la manutenzione degli exhibits (hands-on e multimediali) e delle installazioni e delle scenografie • Il magazzino permette di conservare il materiale di scorta, gli exhibit posti in rotazione e le attrazzature per gli allestimenti temporanei • Le dimensioni variano a seconda delle tipologie di allestimenti e delle aree dello science centre e del numero di postazioni

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