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Logistica protezione civile Personale volontario

Logistica protezione civile Personale volontario. Elementi di logistica per l’allestimento delle aree di accoglienza della popolazione e dei campi base del personale operativo. Campo base e principi organizzativi. Elementi di logistica. Logistica protezione civile.

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Logistica protezione civile Personale volontario

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Presentation Transcript


  1. Logistica protezione civilePersonale volontario Elementi di logistica per l’allestimento delle aree di accoglienza della popolazione e dei campi base del personale operativo.

  2. Campo base e principi organizzativi Elementi di logistica

  3. Logistica protezione civile Linee guida per la formazione del personale volontario di Protezione Civile Modalità organizzative e gestionali dei “Campi base”

  4. Logistica protezione civile “logistica” ha origine dalla parola greca “logos” e tradotta in lingua italiana assume il significato di “fare, dire, …”

  5. Logistica protezione civile • Rientrano nella “logistica” le attività strategiche e gestionali che regolano le azioni finalizzate alla realizzazione dei “campi base” di Protezione Civile in modo che questi risultino organizzati In modo ottimale

  6. L’ attività logistica svolta nei campi base cura: • Organizzazione generale delle risorse umane; • Organizzazione, armonizzazione e flusso delle informazioni; • Monitoraggio e conoscenza specifica dei mezzi e delle attrezzature disponibili; • Attrezzature/materiali e sistemi di stivaggio ; • Gestione delle risorse umane e dei mezzi per il carico,movimentazione e scarico dei containers;

  7. Ciascuna di queste fasi richiede delle risorse umane in grado di operare con tempestività, competenza,efficacia ed efficienza. • L’organizzazione deve, inoltre, avere capacità funzionale in ogni tipologia di evento, che esso sia di rilevanza locale(A) sopra provinciale(B) o nazionale (C).

  8. Gran parte delle attrezzature e dei materiali delle strutture operative del Dipartimento nazionale di P.C, utilizzate dalle Colonne mobili per l’allestimento delle aree di accoglienza della popolazione e dei campi base per i soccorritori, sono dislocate presso i C.A.P.I (Centri Assistenza Pronto Intervento) Nazionali e Regionali (Poli Logistici) del Dipartimento di Protezione Civile.

  9. Protezione CivileLogistica Campo base • La “Colonna mobile” di Protezione Civile

  10. Modalità di attivazione della P.C. • SEGNALAZIONE • EVENTO • INTERVENTO

  11. Le risorse umane attivate raggiungono il Punto di Raccolta (o ammassamento) • Si definisce l’allestimento della “colonna Mobile” in funzione della gravità ed alla tipologia dell’evento calamitoso. • Potrà impegnare risorse: locali(comunali),provinciali,regionali,nazionali.

  12. La organizzazione della C.M. regionale e/o nazionale parte da una buona organizzazione della C.M Comunale.

  13. La conferenza stato Regioni del 15/03/2007 ha approvato il progetto che prevede la: “COLONNA MOBILE NAZIONALE delle REGIONI” Tutte le regioni si dotino di strutture modulari intercambiabili in grado di garantire standard operativi, strumentali e prestazionali omogenei.

  14. Questa prevede che tutte le regioni si dotino di strutture modulari intercambiabili in grado di garantire standard operativi, strumentali e prestazionali omogenei, per tutte le tipologie d’intervento, in modo da poter garantire la necessaria continuità per tutta la durata dell’evento calamitoso.

  15. Questo rappresenta un salto di qualità perché rappresenta un progressivo miglioramento degli standard organizzativi e qualitativi, al fine di migliorare la capacità di risposta del “SISTEMA NAZIONALE e REGIONALE di P.C.

  16. Il progetto nazionale prevede che ciascuna regione si doti di una C.M.Regionale avente la seguente versione base: • Task force, pronta partenza entro 6h; • Moduli funzionali; • Kit specialistici; • Squadre Professionali;

  17. Task force pronta partenza 6h Per interventi nazionali standard secondo l’accordo Stato- Regioni n° Tipologia personale (51 soccorritori di pronta partenza) 2 Coordinamento (1 responsabile, 1 coadiutore) 2 Osservatori • Soccorritori (4 squadre da 4 persone con capo saquadra) 3 Segreteria /Sicurezza 3 Telecomunicazioni (tecnici) 7 Logistica(3 specialisti -elettricista,idraulico,meccanico- 4 multiruolo) 10 Sanità(2 medici, 4 infermieri, 4 soccorritori) 5 Cucina/Mensa(2 cuochi,3 preparazione/distribuzione/lavaggio) 10 Magazzino/Logistica/approvvigionamenti/Vigilanza

  18. Task force pronta partenza 6h Per interventi nazionali standard secondo l’accordo Stato- Regioni n° Tipologia attrezzature 1 PMA (Posto Medico Avanzato) di 1° livello in container (elitrasportato al verr. bar. + ambulanza 1 Kit TLC(telecomunicazioni): 1 carrelloelitrasp.(fornito dal DPC) 3 telefoni satellitari traffico voce 2 telefoni satellitari traffico voce/dati(con fax e pc) 2 pc portatili completi stampante 1 ponte radio campale VHF con link UHF (220/12V, copert. 12/30 kmq) 20 apparati radio VHF portatili (freq.protocollo intesa Minist/DPC) C/c

  19. Task force pronta partenza 6h Per interventi nazionali standard secondo l’accordo Stato- Regioni N° Tipologia attrezzature 6 tende pneumatiche da 8 posti (7,5x5,5m) complete di accessori ed impianti 1 cucina mobile carrellata 1 tenda mensa(6x6) automontante completa di tavoli e panche 1 mezzo mobile telecomunicazioni 1 tenda comando-segreteria(7,5x5,5m) 3 containers bagni (wc+lavabo)docce da 3x2,5m 1 generatore da 60KW silenziato carrellato 1 generatore da 5kw 1 torre faro con gruppo illuminante da 4kw e 16 kw in distribuzione 3 gruppi illuminanti tipo tower 4 cisterneper acqua da 1000 lt. 3 autoclavi da 2cv 1 kit potabilizzazione 1 serbatoio da gasolio da 900 lt

  20. Task force pronta partenza 6h Per interventi nazionali standard secondo l’accordo Stato- Regioni N° Mezzi di trasporto 1 bilico (12,80m) per 4 containers 10” 2 autocarri cassonati (6m) c/gru per 4 containers 10” 5 fuoristrada di cui 4 per traino carrelli 3 pulmini da 9 posti 1 mezzo per coordinatore/coadiutore c/c

  21. Task force pronta partenza 6h Per interventi nazionali standard secondo l’accordo Stato- Regioni N° Tipologia confezionamento 2 containers 10”(3x2,5m) per 6 tende (7,5x5,5m) 1 container 10”(3x2,5m) per PMA 1° liv. 1 container 10”(3x2,5m) per tenda mensa 1 container 10”(3x2,5m) per cisterne acqua 2 containers 10”(3x2,5m) per bagni 1 container 10”(3x2,5m) per docce 1 carrello per cucina mobile 1 carrello per generatore da 60 kw 1 carrello per serbatoio gasolio 1 carrello per generatore da 5 kw/torre faro 4kw, gruppi illuminanti e autoclavi

  22. Le attrezzature, tende e relativi accessori sono stivati in containers da 10”

  23. Containers del Ministero dell’Interno, C.A.P.I da 10”

  24. I containersC.A.P.I detti anche minibox contengono ciascuno: - minibox - con 15 tende P.I 88 - minibox - con 25 contenitori posti letto completi per 50 persone. ( ogni contenitore è composto da 2 reti metall.2 materassi,2cuscini,4 federe 4lenzuola,4 coperte) - minibox - con imp. elettr. X 32 tende (32quadri elett. +32 radiatori a olio) - minibox - con imp. elettr. X 32 tende (illum. Campo: 1 Q.G+ 8 q.zona+ +5 bob.x200m cad.+5 cavix10m+ 4 bob.x30m+4 bobx60m+ 12 kit pali/lampioni+2 bobx100m+1 avvolgicavi . A richiesta moto trivella) - minibox - con brandine da campo; - minibox - con sacchi a pelo; -

  25. Containers del Dipartimento della P.C.: hanno dimensioni 20 ft. tutti avio con peso non superiore a 7 t (70 ql.) si distinguono: - container lettera A (nera ) con 4 tend. Tipo PC07pnm.+access - container lettera B (nera ) con 6 climatiz. E cavi di colleg. - container lettera A (rossa) con 8 tende autost.li a 3 camp. + access. - container lettera B (rossa) con 15tende autost.li a 3 camp. senza access. - container lettera C (rossa) con 6 tende autost.li a 4 camp. + access. - container lettera D (rossa)con 12tende autost.li a 4 camp. senza access. ..i containers svuotati possono essere utilizzati per deposito materiali NON DEPERIBILI

  26. Le tende, per la relativa facilità di stivaggio e facilità di movimentazione, sono da considerarsi la migliore soluzione alloggiativa per fronteggiare la fase di emergenza. Queste possono essere impiegate sia per l’accoglienza della popolazione che per l’alloggiamento dei soccorritori, oltre che risultare idonee per ospitare attività di servizio, tipo sanità,segreteria, sala operativa, telecom, ed altro.

  27. Le tende sono generalmente di due tipi: • con struttura portante in tubolare metallico innestabili ( x montaggio sono suff. 5 persone addestrate; • Con struttura portante pneumatica,gonfiabile con compressori a bassa pressione, (secodo le indicazioni della casa fornitrice)

  28. I principali modelli di tende disponibili presso i CAPI sono: • P.I 88 strutt. met.tub.; dim: 4,5x 6,2; mq28; peso 255kg ; 6 pers. • Montana pneu-texdim: 6 x 5,6; mq34; peso 184 Kg; 6 pers. • Montana 39 strutt.met.tub.: dim: 7,8x 5,1; mq40; peso 154Kg; 8 pers. • DPC 3 camp strutt.met.tub.: dim: 6 x 5,3; mq32; peso 210Kg; 6 pers. • DPC 4 camp strutt.met.Tub.: dim: 8 x 5,3; mq43; peso 252Kg; 8 pers. • PC 07 4P pneumatica : dim:8,7x 5,6; mq50; peso 333Kg; 8 pers.

  29. I containers tende sono in gran parte forniti anche di accessori quali: • Condizionatori termici(riscaldamento e raffrescamento) • Grelle e tappeti • Teli ombreggianti.

  30. I posti letto sono così confezionati: • “Contenitori posti letto” • 2 reti metalliche, • 2 materassi, • 2 cuscini, • 4 federe • 4 lenzuola • 4 coperte

  31. Tendoni ad uso sociale Mensa cucina ….sono tende di dimensioni 12x15 metricon colmo a 4,6m e 2,4 altezza d’imposta; hanno caratteristiche modulari con passo 5m. Hanno struttura metallica di alluminio e teli perimetrali apribili. Portano in dotazione kit composti da tavoli e panche, entrambe con gambe ripieghevoli per favorirne l’imballaggio ed il trasporto.

  32. I tendoni per le attività sociali sono riscaldati con generatori di aria calda a gasolio/metano /gpl. • Possono essere pensili o carrellati • La potenza termica è variabile da 80 ad oltre 200Kw

  33. I prefabbricati. • In genere, vengono utilizzati per ospitare i servizi docce, lavabi, WC.; • Sono realizzati con lamiere metalliche pre-verniciate con interposizione di poliuretano espanso, per garantire un migliore comfort termico; • Devono avere sistemi di allacciamento alle reti di acqua, fognatura, gas, energia elettrica; • Devono rispondere a particolari requisiti standard di igiene e comfort.

  34. Moduli servizi prefabbricatiPadiglioni Igienici Mobili P.I.M

  35. Hanno caratteristiche modulari in modo da poter essere predisposti secondo le e esigenze. • Hanno dimensioni tali da poter essere trasportati con autocarri ordinari ovvero senza dover ricorrere a trasporti eccezionali; • possono essere elitrasportati; • le operazioni di carico/scarico devono essere effettuate con AG o carrelli elevatori. • Misurano in genere 2,5m in larghezza per una lunghezza variabile da 6 a 12 m max. • Ogni unità è generalmente suddivisa in due parti (uomo-donna), ciascuno fornito di: n°3 lavabi, n° 3 wc, n° 3 docce con possibilità di integrarli in funzione delle esigenze del campo.

  36. Cucine • In genere si utilizzano strutture fisse o montabili, tipo tensostrutture, prefabbricati scarrabili o carrellati rimorchiabili, preallestite per l’uso specifico, o fieristico. • presentano sistemi di ampliamento in senso laterale, sono dotate di passerelle per il transito degli utenti con zona self-service, protette superiormente dalle intemperie;

  37. Hanno generalmente capacità produttiva di 200 pasti ora; devono avere container frigoriferi, per garantire rispetto norme HCCP (catena del freddo /caldo); • Le dimensioni di massima : Lunghezza 5 m; Larghezza 2,5m; Altezza 2,3m; Peso 65 ql. • Sono dotate di impianto elettrico con allacciamento esterno con presa CEE 230V;picchetto messa a terra; • Impianto idraulico con attacco rapido alla rete, pompa autoclave, serbatoio acqua pot. interno e serbatoio esterno ausiliario(flessibile a cuscino3000 litri)

  38. Servizi igienici: • Nella prima fase emergenziale spesso vengono predisposti servizi di tipo chimico, per la rapidità di istallazione, su aree di “attesa”. • Questi saranno sostituiti quanto prima con i moduli prefabbricati di cui sopra.

  39. Rete elettrica di illuminazione • Fondamentale per tutte le attività della tendopoli è la illuminazione interna ed sterna. • In attesa dell’allacciamento alla rete fissa è necessario disporre di sistemi autonomi di gestione così composti: • gruppi elettrogeni; • Quadri elettrici (generale di zona, di tenda, e cavi) • Stufe o condizionatori; • Punti luce nell’area comune (torri faro, piantane, palloni illuminanti;)

  40. Gruppi elettrogeni per produzione corrente in bassa tensione; • Sono scarrabili, carrellati o portatili in relazione alla potenza erogabile ed al peso; • La gamma delle potenze varia da 1 a 1000KVA; • Sono accoppiati a motori endotermici alimentati a gasolio (i più grandi), benzina (i più piccoli) • La potenza elettrica necessaria di una tendopoli è in funzione della sommatoria dei singoli assorbimenti x il fattore di contemporaneità. • Nell’ordinario i G.E. di un campo hanno potenza di 170 KVA a1500 rpm, con serbatoio carburante di circa 300 litri.

  41. I gruppi elettrogeni devono essere possibilmente “silenziati”

  42. Cablaggio elettrico tendopoli • Nei minibox del CAPI è previsto tutto il necessario per illuminazione di ogni singola tenda e la illuminazione campale, per campi da 32 tende: • 1 Q.E generale • 8 quadri di zona(5 bob.x200m tre fasi,neutro,terra

  43. Cablaggio elettrico tendopoli • 1 Q.E generale • 8 quadri di zona 5 bob.x200m, (tre fasi,neutro,terra) • 5 cavi da 10 m. (tre fasi,neutro,terra) • 10 bobine (n.4x30m+n.4x60m+n.2x100m) • 12 kit pali- lampioni • 1 avvolgicavo • 1 mototrivella (a richiesta)

  44. Impianto elettrico per tende (32) • Il tutto è contenuto in Minibox CAPI per tendopoli secondo schema ministeriale: • 32 quadri tenda • 64 radiatori ad olio

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