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MOBILITA’ STUDENTESCA E RICONOSCIMENTO DEI PERIODI DI STUDIO ALL’ESTERO Maria Sticchi Damiani 27 maggio 2005

MOBILITA’ STUDENTESCA E RICONOSCIMENTO DEI PERIODI DI STUDIO ALL’ESTERO Maria Sticchi Damiani 27 maggio 2005. www.bolognaprocess.i t. Obiettivo del Processo di Bologna La mobilità come “fondamento della costruzione dello Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore”.

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MOBILITA’ STUDENTESCA E RICONOSCIMENTO DEI PERIODI DI STUDIO ALL’ESTERO Maria Sticchi Damiani 27 maggio 2005

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Presentation Transcript


  1. MOBILITA’ STUDENTESCA E RICONOSCIMENTO DEI PERIODI DI STUDIO ALL’ESTERO Maria Sticchi Damiani 27 maggio 2005 www.bolognaprocess.it

  2. Obiettivo del Processo di Bologna La mobilità come “fondamento della costruzione dello Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore” Maria Sticchi Damiani 2005

  3. MOBILITA’ STUDENTESCA NEL SISTEMA A DUE CICLI • Problemi riscontrati • Difficile, se non impossibile, includere un periodo di studio all’estero nei nuovi corsi di studio triennali e biennali • Cause identificate • Corsi di studio più brevi • Normativa più rigida Maria Sticchi Damiani 2005

  4. Possibili soluzioni: • Ridurre il periodo di studio ad un semestre • Prevedere un “semestre di mobilità”nella progettazione del corso di studio • Individuare a priori istituzioni straniere idonee e selezionare attività formative consone per il semestre di mobilità Maria Sticchi Damiani 2005

  5. PROCEDURE PER IL RICONOSCIMENTO ACCADEMICO DEI PERIODI DI STUDIO CHI? QUANDO? Il piano di studi da svolgere all’estero è definito dallo studente insieme al docente delegato dalla struttura didattica che è responsabile del riconoscimento finale, dopo un’attenta consultazione delle informazioni disponibili sull’offerta formativa dell’università di accoglienza. A garanzia del futuro riconoscimento entrambi firmano un accordo formativo prima della partenzadello studente, che viene inviato all’università di accoglienza e aggiornato di comune accordo in caso di cambiamenti. Maria Sticchi Damiani 2005

  6. PERCHE’? Il piano di studio da svolgere all’estero con il riconoscimento accademico deve mirare all’arricchimento del percorso formativo dello studente e non alla ricerca degli stessi contenuti offerti presso l’università di appartenenza. Maria Sticchi Damiani 2005

  7. COSA? Il piano di studi, ossia l’insieme delle attività formative da svolgere durante il periodo di studio all’estero, viene definito in coerenza con gli obiettivi formativi del corso di studio dell’università di appartenenza, con flessibilità e nel rispetto di eventuali criteri predefiniti. I relativi crediti sono imputati a specifiche attività formative, determinati ambiti e settori scientifico-disciplinari del corso stesso, cui saranno trasferiti dopo il completamento degli studi all’estero. Maria Sticchi Damiani 2005

  8. QUANTO? Il piano di studio da svolgere all’estero prevede un numero di crediti pari a quello che lo studente avrebbe conseguito in un equivalente periodo di studio presso la propria università. Tutti i crediti acquisiti, se previsti nel piano di studio concordato, sono automaticamente riconosciuti Maria Sticchi Damiani 2005

  9. COME? Al termine del periodo di studio all’estero il riconoscimento delle attività svolte viene effettuato dalla struttura didattica responsabile, sulla base del contratto formativo firmato e della certificazione riportata dallo studente. La traduzione dei voti conseguiti viene effettuata dalla stessa struttura sulla base delle scale di voti ECTS (elaborate su basi statistiche) delle due istituzioni coinvolte, senza riferimento ad improbabili tabelle di conversione fra i sistemi di votazione dei diversi paesi e senza interventi dei singoli docenti. Maria Sticchi Damiani 2005

  10. CONCLUSIONI Una corretta procedura per l’elaborazione del piano di studio ed il riconoscimento accademico è requisito essenziale per una mobilità studentesca di qualità. Maria Sticchi Damiani 2005

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